Mercatini di Natale che passione…e qualche delusione
Ho deciso di andare per Mercatini con Donatella. Dopo il tentativo andato “buca” di prenotazione a Santa Maria Maggiore per un ristorante/pizzeria, “curviamo” verso il Lago di Garda, Garda, Lasize Bartolino. Purtroppo qui file chilometriche a Pescheria. Allora puntiamo alla vicina Sirmione, altra meta “consigliata” nelle comunicazioni web…e qui altra delusione…Ma poi…il borgo ci ripaga…
Mercatini di Natale…che passione
Weekend dedicato ai mercatini. Lo scorso anno ero andato con Donatella a Santa Maria Maggiore, vista anche la mia vicinanza dalla casa di montagna ad Andorno Micca (Biella). Ebbene impossibile trovare un posto da una settimana. Capisco che la comunicazione afferma “I mercatini più grandi d’Europa”, ma bisogna anche accogliere. Non mi/ci perdiamo d’animo. Si “curva” sul lago di Garda. Anche qui delusione. Gia dall’Autogril si mormorava “traffico intenso uscita Peschiera del Garda” della A4. E cosi è stato.
Il tempo di imbroccare prossima uscita e via a Sirmione. Qui ennesima delusione: i Mercatini sono composti neanche da 10 casette, poca gente, e criticità del parcheggio…Non ci fermiamo e a piedi raggiungiamo il centro Storico…
Il centro storico: la festa tra le vie del borgo…
Dopo 4 km di una bella e rilassante passeggiata con pranzo al ristorante/pizzeria “MaValà” , con un’ottima pizza gourmet ai “Friarielli” e Birra Natalizia, raggiungiamo la “penisola” scaligera.
Qui ci accoglie il Castello sempre bello e con una permanente sui costumi.
Tra le vie si “sbircia” anche una mostra dedicata alla “divina” che qui aveva la “Villa Maria Callas” con giardini all’italiana annessi: uno splendore! A questo punto il giro è “servito”.
Dalla via del Castello ci inoltriamo tra le viuzze del Centro fino alle Grotte di Catullo…
Sirmione accogliente e pronta per Natale
Tra le viuzze del borgo, musica e tanti negozi ci/ti accolgono. Negozi tipici aperti per le festività natalizie ma anche negozi di abbigliamento.
Tra questi, però, spicca “regali” fatti a mano di ceramica, con i caratteristici limoni, oppure con i peperoncini che la tradizione vuole “portino” bene.
Oppure le bontà culinarie locali, con riferimento alla “provincia Lugana” che con i suoi vini bianchi e gli immancabili amaretti, invita a tirare su una scatola. Per non parlare, se vogliamo fare un regalo ad una persona che si conosce da tempo, dell’olio vergine che si produce su queste sponde…
Purtroppo, visto che siamo a piedi, alle 16 ci ri-portiamo sulla strada del ritorno.
Una bella giornata, partita male, che ci/mi ha permesso di fare “I mercatini” di Natale insoliti e divergenti” ..
Il castello Scaligero e la Leggenda del fantasma
Il Castello Scaligero di Sirmione è una fortificazione sorta dopo la metà del Trecento sulle acque del lago voluta dalla famiglia veronese dei Della Scala, dalla quale prende il nome di “Rocca Scaligera”. Nelle intenzioni e nei progetti di Cansignorio e di Antonio II Della Scala, essa doveva fungere da postazione difensiva per l’intero territorio di Verona…
L’atmosfera di una suggestiva leggenda avvolge il Castello Scaligero di Sirmione: in un tempo passato, secondo un’antica tradizione locale, esso era la dimora di due giovani e nobili sposi, Ebengardo e la sua amata Arice.In una notte di tempesta il cavaliere Elaberto del Feltrino chiese asilo e subito fu conquistato dall’avvenenza di Arice. Deciso ad averla a tutti i costi, Elaberto andò alla sua ricerca e la aggredì, ma Arice lottò con tutte le sue forze ed Elaberto la uccise. In quel momento sopraggiunse Ebengardo che, alla vista della moglie ormai morta, sfoderò la sua arma e la vendicò.
Da allora si racconta che il fantasma di Ebengardo vaghi tra le stanze del castello in cerca della sua Arice.
Una storia di femminicidio, purtroppo, ancora attuale!