Legnano – Ebolowa: 60 anni di gemellaggio. Un viaggio nella diversità

26 Gen 2025

Per capire le diverse realtà che ci circondano, una delle vie sono i “gemellaggi”. Con piacere ho partecipato alla mostra “1964 – 2024. 60 anni di gemellaggio Legnano – Ebolowa” che grazie alle foto dell’archivio di Carlo Mari mi/ci hanno fatto fare un viaggio nel passato a partire dal 1964 quando è stato attivato il progetto di “fratellanza” . La celebrazione dei 60 anni è un’occasione per onorare il passato, ma soprattutto per guardare al futuro, rinnovando l’impegno per un gemellaggio sempre più attivo e proficuo…(#legnano #milano #legnano-ebolowa #carlomari #lorenzoradice #guidobragato #rotarybugaleticino )
La mostra in corso al Leone da Perego, si protrarrà fino al fino a domenica 23 febbraio il sabato e la domenica, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00…

60 Anni di Gemellaggio: Legnano – Ebolowa
Il piacere di aver partecipato alla mostra del gemellaggio tra Legnano (Italia) ed Ebolowa (Camerun) mi gratifica da diversi punti di vista. Essa rappresenta uno dei primi esempi di cooperazione tra una città europea e una africana. Iniziato nel 1964, questo legame ha attraversato sei decenni, testimoniando un impegno duraturo di scambio e amicizia.
Il secondo, per me ancora più importante, e che mi riempie di orgoglio: i protagonisti sono i “Mari”. In primis Giovanni che quasi da “pioniere” per i tempi, insieme all’ex-sindaco Accorsi si adoperò per la “fratellanza”. E poi nel 2024, Carlo, che ho il piacere di aver intervistato in alcune occasioni, partito con la delegazione comunale lo scorso anno, ha messo a disposizione gli scatti “nuovi” e quelli “storici (foto del 1964 fatte da Giovanni, Ferdinando Villa e Brunello). E poi io sono un “Mari” sebbene della zona sud ( ceppo legato a “marini” che nasce/ono in Sicilia, Calabria, Campania per approdare nel Viterbese. Altro Ceppo ”Adimaro” sviluppatosi in Toscana, Lombardia e Veneto). Al di là di questo, il Gemellaggio tra Legnano ed Ebolowa non è solo un atto formale, ma un vero e proprio scambio culturale e umano. Rappresenta un ponte tra due continenti, un’opportunità di crescita reciproca e un esempio di come la cooperazione tra popoli diversi possa portare benefici concreti per entrambe le comunità.

Le Tappe Fondamentali:

1964: Una delegazione di Legnano, guidata dall’assessore ai lavori pubblici Giovanni Mari, con l’ex sindaco Accorsi, Ferdinando Villa Imprenditore e Brunello ex-comandante dei Vigili Urbani, intraprendono un viaggio fino ad Ebolowa, segnando l’inizio ufficiale del gemellaggio. Questo evento storico è stato ben documentato dalle fotografie nelle prime sale del palazzo leone da Perego, che oggi testimoniano l’entusiasmo e le speranze di quel periodo.

Periodo Intermedio: Nonostante le difficoltà logistiche e le distanze, il legame tra le due città è stato mantenuto vivo grazie all’impegno di associazioni e parrocchie, che hanno continuato a promuovere iniziative di scambio e solidarietà. Tanto si è prodigato il sindaco Piero Cattaneo negli anni 80.

2024: A 60 anni dal primo viaggio, una nuova delegazione di Legnano è tornata ad Ebolowa. Questo viaggio ha rappresentato un momento di rinnovamento del gemellaggio, con l’obiettivo di rafforzare i legami esistenti e avviare nuove forme di collaborazione.

La Mostra Fotografica

Oltre una quarantina di scatti per i 60 anni del gemellaggio fra Legnano ed Ebolowa a Palazzo Leone da Perego la mostra fotografica che documenta il legame fra le due città attraverso i due viaggi compiuti, nel 1964 e nel 2024, da delegazioni legnanesi nella realtà gemellata del Camerun. In mostra sono  esposti 24 scatti del viaggio del 1964, provenienti dall’Archivio Mari che ha messo a disposizione della città, e una ventina di scatti del viaggio compiuto l’anno scorso a cavallo di luglio e agosto scattate da Carlo Mari, figlio di Giovanni. “La mostra rientra nelle iniziative del Centenario di Legnano Città. Questa mostra nasce per ricucire gli estremi temporali del gemellaggio con Ebolowa, segnati da due viaggi  il fatto di disporre, grazie all’Archivio Mari, del materiale che documenta la prima missione ci ha permesso di accostare passato e presente; il bianco e nero degli scatti del 1964 e il colore di quelli catturati da Carlo Mari lo scorso anno. Tra le tante iniziative l’arrivo di una delegazione di Ebolowa in occasione della disputa del Palio nel 2022 e a restituire la visita lo scorso anno nel sessantesimo anniversario del gemellaggio”, ha raccontato il Sindaco. Tra le persone che si sono prodigate all’accoglienza anche Claudia Minesi, past president del Rotary club Parchi  che ha ospitato alcuni delegati. E per mantenere vivo il gemellaggio si sono prodigati anche il Rotary Club Ticino(vedi sotto)

Il Progetto Rotary Club Busto Gallarate Legnano “Ticino”

Il Rotary Club Busto Gallarate Legnano “Ticino” ha sostenuto negli anni il progetto di gemellaggio “Legnano-Ebolowa” attraverso il “programma di trasformazione da economia di sostentamento a economia di sviluppo” che ha avuto luogo, grazie al contributo del Rotary Club Ticino e alla collaborazione con Padre Jacques Minkande nel cuore del Camerun, che ha vissuto per due anni nella parrocchia di San Domenico di Legnano. Il progetto è stato presentato ad un seminario a Verona organizzato dalla Rotary Foundation da coordinati da Alberto Ganna, socio del Rotary Club Busto Gallarate Legnano “Ticino” e Richard Knowlton.

“Avevo un sogno, desideravo che il piccolo villaggio che ospita l’orfanotrofio potesse vivere una condizione migliore e che grazie a quel raggiunto benessere fosse in grado di sviluppare una piccola economia che lo rendesse autonomo. Questo sogno mirava ad aiutare l’orfanotrofio che viveva solo di donazioni ma aveva anche un secondo obiettivo: quello di dare lavoro ai tanti giovani disoccupati di Ebolowa. La loro unica alternativa sarebbe stata quella di fuggire, attraversare la Libia per raggiungere forse l’Europa”

Il progetto ha visto la realizzazione di una piantagione di banane platano frutto calorico e ricco di potassio base di numerosi piatti, di un pollaio e di un laghetto artificiale destinato alla pescicultura che ha reso autosufficiente dal punto di vista alimentare l’orfanotrofio Don Bosco della città di Ebolowa in Camerun e vendere le eccedenze al mercato.

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