I viaggi di Enzo in Spagna in Camper. Barcellona. Ospitalità, socialità e creatività

I viaggi di Enzo in Spagna in Camper. Barcellona. Ospitalità, socialità e creatività

Sono/siamo ritornati a Barcellona come anticipato. Barcellona ha il fascino di sempre e l’impressione è che nonostante siamo ad ottobre, resta una meta sempre super gettonata: sempre piena di Turisti da ogni parte del mondo. Perché? Seguimi…

Accoglienza dei Catalani

Siamo stati accolti a Barcellona con il mio nuovo amico a 4Zampe, martin, il Golden retrieval di Antonietta. In ogni parte dove siamo andati, il cane è stato accettato. Inoltre nei luoghi dove non era disponibile, ti portavano loro dell’acqua per lui. Questo fa la differenza. Inoltre noi abbiamo avuto, sia nel Camping Barcelona, sia nei bus di linea e sulla metro, un’accoglienza straordinaria. Tutti ci hanno accolto con il sorriso sulle labbra. E vero anche che è bello, ed io ed i miei soci, essendo di origine campana, attacchiamo subito “bottone”…

UN TOUR ALL’INSEGNA DI GAUDI
E da qui l’altro elemento la socialità, o socializzazione degli spagnoli, ma anche degli stranieri. Come anticipato, Barcellona è zeppa di Turisti di ogni parte dei continenti. Ebbene, sarà stata l’atmosfera, sarà l’accoglienza dei catalani, anche con i “nuovi” viaggiatori, siamo entrati subito in sintonia. Sia nei luoghi di “cultura” a partire da Casa Batllo’, Casa Milà, sia alla Sagrada Famiglia, nel segno di Antoni Gaudi, le “sue” bellezze che siamo riusciti a visitare in un giorno, abbiamo fraternizzato” e socializzato, Martin compreso che ha trovato la sua “fiamma” Candra…

Per quanto riguarda i beni culturali, nel poco tempo a disposizione, abbiamo coniugato la parte moderna “relativa”, con la storia dell’arte e dell’architettura: UN TOUR all’insegna di ANTONI GAUDI.

Immagino che voi sappiate a cosa mi riferisco?

In primis Casa Batllo’. Come non lasciarsi affascinare della creatività di Gaudi. Un pensiero “divergente”, la sinusoidaità (si puo’ dire?), la cura dei particolare, la tecnica dell’elaborazione pittorica, la ricerca partendo dall’arte dei mosaici e poi …cosa non ha tirato fuori. Ricordiamoci che siamo ai primi del novecento! Siamo in piena era del fascismo di Franco e la “censura” era dietro l’angolo. In tutti i sensi!

Casa Milà-Pedrera

Continuando sulla Rambla di via Gracias, a due passi, l’altra opera che richiama turisti da tutto il mondo: Casa Milà Pedrera Nota come La Pedrera (“cava” in catalano), è l’ultima opera civile di Antoni Gaudí, iniziata nel 1906 e completata nel 1912. Sebbene Antoni Gaudí sia noto soprattutto per il suo periodo modernista, quest’opera è considerata “moderna”. Inserita nell’elenco del patrimonio mondiale nel 1984, quest’opera è stata, insieme a Park Güell e Palau Güell, uno dei primi siti dell’era industriale a essere inserito nella lista dei luoghi più eccezionali a livello mondiale. Il soprannome “La Pedrera” deriva dal suo aspetto esterno, che vede un grande utilizzo della pietra, prevalentemente per la progettazione della facciata e dei balconi.

La Sagrada Famiglia
Infine La sagrada Famiglia. Straordinaria opera gotica, in quel di Spagna. Io sono sempre attratto dal Gotico. Hai avete visto le recensioni del mio viaggio in Francia? Sono letteralmente innamorato. Qui si è superato.
Il tempio espiatorio della Sagrada Familia, la cui costruzione iniziò nel 1882, è oggi uno dei tratti distintivi dell’identità di Barcellona, riconosciuto in tutto il mondo e visitato da milioni di persone. La parte costruita da Gaudí è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2005. La Commissione di costruzione spera di completare i lavori nel 2026, quando ricorrerà il centenario della morte di Gaudí…E proprio questo, mi ha creato qualche problema: oggi ci sono delle “integrazioni” che mi hanno messo in crisi. Vedere la Sagrada con gru a tutto spiano, mi ha dato una brutta impressione. Mi sembra di intervenire sul Botticelli, o su Michelangelo o su Da Vinci. Forse sono un purista, ma…Voi cosa ne pensate?

L’arte culinaria Catalana

E con questo dubbio vi lascio dopo aver segnalato ristorantini e “paellerie” su tutte le Ramble. Noi ci siamo fermati da “Paellas e Tapas”, una bontà, abbiamo preso una buona Paella, le “mie” Cozze sempre in ogni parte vada, ed il famoso dolce catalano ai fichi: Tarta-Tartin.
E poi in serata un bagno “digerente” al tramonto a la Playa de Matarò prima di una cena “all’Italiana”.
Seguitemi nelle prossime tappe…

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