Cesar Manrique: ecclettismo, contaminazione, impegno, con un pensiero all’Italia

27 Feb 2024

Con i Viaggi di Enzo in camper, ho avuto il piacere di visitare la Fondazione Cesar Manrique a Lanzarote. Il maestro incanta per il suo eccelettismo, le contaminazioni, il suo impegno civile e anche per i rapporti con l’Italia. Amava Venezia e Pasolini…Lo sapevate che aveva partecipato alla Biennale di Venezia?

La Fondazione Cesar Manrique e la “sue” bolle

Ho visitato la Fondazione Manrique a San Ferdinando, vicino ad Arrefice- Lanzarote, con le “sue” bolle. La metafora delle bolle create da lui in vita e valorizzata dal gruppo di amici che ha voluto “ricordare” l’amico, l’artista, ma soprattutto l’uomo. Alle 5 bolle, ovvero dei “buchi” che ricordano le origini vulcaniche di Lanzarote, ho associato le mie impressioni.
Sulla prima ho visto un artista in crescita. Lui è stato pittore, scultore, performer, ma soprattutto un contaminatore. Nato a La Graciosa, nel 1919, si è spostato a Lanzarote. Ha vissuto in Spagna, New York, in Francia e poi, momenti, in Italia. E qui lui ha “preso” ed ha “restituito”. E’ stato “contaminato” dall’Italia. E’ stato amico di Pier Paolo Pasolini, delle Avanguardie italiane degli anni sessanta ed è stato alla Biennale di Venezia ben due volte(nel 1955 e nel 1960). Insomma una artista “canario” con nel cuore l’Italia. Questo mi inorgoglisce, perchè nella bolla 3 ci sono gli incontri con artisti italiani e una mitica foto con Venezia con l’acqua alta, poi Milano e Roma

Le Opere – Publiche e non solo

Manrique, essendo un ecclettico, ci ha donato-lasciato Opere a 360°. Dalle opere pubbliche, ovvero grandi installazioni in Spagna: Jameos del AguaMirador del RíoJardín de CactusTimanfaya, etc. Sono soprattutto interventi vincolati all’industria turistica, ai quali Manrique donò una funzionalità economica e sociale inedita nella cultura spagnola.

Ma poi tante opere pittoriche legate alla sua isola, Lanzarote, che ho avuto il piacere di vedere in diverse bolle, ma in particolare la seconda. (Espacios) .Qui alcune contaminazioni con le origini vulcaniche e poi ispirazione verso l’identità, che troviamo nella bolla 5 ovvero nel “suo” studio.

Impegno civile

Una delle caratteristiche che distingue un artista è il cambiamento. Ogni artista produce “cambiamento”, trasformazione. Ebbene nelle opere di Cesar, questo aspetto è molto forte. Forte verso le opere, ovvero con la produzione del “manifesto” culturale “ARTE-NATURA, NATURA-ARTE” , che si respira nell’osservazione di tanta bellezza.

Poi l’altro aspetto, l’impegno dell’artista verso il proprio territorio. Manrique ha fatto parte del movimento contro l’abusivismo, le prime iniziative “aggressive” verso la “sua ” Lanzarote. Con un gruppo di amici, ma soprattutto a fianco del popolo “canario”, ha guidato rivolte contro la cementificazione.
Grazie alla sua notorietà, e grazie alla comunicazione, è risuscito a frenare le ruspe.
Cio’ ha portato, successivamente, alla dichiarazione di Lanzarote Patrimonio Unesco per la Biosfera.

Arte Totale

Detto cosi e per il numero di Opere visibili in Fondazione sembra “contenuto”. Invece Cesar ha lavorato a diversi tipi di opere: dalle Opere Pubbliche, alle Opere “plastiche”, alle Opere Scultorea. Ma non finisce qui. In effetti, lui è stato autore di quella che si chiama “Opera Totale”.

Ovvero, coltivatore di diversi linguaggi creativi‚ pittura, scultura, urbanistica, arte pubblica‚ nel complesso della produzione artistica di Cesar Manrique, è ravvisabile una palpabile volontà d’integrazione con la natura. Proposito sincretistico‚ e totalizzante‚ arte totale, come definito da lui stesso esplicato nella progettazione di spazi pubblici. In definitiva, uno sforzo di armonizzazione che non si richiama soltanto alla sua passione per la bellezza ma anche per la vita.

La qualità della vita

Un altro aspetto che mi ha coinvolto dell’artista canario, è la voglia di vivere. Potremmo affermare , usando un eufemismo, “viva la vida“.


In effetti, scendendo nella parte sotterranea della Fondazione, Bolla 4 – Piscina e poi bolla 5 – Studio, si nota il piacere della vita. Cesar, non si è negato. Ha vissuto.

La piscina, uno lo spazio enorme per il Grill, tavoloni enormi per far star bene i suoi amici, ma anche le amiche-donne. Anzi, da questo punto di vista, è stato un “amatore” (vi ricordate il film di Toto’?). Questo si evince, attraversando la bolla 2 e 3, con la stanza da letto. le foto con amici a far “baldoria”, ad essere felici.
Non è scritto in nessun posto che una artista per essere tale deve essere “infelice”!.
E questo vale sempre e per tutti!
Ebbene questo il valore-messaggio che ho preso da questa stupenda esperienza. Grazie Cesar!

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