I viaggi di Enzo in Camper. Parco Rurale di Anaga: biodiversità a due passi dalla città…

I viaggi di Enzo in Camper. Parco Rurale di Anaga: biodiversità a due passi dalla città…

Ho visitato il Parco Rurale di Anaga, nel Nord di Tenerife. Mi sono fermato al Centro Accoglienza di Cruz del Carmen e grazie a Ophelia, ho visitato la mostra ed avuto news. Lo sapevate che è il parco rurale più studiato d’Europa? Arrivano anche tanti studenti extraeuropei grazie alla collaborazione con l’Università de la Laguna…E poi qualche curiosità…

Il Parco Rurale di Anaga

Uno dei motivi del mio trasferimento al Nord era di vedere e scoprire anche la parte verde di Tenerife. Dopo la scoperta di alcune delle bellezze della parte Sud. (vedi articoli precedenti).

Il Parco Rurale di Anaga, il Teide, oppure la distesa verde di La Orotava-Puerto erano tra gli obiettivi. Mercoledi 23 novembre 2023 ho visitato Il Parco Rurale di Anaga.

Il Parco, è una vasta area naturale protetta che si trova nel nord-est dell’isola di Tenerife ed è dichiarata Riserva della Biosfera. Il parco copre 14.418 ettari e si estende tra tre comuni: Santa Cruz, La Laguna e Tegueste, ovvero la “penisola”.

In totale, il Parco Rurale rappresenta il 7,9% dell’isola di Tenerife.

La sua altezza massima la raggiunge con il picco Cruz de Taborno di 1.024 metri di altitudine…

Cosa si trova?

Grazie alla gentilezza di Ophelia del Centro visitatori Cruz del Carmen, sonoriuscito ad avere news in due direzioni. Alla mostra “stabile” in corso nella struttura grazie alla quale ho avuto idea della Flora e della Fauna e dei popoli presenti. Poi ho voluto “provare” e sempre grazie a Lei, ho fatto i tre percorsi consigliati “sense”. Successivamente mi son portato fino a Las Mercedes, un paesino che si distende sul parco. Tutto il parco è disseminato di insediamenti umani che istituiscono un armonioso e bel paesaggio rurale. A questo va aggiunto il valore culturale derivante dall’utilizzo dell’area dagli aborigeni. Più di 2.000 persone, discendenti dei “Guanci”, vivono attualmente nei 26 centri abitati del parco. La ripida orografia e le difficoltà per raggiungere queste aree hanno contribuito al mantenimento di una singolare forma di insediamento umano nel territorio che fornisce un prezioso patrimonio culturale. Nei primi secoli, dopo la conquista, fiorirono città come Taganana, con un’economia di esportazione di prodotti come la canna da zucchero e il vino. Purtroppo questa estate un vasto incendio ha ridotto la bellezza di questa preziosità, esempio di biodiversità.

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La Flora

Il clima particolare della zona rende possibile l’esistenza di uno dei campioni più importanti di laurisilva al mondo (un tipo di foresta nativa di più di 40 milioni di anni), ora conservato solo nelle isole Canarie, Madera e alcune isole delle Azzorre.

E’ una risorsa molto importante, dal momento che la sua massa fitta forestale trattiene l’umidità, ricaricando così le falde acquifere (depositi naturali di acqua sull’isola).

La Fauna

La fauna predominante è costituita da invertebrati, ma anche gli uccelli abbondano. In realtà il parco è stato dichiarato zona di protezione speciale per gli uccelli.

La mia esperienza:
Ho voluto “provare” e sempre grazie a Lei, ho fatto i tre percorsi consigliati “sense” live A, B, C e poi mi son portato fino a Las Mercedes, un paesino che si distende sul parco. (la salita meno piacevole!)


I primi tre percorsi sono relativamente facili.

Ci si addentra attraverso l’ingresso principale fronte Centro, dove tra l’altro, c’è la piccola (pechina) Chiesa di Cruz Carmen (chiusa, purtroppo per lavori. Come anche il ristorante difronte. Non bello!)

Mi sono rifatto, comunque con l’osservazione del panorama alla Pico de l’Ingles, il punto più alto e panoramico del parco, dove in modo evidente ho potuto osservare Santa Cruz, La Laguna-San Cristobal e Tegeste…adagiata sul parco.

Incontri

La mia esperienza è stata ricca. Ho incontrato delle ragazze provenienti dalla Polonia, Anita e Susanna, con le quali, con il mio inglese-spagnolo “maccheronico”, abbiamo conversato sulla bellezza con inevitabili “transfer” in Italia ed in Polonia. Con particolare riferimento alle nostre e loro montagne.

Poi ho incontrato un gruppo di studenti inglesi provenienti dall’Università di Southampton dipartimento Geografia. Qui, in modo inaspettato, ho conosciuto Luca di Roma che studia li, il quale è stato un ottimo “facilitatore” e mi ha raccontato di quanto fosse importante il parco per gli studi sulla biodiverstià in Europa ed anche fuori.
Infine, Giacomo, un “commerciante” ambulante, ma per me, un grande uomo di marketing. La sua strategia. Ti offre un biscotto “canario” fatto dalla moglie e poi…come fai a non comprare altre leccornie? E alla fine, si esibisce nella sua specialità: cantare per amore e passione…io aggiungo anche per “business”!!!

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