La scoperta del Castello d’Aymavilles tra medioevo e barocco

2 Gen 2025

Era un po’ di tempo che ci passavamo davanti allo Chateaux d’Aymavilles il castello fortezza a 4 torrioni voluto dagli Challant che sovrasta la piana di #sarre e che domina tutta la Valle per la sua imponenza. E la scoperta è stata coinvolgente. Per due motivi: tanti visitatori, compresi studenti in un giorno feriale e i Signori recenti che l’hanno gestito per conto della famiglia sono gli Ansaldo di Genova che indirettamente hanno avuto relazioni con Legnano. Qui ritorna il mio “Dovunque è Legnano…”. Comunque da visitare…

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Il Castello d’Aymavilles
Come accennato, siamo passati tante volte davanti al Castello di Aymavilles per andare a Cogne, ma anche per la splendida Cappella di Saint Legier – Aymavilles. Ci siamo fermati per questo inizio d’anno 2025 e la sorpresa è stata tanta. In primis tanti giovani ed in particolare ragazzi delle elementari accompagnati dai genitori che hanno usufruito della visita guidata e da attività extrascolastiche.
La seconda: il castello realizzato nel 1200 dai signori di Aymavilles passato di mano ai Nobili Challant fino al 1900, è stato gestito dagli Ansaldo di Genova e che hanno avuto relazioni anche con gli Ansaldo-Tosi di legnano. La storia si ripete. In qualche modo legnano ri-torna come nell’Inno nazionale…”Dovunque è legnano…” .

Oggi lo Chateaux si presenta ben strutturato e didatticamente accessibile a tutti grazie alle preparate guide ma anche grazie ai qr-code( che tanto mi piacciono ed utilizzo). I quattro livelli si percorrono con facilità dando la possibilità ad ognuno, come noi, di fermarsi su cio’ che più interessa.
A me son piaciute le sale armi, medioevali, archeologiche e mobili…

Struttura del Castello

Il Castello si presenta su 4 livelli: livello 1 con attrazione la sala Challant dove viene presentato l’albero genealogico e non solo, il livello 2 con le sale Terre lontane, archeologiche, Sala Aosta e medioevali, sala monete. Il livello 3 con la sala armi, mobili d’epoche con particolare la sala della giovine nobile Challant ed infine il 4 caratterizzato dal sottotetto con gli ampliamenti nei secoli. Fanno da bella mostra i 4 torrioni aggiunti nel 1500.
Dal punto di vista architettonico il castello nasce dall’inedito incontro tra l’architettura medioevale e il gusto barocco. All’inizio del Settecento, i quattro severi torrioni medievali dell’edificio furono raccordati da nuove facciate ornate di stucchi leggiadri del luganese Stefano De Giorgi. Oggi ospita l’eterogenea storica collezione dell’Académie Saint-Anselme. Insomma un castello unico nel suo genere che concentra nel suo aspetto esteriore fasi medievali e barocche, frutto delle iniziative architettoniche dei diversi membri della famiglia Challant che nel corso dei secoli hanno adattato l’edificio alle esigenze e al gusto dell’epoca

La storia

La prima citazione del castello risale al maggio 1207. Il castello inizia a subire notevoli trasformazioni a partire dal XIV secolo, con il passaggio agli Challant, importante famiglia nobile della Valle d’Aosta. Nel corso del XV secolo il castello è arricchito dalle quattro torri angolari, da una doppia cinta muraria e dalla costruzione dell’ultimo piano.
Una grande campagna costruttiva risale all’epoca di Joseph-Félix de Challant quando, tra il 1713 e il 1728, gli spazi compresi tra le quattro torri angolari sono impreziositi dalle logge, decorate con eleganti elementi a stucco, mentre gli interni della dimora vengono trasformati notevolmente e resi più confortevoli. Nel corso dei secoli XIX e XX, in seguito ai diversi passaggi di proprietà, il castello subisce numerosi rimaneggiamenti interni, legati al suo utilizzo dapprima come casa museo per volontà dell’ultimo discendente di casa Challant, Vittorio Cacherano della Rocca e in seguito per le villeggiature estive da parte di famiglie piemontesi e liguri e tra questi gli Ansaldo che hanno avuto relazioni anche con Legnano attraverso la Ansaldo-Tosi..
Nel 1970 il castello entra a far parte dei beni della Regione autonoma Valle d’Aosta.
La creazione del parco a terrazzamenti contribuisce a dare al castello l’aspetto di una moderna residenza signorile immersa nel verde, perdendo completamente quello della fortezza difensiva medievale

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