Legnano: Un week end a tutta socialità e cultura in città

Legnano: Un week end a tutta socialità e cultura in città

Un weekend ricco quello andato in scena l’11 e 12 maggio in avvicinamento al Palio di Legnano 2024 nell’anno del Centenario ma anche per la diversità delle proposte. Mi reputo fortunato a vivere su questo territorio. E la moltitudine di eventi me lo dimostra giorno per giorno. Non si puo’ partecipare a Tutto, ma grazie a dei fotografi straordinari ed al racconto di Dario Croci, Sergio Banfi e Vittorio Crespi, riesco ad “esserci” e fare un viaggio nella bellezza (altri video su You Tube ” I Viaggi di Enzo)…

Svelamento Monumento a ricordo della tragedia del Vajont a Legnano

Inaugurazione del Monumento a Ricordo della tragedia del Vajont

Partiamo da sabato 11 maggio. Ho partecipato all’inaugurazione del Monumento a Ricordo della Tragedia del Vajont del il 9 ottobre 1963. Il monumento voluto da Giuseppe Calini, noto imprenditore ed amante della città, ha visto la partecipazione dei protagonisti giunti da Longarone, Erto e Casso con la nota past presidente dell’Associazione superstiti del Vajont Micaela Coletti. L’encomiabile iniziativa merita un ulteriore plauso, oltre alla notizia espressa bene dai colleghi di Legnanonews e Sempionenews, la creazione di Rete.
Il lavoro fatto da Giuseppe, ha diversi valori.
Da un lato fare “rete” con gli amici colpiti da quella tremenda tragedia e che ormai sono nostri amici e loro stessi ne hanno amplificato il valore dell’iniziativa. Sto parlando di Renato, Giuseppe, Gervasia, Idelma, Teresa e Ugo.
Poi l’altro valore, e qui il merito va a Giuseppe ed i suoi/nostri amici, Garbo,  Daniele e Valentino sempre pronti ad organizzare e supportare Calini nelle stupende iniziative nella sala Blu del Welcome Hotel, della sottoscrizione. Giuseppe e lo staff, insieme ai sindaci presenti, Centinaio e Radice, hanno distribuito attestati di riconoscenza.
Poi, l’altro valore, mettere insieme pubblico/privato con la partecipazione di ben due sindaci: Alberto Centinaio che ha ricevuto la proposta e Lorenzo Radice che l’ha’ “chiusa”.
Ed infine la piu’ importante, fare rete con il Privato. In questo caso imprenditori del territorio. Ed una impresa che ha creduto nel progetto è stata La Edil Sae, di Nicola Seguino. A Nicola per la sua sensibilità va il mio plauso ed ogni volta che ci sono iniziative benefiche, lui e la sua Impresa, ci sono. Della manifestazione ne ho già parlato sui social, concludo che Legnano ha un grande cuore. Grazie!

18^ edizione di FuoriCasello

E poi un altro appuntamento al quale non volevo mancare: la presentazione al Museo Fratelli Cozzi della 18^ Guida di Fuoricasello, la guida ai ristoranti più venduta in Italia. In effetti è diventato un evento nell’evento  ovvero la presentazione della Guida a cura dell’enoteca dei Fratelli Longo, anche la presentazione di Longino&Cardenal fornitori di chef di alto livello e la presentazione del MUMAC, il Museo delle Macchine da Caffè Espresso di Cimbali Group. Inutile dire che  a questi eventi di rete tra Il Museo e l’Enoteca, è dovuto a due ecclettiche donne ovvero Paola Longo ed Elisabetta Cozzi.
Per chè ci tenevo a partecipare?
Perché è un modo “concreto” di fare rete.
E Sabato 11 maggio al Museo Fratelli Cozzi si sono alternati relatori di eccellenza. Alle 10 è intervenuto Giovanni Longo, direttore responsabile della redazione della guida, per raccontare Fuoricasello: 18 anni di storia e aneddoti della guida ai ristoranti più amata dagli automobilisti. Poi è toccato a Riccardo Uleri, Presidente di Longino & Cardenal, che ha narrato dei cibi rari per i ristoranti stellati . Poi , ha chiuso la mattinata, Barbara Foglia, direttrice del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè di Cimbali Group, che ha presentato il Museo e ci ha incuriositi con la comunicazione nel tempo nel settore, facendo un parallelo tra caffè- macchine per caffe e machine per “promuovere”. Lo sapevate che la pubblicità delle Macchine Faema e Cimbali avveniva con auto AlfaRomeo? (Foto a dx di Cecilia Longo)

Intervista a Giovanni Longo di Enoteca Fratelli Longo al Museo Fratelli Cozzi

Iscrizione contrade al Palio

In qualità di direttore de “Il Carroccio” ci tengo a presenziare alle cerimonie di Rito e : l’Investitura Civile dei nuovi Capitani di Contrada e la consegna da parte dei Gran Priori della lettera di iscrizione al Palio, per me è immancabile. Perché dal momento delle iscrizioni delle contrade con le reggenze, le gran dame e gli scudiero, il Palio dell’anno in corso è partito. Cosi è successo sabato dove in circa 2500 in piazza San Magno si sono dati appuntamenti contradaioli e non,  nell’anno del palio del centenario che ci porta diritti al 26 maggio 2024.

Due i Capitani che hanno ricevuto la nuova nomina, Domenico Gumina (Contrada San Bernardino) e Diego Tomalino (Contrada Legnarello).

Toccanti le parole del supremo magistrato Lorenzo Radice che insieme al Gran Maestro del Collegio e delle Contrade Raffaele Bonito, il Cavaliere del Carroccio, Andrea Monaci ed al presidente della Famiglia Legnanese , Franco Bononi, hanno presenziato all’evento. Il Sindaco ha chiosato: “Nell’anno del centenario della città, tutti abbiamo il compito di pensare alla nostra identità e al futuro della nostra città. Identità che si basa sempre sulla tradizione, per tenere vivo il fuoco del Palio, tutti i giorni, portando sempre più persone a conoscere queste nostre tradizioni e a farle vivere, perchè sempre più persone si appassionino e tengano vivo questo fuoco”

Intervento del Sindaco e Supremo Magistrato Lorenzo Radice

Il Palio in rosa
Domenica 12, in occasione della Festa della mamma, anche il Mondo del Palio, attraverso la Fondazione Palio ed il Collegio dei Capitani e delle Contrade e Humanitas Mater Domine hanno organizzato “Il Palio in Rosa” con una sfilata dedicata.

Una sfilata in abiti d’epoca paliesca per fare “la storia della prevenzione” con l’obiettivo di portare la prevenzione senologica fuori dai luoghi di cura, per questo a fare da sfondo all’iniziativa è stato scelto il Castello di Legnano.

Sedici donne hanno dunque sfilato sul tappeto rosa del Castello di Legnano allestito nel Cortile dei Gelsi, accanto alle otto Castellane reggenti delle contrade del Palio che hanno indossati gli abiti concessi per l’occasione dalla Commissione Permanente dei costumi. Otto testimonial di “Sorrisi in rosa”  il progetto di Humanitas nato 8 anni fa, che coinvolge oltre 100 donne che hanno affrontato, o stanno affrontando, il percorso di cura per sconfiggere il tumore al seno.

Stralegnanese 24

Domenica 12 maggio, altra manifestazione attesa: la Stralegnanese 2024 del Centenario. Circa millecinquecento al via, un successo che è andato oltre le più rosee previsioni, la terza edizione della StraLegnanese ha raccolto intorno a sé un nutritissimo gruppo di appassionati che si sono cimentati sui due percorsi, di 5 e 10 chilometri, che hanno attraversato la città di Legnano in una domenica mattina in cui a prevalere è stato l’agonismo e il piacere di stare insieme per creare socialità grazie alla U.S. Legnanese del presidente Luca Roveda. Per la cronaca la vincitrice femminile è stata Maria Cecilia d’Andrea, mentre Silvio Stella, ha vinto la 5 chilometri . Per la 10 km, si è distinto Stefano Casagrande, ex azzurro di Atletica . Nella 10 chilometri femminile è prima Maria Olivia La Rosa. Soddisfazione del Sindaco e del presidente della US Legnanese, che  a fine gara hanno ricordato il valore sportivo che si unisce alla identità della città che in quest’anno del centenario è ancora più attenta alla comunità.

Musei Aperti

Un’altra iniziativa per questa domenica intensa. La manifestazione Musei Aperti per valorizzare le eccellenze culturali della città nell’anno del centenario. Come dicevo, non si riesce a seguire tutto, ma il racconto degli amici fotografi, è stato esauriente. Il successo: in circa mille hanno risposto alla chiamata dell’Assessore Guido Bragato che ha voluto valorizzare i sei punti di interesse artistico e architettonico aperti ad ingresso libero domenica 12 maggio, per l’iniziativa “Musei Aperti”. E questo  mi fa piacere. Posso dire, senza presunzione, che finalmente i cittadini di Legnano sono pronti per una città anche Turistica. Il seme lanciato dall’Associazione TurismoSempione è finalmente sbocciato. Un plauso agli amici “Ciceroni volontari” che hanno raccolto la staffetta con l’associazione che per prima ha creduto nel progetto Turistico-culturale (già nel 2016 con Me car Legnan, Tour con giornalisti Coppa Bernocchi, Tour con e per I Rotary e Lions club cittadini…Ecco i luoghi/Musei Aperti: Museo Sutermeister, Torre Colombera(purtroppo sempre chiusa), ‘Associarma, Palazzo Malinverni con il Tour nel “Palazzo”, al quadro di Hayez, in sala Stemmi “I consoli di Milano lacerano e calpestano il decreto dell’imperatore Barbarossa”, mentre nel cortile l’esposizione “Donne e motori… gioie e basta“, mostra all’interno della Civil Week organizzata dal Museo Fratelli Cozzi (parallelamente aperto per visite in viale Toselli). Grazie ancora ai Ciceroni Volontari.

Mostra : Il Palio di Legnano presso Morello Legnano

Domenica complice la festa della mamma, in tanti sono passati allo “spazio” Morello ovvero Morello Dolce e salato Legnano dove è in corso la mostra fotografica. “Il palio di Legnano – Contrade” di Valentina Colombi.


Le opere esposte sono state accolte dalla Famiglia Morello con entusiasmo a riprova della vicinanza della famiglia al mondo del Palio.

Sono opere di diverse contrade con cura dei particolari come gli abiti delle belle Castellane. Inoltre, anche per quanto concerne i personaggi, Valentina ha colto momenti “inediti” di figuranti e o contradaioli.
Da vedere. La mostra è visibile in orari di apertura dell’attività. Morello Legnano – Via Magenta

Un viaggio nelle musiche di Morricone con “ARIA: Musiche da Oscar”.

Un viaggio nelle musiche di Morricone con “ARIA: Musiche da Oscar”.

Ho conosciuto il Maestro, l’organizzatore di eventi mondiali per grandi brand di lusso, legnanese doc, Martino Crespi da circa 15 anni. Lui è stato artefice di uno dei Gran Galà per il Palio che si “ricordano”, ha portato la musica italiana nel mondo, è reduce da Parigi, da Luxor, ed ha organizzato cene per Accademy degli Oscar di Roma e Venezia e ieri. 10 maggio, ha incantato il teatro Galleria con il suo progetto “mondiale” : “Aria Musiche da Oscar”…

Intervento di Martino Crespi

Il mio rapporto con il Maestro
Come anticipato il mio rapporto con il “Maestro” è datato. Perché Maestro? Per me il maestro è colui che con perseveranza svolge un’attività con raffinatezza. Ecco. Tutte le iniziative che Martino Crespi ha organizzato ha messo questa competenza. Come il Gran Gala’ del Palio del 2017 . Oppure eventi in aziende del territorio. memorabile il centenario della Mazak di Cerro Maggiore finita poi con uno spettacolo straordinario al Teatro Galleria . La cosa che mi ha fatto piacere è stato di scoprire che da “giovane”, Martino ha mosso i primi passi proprio dal Teatro Galleria crescendo”, insieme a alla famiglia Borroni ed insieme a Miguel Dell’Acqua. Questo lui lo sa. E da Maestro, ieri, ha ringraziato le persone, con umiltà, con le quali è partito. Poi le strade si sono divise. Ed è diventato un event manager di livello internazionale. Anche questo è motivo di orgoglio per me e un’attenzione per la “sua” Legnano alla quale ha “regato” in “prima” assoluta Aria: musiche da Oscar con riferimento al grande altro maestro scomparso: Ennio Morricone e le sue colonne sonore, appunto da Oscar!

Il Concerto Aria: Musiche da Oscar

Entrando nel merito del concerto, “la prima” dedicata alla sua Legnano, Martino Crespi ha creato un evento nell’evento. Coinvolgimento del pubblico, effetti scenici sia sul palco, che in Platea, uno schermo dove “passavano” frame dei grandi film che il grande compositore Ennio Morricone, ha scritto e che gli sono valsi l’Oscar. Appunto.
Martino ha coronato un suo sogno con la creazione dell’ensemble Aria dove è sia produttore sia regista. Ha coinvolto artisti di livello internazionale, partendo dalla dal soprano Simona Rais. Un gruppo specializzato in colonne sonore da film che si distingue per una formazione di grandi musicisti provenienti da tutte le parti del mondo: Italia, Francia, Polonia, Egitto. Il fil rouge Le colonne sonore del maestro Morricono. Ma non una sequenza, ma ri-elaborazione, personalizzazione (ogni brano ha sempre un preludio dell’Ensamblee., coinvolgendo. Impeccabile e coinvolgente l’inizio dei brani, poi il “Padrino”, dove il maestro alla tromba è partito dalla platea, oppure in Romeo e dove i due violionisti hanno attraversato il Galleria riscuotendo ovazione. E poi le rielaborazioni di Piovani, o dell’Altro Maestro Rota e le musiche di Hans Zimmer. Emozioni dietro l’altra. Emozionanti le parole di fine concerto, dove Martino con umiltà ha ringraziato la sua città. E noi ringraziamo lui per quello che ci ha donato!

L’ensemble Aria
Dietro ogni successo ci sono uomini e donne che ti permettono di raggiungerlo. Martino Crespi in veste di produttore e regista, ha voluto “il meglio”.

Ed ecco che sul palco, si sono espressi al meglio eccellenze del calibro Simona Rais, soprano, lead vocalist dell’ensemble ARIA, il tenore Davide Benigno, i soprani Elisa Maffi e Agnes Parlange, e il mezzo soprano Tea Franchi.

I musicisti: Enrico Pesce al pianoforte, Stefano Serafini alla tromba, Arturo Garra al clarinetto, Edmondo Romano ai fiati, i virtuosi del quartetto d’archi polacco Altra Volta Quartet, Daniele Bonaviri e Monica De Luca, che compongono un duo di chitarre classiche, e il contrabbassista egiziano Ahmad Osman.

 in modo acquisite risulta all’altezza di contribuire in tutto o in parte all’altrui preparazione o formazione: un grande m. di eloquenza;

La ri-scoperta di Magenta con il Museo della Battaglia del 1859. Collegamenti con Legnano

La ri-scoperta di Magenta con il Museo della Battaglia del 1859. Collegamenti con Legnano

Sono andato a Magenta per fare una visita al mio editore, Luca Malini della “Memoria del Mondo” e lungo il bel centro storico, le viuzze, ho ri-scoperto il Museo della Battaglia di Magenta. Le analogie mi sovvengono, anche perché siamo nel mese del Palio di Legnano con l’altra storica battaglia: la Battaglia di Legnano del 1176. Anche li contro l’invasore: a Legnano era Federico Barbarossa di Svevia a Magenta gli Austriaci…

Visita al Museo della Battaglia di Magenta del 1859 – Casa Giacobbe

La bella Magenta
Sono andato a Magenta per fare una visita al mio editore, Luca Malini della “Memoria del Mondo” e con molto piacere ho ri-trovato Magenta una cittadina deliziosa, pulita e decorosa. Qui ho insegnato Informatica nel lontano 1987-90 all’I.S. “E. Mattei” e l’altro giorno mi sono soffermato tra le viuzze, il corso,  e piazza della Libertà. Al ritorno, complice la pioggia, la voglia di muovermi in modo slow, sono entrato nel Museo della Battaglia di Magenta. Ovvero Casa Giacobbe, dove non avendo fatto prenotazione, sono andato un po’ a zonzo. Ma la bellezza, il percorso didattico, le mostre che ha ospitato, mi hanno fatto ricredere sia sulla città sia sul Museo.
Perché: Magenta ha avuto un ruolo fondamentale nel cammino verso l’Unità d’Italia. (Citata anche da Giosuè Carducci). Da Magenta e dal suo territorio è partito il processo di unificazione del nostro Paese: qui si è combattuta, il 4 giugno 1859, una storica Battaglia che rende famosa ancora oggi in Italia e nel mondo la città. Episodio della seconda Guerra d´Indipendenza che ha visto fronteggiarsi gli austriaci e i franco-piemontesi. Ha segnato, aprendo le porte alla liberazione di Milano dalla dominazione austriaca, una delle pagine più significative della Storia d’Italia per la conquista dell´Indipendenza e per la realizzazione dell´Unità.

La battaglia di Magenta: Rievocazione/i
Il 4 giugno di ogni anno, Magenta diventa il centro dell’Altomilanese, come Legnano il 29 maggio.
Oggi Magenta è riconosciuta come ‘Città dell’Unità d’Italia’, la cui storia indissolubilmente si lega a quella del nostro Paese e risiede tra le città nel “Giardino dei Giusti” in Israele. . L’obiettivo didattico ma anche di comunicazione e valorizzazione turistica, che mi stanno tanto a cuore, sono stati centrati tanto che le celebrazioni della storica battaglia del 1859 con la rievocazione del Risorgimento italiano e del Secondo Impero francese sono diventate un appuntamento che attira in città migliaia di visitatori ed importanti cariche istituzionali sia italiane sia francesi. Ho avuto il piacere di seguire la manifestazione nel mio ruolo di past direttore della testata Sempionenews.
Inoltre il Comune di Magenta (ma anche altri comuni del Consorzio dei Navigli)  ogni anno partecipa alla B.I.T. (Borsa internazionale del Turismo una delle più importanti del settore a livello mondiale) .
Qui il collegamento tra le due battaglie sorge spontaneo: c’è una lotta verso l’invasore: a Legnano era Federico Barbarossa, a Magenta gli Austriaci. C’è sempre voglia di Unità: nella battaglia si formo’ la Lega dei Comuni con Legnano, Milano, Giussago ecc, nella battaglia di Magenta, unità con i Piemontesi-Savoia-Francesi.

battaglia di magenta

Il Museo
Questi eventi sono stati conglobati nel Museo di casa Giacobbe.

L’obiettivo è quello di fare “memoria” storica dell’evento.

Un evento unico nel suo genere: la volontà di trasmettere alle nuove generazioni i valori ed i principi della libertà, della amicizia, della solidarietà e della fratellanza fra i Popoli.lo storico edificio ´simbolo della Battaglia di Magenta´ che riporta sulla facciata principale, volutamente lasciati dopo il restauro, i segni dei combattimenti del 4 giugno 1859 a ricordo della Battaglia che ha aperto le porte alla liberazione di Milano. Ci sono i fori delle cannonate degli Austriaci verso la casa.  

Il Museo, che consente un completo percorso didattico sulla Battaglia di Magenta, ha lo scopo di consolidare la vocazione turistica di Magenta e di tramandare la conoscenza della storia della città dove si è scritta una pagina importante del Risorgimento italiano.

La rete sul territorio: Il Museo Fratelli Cozzi e Enoteca Longo insieme per Fuoricasello

La rete sul territorio: Il Museo Fratelli Cozzi e Enoteca Longo insieme per Fuoricasello

E’ da un po’ che osservo e vivo due realtà importanti del territorio; che si propongono alla comunità per il benessere della stessa. Sto parlando del Museo Fratelli Cozzi e dell’Enoteca Fratelli Longo. Da un po’ organizzano insieme eventi, ognuno nelle proprie specificità, e che sabato 11 si sono messe insieme per presentare il Fuoricasello 2024. Ancora “Musei Aperti”, “Degustazioni”, Corsi e tanto altro…

Fuoricasello 2024 al Museo Fratelli Cozzi  
E’ da anni che seguo le presentazioni di Fuoricasello dell’Enoteca Longo. Al punto che un anno ho partecipato alla presentazione al Mudec di Milano. Fuoricasello è una “ricca” guida delle attività selezionate dai Fratelli Longo, Giovanni, Paola e Osvaldo, che ogni anno segnala i migliori ristoranti vicino alle uscite delle autostrade. Giunta alla sua XVIII edizione, è la compagna di viaggio fidata per tutti gli automobilisti d’Italia: oggi recensisce oltre 887 ristoranti, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. (… Dall’Alpe alla …sicilia Dovunque è Legnano…)
Ogni anno aggiunge anche novità. Da un paio di anni, i Fratelli Longo, hanno inserito anche dei percorsi Turistici. Giovanni e Paola sanno che toccano un mio “punto” debole e l’abbinamento eno-turismo non mi dispiace affatto. Non vorrei “spoilerare” troppo, e vengo all’altro argomento che mi sta a cuore, ovvero “la rete“. Ebbene quest’anno la presentazione verrà fatta al Museo Fratelli Cozzi il giorno 11 maggio. Un piacere doppio, perché si crea rete sul nostro territorio, si mettono insieme energie al femminile. Tema caro a me quanto ad Elisabetta ed a Paola. (vedi link)

Enoteca Longo: Degustazioni e non solo
Come Il Museo Fratelli Cozzi, anche Enoteca Longo sono a disposizione della comunità. Insieme hanno organizzato “Pubblicità: sostantivo Femminile“, oppure iniziative con Divergens di Egidio Alagia, oppure il Corso di degustazioni vini organizzati con la Famiglia Legnanese
In questa ottica vivo in un grande ed accogliente territorio che mi permette di vivere bene e migliorare la mia qualità di vita.
Mi fa piacere citare ad esempio dopo la degustazione dei vini dell’azienda Marenco, sabato 4 maggio ero presente alla degustazione di vini organizzata da Enoteca Longo con “Il Barone di Valforte”. I vini sono stati presentati da Annamaria Sorricchio di Valforte, baronessa, proprietaria della cantina di famiglia e “donna del Vino”, insieme alla vicepresidente nazionale Paola Longo. Annamaria ha raccontato della sua azienda e presentato tre eccellenze abruzzesi: Bolle di Pecorino, Passerina Dop, Montepulciano d’Abbruzzo DOGP.   L’azienda ha 50 ettari vitati nel cuore dell’Abruzzo, tra il Mar Adriatico e le montagne del Gran Sasso, e che appartengono alla famiglia Sorricchio dal XIV secolo. (nella foto a dx con Paola, Cecilia e Chiara)
Qui, la rete è extra-regionale. Alla Prox . Prosit!

elisabetta cozzi museo fratelli cozzi

 IL MUSEO FRATELLI Cozzi alla Civil Week
Come accennavo, il Museo Fratelli Cozzi, da sempre è a disposizione della comunità. Oltre agli eventi organizzati con l’Enoteca Longo, organizza altri eventi. Ne cito alcuni, dove il concetto di rete è molto forte e coniugato, sovente, al femminile. Ad esempio “Pubblicità: sostantivo Femminile” che ha visto nel “garage” di viale Toselli, il comico Francesco Bozza, Oppure i tanti eventi organizzati con Divergens di Egidio Alagia past president dei Giovani Industriali di Legnano, e tanti altri.
Mi fa piacere, infine, citare anche l’iniziativa-mostra , che ora è diventata itinerante Donne e Motori. Gioie e basta… presentata lo scorso anno al Museo ed ora itinerante negli istituti superiori della città: dal Liceo Galilei Galileo, all’IS Carlo dell’Acqua. E poi in esposizione anche in studi o in aziende del territorio. Qui il concetto di rete è ancora più evidente .

Musei Aperti e Civil week

Ora domenica 12 un altro tassello importante per il Museo.

La partecipazione a Musei Aperti attraverso il Progetto Civil Week. Domenica saranno “aperti” i Musei Legnanesi.
Ecco i Musei aperti: “Sutermeister”, “Fratelli Cozzi”, Associarma Scuola Carducci, Palazzo Malinverni e Torre Colombera.

Il Museo Fratelli Cozzi avrà due “vetrine”: l’apertura domenicale del “suo “ Museo con il suo personale, mentre allestirà nel porticato del cortile di Palazzo Malinverni, gli scatti di “Donne e motori… gioie e basta”, mostra programmata all’interno della Civil Week e sostenuta da Fondazione Ticino Olona del presidente Salvatore Forte.

Anche questo è un bel segnale… E la rete va…

Un viaggio nella storia per il Centenario della città: dalla Legnano romana a quella industriale

Un viaggio nella storia per il Centenario della città: dalla Legnano romana a quella industriale

Quando parlo di “orgoglio” mi riferisco al fatto che vivo in una città che ha una ricca storia di cui si parla nell’Inno di Mameli, nell’opera di Verdi, ma anche perché, grazie a studiosi-ricercatori come Marco Turri, ha avuto un ruolo importante nel passato…Si è partiti dallo stemma: condizione indispensabile per costruire il futuro. Ecco il racconto della serata “La Legnano Romana a quella industriale” in Famiglia Legnanese…

L’orgoglio di vivere a Legnano
Come accennato sono proprio orgoglioso di vivere a Legnano. Una città che parte da lontano, riconosciuta a livello nazionale nell’Inno di Mameli, nell’opera di Giuseppe Verdi “La battaglia di Legnano” ma anche per le sue origini. Lo studio-ricerca che Marco Turri ha presentato nella serata del 3 maggio in Famiglia Legnanese parte proprio da li. Ieri, è stata l’occasione per  presentare anche la pubblicazione per il Centenario di Legnano Città: “1924-2024 cento anni fa il Burgus Leuniani diventava Città di Legnano” .
In tanti abbiamo visto accrescere la nostra gioia e soddisfazione, condivisa con l’assessore alla cultura Guido Bragato, il presidente della Famiglia Legnanese Franco Bononi, lo scultore Nicola Gagliardi, Giuseppe Scarpa e tanti amici e colleghi della testata on line Sempionenews coorganizzatore dell’evento moderato dal collega Sergio La Torre.  
Si è partiti dallo stemma, poi alla ricerca delle radici medioevali, le invasioni ed il ruolo di Milano, la creazione del “Borgo Leuniani” , La Legnano dei Celti-Galli, il passaggio di Caio Giulio Cesare e il ruolo della famiglia Cotta. La piacevolezza dell’argomento e la preparazione di Turri hanno fatto volare il tempo e per la parte “moderna” bisogna rimandare…

Lo stemma del Borgo e poi della città

La ricerca storica dell’Architetto Turri mi ha sempre
affascinato e con il gruppo Arte e Storia ho seguito anche in passato molte conferenze.

Grazie a Lui ho appreso la storia della nostra città attingendo anche alle “memorie” di grandi studiosi come Marinoni, Sutermeister, D’Ilario, Giannazza.

E Marco ieri attingendo anche dalla sintesi dei suoi compagni di viaggio, ha voluto approfondire partendo
dallo stemma di Leunani. Ed abbiamo scoperto, osservando i simboli all’interno dello stemma, che : “Lo stemma di Legnano ci invita al coraggio del Leone e con il corallo ci guida alla rettitudine ed alla fedeltà.

Conoscere la nascita di Legnano e la sua
evoluzione significa capire meglio la Civitas che l’ha generata e vissuta
.

Legnano città…città “completa” voluta da re Vittorio Emanuele III
La relazione approfondita ha toccato parecchi altri aspetti. Ci si è fermati al 1600, ma un passaggio dello studioso è stato la proiezione di alcuni documenti unici compreso quello del collega ed amico giornalista Giorgio D’Ilario. Legnano da borgo antico a città moderna ha avuto numerose trasformazioni che hanno coinvolto la città nei secoli, con lo sviluppo industriale, l’arrivo dell’autostrada, delle scuole, dell’ospedale.
Il 15 agosto del 1924 Legnano infatti diventa città. “La città contava 29.117 abitanti, con 677 esercizi industriali o artigianali e 17.612 addetti, con un quoziente di industrialità (occupati nell’industria rispetto alla popolazione) pari al 57,3%”. Legnano era una città fiorente, tanto che Vittorio Emanuele III le diede il titolo di Città. Ecco il documento-decreto ufficiale: dichiariamo spettare al Comune di Legnano, in provincia di Milano, il titolo di Città“, e  descritto lo stemma: “Troncato: sopra d’oro rosso al leone d’argento sotto: d’argento all’albero disseccato di rosso sopra una radura brulla”..
Forse questo avvicinamento porto’ al dono del sindaco di Legnano(?) a Emanuele III del Carroccio in bronzo che ho ritrovato nel Castello di Sarre, nel mio recente viaggio in Val d’Aosta?

 

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