Non potevamo andare in Francia e rimanere nell’area della Loira senza aver fatto tappa ai Castelli, i famosi Chateaux. Abbiamo visitato lo Chateaux de Blois, ovvero il Castello dei reali di Francia. Poi tappa a Honfleur, Borgo all’insenatura della Senna, dove si mangia un pesce super!
Lo splendore del Chateaux de Blois
Lo Chateaux de Blois, uno dei Castelli porta di ingresso ai Castelli della valle della Lorira, una vera cittadella “castrum” costruita/o su uno sperone roccioso che domina la Loira è tra i più blasonati della Francia.
Inoltre, purtroppo non abbiamo avuto il tempo di visitarle, contiene due chiese Gotiche dedicate a Saint Nicholas e la Catedral di Saint Blois…(Mai dire mai!…)
Perché?
10 regine e 7 re di Francia
Perché qui hanno vissuto ed alcuni regnato, i re della Francia…a partire da Francesco I…Ricordo che è l’unico castello ad aver ospitato non meno di 10 regine e 7 re di Francia.
Ma anche perché, questo è il secondo motivo, qui ci sono stati/passati i Re anche la dinastia dei Borboni. Ricordo, che da buon campano quale sono io, i Borboni hanno dominato il regno delle due Sicilie per secoli, dando splendore all’allora capitale Napoli. Non posso non citare Ferdinando di Borbone, che prima della dominazione dei subentrati Francesi, diede per circa 400 anni splendore a Napoili ed al Sud, facendola diventare capitale della cultura, ovvero accolse a corte musicisti, artisti, maestri nell’arte della bellezza.
Stati generali e Enrico III
E poi perché in questa “castrum” ci sono diversi stili architettonici, pittorici, a partire da carlo VII gia nel 1000 circa…Infatti abbiamo visitato le diverse ale:
Il Salone degli Stati Generali
Già nel IX secolo, i conti di Blois fanno costruire una fortezza che sarà poi spesso modificata nel corso dei secoli successivi. Di questo periodo originario, sono conservate le vestigia dei bastioni, la cosiddetta “Torre di Foix” e il Salone degli Stati Generali.
Questo salone è la più antica sala signorile di Francia. È caratterizzato da un’ampia sala divisa in due navate da una serie di colonne. Deve il suo nome al re Enrico III, che vi convocò in due occasioni, nel 1576 e nel 1588, gli Stati Generali di Francia, per cercare di contenere le guerre di religione che devastavano all’epoca il suo regno.
L’ala Francesco I
Sin dal suo avvento al potere, nel 1515, il re Francesco I intraprese la riqualificazione dell’ala nord del castello, che si affacciava sui giardini, per i quali è attestata la partecipazione del paesaggista italiano Pacello da Mercogliano. Quattro campagne di lavori furono portate avanti fino al 1524, data della morte della moglie Claudia di Francia (figlia di Luigi XII e Anna di Bretagna).
L’architettura rinascimentale comprende evidenti influenze italiane, con la scalinata a chiocciola ornata di pilastri o la presenza di salamandre (l’emblema del re) e altri motivi antichi sul lato cortile. Ma anche le celebri logge che ornano oggi la facciata sul lato città, ispirate a quelle realizzate in Vaticano, a Roma, dall’architetto Bramante.
Fu al primo piano di questo edificio che la regina Caterina dei Medici visse nella seconda metà del Cinquecento. I suoi figli occuparono successivamente il secondo piano: Francesco II, Carlo IX ed Enrico III.
L’ala Luigi XII
Nel 1498, Luigi, conte di Blois e duca d’Orléans, diventa re di Francia con il nome di Luigi XII. Decide allora di effettuare importanti lavori di restauro e di miglioramento del castello e dei giardini, al fine di trasferire la corte di Francia a Blois.
L’ala Luigi XII è caratteristica del Rinascimento francese, con le sue facciate decorate con un’alternanza di pietre e mattoni, gli ornamenti di finestre e abbaini e la statua equestre del re posta in una nicchia sopra la porta principale.
Nel cortile, la cappella Saint-Calais, che sarà completata dal suo successore, il re Francesco I, è anch’essa molto rappresentativa di quel periodo storico.
L’ala Gaston d’Orléans
Nel XVII secolo, la regina Maria dei Medici e il figlio Gaston d’Orléans si rifugiano in questo luogo. Con l’aiuto dell’architetto Mansart, la regina dà allora inizio alla ricostruzione del castello, nel 1635. I suoi progetti si concluderanno tre anni dopo, con la nascita dell’erede al trono di Francia, suo nipote, il futuro Luigi XIV.
L’ala Gaston d’Orléans è un perfetto esempio dell’architettura classica che si stava diffondendo all’epoca, con la grande cupola che corona la scalinata d’onore, il frontone con gli stemmi di Francia e le sue finestre ritmiche e simmetriche. Nello stesso periodo, fa anche realizzare un giardino botanico eccezionale per la diversità delle sue piante: quasi 2 300 specie diverse! Alla morte di Gaston d’Orléans, nel 1660, il castello di Blois sprofonda nell’oblio e i suoi giardini sono abbandonati.
Honfleur
Tappa extra a Honfleur della quale ne avevamo sentito parlare da amici “legnanesi”.
Fermarsi ad Honfleur è anche camminare nelle strette stradine alla scoperta dei monumenti, dei musei, dei mercati tradizionali; è salire su un battello per una gita nell’estuario ed assistere ad un concerto, visitare una mostra o semplicemente sdraiarsi sulla spiaggia e sognare.
Noi non siamo riusciti a fare tutto questo, ma…, abbiamo visitato le “cose” che fanno bellezza.
Ad esempio, l’eccezionale borgo vecchio ovvero il Vieux-Bassin, il cuore della cittadina con le facciate alte e strette delle case antiche che lo circondano.
Dappertutto ci sono “localini” che ti invogliono ad entrare…
Ieri sera a “volo” siamo stati da “Le Bistrot du Port”, dove il pesce è super…ma ci voglio/vogliamo ritornare. Oggi invece “briosciona” ovvero “macro croissant con caffe sul porto e poi pranzo a “Le Trinquette” sempre al porto vecchio. e poi Tour culturale…
Honfleur di giorno
Ecco cosa siamo riusciti a visitare questa mattina (18 agosto 2023):
La chiesa di Sainte Catherine, completamente in legno, è anch’essa un emblema di Honfleur. e poi La cappella Notre-Dame-de-Grâce ricorda i primi esploratori che hanno dato il via alla colonizzazione della Nouvelle-France. Sul plateau de Grâce si trova uno dei più antichi santuari della regione circondato da alberi secolari. E poi Saint Leonard, un esempio di gotico. (vedi gallery).
Interessante il giro in città: siamo stati sommersi da tanta bellezza con fiori ovunque, dalla bontà con il pesce fresco a prezzi interessanti, le “macro” croissants , infine gli odori del pane e dei dolci s’insinuavano per tutte le stradine!
Il Ponte di Normandia: È uno dei ponti più grandi del mondo. Da Honfleur, attraversate il Ponte di Normandia e approfittate dell’occasione per visitare Le Havre, il cui centro città è iscritto nella lista dell’Unesco.
Non lontano da Le Havre, le famose falesie di Etretat. (ci fermeremo domani!)
Honfleur di sera
Visita allo Chateaux de Blois