Dopo giorni di pioggia, sentivo/amo il bisogno di sole. Dopo un’analisi delle mete “fattibili”, disdetta a Santa Maria Maggiore per neve, impossibilità della Liguria per traffico, la scelta è caduta su uno dei miei luoghi del cuore: Sirmione. E qui la ri-scoperta della quattrocentesca Santa Maria Maggiore o per i locali, La Chiesa della Neve…
In giro per Sirmione
Ed anche qui, dopo un viaggio estenuante ( pensavo di trovare meno traffico vista la giornata delle celebrazioni del 25 aprile) arriviamo a Sirmione. In modo fortuito, riusciamo a trovare parcheggio (un’impresa!). Tanta gente anche a Ristorante e dopo l’indicazione errata di Google che dava chiuso il nostro “Ma va la”, ripieghiamo su “Ristorante 31 cucina pizza caffè” .
Il tempo di una pizza e via lungolago percorro/iamo circa 12 km per il Centro Storico di Sirmione con il bel @castelloScaligero.
(Per la precisione 11,57 km per 16.000 passi. Un successone – vedi foto sotto)
Lungo la strada non puoi non fermarti alla Enoteca del Lugana, Prodotti tipici e “tirare” su un pensierino della bontà locale come i “Capricci di lago”.
La scoperta di Santa Maria Maggiore
Poi tra opere artistiche, le papere ed i cigni in sottofondo, un giro in “barcone”, si giunge al @CastelloScaligero fatto costruire dai Nobili “Della Scala”.
Qui girato un paio di viuzze, si giunge alla bella Chiesa di Santa Maria della Neve/Maggiore ed al suo bel giardino sul retro.
La Chiesa di Santa Maria è la chiesa parrocchiale di Sirmione risalente al quattrocento con affreschi di tutto rispetto risalenti tra il 400 e il 600 della scuola lombardo-veneta.
La storia
La Chiesa fu eretta nel XV secolo, sulle rovine di un’ antica basilica longobarda, dedicata originariamente a San Martino. Molti dei materiali utilizzati nella costruzione dell’edificio sono materiali antichi riutilizzati per la nuova costruzione. Il portico che precede la facciata, ad esempio, fu realizzato nel XVII secolo con cinque colonne marmoree di recupero, originariamente parte di un cimitero adiacente alla chiesa. L’ultima delle colonne del portico è una pietra miliare dedicata all’imperatore Giuliano l’Apostata (IV secondo d.C.). Il campanile, incorporato nella casa di fronte, fu invece ricavato da una torre scaligera. L’interno è a navata unica ed è caratterizzato da diversi affreschi e opere, databili alla stessa epoca della realizzazione della struttura esterna. Alcune opere principali sono: la statua lignea quattrocentesca della Madonna, il coro, S Sebastiano, il polittico della Crocefissione.
Sul retro della Chiesa, si può trovare un giardino che si affaccia direttamente sul lago. Decorato con statue e un piccolo pozzo, il giardino risulta quasi come un’oasi di pace, immerso nella vegetazione. Sebbene non accessibile, è comunque possibile ammirare questo luogo suggestivo e il panorama del lago.
Il castello Scaligero e la Leggenda del fantasma
Il Castello Scaligero di Sirmione è una fortificazione sorta dopo la metà del Trecento sulle acque del lago voluta dalla famiglia veronese dei Della Scala, dalla quale prende il nome di “Rocca Scaligera”. Nelle intenzioni e nei progetti di Cansignorio e di Antonio II Della Scala, essa doveva fungere da postazione difensiva per l’intero territorio di Verona…
L’atmosfera di una suggestiva leggenda avvolge il Castello Scaligero di Sirmione: in un tempo passato, secondo un’antica tradizione locale, esso era la dimora di due giovani e nobili sposi, Ebengardo e la sua amata Arice.In una notte di tempesta il cavaliere Elaberto del Feltrino chiese asilo e subito fu conquistato dall’avvenenza di Arice. Deciso ad averla a tutti i costi, Elaberto andò alla sua ricerca e la aggredì, ma Arice lottò con tutte le sue forze ed Elaberto la uccise. In quel momento sopraggiunse Ebengardo che, alla vista della moglie ormai morta, sfoderò la sua arma e la vendicò.