Si è acceso il Natale: da Tenerife all’Altomilanese

Si è acceso il Natale: da Tenerife all’Altomilanese

Accensione di alberi, musica, piste di ghiaccio da Tenerife a Legnano, passando da Rho e non solo. Sono ri-tornato da qualche giorno da Tenerife e sebbene nel paese canario facesse ancora caldo(23-29 gradi), il Natale, per me, è partito proprio da li. Poi nell’Altomilanese. Qui. nel weekend tante iniziative per accogliere il Natale 2023…

Assaggio di Natale a San Cristobal – Tenerife

Il 25 novembre e precisamente a San Cristobal de la Laguna di Tenerife, ho partecipato alla notte bianca (noche blanco 2023).

In concomitanza della grande festa, con musica, sfilate pre-carnevalesche ho appreso che gli spagnoli, sentono molto il Natale, anche dal punto di vista religioso. E per le stradine di San Cristobal, non si è badato a spese sulle luminarie, sulla musica, sugli eventi.

L’occasione della notte blanca è stata anche quella di accendere gli alberi di Natale e le straordinarie luminarie. Si calcola che ci siano state circa 100.000 persone in città(molti turisti) . Basti pensare che ci sono stati tre concerti con big “canari” e “nazionali” ubicati  nella piazza Concepcion, piazza della Catedral, e piazza del Cristo con Alberi e luminarie mozzafiato. Poi gli immancabili fuochi. E questo non è che l’antipasto…

Natale a Legnano

Poi ritorno a Legnano e nel weekend mi sono concentrato su Legnano e Rho, ma tante sono state le iniziative sui comuni limitrofi.

A Legnano, Una scia di Luci ha portato la magia del Natale, grazie alla collaborazione dell‘Amministrazione comunale, e del Distretto del Commercio e il contributo di attività commerciali.  Nella sera di sabato 2 gli alunni delle scuole primarie Barbara Melzi e Mazzini,hanno collaborato all’accensione dell’albero situato in piazza San Magno con l’assessore alla cultura Guido Bragato intonando , grazie alla Scuola Paganini , canti natalizi. Tante iniziative a Parabiago con l’Accensione dell’albero, a Cerro Maggiore festeggia il Natale con “La via del Natale” … che conduce al Villaggio. A Rescaldina il Natale partita ieri la VI edizione di Le vie del natale”. Infine a San Giorgio  Tirar Tardi a San Giorgio” fa accendere il Natale.

Accensione luci e albero a Rho

A Rho, programma simile. Sabato accensione albero che ha illuminato Piazza San Vittore da parte dell’amministrazione Comunale, che insieme al Distretto del Commercio hanno voluto “illuminarho”. Il risultato è stato una cornice davvero magica, in puro e classico spirito natalizio, con tante luci attorno e in lontananza.

Qui un simpatico Babbo Natale (ricordiamo la prematura scomparsa del Babbo Natale storico Rhodense Raffaele Marano) ha regalato un selfie, caramelle ed abbracci. sia a bambini, ma anche ad adulti.

La giornata è stata animata da numerose attrazioni quali il “laboratorio MIMOstro” e il “laboratorio stelle di Natale” a cura del progetto “Impronte Stellari”.

E poi…Una sfilata in costume con Babbo Natale sul trono a cura di Associazione Palio di Rho.

La golosa merenda con cioccolata e alberelli di frolla, i canti di Natale del Coro di Voci Bianche “Giulio Rusconi”, e infine, appunto, l’accensione delle luminari e dell’ albero di Natale… 

Piste di Pattinaggio a Legnano, Rho…

A Legnano è arrivata anche l’attesissima pista di pattinaggio, di Arlan e Laura Zanfretta che resterà in città fino a gennaio 2024 con eventi particolari.

Quest’anno i proprietari si dicono soddisfatti di aver montato a Legnano, la pista di pattinaggio più lunga della Lombardia.

Anche qui inaugurazione da parte dell’Assessore alla cultura Guido Bragato. In tanti hanno partecipato alla prima, sia grandi sia bambini.

Ricordo che la pista viene usata anche dalle scuole superiori della città per attività sportive Open air.

Piste di pattinaggio, non di questa lunghezza, anche a Rho, Busto Arsizio…

Non ci resta che attendere con lo stupore dei bambini verso queste luci: che il Natale porti pace in noi, nei paesi martoriati dalla guerra Ucraina e Palestina…Questo è il mio Augurio!

I Viaggi di Enzo in Camper. Santa Cruz de Tenerife: la stupenda “capitale” delle Canarie

I Viaggi di Enzo in Camper. Santa Cruz de Tenerife: la stupenda “capitale” delle Canarie

Ho ri-visitato la “capitale” delle Canarie dopo la manifestazione di sabato 2 novembre Rebellion Cientifica. E dopo la prima visita a febbraio l’ho apprezzata ancora di più. Il mio obiettivo è di ri-passarci con maggiore calma, visto che ora sono al Nord… I motivi? …

L’Auditorio

Sono riuscito a vedere a volo alcune eccellenze dopo la manifestazione(vedi link articolo). Anche perché la stessa è finita in piazza di Spagna. E da li è partito il mio mini-tour. Ho approfittato di fare un salto al vicino Auditorio, la struttura a vela realizzata da dall’archistar Santiago Calatrava (Vedi art di Valencia con le sue opere)  e completato nel 2003. Si trova sul lungomare di Los Llanos, tra il Parco Marino e il porto, e può ospitare fino a mille e 616 persone nella sala principale coronata da una cupola oltre ai 422 posti della sala della musica da camera. Lo sapete che qui fanno concerti anche la mattina? In particolare di domenica fanno quella che in Italia chiamiamo “La matinee”. Sono rientrato ad osservare la struttura da dentro e vi assicuro merita. In più all’interno, ovvero nell’atrio, c’è un ottimo ristorante-bar- Qui ho pranzato e preso un buon caffè “pechigno” ovvero “espresso”. Poi mi sono avviato verso l’esterno per riscoprire l’arte a cielo aperto, ovvero la scogliera adiacente con i disegni di tutti gli artisti del mondo. Un vero museo a cielo aperto dedicato a musicisti, cantanti classici e moderni…da vedere

A due passi il Castillo de San Juan…
Il Castello di San Juan Bautista, conosciuto anche come il Castello Nero, si trova sul lungomare di Santa Cruz de Tenerife vicino all’Auditorio de Tenerife.

Costruito nel 1644 su progetto dell’ingegnere militare Leonardo Torriani sul fianco meridionale della capitale dell’isola, nell’area conosciuta come Caleta de los Negros,

Il Castillo è costituito da una torre circolare in pietra basaltica con pareti con feritoie. La struttura ha un diametro di 30 metri e un’altezza di 8 con mura spesse 2 metri e mezzo. L’accesso al castello è protetto da un piccolo fossato.

Ogni anno nel mese di luglio si svolge vicino al castello la Ricreazione delle Gesta del 25 luglio che ricorda il fallito tentativo dell’ammiraglio inglese Horatio Nelson di invadere la città e dell’arcipelago. –

Il museo di Belle Arti

Il Museo di Belle Arti di Santa Cruz de Tenerife, diviso in quattordici sale, espone principalmente opere pittoriche dove spicca una vasta collezione di dipinti fiamminghi del XVI secolo.

Tra le sue opere più importanti troviamo il Trittico di Nava e Grimon del pittore fiammingo Pieter Coecke, San Andrés di José Rivera e Orfeo di Bueghel.

Molto interessanti anche le opere dei pittori delle isole Canarie come Gaspar de Quevedo, Cristóbal Hernández e Quintana y González Méndez.

Il Museo, reso possibile grazie a diverse collezioni private e fondi, è ospitato in un edificio classicista del 1929 e presenta lungo la facciata numerose colonne e 10 busti di persone illustri dell’isola.

Santa Cruz è anche Playa e natura

Con ben 58 chilometri di coste cittadine, Santa Cruz custodisce alcune delle spiagge più famose dell’isola tra cui Playa Teresitas, una grande spiaggia di sabbia dorata fatta arrivare dal Marocco(deserto del Sahara) circondata da palme, Playa Las Gaviotas, Playa Los Llanos, Playa de Anaga, le 2 spiagge Tabaiba e il Parco Marittimo Cesar Manrique.

Per gli amanti della natura da segnalare, ma li visiterò a breve, il Parco di Anaga, il Parco Saddleback, il Parco del Downs, Sosa Rosa Park e il Parque Garcia Sanabria. Da non perdere la vicina città di San Cristobal de La Laguna, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Ed io, conoscendo la passione per le città Patrimonio Unesco, farò di sicuro una tappa…

Il viaggio di Enzo in camper. Verso Nord: La Candelaria uno scrigno tra sacro e profano

Il viaggio di Enzo in camper. Verso Nord: La Candelaria uno scrigno tra sacro e profano

Il mio viaggio a Tenerife continua in direzione Nord. Una tappa che mi è stata consigliata dalla mia amica Antonietta, è stata Candelaria. Nel paesino adagiato a 20 km prima di Santa Cruz si respira l’eredità Guancia, ma anche la spiritualità della Vergine ovvero della Morenita, patrona della Canarie….Ve lo racconto…

Terra di guanci: i nove Mencey

Candelaria è la località in cui è possibile scoprire le origini guance dell’isola. Secondo la leggenda, furono proprio due pastori guanci a trovare la figura della vergine, quando si erano rifugiati nella grotta naturale per ripararsi da una tempesta Visibili in un disegno all’interno della Basilica Nostra Signora de Candelaria…

E per rafforzare questo legame, fuori dalla Basilica in plaza de la Patrona, ci sono nove statue di bronzo dei re Guanci, che prima si opposero alla religione cattolica, anche con dure battaglie, e dopo a seguito anche di sconfitte, l’hanno riconosciuta con la conseguente venerazione della Vergine. Un mix tra sacro e profano!

Oggi, Candelaria celebra ancora la cosiddetta “Cerimonia Guancia”, risalente al XVIII secolo. I partecipanti, alcuni discendenti dei guanci di Candelaria, indossano vestiti tradizionali per rappresentare il ritrovamento della vergine e il successivo miracolo. Una festa in piena regola! 

Basilica di Nuesta Segnora de la Canarie

Basilica di Nuestra Señora de la Candelaria: è il santuario della Vergine della Candelaria ed è considerata Bene d’Interesse Culturale insieme al Convento Dominico e all’Eremo di San Blas.

La basilica occupa l’intera plaza de la Patrona ed è il tempio più grande e importante di Candelaria.


La Basilica di Nuestra Señora de Candelaria è stata dichiarata Bene d’Interesse Culturale per la sua importanza artistica e storica.

Nel 1390, due pastori guanci trovarono una tavola di legno intagliato in una grotta in cui avevano trovato riparo da una burrasca. “La Morenita” o Vergine di Candelaria divenne così la Patrona delle Canarie.

Santuario della Vergine

Anni dopo, fu costruita la Basilica di Nuestra Señora de la Candelaria, in onore alla vergine. Da allora, questo tempio è diventato un’autentica meta di pellegrinaggio per gli abitanti delle Canarie. Lungo la storia di Tenerife, i fedeli più devoti hanno raggiunto questo luogo sacro a piedi da tutte le città dell’isola

Sebbene la Vergine di Candelaria originale sia andata perduta, oggi è possibile vederne una riproduzione presso l’Eremo di San Blas, conosciuto anche come la Cueva de Achbinico.

Interni della Basilica di Candelaria 

La basilica originale fu costruita nel 1672, ma fu rasa al suolo da un terribile incendio. L’edificio attuale risale al 1959 ed è composto da tre navate, una grande cupola centrale e un campanile di 45 metri d’altezza.

Gli interni della basilica combinano le tipiche decorazioni mudéjar delle chiese canarie con altri stili architettonici. Il soffitto intagliato della navata principale, invece, raffigura gli scudi delle sette isole canarie.

Inoltre, in una delle navate laterali si trova la fonte battesimale dove i mencey si convertirono al cattolicesimo dopo la conquista di Tenerife. Senza dubbio, però, l’elemento più interessante della basilica è la Vergine di Candelaria, Patrona delle isole Canarie.

Le ceramiste di Candelaria

Un altro de tratti distintivi di Candelaria sono le sue storiche ceramiste. Queste artigiane non conoscevano il tornio, perciò svilupparono una tecnica ugualmente efficace per fabbricare il vasellame a mano. Il metodo impiegato veniva tramandato di madre in figlia, ed era molto faticoso. Le donne, infatti, raccoglievano la terra necessaria, la pulivano, la sminuzzavano e la trasformavano in fango. Successivamente, modellavano, raschiavano e decoravano i pezzi con utensili rudimentali. 

L’ultima vasaia di Candelaria morì nel 1980. Oggi, quest’arte è ancora praticata, ma ha ormai perso la sua essenza.

I viaggi di Enzo in Camper. Una storia di successo quella di Ola Blanca

I viaggi di Enzo in Camper. Una storia di successo quella di Ola Blanca

Sono a tre km circa da @LasGallettas al @campingnauta e, inevitabilmente, è diventata la mia Playa. Qui ho fatto un piacevole incontro. Ho incontrato Pietro, Italiano di Milano ed Eveline del Venezuela che mi hanno raccontato, per “Quelli che vivono alle canarie”, la loro esperienza, la loro bella avventura…

Sono a tre km circa da @LasGallettas al @campingnauta e, inevitabilmente, è diventata la mia Playa. Qui ho fatto, tra i tanti, un piacevole incontro. Ho incontrato Pietro, Italiano di Milano ed Eveline del Venezuela che mi hanno raccontato

Pietro da quando tempo sei qui a Tenerife (las Gallettas)?

Sono qui da quattro anni. Sono arrivato giusto dopo il Covid. Avevo voglia di staccare la spina, di interrompere i ritmi di Milano. Sono andato in pensione e mi sono guardato intorno. Tramite amici “pensionati” ho iniziato a sentir parlare di Tenerife, del Clima primaverile tutto l’anno e di qualche vantaggio economico per le attività imprenditoriali. In men che non si dica…eccomi qua…

La tua scelta è andata oltre?

Si. Sono successe due cose. Subito ho prelevato questa attività, che si chiamava “Romoletto” ed all’inizio ho anche collaborato, per “imparare” il mestiere, chiaramente apportando delle modifiche e la mia “personalizzazione”. Dopo un paio di anni, è arrivata Eveline con la quale abbiamo “sposato” il progetto ed altro. Con lei è stato tutto più facile. Dapprima abbiamo iniziato come bar, aperitivi e poi il salto verso la ristorazione e non disdegniamo il “pescado” canario cucinato all’italiana. (io ho provato e ci …ritornerò…). Abbiamo cambiato il nome in “Ola Blanca” ovvero Onda Bianca. Questo il nome ispirati dal fatto che di fronte abbiamo l’Atlantico che “spumeggia” e crea l’Onda…e cosi…onda bianca…

spaghetti ola

Come si comporta il Governo di Tenerife verso le attività economiche?

Il Governo periferico spagnolo, che ha sede a Santa Cruz de Tenerife, è molto attento verso chi “intraprende”. Ci sono scarichi fiscali se si assume, c’è l’Iva al 7%, il che vuol dire molto, le pratiche burocratiche sono snelle. Quindi consiglio  chi avesse intenzione di trasferirsi, di capire e poi decidere in fretta…

Cosa vuol dire decidere in fretta? E poi qualche negatività c’è?

Decidere vuol dire che qui il mercato è troppo dinamico. I prezzi stanno aumentando. Stanno aumentando a dismisura i prezzi della case, degli affitti e come si sa, i residenti, non parlo de i turisti, incominciano ad avere qualche difficoltà E come si fa in questi casi, laddove si dovesse “tagliare”, lo si fa verso il Ristorante/pizzeria. Ho saputo che in questi giorni, il Governo sta cercando di intervenire. Meno male!

E Poi?

E poi, aspetti personali. Chiamo questa nostra attività una “gabbia dorada” ovvero uno spazio bello, sei di fronte al mare, respiri aria pulita. Ma…Il ma è che sia io, sia Eveline, siamo impegnati 24 ore al giorno. Poiché per i motivi precedenti, se si è in due, tutto cade sulle Tue/nostre spalle. Bisogna fare la spesa la mattina, preparare, per breakfast, launch e dinner…E poi si resta fino a tarda sera…di notte. Quindi entri la mattina ed esci la notte…Ad esempio con Eveline, sebbene abbiamo il mare di fronte, siamo andati al mare una o due volte…E questo pesa…L’altra ipotesi è di chiudere una quindicina di giorni, ma qui è un luogo turistico e se le persone/turisti vedono chiuso, stai certo che non ripassano…

Cosa pensi di fare per il futuro?

Certamente io e Eveline, vogliamo continuare ad investire qui, investire nell’attività, investire sulla nostra relazione. L’attività va bene, comunque. Siamo, come dicono gli economisti sull’apice della redditività. Dovremmo ampliare per non tornare indietro ed avere ancora più successo. Ma vuol dire anche continuare nella nostra “prigione dorada”. Inoltre stiamo immaginando di fare anche altre esperienze. Io ed Eveline, amiamo viaggiare. E magari perché non immaginare anche il Sud America? Il Venezuela è bellissimo e …
Questi sono sogni, ora ritorniamo alle nostra realtà e…ops scusa Enzo ci sono due clienti da fare la “cuenta”(il conto)…

Lascio Pietro ed Evelina, che per riservatezza non vogliono essere fotografati e auguro loro di uscire da questa criticità e di continuare a vivere altre avventure…di successo

I viaggi di Enzo in Camper. Intervista a Alejandro e Carolina. Dall’Argentina a Tenerife ma nel cuore l’Italia

I viaggi di Enzo in Camper. Intervista a Alejandro e Carolina. Dall’Argentina a Tenerife ma nel cuore l’Italia

Ho intervistato Alejandro e Carolina per la rassegna “Quelli che vivono alle Canarie”, Argentini conosciuti al @campingNauta, con i quali ci siamo confrontati. Amano Tenerife, ma hanno nel cuore L’Italia. Alejandro è una persona che sprigiona subito simpatia: un tipo socievole, simpatico, “attaccabottoni”. Carolina, più riservata. Come si dice: nella coppia c’è l’apripista e quello/a con i piedi per terra. A loro ho chiesto, i motivi della scelta…ma anche altro. Ecco le risposte…

Da dove nasce la scelta di venire a vivere a Tenerife?

Alejandro: Siamo arrivati a Tenerife, dopo una bella esperienza in Italia, dove abbiamo avuto due bambine, ormai donne.

La scelta di Tenerife risale a quando ero a scuola in Argentina, ed in una esercitazione in classe, la mia scelta di dove vivere da grande (tipo roulette), è caduta su questa stupenda isola. Ho conosciuto Carolina e da sempre è la mia compagna di vita e con lei abbiamo progettato di venire a vivere a Tenerife dopo l’Italia.
Carolina annuisce ed aggiunge: Anche per me l’Italia era e rimane un’oasi felice, la nostra nazione. Qui abbiamo avuto le nostre due bambine, qui sono cresciute ed hanno acquisito la filosofia italiana.

Ritorniamo all’argomento dell’intervista. E Ora?

In Italia abbiamo vissuto 22 anni e come detto li, sono nate le nostre bambine. Purtroppo con il passare degli anni, la burocrazia, la mancanza di fiducia negli altri ha “tarpato” iniziative imprenditoriali. Io e Carolina avevamo un’attività in Abruzzo, sul mare. Ma il sistema fiscale non ti lascia molto spazio e si arriva anche ad essere considerati “malfattori” solo per un’imprecisione o perché hai un’attività commerciale…Poi c’è stato un brutto episodio con il Fisco ed abbiamo deciso di chiudere l’attività
Alejandro, che è un uomo ben messo, si emoziona e gli occhi diventano rossi e lucidi…E’ sopraffatto dall’emozione…Interrompiamo per un momento…. Carolina, aggiunge: “ Purtroppo da quell’episodio si è rotto un equilibrio. Alejandro che è una persona d’amore è anche un uomo che non fa sconti e/o compromessi…e da quell’esperienza negativa…eccoci qua

aleandro carolina e enzo

Alejandro, allora Tenerife?

Tenerife era la mia prima, poi è diventata la seconda scelta. Qui il sistema economico e fiscale tiene conto dello sforzo dell’imprenditore. Ti aiuta e ti sta vicino Abbiamo iniziato una nuova e bella avventura ad Adeje ed abbiamo aperto un’altra attività qui. E Carolina mi è sempre vicina.
Chiaramente ora sono otto anni che viviamo a Tenerife e non ci lamentiamo. Stiamo aprendo un’altra attività a Palm Mar. Ma sapete con chi collaboriamo, con chi siamo stati supportati? Da Italiani e con loro che stiamo lavorando ancora !

Quindi l’Italia ritorna?

Si . Amiamo Tenerife, ma siamo legati all’Italia. E’ nel nostro cuore. Dagli italiani, al di là della storia che ci lega circa l’emigrazione/immigrazione, ci piace tutto. La cultura. La cultura anche imprenditoriale. Ce la portiamo dentro e l’abbiamo trasmesso anche alle ragazze. Ora sono venute con noi , qui a far fortuna, ma i modelli, gli atteggiamenti sono tipici degli Italiani.

Anche la nuova attività a Palm Mar, la stiamo facendo con degli amici italiani. Con loro c’è vision e con loro vogliamo “sfidare” il futuro qui a Tenerife.
Grazie Italia, Grazie Tenerife

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