Ho visitato il Museo de Colon, ovvero la casa-museo dedicata a Cristoforo Colombo per “I Viaggi di Enzo in camper”. Ancora una volta, le Canarie le sento molto ma molto vicino…
Il museo della scoperta dell’America
Sono arrivato a “cavallo” del mio D’Artagnan nel centro storico di Las Palmas de Gran Canaria, a Vegueta davanti al Mercato Coperto, che da solo merita una visita, perché è una “casbah”, per dirigermi alla Casa Colon, da li a soli 150 mt. Ebbene l’edificio, che si narra, abbia ospitato Cristoforo Colombo nel 1492, allora residenza del Governatore si presenta come un tipico e grazioso edificio in stile coloniale. Il Palazzo, come tutti i palazzi importanti , possiede anche un giardino, dove fanno da “mascotte” due graziosi pappagalli, che “danno” il benvenuto. Il Museo è dedicato alla storia delle isole Canarie dove, però, c’è una bella ricostruzione del navigatore e scopritore delle “Indie”(ovvero Americhe) con tre stanze dedicate.
In queste tre stanze c’è spazio per i quattro, che poi sono cinque viaggi di Colombo (mentre i libri di storia parlano di quattro),
Questo mi riempie di orgoglio e mi fa “rivivere” la storia anche in modo critico. Perché per queste scoperte abbiamo “sacrificato” tanti aborigeni-guanci. Purtroppo!…
Il palazzo che ospitò Colombo
Questa grande casa appartenne ai primi governatori di Gran Canaria e servì da alloggio a Cristoforo Colombo nelle occasioni in cui, a cominciare dai suoi viaggi verso l’America, fece scalo alle isole Canarie. Si narra che nel primo viaggio, 1492, Colombo ebbe un inconveniente alla “Pinta”, la seconda “caravella delle tre “Nina, Pinta ed Santa Maria e visse qui, per il periodo della riparazione.
Nelle stesse sale, ed in particolare nella prima, bello “lo spaccato” della Nina, con una ricostruzione alquanto fedele della “caravella”. Nella seconda, invece, si da’ ampio spazio alle quattro avventure. In effetti le spedizioni furono cinque, se si considera anche la spedizione di Diego da Salcedo, per conto di Colombo e qui, con un accurata ricerca-storica, viene evidenziato questa ulteriore spedizione.
Infine nell’ultima sala, attraverso visori multimediali, vengono ricostruite le cinque spedizioni. I bambini , ma anche noi grandi, siamo attratti da questa ricostruzione multimediale…
Ed anche qui, mi sono sentito più “italiano”
Divisione e struttura del Museo
Il museo è suddiviso in cinque aree tematiche.
Per la prima area, si evidenziano nelle sale dedicate, , l’America precolombiana, e/o l’immagine del mondo attraverso i progressi cartografici. A latere del cortile dove c’è un “pozzo” ancora funzionante, esiste una biblioteca e un centro studi specializzato che “indaga” in modo scientifico su questa bella storia.
Nella seconda area, le tre stanze dedicate a “Colon” come viene chiamato in canario Cristoforo Colombo.
Di questo ne ho parlato nella parte precedente.
Un’area che mi ha “appassionato” è il ruolo che hanno avuto in passato le Isole Canarie ovvero ponte di spedizioni, di scoperte di nuovi mondi. Ed anche questo mi avvicina alla cultura Canaria: sapere che da qui, sono iniziate le grandi scoperte che hanno trasformato la vita di tutti noi, mi inorgoglisce e mi avvicina: Mi sento “canario”!
Le ultime sale sono dedicate alla Storia di Las Palmas. Attraverso una ricostruzione in legno, si vede l’espansione della città, nei secoli. E’ possibile utilizzare un indicatore geografico a led, per riconoscere l’”Attuale” ubicazione. “Analogicamente” Stupendo
Infine la parte dedicata all’arte Canaria e pittura che va dal 1400 al 1700. Chiaramente ci sono “infulenze” italiane come “Il Guercino”, ma anche tante infulenze spagnole e poi francesi. Per quello che attiene al 1500. Poi nel settecento una “modesta” scuola spagnola-canaria si mette in evidenza.