Successo alle Giornate Fai(Fondo Ambiente Italiano) di Primavera 2024 dove in circa 1000 cittadini (tra Rho e Parabiago) nei giorni di sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 hanno fatto un “viaggio” tra la storia di Villa Burba a Rho e Sant’Ambrogio della Vittoria a Parabiago, accolti dai “Ciceroni” in erba delle scuole Rebora e Maggiolini e, come sempre, dai Volontari Fai. Io ho partecipato alla visita a Parabiago, mentre la mia collega, Silvia Ramilli della delegazione Fai-Ovest, ha partecipato a Rho.(Vedi articolo)
Grazie di cuore agli studenti, prof e volontari Fai…Ecco il mio racconto, seguitemi…
Chiesa ed ex monastero di Sant’Ambrogio della Vittoria di Parabiago
A Parabiago ho visitato la Chiesa ed ex monastero di Sant’Ambrogio della Vittoria di Parabiago, accompagnato dagli studenti della 3C Cat dell’IS G.Maggiolini coordinati dalla Prof. di Italiano Serena Marra. (la classe 3° Turistico ha seguito altro gruppo), dalla referente del progetto, la mia ex-collega Isabella Rezzonico con la delegazione Fai di Legnano.
I bravi e preparati ragazzi ci/mi son partiti dalla costruzione della Chiesa nel 1348 a seguito della battaglia di Parabiago del 1339 quando le truppe milanesi di Azzone Visconti, guidate dallo zio Luchino, si scontrarono nelle campagne di Parabiago contro i ribelli guidati dallo zio Lodrisio, pretendente al titolo di Signore di Milano.
La leggenda racconta che apparve il santo in un nuvolone bianco che con lo staffile fustigò i soldati di Oldrisio e i Milanesi vinsero la battaglia. Nel 1481 la gestione passò nelle mani dei frati della
congregazione di S. Barbara e S. Ambrogio ad Nemus. Successivamente, furono i frati Cistercensi ad occuparsi del luogo a partire dal 1647. Questi ultimi diedero forma al convento e al monastero che osserviamo oggi.
La Chiesa nei secoli. Il passaggio della Principessa asburgica Elisabetta Cristina di Brunswick
I ragazzi della 3 C Cat, ci hanno presentato la facciata che è stata rimaneggiata nel corso dei secoli con stile post rinascimentale e tardo barocco..
Nel 1606 era stato affidato all’architetto Alessandro Bisnati il progetto della ristrutturazione della chiesa, che tuttavia, prevedendo la demolizione dell’edificio esistente, fu giudicato troppo oneroso. I lavori di demolizione e ricostruzione iniziarono nel 1624, e nel 1647, quando l’edificio passò ai cistercensi, non erano ancora conclusi.
Tra il 1708 e il 1713 si svolsero i lavori di costruzione della nuova chiesa e dell’annesso monastero, sotto la direzione dell’architetto Giovan Battista Quadrio.
In seguito ad una visita di Elisabetta Cristina di Brunswick, promessa sposa del futuro imperatore Carlo VI d’Asburgo nel primo anno dei lavori, l’abate ottenne che una diramazione del Riale (Röngia), detta Röngieta, venisse realizzata per irrigare le proprietà cistercensi, partendo dalla piazza e costeggiando a destra la via che prendeva il nome dalla chiesa.
Complimenti agli studenti ed ai loro docenti per la profondità della trattazione, ed al Fai per la valorizzazione di un Patrimonio Nazionale altrimenti sempre chiuso al pubblico.
La chiesa-Monastero oggi
La Chiesa ed ex monastero di Sant’Ambrogio della Vittoria di Parabiago è monumento nazionale (NR: per alcuni restauri e visibilità fu visitata dal past sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi invitato dall’associazione El bigat) . Viene utilizzata per matrimoni o eventi. In particolare in passato grazie all’Associazione “ La Fabbrica di Sant’Ambrogio” della presidente Isabella Rezzonico, presente domenica al Tour, furono realizzate rievocazioni storiche, come l’arrivo della principessa asburgica Elisabetta Cristina di Brunswick con giornate dedicate con l’arrivo in carrozza, simulazioni e scene della battaglia.
Dal 2020 l’associazione culturale Parabiago Medioevale organizza la Rievocazione storica adiacente alla Chiesa ed in particolare nel Parco Crivelli di Villa Corvini (villa Delizia) che indirettamente è legato alla vicenda della Chiesa.
A supporto della battaglia, la Proloco organizza eventi di tipo didattico con banchetti in costume d’epoca di Arti e mestieri e giochi medioevali. (vedi link al sito del comune)