Come accennato in passato, sto scoprendo le varie isole Canarie a “ritroso”. Dopo Lanzarote, Fuerteventura, da nord a sud, mi ha colpito per la sua bellezza ed il …tanto Vento. Ho provato a “sfuggire”, utilizzare i “fortini” (“corralitos”) di pietra pro-sole, ma in certi momenti non si sfugge…E forse anche questa la bellezza…Seguimi…
CORRALEJO: un bianco abbagliante
Da Playa-Blanca a Corralejo di Fuerteventura in nave sono solo 25 minuti. Una volta arrivati osservi la continuità geomorfologica: spiagge bianche, dune ancora e i vento che aumenta (andando da Nord a sud…)
Le bellezze comunque ti “acchiappano”. Vicoletti, case bianche e basse, alcune case di pescatori fanno di questo borgo bellezza. Per rendere più impattanti il “groggiolarsi” al sole della spiaggetta centrale o quella dei “pop corn” adiacenti al centro, delle belle statue di bronzo. A detta dei locali sono dedicate alla donna, alla donna campesina-canaria che qui sulle isole, hanno/avevano vita dura. Poi sempre un momento dedicato alla attività principale, ovvero la pesca. Di forte richiamo turistico sono le dune del Parco Natural de Corralejo, un’area di sabbia desertica che termina sulla spiaggia.
Altri luoghi di interesse culturale sono l’auditorio, il Centro cultural de Corralejo, la biblioteca pubblica e i Molino de Corralejo.
LE SALINE DEL CARMEN: uniche e mediche
Me le sono trovate sulla strada , dopo l’ultimo sguardo al Parco Natural delle Dune: non potevo non fermarmi. Quindi un salto al Museo delle Saline del Carmen. Situato sulla costa di Antigua. Un po di storia sul “visionario che ebbe l’intuizione, Manuel Velázquez Cabrera, la casa dei salinas con usi e costumi anche in relazione alla vita dura che facevano. Ho scoperto che quello di Salinas del Carmen sono le uniche saline di Fuerteventura ancora in funzione . Occupano 26.100 m2 e sono composti da 10 cucine e quasi 1.000 fosse. Il Museo comprende il magazzino del sale, la casa del produttore di sale e i resti del vecchio molo.
Inoltre da qui si avvistano balenottori canari…
E Poi…Sapete che le Salinas del Carmen producono uno dei sali di altissima qualità grazie alla pulizia delle sue acque? Inoltre, la particolare modalità di ottenimento del sale marino “schiumato” insieme alla tradizionale battitura quotidiana, dà come risultato un sale bianco a grana fine e molto ricco di oligoelementi. E che per gli amanti del settore, una parte viene utilizzata anche per cure mediche e prodotti per la salute nelle nostre Erboristerie
TARAJALEJO: una baia protetta dal vento
Per sfuggire al vento incessante, mi sono fermato a Tarajalejo. Qui ho scoperto: non c’è vento forte, è un paesino “semplice” non invaso dal turismo e la sabbia è “negra”! La particolarita’ di questa spiaggia e’ che e’ una delle poche ad essere riparata dal vento e dalle forti onde . Questo grazie alle montagne che fermano il vento e grazie alla forma a conca che la fanno sembrare una grande piscina naturale Sulla spiaggia ho scoperto anche i corralitos, tipiche costruzioni in pietra per ripararsi e ombrelloni di paglia gratuiti. TARAJALEJO e’ un piccolo paesino di marinai, NON TURISTICO, vissuto dalla gente del posto e dove si respira un’aria familiare e di tranquillita’.
TAAJALEJO e’ legato alla tradizione della pesca e tanti appassionati di questo hobby vengono proprio qui a pescare. Ci sono zone popolate da polipi e da la vieja, una specie autoctona molto apprezzata dai Canari.
MORRO JABLE: spiaggia, mare, pasejo, Iglesa e Carnaval
Morro Jable è la località turistica con più abitanti del comune di Pájara, a sud di Fuerteventura. Fino all’inizio del XX secolo, con lo sviluppo dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’estrazione del sale , la zona non cominciò a svilupparsi; infatti, il primo albergo fu inaugurato solo nel 1966. Oggi il suo viale principale è un’arteria commerciale dove si concentrano la maggior parte degli alloggi, dei ristoranti, della vita notturna e dei negozi. È l’offerta più ampia dell’intera isola, quindi ci sono opzioni per tutti i budget e tutti gli stili.
Ho fatto una visita prima a Cofete e El-Puertillo fino a raggiungere il secondo faro di Morro. Purtroppo il vento “copioso” e forte, mi ha fatto desistere dalla permanenza. Il tempo utile per una visita al Faro, un caffe al Bar restaurante El Puertillo ed immergermi nella natura. Siamo nel parco di Punta Jandia a 20 km da Morro e vi assicuro che c’è solo natura. Infatti ho incontrato Asini, capre, lucertole…ma è stato un piacere.
Mi sono trasferito dopo due giorni a Morro per appezzare il centro storico, la Iglesa e la spiaggia del Mattoral…ed ho avuto la fortuna di assistere ad una “coda” del Carnaval vi ricordate che alle Canarie è sempre Carnaval!