La val d’Aosta una regione da ri-scoprire…

8 Apr 2024

Ho fatto una esperienza unica in Val d’Aosta ed è stata una ri-scoperta. Perché la Vallee’ è si una regione a tutta natura, ma anche uno scrigno di cultura. Da Aosta ai Castelli fino al Gran Paradiso, Monte Bianco un mix perfetto per tutti, grandi, piccini ed amici a 4 zampe…come il mio fido Aramis….

La “mia” Val d’Aosta

Ho avuto il piacere di visitare la Val d’Aosta ed in particolare la provincia di Aosta, e prender casa a Sarre-Baravot. Grazie a Questa posizione strategica ho scoperto l Castelli di Sarre e Saint Pierre a meno di 10km, Pila, le valli Gran Paradiso e Val Ferret nonché il Monte Bianco, ma anche la città: Aosta. Ho avuto il piacere di visitarla con la Family ed in particolare con il piccolo Riccardo e Aramis. Chiaramente in una giornata non si puo’ visitare tutto, ma sono/siamo riusciti a vedere la parte Romana ( Teatro Romano, la porta Praetoria, la porta di Augusto). Quel che basta. Poi un giro in centro, in piazza Chanox,  sede del Municipio in stile neoclassico che fu costruito nel 1839 sul sito del convento francescano dei Cordeliers con le due fontane sulla facciata che simboleggiano i due corsi d’acqua della città, la Dora Baltea e il Buthier. E sempre sotto il porticato adiacente un break al Bar Nazionale di Paolo Griffa, segnalato sulle guide Michelin e come bar storico “Nazionale“. Mi è sembrato di immergermi/ci nel passato vista la cura dei dettagli. E poi un giro tra le viuzze delle città, che essendo piccola, sbucano nei punti turistici.

Aosta “romana”

Il lascito della Aosta romana è ancora evidente in tutta la città. Il percorso che abbiamo fatto nella Augusta Praetoria può iniziare dall’Arco di Augusto che si trova lungo la strada che portava all’ingresso attraverso la Porta Praetoria. L’Arco dedicato all’imperatore Augusto fu costruito nel 25 a.C. per festeggiare la vittoria contro i Salassi e la fondazione della nuova colonia romana. Proseguendo per via Sant’Anselmo ci si trova davanti la maestosa Porta Paraetoria, costruita sempre nel 25 a.C. Aveva tre aperture ancora oggi visibili: una centrale per i carri e due laterali, per i pedoni. Era interamente ricoperta di marmo, come è visibile in parte nella facciata orientale. A pochi metri dalla Porta Praetoria c’è il maestoso Teatro Romano, con una facciata alta 22 metri che rende subito evidente la maestria degli architetti romani. Il proscenio di 45 metri per 7 di profondità e le estese gradinate potevano ospitare fino a 4000 spettatori. Oggi ospita eventi culturali.

Aosta Religiosa/Cristiana

La collegiata e il chiostro di Sant’Orso ad Aosta formano un prezioso complesso che comprende anche il priorato e la basilica paleocristiana. Si tratta di un insieme di edifici religiosi che risale al V secolo, ristrutturati e impreziositi nel corso dei secoli.

Oggi questo complesso è un gioiellino nel centro di Aosta e merita una visita per il Chiostro Romanico, il coro ligneo che risale al ‘400, la suggestiva cripta e un ciclo di affreschi dell’XI secolo che si possono ammirare nel sottotetto della chiesa.

La collegiata è dedicata ai Santi Pietro ed Orso, ed oggi si presenta con uno stile principalmente barocco. Da non perdere, oltre al coro ligneo e agli affreschi, un mosaico scoperto nel 1999 e il campanile romanico che svetta per ben 46 metri sulla città. Infine, il chiostro fu costruito intorno al 1100 e ospita 40 capitelli che illustrano scene del Vecchio e Nuovo Testamento e del Vangelo.Il cortile esterno ospita il tiglio di Sant’Orso, così chiamato perché la leggenda vuole che sia stato piantato dal Santo intorno al 1530: dal 1924, questo maestoso albero è Monumento Nazionale.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta

Non siamo riusciti ad entrare nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, ma la bellezza dall’esterno, l’abbiamo percepita. (Aramis). La Chiesa è caratterizzata dai due campanili che con 60 metri di altezza sono le costruzioni più alte dell’intera Valle d’Aosta. La sua struttura originaria, molto imponente, fu modificata nell’XI secolo e da allora è rimasta praticamente uguale. La cattedrale è un vero scrigno di arte e tesori religiosi: un prezioso ciclo di affreschi dell’XI secolo , un crocifisso ligneo del 1397, pregiate vetrate artistiche realizzate tra il 1400 e il 1500, e sul pavimento due preziosi mosaici che risalgono al XII e al XIV secolo, con il ciclo dei mesi e i quattro fiumi del Paradiso Terrestre descritto nella Genesi. Completano questa meraviglia un chiostro del 1460 e il Museo del Tesoro, che si trova di fianco alla chiesa e custodisce opere d’arte valdostana dal 1200 al 1700, oltre al tesoro della Cattedrale: codici miniati, statue lignee, oreficeria e reliquiari. Mi/ci siamo ripromessi di ri-tornare questa estate per visitare qs bellezza che insieme alle altre mi/ci ha fatto ri-scoprire una citta sobria dove la dimensione uomo la fa da padrona!

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