Ho sentito alcuni ragazzi del liceo Galilei nel primo giorno di scuola. Inizia per loro un viaggio lungo un anno. Tra buoni propositi: studiare volta per volta per raggiungere la meta( metaforicamente parlando), essere attenti in classe e, per alcuni, concentrarsi per la maturità e qualche criticità . Allora mi viene in mente la poesia di Walt Whitman “O Capitano! mio Capitano!”…
Inizia il viaggio “scolastico”…
Oggi, 12 settembre, inizia il nuovo anno scolastico per 7 milioni di studenti Italiani, di cui 1.300.000 in Lombardia e circa 500000 a Milano e Provincia. Da ex-docente e giornalista, non potevo mancare a questo appuntamento ed ho intervistato alcuni studenti del liceo Galilei che dopo il viaggio delle vacanze (gettonata quest’anno la Puglia, ma anche la Montagna), iniziano il viaggio “scolastico”.
Sono con Emma, Daniela, Giorgia e Miranda del 2 anno del liceo scientifico Galilei Galilei e oggi , primo giorno di scuola mi ha fatto piacere intervistarle. Sto immaginando questo giorno come un viaggio che dura un anno con traguardi, tappe (positive e negative) per raggiungere l’obiettivo della promozione alla classe successiva!.
Lo stesso discorso con toni diversi, vale anche per Edoardo, Marco e Caterina della terza e per Francesca e Martina della classe quinta.
Il viaggio scolastico per gli studenti
A loro ho chiesto di questo viaggio scolastico. Con molto piacere le ragazze hanno le idee chiare e mi “confidano” che non vedevano l’ora di ritornare a scuola e di abbracciare le proprie compagne/i. Qualcuna è andata oltre affermando che durante le vacanze c’erano dei “vuoti”, mentre a scuola questi vuoti non ci sono.
In più, quando chiedo della strategia da mettere in atto per arrivare alla meta, sia essa la promozione, per le ragazze dalla prima alla quarta, sia, per le ragazze di quinta i mezzi per fare una buona “maturità” , tutte mi dicono “Studiare volta per volta” .
Infine, per quanto riguarda la “curiosità”, tutte mi dicono che vogliono acquisire quest’anno nuove competenze per affrontare l’anno successivo nel migliore dei modi…
Organizzazione dello studio
E proprio il tema delle “abbuffate” segna qualche differenza tra le ragazze: c’è chi le materie non piacevoli tende a “lasciarle” indietro a vantaggio di quelle verso le quali si sente più portata. C’è chi invece afferma , come Miranda, che bisogna dare lo stesso peso a tutte…
Circa le ore di impegno, si parla di costanza. Comunque, tra le quattro ragazze, c’è chi costantemente studia tre ore al giorno tutti i giorni!. Forse proprio qui sta la soluzione per arrivare alla meta e fare un sereno viaggio!…
Conclusioni .
In sintesi sono rimasto stupito, da ex-docente, di queste risposte ben argomentate .
In questo giorno di buoni propositi tanta è stata la voglia di ri-tornare a scuola, fare questo nuovo viaggio mettendosi subito al lavoro da parte degli studenti. Dal punto di vista strategico : evitare “abbuffate”, studiare di volta in volta per raggiungere la meta, essere guidati dai docenti (tutti hanno manifestato il piacere di rivederli!).
E purtroppo, la criticità piu’ importante, da parte dei ragazzi, è proprio la mancanza di tutti i docenti di ruolo…ma questa è un’altra storia…un altro viaggio!
Allora mi ritorna in mente la poesia di Whiteman: Oh capitano, Oh capitano” scritta alla morte di Lincoln:
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è terminato;
la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato;
vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,..
E allora: pronti a salpare?