Un viaggio nella storia per il Centenario della città: dalla Legnano romana a quella industriale

4 Mag 2024

Quando parlo di “orgoglio” mi riferisco al fatto che vivo in una città che ha una ricca storia di cui si parla nell’Inno di Mameli, nell’opera di Verdi, ma anche perché, grazie a studiosi-ricercatori come Marco Turri, ha avuto un ruolo importante nel passato…Si è partiti dallo stemma: condizione indispensabile per costruire il futuro. Ecco il racconto della serata “La Legnano Romana a quella industriale” in Famiglia Legnanese…

L’orgoglio di vivere a Legnano
Come accennato sono proprio orgoglioso di vivere a Legnano. Una città che parte da lontano, riconosciuta a livello nazionale nell’Inno di Mameli, nell’opera di Giuseppe Verdi “La battaglia di Legnano” ma anche per le sue origini. Lo studio-ricerca che Marco Turri ha presentato nella serata del 3 maggio in Famiglia Legnanese parte proprio da li. Ieri, è stata l’occasione per  presentare anche la pubblicazione per il Centenario di Legnano Città: “1924-2024 cento anni fa il Burgus Leuniani diventava Città di Legnano” .
In tanti abbiamo visto accrescere la nostra gioia e soddisfazione, condivisa con l’assessore alla cultura Guido Bragato, il presidente della Famiglia Legnanese Franco Bononi, lo scultore Nicola Gagliardi, Giuseppe Scarpa e tanti amici e colleghi della testata on line Sempionenews coorganizzatore dell’evento moderato dal collega Sergio La Torre.  
Si è partiti dallo stemma, poi alla ricerca delle radici medioevali, le invasioni ed il ruolo di Milano, la creazione del “Borgo Leuniani” , La Legnano dei Celti-Galli, il passaggio di Caio Giulio Cesare e il ruolo della famiglia Cotta. La piacevolezza dell’argomento e la preparazione di Turri hanno fatto volare il tempo e per la parte “moderna” bisogna rimandare…

Lo stemma del Borgo e poi della città

La ricerca storica dell’Architetto Turri mi ha sempre
affascinato e con il gruppo Arte e Storia ho seguito anche in passato molte conferenze.

Grazie a Lui ho appreso la storia della nostra città attingendo anche alle “memorie” di grandi studiosi come Marinoni, Sutermeister, D’Ilario, Giannazza.

E Marco ieri attingendo anche dalla sintesi dei suoi compagni di viaggio, ha voluto approfondire partendo
dallo stemma di Leunani. Ed abbiamo scoperto, osservando i simboli all’interno dello stemma, che : “Lo stemma di Legnano ci invita al coraggio del Leone e con il corallo ci guida alla rettitudine ed alla fedeltà.

Conoscere la nascita di Legnano e la sua
evoluzione significa capire meglio la Civitas che l’ha generata e vissuta
.

Legnano città…città “completa” voluta da re Vittorio Emanuele III
La relazione approfondita ha toccato parecchi altri aspetti. Ci si è fermati al 1600, ma un passaggio dello studioso è stato la proiezione di alcuni documenti unici compreso quello del collega ed amico giornalista Giorgio D’Ilario. Legnano da borgo antico a città moderna ha avuto numerose trasformazioni che hanno coinvolto la città nei secoli, con lo sviluppo industriale, l’arrivo dell’autostrada, delle scuole, dell’ospedale.
Il 15 agosto del 1924 Legnano infatti diventa città. “La città contava 29.117 abitanti, con 677 esercizi industriali o artigianali e 17.612 addetti, con un quoziente di industrialità (occupati nell’industria rispetto alla popolazione) pari al 57,3%”. Legnano era una città fiorente, tanto che Vittorio Emanuele III le diede il titolo di Città. Ecco il documento-decreto ufficiale: dichiariamo spettare al Comune di Legnano, in provincia di Milano, il titolo di Città“, e  descritto lo stemma: “Troncato: sopra d’oro rosso al leone d’argento sotto: d’argento all’albero disseccato di rosso sopra una radura brulla”..
Forse questo avvicinamento porto’ al dono del sindaco di Legnano(?) a Emanuele III del Carroccio in bronzo che ho ritrovato nel Castello di Sarre, nel mio recente viaggio in Val d’Aosta?

 

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