La Basilica cittadina è depositaria della Croce di Ariberto in attesa di essere consegnata, la domenica del Palio, alla Contrada vincente. Quest’anno la cerimonia si colora di un’altra emozione: sarà realizzata a lume di candela…
La “mia” Veglia
Ho seguito la Veglia da past direttore del quotidiano Sempionenews e l’emozione è stata sempre tanta. Vedere i capitani con le reggenze fare onore alla Croce di Ariberto è un valore sia spirituale sia “culturale”. La Veglia di devozione e onore alla Croce ricorda i momenti di raccoglimento e preghiera che precedevano la battaglia. E la mente viaggia e va verso a Gaetano Previati, con il dipinto della Preghiera sul Carroccio, degnamente conservato all’interno della sala “Previati” al Castello Visconteo.
In occasione dell’VIII° centenario della Battaglia di Legnano la cerimonia si è svolta nella chiesa milanese di S. Simpliciano, dove sono sepolti i Santi Martiri Anauniani e per questo denominata “Chiesa del Carroccio” nella quale è stata lasciata una lapide a ricordo.
Nel 1955 il Prevosto Monsignor Virgilio Cappelletti, a cui dobbiamo in accordo con l’allora Cardinal Montini, la liturgia del Palio ne assume la paternità e decide di darle carattere generale. Da quel momento il rito della Veglia della Croce si svolge nella suggestiva cornice della Basilica di San Magno.
La novità del 2024: la veglia a Lume di candela
Il cavaliere del Carroccio, Andrea Monaci, con il rappresentante della Fondazione Palio e past Gran Maestro, Alberto Romanò, in collaborazione con la Parrocchia San Magno nella persona del Mons. Angelo Cairati hanno previsto la cerimonia con una novità.
Quest’anno questa importante e storica cerimonia si svolgerà con un’atmosfera diversa, più intima, a lume di candela, in abiti medievali e con canti gregoriani, per ricordare ancora di più quel momento di preghiera che i cavalieri nel medioevo erano tenuti a celebrare nella notte che precedeva la battaglia.
Presenze
Tutti i contradaioli e soprattutto Priori, Dame, Consiglieri presenzieranno alla cerimonia a questo momento unico ed emozionante, accanto ai Magistrati del Palio, Il sindaco Lorenzo Radice, Il GM Raffaele Bonito, Il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci e la GDGM Gaia Sansottera, alle Reggenze e ai Gonfaloni delle Contrade e a celebrarne degnamente la solennità. La cerimonia è stata officiata da mons. Angelo Cairati, Prevosto e decano di Legnano
Si ricorda che la cerimonia è stata trasmessa sul canale della parrocchia a partire dalle 20.30
La Meditazione del Prevosto e Preghiera del Capitano anziano
Due momenti salienti ed emozionanti all’interno della cerimonia, oltre agli Onori alla Croce, la Deposizione dei mantelli ed i Canti Gregoriani: la meditazione e riflessione di Mons. Angelo Cairati e del Capitano anziano.
Don Angelo ha chiosato: dobbiamo “avere fame e sete di giustizia, di bene e di valori, nell’essere cittadini rispettosi, e buoni contradaioli, ripudiando ogni forma di violenza, operando per il bene, osservando lo spirito di inclusione e di accoglienza”.
Mentre Il Capitano anziano Davide Barone della Contrada di San Martino, ha affermato: “Colui che ha trionfato sulla morte ha portato la Croce ed è salito sulla Croce. Che nessun uomo si senta abbandonato. Nella Croce di Cristo c’è tutto l’amore per Cristo, c’è tutta la sua Misericordia. Amen“
(foto a cura di Sergio Banfi , Vittorio Crespi e Giorgia Salerno)
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