La ricca ed intensa giornata dedicata al Santo Patrono della città di Legnano, San Magno si è conclusa con due eventi nell’evento: l’investitura civile e religiosa della reggenza della contrada “Nobile” e il Premio San Magno a Tommaso Gianazza. Interessanti la storia di San Magno e l’impegno” per la solidarietà nell’anno del Centenario della città…(foto di Sergio Banfi)… @contradasanmagno #legnano #milano @paliodilegnanoofficial @collegiodeicapitani @iviaggidienzo @basilicasanmagno
I Valori della Investitura
Tante iniziative a Legnano per il Santo Patrono nell’anno del Centenario della città.
In mattinata la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche (vedi articolo).
Nel pomeriggio, Investitura della Contrada di San Magno dove il valore forte è rappresentato dalla “promessa della reggenza” – Un patto “forte” tra la reggenza ed il proprio popolo ma anche a Tutta la comunità.
All’interno la consegna del 48° Premio San Magno.
Mi fa sempre molto piacere partecipare perché se la mattina la cerimonia è stata “gestita” dalle istituzioni comunali, il pomeriggio con la consegna del 48° premio San Magno, le contrade diventano protagoniste, laddove ci fosse ancora la necessità di ripeterlo, della socialità, della solidarietà in città.
E questo per me è un valore imprescindibile che ho sempre “valorizzato” sia nei miei ruoli “palieschi” sia in veste di giornalista. Grazie!
Promessa della reggenza
L’investitura della reggenza rappresenta il momento clou della giornata. Alessandro Zanovello, capitano, Sofia di Simplicio castellana e Marco Barlocco hanno “promesso” fedeltà al “popolo” rosso-bianco-rosso. “Contradaioli di San Magno: ecco il Vostro Capitano”. Ha chiosato il cerimoniere con la Promessa pronunciata per ben tre volte. E’ toccato poi a Sofia Di Simplicio, che dalle mani della Gran Dama, Anna Lattuada ha ricevuto la corona ed ha giurato “impegno”. Infine Marco Barlocco, Gran Priore, ha confermato la sua dedizione. Riconfermata nella carica di Gran Dama la Dama Anna Lattuada De Angeli, lo Scudiero Riccardo Vizzolini e nominati i Paggi.
La storia della città che fa comunità
Come accennato, i valori sui quali mi sono concentrato sono, come già detto, la “promessa”, ma anche la Storia (mio “pallino” per capire…il futuro) e la solidarietà. La storia è stata raccontata dal vicepresidente della Fondazione Palio di Legnano, Luca Roveda che ha letto la storia di San Magno. Storia ripresa da Don Angelo Cairati che ha ripreso alcuni passaggi dando valore “spirituale”. Il monsignore ha riflettuto sulla crisi dei giovani al punto di invocare il ritorno al servizio di leva per motivarli. E poi ritorno alla storia di Magno: “Un’epoca, quella in cui ha vissuto, dove le guerre erano all’ordine del giorno, San Magno seppe non tacere davanti all’arroganza dei potenti. Aiutò i poveri togliendo beni alla Chiesa, fu vicino a chi cadde in disgrazia, seppe, nei 12 anni di sua reggenza, essere di sostegno ai più deboli. Parole da dove è partito anche il Sindaco Lorenzo Radice, con un pensiero a Chicco Clerici, ha “chiuso” le celebrazioni del santo patrono ed ha affermato: L’amministrazione comunale nell’anno del Centenario riconosce nella Comunità legnanese persone “appassionate e coraggiose“ che si prodigano per migliorare la nostra comunità. E voi siete un esempio!”
Lo sport che fa comunità. Premio a Tommaso Gianazza Durante la cerimonia un altro valore-bel segnale alla città dalla contrada San Magno, il 48° Premio a Tommaso Gianazza. “E’ un onore per me ricevere questo premio, dimostra l’affetto della Città di Legnano, dove sono nato“. Cosi ha commentato a caldo l’olimpionico 22enne legnanese Tommaso Gianazza che ha ricevuto il 48esimo Premio Contrada San Magno 2024, l’annuale premio che la Contrada offre per esaltare l’operato di meritevoli persone o enti operativi nel territorio che si sono particolarmente distinti per opere culturali, scientifiche, sportive ed umanitarie. Grazie alla Nobile che crede nei giovani!
Per Halloween tanti eventi in città, a due passi da noi oppure “Fuori” porta. In collaborazione con Neiade di Milano, ma anche con Associazioni, Contrade, ecco alcune proposte per la serata/giornata più paurosa dell’anno! Le tenebre vi invitano alla loro celebrazione di origine celtica e pagana, che ogni anno avviene nella notte della vigilia di Ognissanti, in onore dell’ultimo raccolto autunnale prima del gelido inverno: il buio cala il suo sipario sul mondo e si accendono le calde luci all’interno delle zucche intagliate. Non temete, Halloween è anche un modo per celebrare la luce, magari assaggiando il “pan de Mort”, o al Luna Park di Legnano, lasciandosi andare ad una “frittella” … Seguimi…
Legnano – Halloween in contrada Legnarello
Halloween in contrada Legnarello . Giovedi 31 dalle 19.30 fino alle 22.30 festa x i piccini. nel Maniero di via Dante 21 si trasformerà in un Castello Stregato per festeggiare Halloween!
La serata inizierà con una simpatica cena in compagnia e proseguirà con tanti giochi a tema. Aspettiamo quindi tutti i bambini fino a 11 anni con il loro costume più spaventoso per festeggiare insieme. Corri a prenotare prima che ti mangi il Babau…e che finiscano i posti: sono limitati!
Per adesione rivolgersi in Maniero (Via Dante Alighieri 21 – Legnano – Tel. 0331-441255) tutte le sere da Lunedì a Venerdì dalle ore 21.00 oppure scrivere all’indirizzo info@contradalegnarello.it entro Martedì 29 Ottobre 2024 comunicando il numero di bambini e la loro età.
L’Associazione CON.VOI invita tutti alla IV edizione di “Happy Halloween Party” che si terrà questo giovedì 31 Ottobre 2024. Realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Eventi e Pari Opportunità di Villa Cortese.
Appuntamento dalle ore 15:00 alle ore 18:30 con “Dolcetto o Scherzetto” per le vie del paese in autonomia con amici, compagni, familiari. I piccoli mostri e le piccole maghe busseranno alle porte dei cittadini, perciò è consigliabile accoglierli/le con “Dolcetti e tanta allegria – in cambio – riceverete tutti i loro sorrisi… Oppure qualche scherzetto!“ Dalle ore 19.00 parte invece la festa al Palavilla di via Kolbe, 35. Saranno aperti durante la serata il bar del Palavilla e la cucina, dove si potrà gustare un panino con salamella, porchetta o hamburger veggy, e patatine. Durante la serata ci sarà: La consegna, dei dolcetti raccolti, alla propria squadra, musica e giochi a tema Halloween, L’annuncio squadra vincitrice e Premiazione gruppo mascherato più pauroso. Dalle ore 21.00, l’esibizione delle ballerine della Dance Academy: “Tremate, Tremate, le Ballerine sono tornate!“.
Halloween al Luna Park a Legnano
Anche il Luna Park di Legnano, si attiva per la Festa serata di Halloween “Un mondo di magia con Dinosauri Giganti e artisti a tema” che quest’anno cadrà sabato 31 ottobre: «La notte di Halloween il Luna park si trasformerà in una vera e propria esperienza immersiva e spettacolare, pensata per incantare grandi e piccini. I visitatori potranno incontrare dinosauri giganti, figure maestose e impressionanti che si muoveranno all’interno del parco, regalando un’atmosfera unica e avventurosa. Sarà come fare un tuffo nella preistoria, con creature animate che trasporteranno il pubblico in un mondo lontano. A completare l’esperienza ci saranno artisti e performer a tema Halloween, con spettacoli itineranti che includeranno giocolieri, trampolieri e figure spettrali. Il parco sarà decorato con dettagli suggestivi per ricreare un’atmosfera gotica e misteriosa, perfetta per la serata più spaventosa dell’anno. È gradito ma non obbligatorio presentarsi in costume: i visitatori che verranno mascherati contribuiranno a rendere la serata ancora più speciale e suggestiva, trasformando il lunapark in una vera festa del terrore».
Milano – Visita alla Cripta di San Sepolcro
Tra le proposte una originale ovvero la visita alla Cripta di san Sepolcro.
Situata proprio accanto alla Pinacoteca Ambrosiana, si “scende” in orario serale nella Cripta di San Sepolcro di Milano. Rimasta immersa in un buio silenzioso per oltre un cinquantennio, la Cripta ha finalmente riaperto, pochi anni fa, l’ennesimo gioiello della Milano Sotterranea. Tuffiamoci nella storia dell’antichità romana e della più remota religiosità cristiana, partendo dal culto del Santo Sepolcro di Gerusalemme, passando per le Crociate ed arrivando sino a grandi personaggi del passato di Milano, come Leonardo da Vinci e San Carlo Borromeo… Un luogo inesplorato, leggendario, quasi magico! Siete pronti a camminare sulle stesse pietre che furono calpestate dai più grandi imperatori romani, guidati dalla soffusa e suggestiva luce delle lanterne? Info: http://www.neiade.com
Il Cimitero Monumentale, i sepolcri di Milano
Il Cimitero Monumentale, si sa, è un vero e proprio museo a cielo aperto: questo tour in occasione di Halloween alla scoperta delle sue tombe e dei sepolcri simili a opere d’arte metterà d’accordo sia chi è in cerca di un’esperienza all’insegna della cultura, che coloro che vogliono sentire accapponare la pelle… Stiamo scherzando, ne uscirete illesi, ma l’emozione sarà unica perché verrete guidati attraverso i viali alberati del cimitero, scoprendo le architetture neoclassiche, tardo-romantiche e neoavanguardie avvolte dalle prime ombre del crepuscolo o delle nebbie tipicamente novembrine, in un’atmosfera suggestiva e misteriosa. La guida vi racconterà tutto sui personaggi illustri che vivono il loro eterno riposo all’ombra della Madonnina, nel grande cimitero del capoluogo ambrosiano, e su come abbiano reso la città grande e magnifica.
A caccia di fantasmi in Parco Sempione, a lume di lanterne
Vi piacciono le storie di fantasmi, quelle che si narrano davanti al fuoco scoppiettante di un caminetto durante una notte d’inverno o quelle che fanno avvertire quel brivido lungo la schiena, magari raccontate proprio la notte di Halloween? Se non ve la siete ancora dati a gambe levate e siete ancora qui, seguiteci a lume di torcia, perché vogliamo svelarvi il volto più misterioso di Milano, sulle tracce della Dama Velata e degli altri spiriti che aleggiano nella penombra della città. Questo ghost tour di Milano inizia dal Castello Sforzesco, antica dimora dove oggi sembra che si aggirino ancora per le sale i fantasmi di Ludovico il Moro e di Beatrice d’Este, della quale ancora oggi si sentono le urla di dolore, dovute al parto che le fu fatale. Se i misteri legati alle dinastie che un tempo governarono Milano non sono abbastanza, tra i viali delParco Sempione, invece, si dice che si possa incappare in un incontro spettrale con la Dama Velata, inquietante apparizione che porta con sé un raggelante profumo di violetta…
Mulini di Piero sul Monte Lema (VA) – Piero, un luogo sperduto sulle pendici del Monte Lema, è una tappa ideale per un’esperienza fuori dal comune durante Halloween. Le strade strette e i gradini in pietra evocano un’atmosfera da antico villaggio fantasma. I mulini di Piero, costruiti con pietra e legno locale, sono come creature rianimate dal passato. Abbandonati per decenni, sono stati recentemente restaurati, e ora sembrano ancora operare magicamente, alimentati dal torrente Giona. Piero è un luogo stregato dal tempo, dove l’amenità si mescola alla magia di Halloween, un’esperienza unica per gli amanti del mistero.
Monteviasco (VA). Piccolo paese con solo 7 abitanti che sembra essere fermo nel tempo, Monteviasco è raggiungibile soltanto a piedi oppure attraverso la funivia. Un luogo immerso nel silenzio e nella natura, non ci sono strade o macchine, un luogo dove la frenesia della modernità non è riuscita ad intaccare la tranquillità spettrale che cala inesorabile al crepuscolo nelle sere di ottobre. Case di pietra e baite diroccate, i colori dell’autunno conferiscono quel senso di incanto e spettralità che rapiscono l’immaginazione di chi si trova a passeggiare in questo luogo isolato e incontaminato.
In questo periodo di Foliage, Alice Norcini, ha visitato Villa Necchi Campiglio a Milano per la mostra “Libri antichi e rari”. La dimora Storica del Fondo Ambiente Italiano, si mostra ancora più bella in questa stagione con l’esplosione di colori nel bel giardino in attesa di ”Colori d’Autunno” evento previsto per il 9 e 10 novembre. La bellezza a due passi da casa…
UNA DIMORA STORICA MILANESE: VILLA NECCHI CAMPIGLIO
Attratta dalla mostra dei “libri antichi e rari”,ho avuto l’ occasione di visitare villa Necchi Campiglio, una villa realizzata negli anni 30 ,nel centro di Milano, dall’ architetto Portaluppi.
Immersa in un ampio giardino privato con piscina e campo da tennis, rappresenta molto bene la ricca ed elegante borghesia industriale di cui faceva parte la famiglia Necchi Campiglio ed in questo periodo rappresenta il “Foliage” in città.
La villa presenta ampi spazi per ricevere gli ospiti, un susseguirsi di salotti di varie dimensioni con elementi di gusto decò, soprattutto nelle finiture, nei rivestimenti in marmo e nelle porte scultura.
Tutto ciò la rende un’ opera d’ arte totale, al di là della struttura architettonica.
La visita guidata ha messo in risalto anche alcuni elementi particolari come il magnifico “giardino d’inverno”, la sala proiezioni, gli ascensori e i monta vivande, i pavimenti in linoleum e le porte blindate scorrevoli.
I CAPOLAVORI CUSTODITI
La residenza custodisce poi straordinari capolavori d’arte, come quelli di Sironi, Modigliani, De Chirico, Picasso, Canaletto e Tiepolo.
In questa villa è stato ambientato nel 2009 il film “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino.
La proprietà è stata donata al Fai nel 2001 dalle sorelle Necchi proprio con lo scopo di condividere con i visitatori le bellezze di questa dimora.
Oggi la villa ospita numerosi eventi. Il prossimo sarà “Colori d’autunno”( sabato 9 e domenica 10 novembre),una mostra mercato dedicata a piante e fiori autunnali.
Alice Norcini Villa Necchi Campiglio Via Necchi Campiglio , 14 Milano Biglietti intero 15€. ridotto (6/25) 15€ Iscritti Fai gratuiti Per l’evento “colori d’autunno” biglietto intero 17€. ridotto (6/25) 15€. Iscritti Fai 4€
“Io sono”, trenta opere dell’amico di Mauro Bianchini, Azelio Corni, raccolte da Fermo Stucchi alla Galleria Dansei di Olgiate Olona. Un VIAGGIO versus la sua “essenza” creativa e umana …
“Io sono”: la personale dedicata ad Azeglio Corni
Olgiate Olona – Il titolo della personale “Io sono”, a cura di Fermo Stucchi in corso presso Spazio Danseei a Olgiate Olona, dedicata al ricordo di Azelio Corni, trae ispirazione da uno scritto dello stesso artista dove con articolata grafia definiva la sua essenza creativa e umana.
Le oltre trenta opere esposte testimoniano un percorso creativo che va dal 1988 al 2018.
Nei lavori di grandi dimensioni la dilatazione dello spazio induce a percorrenze pluridirezionali dando vita a ricerche simboliche e a tratti mistiche, il tutto dettato dalla totalità dell’impianto plastico. In quei primordiali territori si scorgono fermenti segnici che rimandano all’origine della creazione, in un limbo temporale dove l’attesa è data dall’avvento del soffio degli dei.
Il gigantismo fluttuante di Corni
Altri spazi, altri territori delimitati dalla presenza di tracciati simili a mura medioevali aperte a tratti sino a designare vie di accesso e di fuga, ma anche cornice aperta all’interno del perimetro dell’opera.
Il gigantismo fluttuante di lettere e numeri nel contesto di nere monocromie produce l’idea di un codice segreto in lenta dinamicità spaziale.
Strutturati a forma di contenitori, i reticolati di grandi dimensioni si compongono di micro tracce che nel loro succedersi paiono archetipi di mosaici svincolati da costrizioni fisiognomiche, mentre l’insieme nella sua maestosità testimonia l’agire del gesto e delle conseguenti soste nel momento in cui la mano, lasciati gli strumenti d’uso, con prudente tattilità attua un lieve svaporamento delle forme precedentemente definite.
Posti in sequenza gli uni accanto agli altri, una serie di disegni testimoniano come Azelio Corni lavorando su disarticolate geometrie sia stato in grado di conferire loro una tridimensionalità tale da porle in rilievo rispetto alla superficie piana.
Azelio Corni – “Io sono” – Olgiate Olona – Spazio Danseei, Via Oriani 62. Fino al 9 novembre 2024. Orario: sabato 16-19. Da lunedì a venerdì su appuntamento – 348. 5510909.
Si possono affrontare i grandi temi sociali come il lavoro, la tecnologia, l’Intelligenza artificiale tenendo al centro l’uomo? Si. Secondo Giacomo Poretti, ( Angelo) e Daniela Cristofori(Caterina) che in “Condomio Mon Amour” attraverso situazioni comiche ed esasperate, trovano le risposte…Una di questa è “la cura”…dell’altro…Ti racconto…
“Condominio Mon Amour” In una “semplice” ma intrigata situazione condominiale, Angelo, il “Portinaio” da quattro generazioni in un condominio della Milano “bene”, vince sulla tecnologia, sul “progresso esasperato” e sulla sua “ambasciatrice” Caterina dipendente di un Fondo immobiliare internazionale. E la parola magica dello spettacolo è “la cura”, E’ questa la “sintesi” del coinvolgente spettacolo, andato in scena in “Prima” a Legnano, che a ritmo incalzante, racconta l’immensa confusione che vive oggi il mondo del lavoro attraverso una piccola storia, quella del vecchio custode Angelo che da oltre trent’anni svolge il proprio lavoro con dedizione presso la portineria di un condominio milanese e viene “licenziato” da una “rampante” Caterina figlia dell’esasperazione, delegata da un “fondo” finanziario che ha l’obiettivo di “licenziare” cinque portinai e affermare il loro potere immobiliare attraverso l’introduzione del Robot Keeper. Ma Angelo non ci sta e con la sua “umanità” riesce a “vincere” (in una “combattuta” e ironica) assemblea e ironica moralmente su Caterina e a non introdurre un robot che doveva sostituire il diligente e affezionato amico dei condomini.
Le mie considerazioni Seguo Giacomo Poretti dai tempi del Trio “Aldo Giovanni e Giacomo” e non potevo non esserci alla “Prima” che ha dedicato a Legnano. Mi è sempre piaciuta la loro ironia, mai invadente. E ieri un po’ del Trio l’ho ritrovata. Ma Giacomo Poretti con Daniela Cristofori sono andati oltre. E complice un testo “attuale” hanno voluto trasmettere i “rischi” della tecnologia. Il Robot deve sostituire l’uomo?. Questo assunto criticato anche da Papa Francesco, ha diversi risvolti e collegamenti. Riguarda si la tecnologia, ma si estende al sociale con ricadute, che, se non ben governare, possono rappresentare criticità. E Angelo, per me il “bene” ha vinto su Caterina “tagliatrice” di teste (il male). L’intricata ma “gustosa” commedia, in un’ora di spettacolo, è riuscita a toccare il diversi risvolti con “leggerezza”, ma con “garbo” e “decisione”. Angelo riesce a “vincere” sui colossi della sostituzione uomo-macchina, con il coinvolgimento dei “suoi” condomini ed a sentire dagli applausi, anche dal pubblico presente al teatro Tirinnanzi., portando in assemblea la sua “umanità” (vincente!). Non “spoilero” oltre e invito , chi non è riuscito a venire causa sold-ot al Tirinnanzi, a organizzarsi anticipatamente ad un’altra “performance”.. “Asap” as soon as possible…