Sold out per “Il Palio del Centenario in tredici capitoli” di Fondazione Palio di Legnano
Presentato nel gremito cortile della Sala Ratti, a fianco della sede della Fondazione Palio di Legnano, il docufilm realizzato da Giancarlo De Angeli “Il Palio del Centenario in tredici capitoli”. Il maestro e storica voce del Palio fa un viaggio in questa edizione coincidente con i festeggiamenti per il Centenario di Legnano città (1924-2024).
In tredici capitoli, con una dedica a Chicco Clerici, ha documentato la nostra eccellenza coinvolgendo i presenti. A breve il docufilm disponibile sui canali della Fondazione e non solo…
Il Progetto “Il Palio del Centenario in 13 capitoli”
La Fondazione Palio di Legnano, ha voluto lasciare “Memoria” del Palio del Centenario in occasione, anche dei festeggiamenti, di Legnano città (1924-2024). E non poteva esserci scelta migliore per la realizzazione del Docufilm “Il Palio del Centenario in tredici capitoli” di affidarsi a Giancarlo De Angeli, voce storica del Palio, Commentatore di diverse reti televisive e grande “regista” dei nostri eventi locali, Palio di Legnano compreso.
A tal proposito ne ha parlato, durante la presentazione, il vicepresidente di Fondazione Luca Roveda, affiancato da Massimiliano Roveda e Alberto Romanò.
“Questo docufilm rappresenta la nostra manifestazione di eccellenza e ci siamo affidati ad un professionista, Giancarlo De Angeli, per evidenziare i vari momenti della stessa.
Grazie alla Famiglia Legnanese, al Comune, al Collegio dei Capitani e delle Contrade, ai contradaioli, alle Associazioni legnanesi, e sono tante, vogliamo contribuire ad iniziative utili e significative per la nostra città.
Grazie a questa rete solidale e collaborativa, Legnano si distingue come un sistema di valore dove ognuno può fare davvero la differenza”. Grazie.
Il Docufilm di Giancarlo De Angeli & Co
Il Docufilm di Giancarlo De Angeli realizzato in tre mesi, ha visto un Team composto da Giancarlo De Angeli, Mario Digiglio, Danilo Liquindoli e Alessandro Canavese.
Ecco le parole di Giancarlo alla nostra intervista esclusiva: “Il progetto è paragonabile ad un matrimonio perché anche quando ti sembra tutto pronto, non sai mai come finisce. Cosi volevo raccontare il dietro le quinte, le emozioni, la passione con la voce dei protagonisti, a partire da Chicco Clerici, al quale abbiamo dedicato un intero capitolo, doveroso. Grazie allo staff e grazie alla Fondazione che ha creduto in noi”
Ed a crederci è stata tutta la comunità al punto di realizzare due momenti della proiezione nel cortile della Sala Ratti, vista la richiesta che ha visto due sold-out nonostante la “calura”. A tal proposito ora, a cura di Fondazione, dobbiamo diventare autorevoli e con questo strumento, ma insieme ad altri, Il palio di Legnano puo’ finalmente “uscire” dai nostri confini locali. Ci credo io, ci crede il “popolo” di ieri sera, ci crede la comunità.
Il Docufilm ed i tredici capitoli
L’amico e maestro Giancarlo De Angeli, ha dato un taglio “originale”, mutuando già nel titolo la “vision”: in 13 capitoli raccontare il Palio del Centenario, 13 sono i record di vittorie di alcune contrade al nostro Palio ( Contrada di Legnarello e contrada Sant’Erasmo).
E poi l’emozione. Far parlare i protagonisti. Si inizia con il capitolo 1 dove Il tributo a Chicco Clerici, mancato da un mese, era doveroso ed è stato apprezzato. Poi la testimonianza del “contradaiolo” centenario Mondini. Per passare agli eventi delle contrade: il battesimo dei nuovi contradaioli, passando alle prove dei vestiti curati dalla commissione costumi capitanata da Alessio Palmieri Marinoni con la selezione di nuovi manufatti “coerenti”. Spazio alla Veglia, sempre più emozionante, le cene propiziatorie, la SS Messa sul Carroccio, la Sfilata per le vie della città sempre circondata da novi cittadini-forestieri, lo spostamento al campo “G.Mari” ha avuto attenzione nei capitoli finali: dalle coreografie, alle batterie fino alla finale con la vittoria della Contrada Legnarello che ha portato a 13 le bande (compresa quella del Centenario). Insomma tredici capitoli che “scivolano” via e che rappresentano la nostra identità.