Il viaggio di Enzo in camper. Verso Nord: La Candelaria uno scrigno tra sacro e profano

Il viaggio di Enzo in camper. Verso Nord: La Candelaria uno scrigno tra sacro e profano

Il mio viaggio a Tenerife continua in direzione Nord. Una tappa che mi è stata consigliata dalla mia amica Antonietta, è stata Candelaria. Nel paesino adagiato a 20 km prima di Santa Cruz si respira l’eredità Guancia, ma anche la spiritualità della Vergine ovvero della Morenita, patrona della Canarie….Ve lo racconto…

Terra di guanci: i nove Mencey

Candelaria è la località in cui è possibile scoprire le origini guance dell’isola. Secondo la leggenda, furono proprio due pastori guanci a trovare la figura della vergine, quando si erano rifugiati nella grotta naturale per ripararsi da una tempesta Visibili in un disegno all’interno della Basilica Nostra Signora de Candelaria…

E per rafforzare questo legame, fuori dalla Basilica in plaza de la Patrona, ci sono nove statue di bronzo dei re Guanci, che prima si opposero alla religione cattolica, anche con dure battaglie, e dopo a seguito anche di sconfitte, l’hanno riconosciuta con la conseguente venerazione della Vergine. Un mix tra sacro e profano!

Oggi, Candelaria celebra ancora la cosiddetta “Cerimonia Guancia”, risalente al XVIII secolo. I partecipanti, alcuni discendenti dei guanci di Candelaria, indossano vestiti tradizionali per rappresentare il ritrovamento della vergine e il successivo miracolo. Una festa in piena regola! 

Basilica di Nuesta Segnora de la Canarie

Basilica di Nuestra Señora de la Candelaria: è il santuario della Vergine della Candelaria ed è considerata Bene d’Interesse Culturale insieme al Convento Dominico e all’Eremo di San Blas.

La basilica occupa l’intera plaza de la Patrona ed è il tempio più grande e importante di Candelaria.


La Basilica di Nuestra Señora de Candelaria è stata dichiarata Bene d’Interesse Culturale per la sua importanza artistica e storica.

Nel 1390, due pastori guanci trovarono una tavola di legno intagliato in una grotta in cui avevano trovato riparo da una burrasca. “La Morenita” o Vergine di Candelaria divenne così la Patrona delle Canarie.

Santuario della Vergine

Anni dopo, fu costruita la Basilica di Nuestra Señora de la Candelaria, in onore alla vergine. Da allora, questo tempio è diventato un’autentica meta di pellegrinaggio per gli abitanti delle Canarie. Lungo la storia di Tenerife, i fedeli più devoti hanno raggiunto questo luogo sacro a piedi da tutte le città dell’isola

Sebbene la Vergine di Candelaria originale sia andata perduta, oggi è possibile vederne una riproduzione presso l’Eremo di San Blas, conosciuto anche come la Cueva de Achbinico.

Interni della Basilica di Candelaria 

La basilica originale fu costruita nel 1672, ma fu rasa al suolo da un terribile incendio. L’edificio attuale risale al 1959 ed è composto da tre navate, una grande cupola centrale e un campanile di 45 metri d’altezza.

Gli interni della basilica combinano le tipiche decorazioni mudéjar delle chiese canarie con altri stili architettonici. Il soffitto intagliato della navata principale, invece, raffigura gli scudi delle sette isole canarie.

Inoltre, in una delle navate laterali si trova la fonte battesimale dove i mencey si convertirono al cattolicesimo dopo la conquista di Tenerife. Senza dubbio, però, l’elemento più interessante della basilica è la Vergine di Candelaria, Patrona delle isole Canarie.

Le ceramiste di Candelaria

Un altro de tratti distintivi di Candelaria sono le sue storiche ceramiste. Queste artigiane non conoscevano il tornio, perciò svilupparono una tecnica ugualmente efficace per fabbricare il vasellame a mano. Il metodo impiegato veniva tramandato di madre in figlia, ed era molto faticoso. Le donne, infatti, raccoglievano la terra necessaria, la pulivano, la sminuzzavano e la trasformavano in fango. Successivamente, modellavano, raschiavano e decoravano i pezzi con utensili rudimentali. 

L’ultima vasaia di Candelaria morì nel 1980. Oggi, quest’arte è ancora praticata, ma ha ormai perso la sua essenza.

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