Ho rivisitato Los Gigantes dal “basso” con il mio nuovo amico Cesare in moto: lo stupore è immenso come l’altezza delle falesie tenerifiane che superano, a tratti, 600. E la mia mente va a Etretat…
La visita in moto
Come alcuni sanno, sono alle Isole Canarie in Camper con a seguito il mio fedele “D’Artagnan”, lo scooter che mi permette di divincolare il traffico.
Ho conosciuto un amico, “de Terni”, Cesare, e l’ ho “accolto” in qualità di guida e il modo migliore per passare una giornata in un posto straordinario, come Los Gigantes, era in moto.
Lui non c’era mai stato, e ho proposto, visto anche la mobilità dei mezzi di fermarci alla Playa de Guia.
Un incanto. Stupore nell’osservare dal basso queste bellezze che si inerpicano fino a 600 metri. Dal basso, ho rivisto il “buco” che avevo fatto dall’alto in un’altra visita. Ringrazio Cesare che mi ha fatto rivivere una bella giornata.
In passato ero andato con la mia amica Antonietta e ancora prima con Vittorio!
L’ubicazione e un po’ di storia
Los Gigantes sono situate nell’estremo ovest dell’isola, tra i comuni di Buenavista del Norte e Santiago del Teide. Noi siamo arrivati da Adeje.
Queste immense pareti di roccia vulcanica si ergono all’interno del Parco Rurale di Teno e formano uno dei paesaggi più famosi di Tenerife. I guanci, gli aborigeni dell’isola delle Canarie, si riferivano a Los Gigantes come la “muraglia dell’inferno”, poiché credevano che le scogliere rappresentassero la fine del mondo. Inoltre, la forma ripida della montagna, che ricorda delle figure umane, non faceva altro che rafforzare quest’idea.
Un po’ come, sempre nella cultura Guancia, ci si riferiva al mostro che albergava sul Vulcano Teide: c’è sempre un rispetto profondo tra gli aborigeni con quello che a prima vista non si riesce a spiegare…
Osservazione dal porticciolo: attività
Le pareti verticali delle scogliere di Los Gigantes hanno una pendenza davvero vertiginosa, perfettamente visibile sia dal mare che dalla terraferma.
L’altezza delle scogliere in alcuni punti raggiunge i 600 metri! Il colore scuro delle pareti e le colonne di lava solidificata fanno di Los Gigantes un paesaggio unico a Tenerife. (vedi articolo precedente)
Le scogliere sono poi una tappa obbligata per tutti gli appassionati di immersioni. Il fondale marino di Los Gigantes è profondo almeno 30 metri, ed è molto difficile accedervi. Per questo motivo, ospita una grande biodiversità: alghe calcaree, corallo nero, spugne e molto altro. Noi abbiamo fatto un piccolo Tour in barca, ma avvistamenti niente.
Peccato. Sarà per un’altra volta!