Per “rinfrescarsi” e non volere allontanarsi troppo dalla città, il Lago di Ghirla puo’ essere un’idea. Ho avuto il piacere di visitarlo domenica… con cane al seguito. Vi racconto la mia esperienza.
Come raggiungerlo
Da Milano, o da Legnano, la mia città, si raggiunge comodamente e facilmente in 40 min (ben segnalata dal navigatore) la Valganna, dove appunto si trova il lago e non solo. (badia di Ganna, Chiesetta di San Gemonio, Il Maglio).
Il percorso/gita si riesce a fare (in modo “superficiale”) anche in un pomeriggio, partendo dalla Chiesetta di San Gemolo, che si trova sulla strada prima di giungere nel paese di Ganna.
La chiesetta è dedicata a San Gemolo che visse intorno al mille d.c. Gemolo era un giovane diacono in pellegrinaggio verso Roma che agli inizi del XI secolo venne decapitato ad opera di una banda di briganti. Secondo la leggenda Gemolo dopo essere stato ucciso raccolse la sua testa e cavalcò fino al luogo dove oggi c’è l’abbazia benedettina. (Badia di Ghirla).
Le spoglie del Santo oggi sono conservate e visibili sotto l’altare maggiore della Badia (si vede proprio lo scheletro ricostruito).
Una nota storica
La badia di Ganna è un monastero Benedettino attivo dal 1095 circa fino al 1556. La Chiesa Monasteriale, in stile lombardo è databile al 1100-1125, il campanile romanico è stato edificato tra il 1150 e il 1175. Il Chiostro interno, a due piani, è a forma pentagonale e realizzato in stile romanico-longobardo con un rifacimento successivo in stile seicentesco. Il museo della Badia contiene opere pittoriche e scultoree, oggetti sacri e una raccolta di reperti archeologici (ad oggi chiuso per restauro).
Nel punto esatto dove avvenne il martirio, i monaci costruirono a ricordo del fatto, attorno al XIV secolo, una piccola cappella, restaurata nel 1600, ben visibile (grazie ad un cartello) percorrendo la provinciale prima di arrivare alla Badia dal lato del lago di Ganna.
Di fronte alla cappella si trova la fonte sgorgata al momento della costruzione delle cappella e a pochi metri di distanza, entrando verso il bosco potrete scoprire la “Fontana dei sassi rossi”, altra fonte così chiamata perché le pietre che contiene sono macchiate di un colore rosso vivo. La leggenda vuole che i sassi siano stati macchiati dal sangue di Gemolo, decapitato lì accanto … Questa piccola area (con tavoli di legno e pannelli didattici) vale una sosta magari prima di raggiungere l’abbazia o al ritorno.
Potete pensare anche di partire direttamente dalla Cappella di San Gemolo e a piedi continuare fino al Maglio di Ghirla, in questo caso il percorso è più lungo (circa 1.5 km in più) quindi la fattibilità dello stesso dipende dalla propensione dei bambini a camminare.
Le origini
Il Lago di Ghirla ha origine glaciale e la sua alimentazione deriva esclusivamente dal torrente Margorabbia proveniente dal lago di Ganna. Ricco di fauna ittica è caratterizzato da acque limpide . La sua unicità risulta data dalle sponde boschive e dai colori particolari che si specchiano nell’acqua del lago creando dei panorami fantastici.
Note
Ristoranti: La trattoria del Lago, Bar/campeggio Tre Laghi, Tre Risotti, Laghetto
Pista ciclabile Suggerimento: Dalla Badia si puo’ raggiungere la pista Ciclopedonale fino al Maglio di Ghirla