Dopo aver lasciato l’Ungheria con ancora la visione del Lago Balaton negli occhi, dirottiamo in Slovenia ed in particolare Lubiana ( Lubljana), con una sosta a Maribor (dove abbiamo avuto un episodio “increscioso”, ma ne parleremo in un altro momento). Lubiana è la capitale della Slovenia: è giovane, ha voglia di “contare”, ha un progetto culturale importante e quest’anno , è stata la meta preferita di tanti Europei.(grazie ai suoi concerti internazionali). Un altro motivo per visitarla: il passato che si “sposa” con il presente-futuro…
Cattedrale di San Nicola
La mia/nostra passione per l’arte e l’architettura “barocca” è ormai nota. E Lubiana offre molto barocco. In particolare la Cattedrale di San Nicola è un esempio grazie all’architetto Andrea Pozzo, gesuita ma cresciuto nella “bellezza” italiana che elaborò la chiesa a forma di Croce latina e che volle come pittore, i maestri del “barocco” italiani con “commitenze” all’estero come il Maestro Giulio Quaglio, insieme, successivamente ai fratelli Groppelli, Robba e Putti di scuola italiana di inizio 1700 che espressero il meglio sulle navate laterali. Comunque le maestranze furono composte da altri maestri che “arredarono” la cattedrale per renderla bella nel tempo e tramandarla a noi. Sto parlando dell’architetto Gregor Maček e affrescata al suo interno da Matevž Langus tra il 1843 e il 1844. Negli anni cinquanta l’architetto Jože Plečnik pensò al nuovo arredamento della cattedrale. Al Centro San Nicola con le caratteristiche proprie prima del trasferimento definitivo a Bari, dove ancora oggi è molto venerato. La nostra impressione è stata favorevole anche per l’attenzione che il personale dedica agli ospiti ed in particolare agli italiani. Visti bene, artisticamente parlando, anche in quel di Lubiana. E noi ringraziamo!
La nuova piazza Mercato, tra storia e “movida”
Un altro aspetto che mi piace nel visitare una nuova città è il connubio tra passato e futuro. Lubiana è una città con tanti giovani, ha anche belle Università popolate anche da amici della Slovacchia e vicina Croazia. Il mercato della carne è il nuovo centro della Movida della città. Ci hanno raccontato dei proprietari di questi spazi-botteghe-bar (oramai di lusso) che sulla Lubranica, il fiume che insieme alla Sava (altro nome del Danubio) bagnano la città, in passato cera il mercato “comunale” del bestiame, delle carni, delle pelle e tutto cio’ legato al cibo. Con l’indipendenza, questi mestieri sono stati ri-valorizzati e offerti a giovani, che con la loro creatività, li hanno trasformati in macellerie con Grill al momento, i pesci della Lubianica elaborati “Gourmet”, i “ciccioli” ovvero le “cotiche” del maiale qui vengono elaborati e venduti da “asporto (il “cuoppo”, quello di napoletana memoria), per non parlare di altre bontà. Risultato tra i “tre ponti”, il ponte dei Macellai, il Ponte del drago, in questi cinque chilometri si sviluppa la movida cittadina. E se aggiungiamo la musica ad ogni angolo, il gioco è fatto!
Il Castello di Lubiana ( e la Funiculare)
I Castelli in questo viaggio sono il nostro chiodo fisso. Non potevamo farci scappare l’occasione di visitare anche quello di questa storica e romantica città. Appollaiato sulla cime della roccaforte che domina la città offrendo a noi una vista a 360 gradi della città (ai nostri piedi) . Volevamo salire a piedi , ormai siamo dei runners professionisti, ma vista l’ora ed il caldo , abbiamo ripiegato sulla funiculare (solo, si fa per dire, sei euro a pax) dove abbiamo fatto incontri “internazionali” (famiglia con bimbi e cagnolino al seguito spagnoli, ed io ho “attaccato” bottone raccontando dei miei viaggi.
Giunti in cima, Il Castello di Lubiana, appare come una visione ben curato (troppo) e ben strutturato. In alto la chiesetta, la torre (visitabile con biglietto a parte), il percorso sui “merli” che permettono di percorrerlo a 360°. Le cantine e i magazzini dei castelli di una volta erano sempre pieni di prelibatezze e le sale erano il palcoscenico per i migliori artisti di quel tempo. l’architettura medievale e l’architettura moderna. Le stanze e le sale rinnovate custodiscono insieme con le storie del passato anche quelle nuove, del presente. Le carceri svelano i loro tristi segreti, mentre dalla torre panoramica si apre ai nostri occhi una vista unica sull’orizzonte. Infine, in alcune sale alcune estemporanee di artisti locali e/o internazionali hanno reso ancora più gradevole, la visita!