Dopo le Tappe in camper a Innsbruck, Salisburgo, con Aramis e Donatella andiamo alla scoperta della “Salzkammergut” ovvero la zona centrale dei laghi con particolar riferimento al lago Wolfgangsee. La destinazione, come dichiarato, è Bad Ishl che persiste in questa area. A dire il vero ho/abbiamo avuto un po’ di delusione dalla visita in questa che è Città Capitale Europea della Cultura. Non ho percepito particolare attenzione sia in termini di comunicazione, sia in termini di “carica” da parte di cittadini o attività commerciali. Percezione rafforzata anche da altri “turisti-viaggiatori” tedeschi e olandesi (vicini di “piazzole”). La delusione è stata soppiantata dalla soddisfazione della visita a Sanct Wolfgang, a Sanct Gilgen ed anche nella piccolissima Strobl, le famose quattro “chicche” del “SalzKammerGut”. Ecco il racconto…
BAD ISCHL: un po’ di delusione…
La prima parte del viaggio Austro-ungherese-sloveno aveva come destinazione Bad Ischl, che come detto è capitale Europea della Cultura. La cittadina del sale, nota per le sue terme ha fatto sia in Italia, sia in altre parti d’Europa una “forte “ comunicazione” per stimolare la visita. Eccoci allora “catapultati” qui ed in bus (la linea 150) dal nostro @campingparadie di Wolfgangsee raggiungiamo la città della cultura Europea. All’Info point centrale, non ci aiutano molto perché in stretto austriaco e poi in un inglese ancora più stretto, ci danno indicazioni di eventi ad agosto e dicendo che il clou degli eventi era a giugno. Un negoziante conferma ed un po(tanto) delusi “curviamo” sul tradizionale e visitiamo il paese. in ordine, il giardino di Sissi, lungo l’Ishl, la villa-tenuta di caccia del re Francesco-Giuseppe e Sissi, e la Chiesa San Nicola (dove per fortuna, riusciamo ad “imbroccare” alle 13 un Koncert). E la fortuna ci sorride e riusciamo a “beccare” la mostra-performance di Ai WeiWei nelle sale adiacenti alla tenuta di caccia. Cosi abbiamo avuto l’occasione di vedere qualcosa di stra-ordinario! E devo dire che la rappresentazione “iconica” di un grande drago stile cinese con le denunce dell’artista ci hanno appagato. Ci aspettavo/vamo di più a dire il vero, pensando alla nostra Bergamo-Brescia capitale italiane della cultura 2023.
SANCT WOLFGANG: un santuario ed una città “solare” .
A Sanct Wolfang c’ero stato con la famiglia in un “remoto” viaggio in Austria. Ci torno/iamo con piacere perché attratto dalla sua bellezza “pura” : dietro le montagne con il famoso trenino a “cremagliera” del schfbergbahn che ti porta a circa 2000 metri con vista e ristorante “mozzafiato” e giu’ le passeggiate con angoli “riservati” per “bagnanti” nelle acque “pure” del Wolfgangsee. Il centro ricco di ristorantini e gasthof (abbiamo pranzato al “Gusteria” tra cucina Tirolese con il gusto Austriaco) ti porta alla attrazione per eccellenza: la Chiesa-santuario di Sanct Wolfgang. La chiesa del 976 d.p, è un esempio ben conservato di chiesa gotica-barocca sorta su una roccia realizzata direttamente da San Wolfango. Successivamente, nel 1431 modificata a seguito di interventi a cura del maestro tirolese Micael Pachel esperto di arte barocca. Attualmente sede di pellegrinaggio a seguito della devozione verso le urne del Santo che giacciono in una cripta dedicata. Cosi anche all’esterno esiste una fonte battesimale dedicata al santo. Sulle pareti opere e rappresentazione della vita del Santo su legno. Di rilevanza gli scranni con dediche risalenti al 1400
ST GILGEN
Sanct Giglgen è stata una scoperta. Con Aramis e Donatella, abbiamo raggiunto la cittadini a piedi lungo la pista ciclopedonale che “lambisce” tutto il Wolfgangsee.
Appena giunti nella cittadina ci siamo “innamorati” della vitalità delpaesino, punto di partenza per escursioni in battello a Sanct Wolfgang ed a Strobl.
La cittadina è nota per le sue stradine romantiche, per i suoi Gastof ma anche per la cattedrale di Sanct Egidio e non solo. Ho/abbiamo visitato la cattedrale e l’adiacente cimitero, dove in uno stile tardo barocco sono inseriti quadri settecenteschi della vita di sant’Egidio.
La cittadina è nota anche per la statua di Mozart e per la “Mozarthaus” e la fontana della Madre di Mozart che aggiungono “tasselli” ai luoghi frequentati dall’artista e dalla sua famiglia per accrescere la nostra sete di conoscenza musicale.
STROBL
Ultima tappa nel SalzKammerGut è il paesino alpino di Strobl sempre sul Lago Wolfgangsee. Il villaggio offre un interessante connubio di antico e moderno. Un misto tra case di campagna tradizionali e le ville in stile Art Nouveau che affiancano moderni hotel di lusso. Sempre a Strobl abbiamo visitato la Deutschvilla, in cui è esposta un’eccezionale collezione di opere d’arte contemporanee. Circondata da un grande parco, questa villa in stile toscano risale al 1896. Prima di ospitare il museo, l’edificio è stato utilizzato come residenza nobiliare estiva e centro di di proprietà del governo.