Il mio viaggio in camper: falesia di Antifer e Seine Maritime (tappa 9)
Dopo la scoperta e lo stupore del borgo di Etretat, la scoperta delle prime falesie, la bella chiesa-chapelle Notre Dame de la Gare, oggi un percorso più soft: passeggiata a piedi “in quota” dal campeggio Abijune di Le Tilleul a la falesia di Antifer ovvero “dell’Anfiteatro”. Sai perchè si chiama cosi?
La falesia e la Plage d’Antifer
La falesia di Antifer come comunemente viene chiamata la falesia del Ponte de la Courtine, è un anfiteatro a cielo aperto.: si apre appena appena finisce il sentiero segnalato…
Superato il paesino di Tilleul, dove alloggiamo al camping Abijune in aperta campagna ed in “quota” (siamo in alto sui costoni che formane le falesie), si arriva ad un bivio che ci indica la strada, ovvero la “Plage d’Antifer”…che è la nostra meta.
In circa un’ora dopo aver costeggiato un maneggio, ci inoltriamo nel bosco dove veniamo accolti da una frescura che ci ritempra e da un branco di asini allo stato brado, che prendono subito confidenza con il nostro fido “Aramis”. Dopo circa 15 metri, un’altra sorpresa ci attende: un gruppo di pecore autoctone ( a me son sembrati “mufloni” che in comunità si sono riparati all’ombra in prossimità del bosco (anche qui Aramais ha “socializzato”….
E poi la “visione” dal basso della Falesia che dalla punta nord a quella sud, forma un “anfiteatro”. (ricordiamo che a 5 km c’è anche il Phare d’Antifer),
L’anfiteatro e la Seine Maritime
Il percorso che abbiamo effettuato fa parte del progetto delle vie a piedi della Seine Maritime con vista sulla Manica. La vista sulle scogliere bianche che sovrastano La Manica qui è sensazionale.
Oggi siamo saliti e poi discesi tra una delle falesie meno “battute” rispetto a quelle visitate l’altro giorno, (Falesia d’Aval e Elefante-Guglia), ma l’attenzione è stata la stessa. Qui ad ogni passo si nasconde un pericolo e poi andare per “falesie” con un animale domestico, non è semplice. Ma Aramis si è dimostrato attento e non ci ha deluso…
Le falesie del territorio di Etretat nascondono piccole baie e spiagge di sabbia dalla bellezza strabiliante, che si possono raggiungere con la complicità della bassa marea.
E noi, appena giunti a la Plage di Anfiter, non ci siamo trattenuti: un tuffo nelle acque che virano dal verde smeraldo al blu cobalto , colori per noi irresistibili…e via un tuffo.
Prima da solo…poi con il fido Aramis (anche perchè in circa due ore il livello della marea è salito di almeno un metro e mezzo e per lui diventava pericoloso…ma anche per noi…)
Dopo il bagno, pranzo al sacco con il jambon di Etretat e dei formaggi acquistati al Marche di Tilleul (l’altro giorno avevamo pranzato al ristorante “Cote Mer”, approfittando di un’offerta a base di Mule (cozze alla marinara di cui vado ghiotto)…Ma consiglio anche il ristorante “La Salamandre” in centro storico dove il menu è a base di carne ed i prezzi sono… più abbordabili…