Chiusura con il botto del @rugbysound festival con la @deejaytimecelebration

Chiusura con il botto del @rugbysound festival con la @deejaytimecelebration

Non son riuscito a partecipare al concerto di chiusura della @deejaytimecelebration con i quattro mostri sacri Albertino, Fargetta, Mollella e Prezioso (e neanche i Cypress Hill dell’altra sera), ma grazie ad amici ed amiche,  fotografe/i, sono stato anche io a “ballare” a Legnano. Chiude la kermesse di 20 giorni con un bilancio positivo con una media di circa 7.000 persone a serata ( bilancio provvisorio), alberghi sold out, area street food presa d’assalto in tutte le sere…Grazie “ragazzi” del @rugbysound e al 2025!…

Placebo Wake up

Ultima settimana di @rugbysound
Il tempo di asciugare l’area dell’isola del Castello di Legnano da parte dei “ragazzi” del @rugbysound dopo il “diluvio” di domenica con il rinvio del Concerto di Cristina Davena, che giovedi tutto era pronto per la chiusura dell’edizione n. 24 dell’evento musicale principe dell’Altomilanese. Sul palco di sabato 13 a chiudere “Deejay Time Celebration” con i quattro mitici  Albertino, Fargetta, Mollella e Prezioso che hanno fatto ballare i circa 8000 convenuti da tutto il Nord Italia nonostante a San Siro Taylor Swift (Albertino ha “punzecchiato”: Deejay Time one more time, altro che che Taylor Swift”. ). Una serata “Revival” che ha coinvolto tutti con i grandi Mood degli anni della “disco” con riferimento anche alla nostra Movida della riviera quando si andava a pala con le musicassette sulle spiagge e si improvvisavano coinvolgimento e sana convivialità. E restando sul sentiment non posso non citare il ri-Torno di Punkreas, Dorezer, Vallanzaska di giovedi 11 dove, anche io ho “pogato”. Mentre venerdi 12, ho perso i Cypress Hill la band americana che ha dato valore alla internazionalità del festival insieme a Placebo,
Grazie  “ragazzi” del @rugbysound!

Subsonica – Scoppia la bolla

La ricaduta

Una delle ricadute, come più volte anticipato, è la valorizzazione del nostro territorio a livello di comunicazione ed immagine. Non posso non segnalare che i Placebo” erano all’Isola in una delle “solo” tre tappe in Italia. Cosi come pure i Cypress Hill, oppure Royksopp , oppure  Suicidal Tendencies e la special guest degli Agnostic Front  …Quindi l’internazionalità del festival, che grazie a Fulvio De Rosa di Shining Production, porta qui da noi i grandi artisti della scena internazionale. E poi “generazione” di nuova “accoglienza” e “Turisti musicali” con alcuni alberghi sold out.  Poi l’indotto con la permanenza sul territorio. Cito la presenza di un pubblico giovanile fin dalle 6.30 del mattino per Massimo Pericolo, oppure dal primo pomeriggio per i Placebo, ma anche per altri. E poi la presa d’assalto tutte le sere del Food District organizzato in collaborazione con @rugbysound con tanti tracks “regionali” e il nuovo partner Jameson oltre allo storico mastro “birraio” Balladin , E poi i partners della Kermesse a partire dal Gruppo Ceriani, vicini da sempre. Insomma la musica puo’ generare “indotto” e su questo, i ragazzi capitanati da Cristiano Bienati, dal presidente del @rugbyparabiago1948, Marazzini, ci sanno fare!

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Voglio tornare negli anni 90. Remake 883, Vasco, Tozzi…

Rugby sound prima parte: migliorata la sicurezza

La novità di quest’anno la “dilatazione”, ovvero inserire una pausa tra la prima e seconda parte del @rugbysoundfestival sta permettendo alla “macchina” organizzativa di respirare. Coprire 20 giorni è “stancante” per “tutti”, anche per i 200 volontari pronti a gestire14 serate intense con grandi musicisti italiani ed internazionali. Ecco che facendo un giro all’interno ed all’esterno, i commenti sono “positivi”. Senza dubbio, la sicurezza è al primo posto senza escludere la visibilità dell’evento(quest’anno anche il TG3 ne ha parlato), La sicurezza resta la difficoltà maggiore per l’organizzazione, includendo il “tavolo” composto da Forze dell’ordine e i “ragazzi” del @rugbysound capitanati da Cristiano Bienati, come “dichiarato” nella nostra intervista, è stata, piu che soddisfacente. Il numero crescente di ospiti provenienti da tutto il Nord Italia è stato circoscritto, ben indirizzato ed ha funzionato. Il resto è sotto gli occhi di tutti. L’unica criticità, facendo un giro in centro città e tra alcune attività commerciali, la necessità di coinvolgere maggiormente la città. Un’idea potrebbe essere, a detta di alcuni, fare la presentazione delle serate, prima del sound check, direttamente in Comune, ad esempio Sala Stemmi oppure in piazza San Magno predisponendo un’area dedicata per selfie, merchandise, o autografi. Non male. Da tener presente!

I concerti prima parte

Ho seguito alcuni concerti della prima parte, ovvero L’apertura con i Subsonica, che hanno entusiasmato non poco l’isola del Castello proponendo le hit dei loro 30 anni di attività musicale capitanati da Max Casali e Ensi. Poi i norvegesi Royksopp che da Tromso si sono catapultati fino all’Isola del Castello “aprendo” le Danze, insieme a distanza di qualche ora dei “Omini”… . Ho seguito poi i Placebo che con il loro “rock-pop” d’oltre Manica, sono arrivati a tutti, me compreso.

Coez e Frah Quintale, hanno chiuso, prima della “seratona” “Anni 90, la prima prima parte . Dicevo Coez una scoperta vederlo dal vivo e vedere i “ragazzi” che cantavano a squarciagola, ogni brano è stato davvero emozionante. E poi musica per tutti con gli i dj anni novanta che hanno fatto ballare proprio tutti, me compreso con i brani degli 883, Vasco, Tozzi ecc… (in contemporanea a San Siro).

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Coez&Frah Quintale “Missile”
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I concerti seconda parte

Come dicevo, non si puo’ seguire tutto. Ecco che con alcuni amici-colleghi son riuscito a coprire anche altri concerti che si sono susseguiti dopo il primo round.
A partire da Alborosie e gli Shengen Clan che si sono esibiti il 5 e che avevo avuto il piacere di ascoltare ed intervistare qualche anno faUn concerto che ha fatto ballare reggae a circa 5000 fan.

Poi Massimo Pericolo per i giovanissimi è stato un vero successo per questa edizione. Al punto che alcuni fan, sono arrivati al Castello di legnano alle ore 6.30 del mattino per aspettare l’apertura, alle 19 dei “varchi”. Una devozione, oserei dire, per quello che viene definito, a ragione, il più “rappresentativo della generazione Z”. Dal palco le sue “invettive” contro il “sistema”, le forze dell’ordine vengono cantate dai fan a suo di rap.
Infine, la chiusura di questa parte con la Zarro Night. Anche questa serata dedicata al Trash l’avevo già seguita in qualità di Past direttore di Sempione News . Insomma una seconda parte che ha accontentato proprio Tutti/e. Yeah!

Giro di boa al Rugby Sound 2024. Il viaggio nella musica riprende l’11 con Punkreas-Derozer-Vallanzaska

Giro di boa al Rugby Sound 2024. Il viaggio nella musica riprende l’11 con Punkreas-Derozer-Vallanzaska

Pausa al Rugby Sound da lunedi a mercoledi dopo l’annullamento del concerto di Cristina Davena per maltempo. Si riprende, per il gran finale, questa sera, giovedi 11 con Punkreas-Derozer-Vallanzaska, venerdi con i Cypress Hill e dagli Assalti Frontali per chiudere sabato 13 con DJ Time. Un primo bilancio: positivo per pubblico e sicurezza…

Rugby sound prima parte

E’ presto per fare bilanci. La novità di quest’anno la “dilatazione”, ovvero inserire una pausa tra la prima e seconda parte del @rugbysoundfestival sta permettendo alla “macchina” organizzativa di respirare. Coprire 20 giorni è “stancante” per “tutti”, anche per i 200 volontari pronti a gestire14 serate intense con grandi musicisti italiani ed internazionali. Ecco che facendo un giro all’interno ed all’esterno, i commenti sono “positivi”. Senza dubbio, la sicurezza è al primo posto senza escludere la visibilità dell’evento(quest’anno anche il TG3 ne ha parlato), l’Hospitality, il Foodtracks, il Waikiky La sicurezza resta la difficoltà maggiore per l’organizzazione, includendo il “tavolo” composto da Forze dell’ordine e i “ragazzi” del @rugbysound capitanati da Cristiano Bienati, come “dichiarato” nella nostra intervista, è stata, piu che soddisfacente. Il numero crescente di ospiti provenienti da tutto il Nord Italia è stato circoscritto, ben indirizzato ed ha funzionato. Il resto è sotto gli occhi di tutti. L’unica criticità, facendo un giro in centro città e tra alcune attività commerciali, la necessità di coinvolgere maggiormente la città. Un’idea potrebbe essere, a detta di alcuni, fare la presentazione delle serate, prima del sound check, direttamente in Comune, ad esempio Sala Stemmi oppure in piazza San Magno predisponendo un’area dedicata per selfie, merchandise, o autografi. Non male. Da tener presente!

I concerti prima parte

Ho seguito alcuni concerti della prima parte, ovvero L’apertura con i Subsonica, che hanno entusiasmato non poco l’isola del Castello proponendo le hit dei loro 30 anni di attività musicale capitanati da Max Casali e Ensi. Poi i norvegesi Royksopp che da Tromso si sono catapultati fino all’Isola del Castello “aprendo” le Danze, insieme a distanza di qualche ora dei “Omini”… . Ho seguito poi i Placebo che con il loro “rock-pop” d’oltre Manica, sono arrivati a tutti, me compreso.

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coez & Fah @rugbysound ive

Coez e Frah Quintale, hanno chiuso, prima della “seratona” “Anni 90, la prima prima parte . Dicevo Coez una scoperta vederlo dal vivo e vedere i “ragazzi” che cantavano a squarciagola, ogni brano è stato davvero emozionante. ( le stesse sensazioni che ho provato con i Subsonica ed i Placebo più adatti agli “anta”).
E poi musica per tutti con gli i dj anni novanta che hanno fatto ballare proprio tutti, me compreso con i brani degli 883 (in contemporanea a San Siro), Vasco, Tozzi ecc…

I concerti seconda parte

Come dicevo, non si puo’ seguire tutto. Ecco che con alcuni amici-colleghi son riuscito a coprire anche altri concerti che si sono susseguiti dopo il primo round.
A partire da Alborosie e gli Shengen Clan che si sono esibiti il 5 e che avevo avuto il piacere di ascoltare ed intervistare qualche anno fa. Un concerto che ha fatto ballare reggae a circa 3000 fan.

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Poi Massimo Pericolo per i giovanissimi è stato un vero successo per questa edizione. Al punto che alcuni fan, sono arrivati al Castello di legnano alle ore 6.30 del mattino per aspettare l’apertura, alle 19 dei “varchi”. Una devozione, oserei dire, per quello che viene definito, a ragione, il più “rappresentativo della generazione Z”. Dal palco le sue “invettive” contro il “sistema”, le forze dell’ordine vengono cantate dai fan a suo di rap. Infine, la chiusura di questa parte con la Zarro Night. Anche questa serata dedicata al Trash l’avevo già seguita in qualità di Past direttore di Sempione News .
Insomma una seconda parte che accontenta Tutti/e

Settimana di chiusura
Nella seconda parte avevo inserito anche Cristina Davena. Ma domenica 7 Giove Pluvio si è messo di traverso al punto da cancellare il concerto. Quindi si riprende giovedi 11 con i
Punkreas-Derozer-Vallanzaska. Le band ormai non più emergenti, già ospiti del @rugbysound affermano che “insieme” si “puo’ fare di più”. C’e’ da crederci!I

Poi toccherà Cypress Hill e dagli Assalti Frontali. Io  non li conosco, ma sarà un piacere fare un viaggio in questo mondo musicale che non conosco. Questo è il bello del Rugby sound: dare spazio anche ad emergenti per poi sentirne parlare negli anni successivi (come successo ai parabiaghesi Punkreas, oppure a Rapper emergenti come Rhove, Sfera e Basta ecc).


Infine sabato serata di chiusura di questa kermesse con una serata di festa dedicata ai Dj set con musica da ballare, gustare con i migliori DJ del panorama italiano a partire da Linus e Co…
Non mancate

E’ scoppiata la Bomba con i Subsonica per l’apertura del Rugby Sound Festival

E’ scoppiata la Bomba con i Subsonica per l’apertura del Rugby Sound Festival

Buona la prima al 23° Rugby Sound Festival con circa 5000 spettatori per l’apertura dei Subsonica con un viaggio in 30 anni di storia di musica italiana, con partenza da Torino. In anteprima i norvegesi i Royksopp che da Tromso si sono catapultati fino all’Isola del Castello “aprendo” le Danze. Nel Pre-show “Gli Omini”…

Intervista a Cristiano Bienati per novità23^ edizione

Il “mio” Rugby Sound Festival
Forse sono mancato solo alla prima edizione del Rugby Sound Festival partito dal campo sportivo “L.Ferrario” di Parabiago per spostarsi negli anni al Marazzini-Venegoni ed approdare all’Isola del Castello di Legnano.  Ho seguito da sempre l’entusiasmo con il quale i circa 200 volontari che gravitano (d’inverno) intorno al Rugby Parabiago 1948 si attivano per questi 20 giorni di festa e di Musica. Come accennato da Cristiano Bienati “20 giorni di musica con tante novità, a partire dall’area Food più grande con nuovi Trucks, per passare poi al Waikiki after show che permette di “tirar tardi” dopo il Concerto. E poi l’ampliamento dell’area Hospitality (in collaborazione con Jameson) più estesa che accoglie uno spazio per ragazzi “speciali”. Ed a questi organizzatori-sportivi-visionari compreso il presidente Marco Marazzini, faccio i miei complimenti anche per l’impegno versus questi ragazzi “speciali” come riconosciuto, proprio l’altra sera, dal Rotary Parchi Altomilanese che ha consegnato il Premio “del Servire”. Bravi ragazzi!

Intervista a Cristiano Bienati per Premio Al Servire del Rotary Parchi Altomilanese

Il concerto dei Subsonica

Ieri in circa 5000 hanno “calcato” l’erba dell’Isola per il Concerto di Apertura ed apprezzare “Bolla Tour” della band torinese che da circa 30 anni ha scritto la storia della musica Italiana.

Max Casacci, leader storico ha trascinato il pubblico in uno show partendo dai primi brani fino all’ultimo Lp  “Realtà Aumentata”.

Da Cani Umani a “Istrice”, “Tutti i miei sbagli”, ad “Aspettando il sole”, ma in realtà il gruppo ha sfornato circa 20 brani “storici” per tuffarsi nell’ultimo Lp e nelle contaminazioni, compresa quella con Ensi.

Il rapper che collabora ormai a “tempo” pieno con Max, dopo il brano “Scoppia la bomba”, Ensi ha espresso anche il suo pensiero su questo “Governo” che sta affossando conquiste e trattando in modo superficiale, se non di parte, la questione Immigrati, le guerre, l’isolamento forzato, false apparenze. Il tutto come “denuncia” rappata!
Buona la prima, dunque. Da stasera si entra nel vivo del festival con “A cartoon live experience più grande d’ItaliaMai dire Goku”.

Il prew show

Ad aprire il concerto dei Subsonica, ed a riscaldare l’Isola, ci hanno pensato Bel Canto e Biosphere ovvero i Royksopp che da Tromso in Norvegia hanno conquistato il pubblico internazionale e quello del  Rugby Sound.
Tra i loro brani più celebri si ricordano “Royksopp’s Night Out”, “She’s so” di contaminazione jazz “Eple” e “Remind Me” fino al suggestivo trip-hop di “Sparks”.

Prima , alle 19.45 “intrattenimento” con “Gli Omini”. Il rock generazionale degli “Omini” passa da “Go catch ‘em”, brano scritto dalla band insieme a Willie Peyote e arriva a “Generazione Allucinazione”, dedicato alla generazione zeta.  Dal palco di Legnano lanciano anche il loro ultimo singolo uscito proprio in contemporanea con la data legnanese, “666” scritta da Julian Loggia, basso e voce della band completata dal fratello Zak alla chitarra e Mattia Fratucelli alla batteria compone la band. Il loro set si è chiuso con l’epico brano dei Who “My generation”.

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