Escursione domenica scorsa a San Miguel de Abona e le sorprese… non sono mancate. In primis è un paesino di pescatori, “abbagliante” per i suoi colori e per la sua bellezza e poi… ha la roccia a Tufo e mi fa fatto venire in mente Ischia. Ve lo ricordate il Fungo? E poi la spiaggetta mi ha rimembrato Vietri Sul Mare…Ve lo racconto…
San Miguel uno scrigno di bellezza
Domenica scorsa in occasione del compleanno della mia amica e compagna di viaggio, Antonietta, insieme a Martin, siamo andati alla scoperta di una chicca: il paesino di San Miguel de Abona.
Pittoresco comune “abbagliante” per la sua bellezza, le sue stradine, ed i suoi ristoranti.
In effetti tra le righe avevamo immaginato di fermarci da “Agua y Sal” , un ristorante dove in giro se ne parla e si mangia bene il pesce…in tutte le sue versioni…
Ma torniamo alla bellezza
Le opere artistiche
Le sue stradine sono considerate “Bene di interesse Culturale” dove è possibile scoprire un austero ma singolare complesso storico-artistico. Luoghi come la Parrocchia Madre di San Michele Arcangelo (costruita nel 1796), la Casa Museo del Capitano (residenza dei Los Alfonso alla fine del XIX secolo), la Biblioteca Comunale (prima sede del Municipio), la Casa Natale di Juan Bethencourt (medico, storico, antropologo, etnografo, professore e giornalista nato a San Miguel nel 1847), la Casa Azul (attuale sede del Municipio.
Chiaramente non siamo riusciti a visitarli tutti, ma osservarli si…e ne vale veramente la pena.
I ricordi…affiorano
E poi, un “salto alla spiaggetta”. Qui due cose mi/ci hanno colpiti. Le rocce, le insenature, gli scogli mi hanno fatto ricordare Ischia e non solo.
Ischia perché alcuni anfratti si ergono dall’acqua come la zona di Lacco Ameno: qui le rocce formano caverne ed il famoso fungo. A San Miguel il “flash” è stato immediato. C’è uno “spuntone che gli somiglia alla grande…
E poi la spiaggia a ciottoli, le insenature e il “fiordo” iniziale che si vede dalla strada, somiglia a Vietri sul Mare, la famosa “Crestarella” , per non parlare del lato verso Albori (per chi nn lo sapesse sono comuni iniziali della famosa Costiera Amalfitana).
E poi un salto nella parte alta
Collocandosi nella parte più alta del territorio comunale si nota un’orografia punteggiata da un insieme di coni vulcanici che conferiscono una certa complessità paesaggistica. Ci sono lunghe e profonde gole che nascono sulla vetta e vanno a morire sulla costa, dove sporgono alcune piccole rocce e piccole spiagge di sassolini e sabbia nera. A Costa San Miguel bisogna segnalare la Riserva Ambientale di San Blas, dal grande valore paesaggistico ed etnografico, e l’area protetta di Montaña Amarilla. Su questa area non è raro vedere Troupe che vengono a registrare Film e/o serie Tv, come è capitato a Noi.
Da “Agua y Sal”
Infine, il tanto desiderato “salto culinario”.
D’obbligo. Bisogna prenotare giorni prima, la “magnata” ad “Agua y Sal”, un ristorante “storico di Tenerife” dove si osserva il pesce che si desidera e viene cotto/fritto al momento.
E con tanta bontà è difficile scegliere.
Al banco un simpatico “canario” che ti indirizza sia su come “cuocerlo” sia sui gusti.
In sala un ragazzo italiano, Diego, che ci ha accolti con garbo e simpatia e ci ha consigliato in modo eccellente.
Da ri-tornare…