Un pezzo di Oasi Zegna in piazza Duomo a Milano

Un pezzo di Oasi Zegna in piazza Duomo a Milano

Le aiuole di piazza Duomo sotto la tutela del Gruppo Zegna. Scompariranno dalla piazza Bananeti e Palme. Avendo casa a Andorno Micca, comune alle falde dell’Oasi, sono orgoglioso di questa scelta…

La mia soddisfazione

Da Milano, Piazza Duomo, parte il progetto che prevede la creazione di nuove Oasi Zegna nel mondo.

Zegna sarà partner ufficiale del Comune di Milano per la riprogettazione e la cura delle aiuole di Piazza Duomo per i prossimi tre anni. 

Il Gruppo ha lavorato con un gruppo di esperti botanici e paesaggisti per portare a Milano alcuni degli elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna nel rispetto della biodiversità e dell’ecosistema.

La mia soddisfazione è grande perché ho la mia casa “relax” ad Andorno Micca in provincia di Biella a ridosso dell’Oasi.

All’Oasi hanno imparato a sciare i miei figli, all’oasi facciamo trekking, qui passiamo il Ponte di Capodanno.

Insomma è uno dei miei luoghi del cuore e di relax…

La scelta

Cambia l’aiuola di piazza del Duomo: dopo palme e banani, arrivano canfore, rododendri e fiori bianchi di filelfo dalle alpi biellesi. La nuova sponsorizzazione dello spazio verde nella piazza centrale di Milano sarà firmata da Zegna, che si è aggiudicato il progetto..
La nuova piantumazione, verrà ufficialmente presentata al Salone del Mobile del 2024
Le specie verranno ripiantumate presso Oasi Zegna a fine ciclo e garantiranno la creazione di un habitat favorevole alle farfalle e agli insetti impollinatori.

Il Progetto
Il progetto vincitore prevede di portare alcuni elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna, il territorio di circa 100 km quadrati, situato nelle alpi biellesi, voluto da Ermenegildo Zegna negli anni ’30 del Novecento.

Le aiuole saranno ridisegnate per promuovere il rapporto tra persone e natura, ispirandosi al dipinto di Dino Buzzati del 1957: la piazza, nell’illustrazione del grande scrittore e giornalista, era trasformata in un paesaggio alpino, le guglie della cattedrale in cime di montagna e la pavimentazione in prateria.

Addio alle Palme di Beppe Sala

“Palme addio”, ha scritto il sindaco di Milano Beppe Sala su Instagram: “Oasi Zegna gestirà quello spazio verde per i prossimi tre anni.

Le nuove aiuole saranno caratterizzate da una struttura di base permanente composta da quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età.

Tra questi troveranno posto, a rotazione, rododendri dall’autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Le specie si alterneranno nel rispetto delle diverse stagionalità e con una ripiantumazione in Oasi Zegna (nel Biellese) a fine ciclo.

I viaggi di Enzo in Camper. Parco Rurale di Anaga: biodiversità a due passi dalla città…

I viaggi di Enzo in Camper. Parco Rurale di Anaga: biodiversità a due passi dalla città…

Ho visitato il Parco Rurale di Anaga, nel Nord di Tenerife. Mi sono fermato al Centro Accoglienza di Cruz del Carmen e grazie a Ophelia, ho visitato la mostra ed avuto news. Lo sapevate che è il parco rurale più studiato d’Europa? Arrivano anche tanti studenti extraeuropei grazie alla collaborazione con l’Università de la Laguna…E poi qualche curiosità…

Il Parco Rurale di Anaga

Uno dei motivi del mio trasferimento al Nord era di vedere e scoprire anche la parte verde di Tenerife. Dopo la scoperta di alcune delle bellezze della parte Sud. (vedi articoli precedenti).

Il Parco Rurale di Anaga, il Teide, oppure la distesa verde di La Orotava-Puerto erano tra gli obiettivi. Mercoledi 23 novembre 2023 ho visitato Il Parco Rurale di Anaga.

Il Parco, è una vasta area naturale protetta che si trova nel nord-est dell’isola di Tenerife ed è dichiarata Riserva della Biosfera. Il parco copre 14.418 ettari e si estende tra tre comuni: Santa Cruz, La Laguna e Tegueste, ovvero la “penisola”.

In totale, il Parco Rurale rappresenta il 7,9% dell’isola di Tenerife.

La sua altezza massima la raggiunge con il picco Cruz de Taborno di 1.024 metri di altitudine…

Cosa si trova?

Grazie alla gentilezza di Ophelia del Centro visitatori Cruz del Carmen, sonoriuscito ad avere news in due direzioni. Alla mostra “stabile” in corso nella struttura grazie alla quale ho avuto idea della Flora e della Fauna e dei popoli presenti. Poi ho voluto “provare” e sempre grazie a Lei, ho fatto i tre percorsi consigliati “sense”. Successivamente mi son portato fino a Las Mercedes, un paesino che si distende sul parco. Tutto il parco è disseminato di insediamenti umani che istituiscono un armonioso e bel paesaggio rurale. A questo va aggiunto il valore culturale derivante dall’utilizzo dell’area dagli aborigeni. Più di 2.000 persone, discendenti dei “Guanci”, vivono attualmente nei 26 centri abitati del parco. La ripida orografia e le difficoltà per raggiungere queste aree hanno contribuito al mantenimento di una singolare forma di insediamento umano nel territorio che fornisce un prezioso patrimonio culturale. Nei primi secoli, dopo la conquista, fiorirono città come Taganana, con un’economia di esportazione di prodotti come la canna da zucchero e il vino. Purtroppo questa estate un vasto incendio ha ridotto la bellezza di questa preziosità, esempio di biodiversità.

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La Flora

Il clima particolare della zona rende possibile l’esistenza di uno dei campioni più importanti di laurisilva al mondo (un tipo di foresta nativa di più di 40 milioni di anni), ora conservato solo nelle isole Canarie, Madera e alcune isole delle Azzorre.

E’ una risorsa molto importante, dal momento che la sua massa fitta forestale trattiene l’umidità, ricaricando così le falde acquifere (depositi naturali di acqua sull’isola).

La Fauna

La fauna predominante è costituita da invertebrati, ma anche gli uccelli abbondano. In realtà il parco è stato dichiarato zona di protezione speciale per gli uccelli.

La mia esperienza:
Ho voluto “provare” e sempre grazie a Lei, ho fatto i tre percorsi consigliati “sense” live A, B, C e poi mi son portato fino a Las Mercedes, un paesino che si distende sul parco. (la salita meno piacevole!)


I primi tre percorsi sono relativamente facili.

Ci si addentra attraverso l’ingresso principale fronte Centro, dove tra l’altro, c’è la piccola (pechina) Chiesa di Cruz Carmen (chiusa, purtroppo per lavori. Come anche il ristorante difronte. Non bello!)

Mi sono rifatto, comunque con l’osservazione del panorama alla Pico de l’Ingles, il punto più alto e panoramico del parco, dove in modo evidente ho potuto osservare Santa Cruz, La Laguna-San Cristobal e Tegeste…adagiata sul parco.

Incontri

La mia esperienza è stata ricca. Ho incontrato delle ragazze provenienti dalla Polonia, Anita e Susanna, con le quali, con il mio inglese-spagnolo “maccheronico”, abbiamo conversato sulla bellezza con inevitabili “transfer” in Italia ed in Polonia. Con particolare riferimento alle nostre e loro montagne.

Poi ho incontrato un gruppo di studenti inglesi provenienti dall’Università di Southampton dipartimento Geografia. Qui, in modo inaspettato, ho conosciuto Luca di Roma che studia li, il quale è stato un ottimo “facilitatore” e mi ha raccontato di quanto fosse importante il parco per gli studi sulla biodiverstià in Europa ed anche fuori.
Infine, Giacomo, un “commerciante” ambulante, ma per me, un grande uomo di marketing. La sua strategia. Ti offre un biscotto “canario” fatto dalla moglie e poi…come fai a non comprare altre leccornie? E alla fine, si esibisce nella sua specialità: cantare per amore e passione…io aggiungo anche per “business”!!!

Rho. Dopo i restauri, sabato 25 novembre con una grande festa, riapre villa Burba.

Rho. Dopo i restauri, sabato 25 novembre con una grande festa, riapre villa Burba.

Continua la collaborazione con alcuni blogger-amici all’interno dello spazio “Viaggiare è condividere- I vostri viaggi”” . Oggi tocca ad Andrea Re, creatore e gestore del blog “Storie di Andrea Re”, che mi/ci ha “regalato” questo prezioso contributo. Sebbene a 3500 km di distanza, sono molto legato a Rho ed a Villa Burba in particolare e non potevo perdere questa “preziosità”. .. Proprio un anno fa ho presentato qui il mio libro: “Una vita in corsa con la passione dentro” edito da “La Memoria del Mondo” alla presenza del Sindaco Orlandi e dell’Assessore Valentina Giro. Ma iniziamo insieme ad Andrea questo nuovo viaggio: “Burba, Bellezza Ritrovata” …verso il futuro…

Una giornata di attività per bambini, concerti e mostre.

Affreschi, dipinti, alberi centenari: Villa Burba, dimora nobiliare del 1600, trova nuova luce grazie agli interventi di restauro delle sale e del giardino storico, realizzati con fondi PNRR e con il contributo  di Regione Lombardia nell’ambito del bando “Piano Lombardia 2021 – 2022”. Per celebrare la fine dei lavori, il prossimo 25 novembre Villa Burba sarà teatro di convegni, laboratori e occasioni di festa.

Burba, Bellezza Ritrovata

Burba, Bellezza Ritrovata” sarà il tema della giornata: accompagnati dagli studenti ciceroni dell’IT Mattei, i visitatori potranno conoscere la storia della villa e apprezzare il frutto degli investimenti, che ammontano complessivamente a oltre 2 milioni di euro.

Nelle sale restaurate si potranno ammirare architetture illusionistiche, scorci di paesaggi e decorazioni tardo barocche di grande suggestione, oltre ai pregevoli cassettoni del soffitto, valorizzati grazie al nuovo impianto di illuminazione. Le sale sono state allestite con nuovi arredi e impreziosite dalla collezione di quadri del Comune di Rho, che raccoglie opere antiche e autori contemporanei. Un’attenzione particolare è stata dedicata a migliorare l’accessibilità alla villa, con la rimozione di barriere architettoniche in diversi punti.

Il lavori nel parco

I lavori nel parco hanno restituito l’impostazione a giardino inglese dell’800, con ampie radure e scorci pittoreschi in cui si distinguono diverse piante monumentali di oltre 100 anni. Sono stati riqualificati gli arredi esterni e gli specchi d’acqua: fontane e laghetto ora avranno nuovi giochi d’acqua e saranno più efficienti dal punto di vista ambientale utilizzando acqua non potabile. Una parte significativa di investimento è stata dedicata alla rimozione delle scritte vandaliche lungo tutto il muro di cinta interno ed esterno, ora ripulito e messo in sicurezza.

“Riscoprire la Burba: passato, presente e futuro”

Un momento di approfondimento per conoscere meglio il progetto complessivo è previsto alle ore 16 con una tavola rotonda dal titolo “Riscoprire la Burba: passato, presente e futuro” alla presenza del sindaco Andrea Orlandi insieme alle assessore Emiliana Brognoli e Valentina Giro, e ad architetti, restauratori e funzionari che hanno seguito il progetto in questi mesi. L’impegno dell’amministrazione comunale punta a una valorizzazione del più importante bene culturale pubblico della città, luogo di cultura vivace grazie alla biblioteca e alle numerose attività che si svolgono nelle sale seicentesche.

Attività educative e ludiche

La giornata prevede attività per bambini, concerti e mostre in collaborazione con numerose associazioni del territorio. Le visite guidate sono ad accesso libero con partenze ogni 20 minuti.

La Burba è un importante luogo di aggregazione per le famiglie, a cui sono dedicati diversi laboratori sia nelle sale che nel giardino: letture animate, dimostrazioni con cani guida, land art e un percorso alla scoperta dei segreti degli alberi, a partire dalle 10.30, su prenotazione al Tourist Infopoint.


Infine…

La giornata prevede inoltre due appuntamenti con il bel canto: alle 17.30 un concerto dedicato al periodo barocco e alle 21 un galà lirico dedicato alla “Divina” Maria Callas.

In mostra, oltre alla quadreria antica, le incorporazioni in plexiglass di Piero Airaghi, le fotografie di Giacomo Ciccarelli sugli stereotipi di genere, e la mostra sulla deportazione delle donne a Ravensbruck.

Non mancheranno le proposte culinarie al Bar Bistrot della villa, dove sarà possibile gustare, su prenotazione, pranzo, aperitivo e cena a base di piatti stagionali, come polenta, verze e costine. 

Storie di Andrea Re
web site: https://storiediandreare.blogspot.com/

Ringrazio Andrea Re per questo contributo e gli amici di Sempione News per alcune foto. Grazie!

I viaggi di Enzo in Camper. Le piscine naturali di Tenerife: oasi e funzionalità per la balneabilità

I viaggi di Enzo in Camper. Le piscine naturali di Tenerife: oasi e funzionalità per la balneabilità

La natura fa il suo, l’uomo il resto. E’ questa la sintesi delle piscine naturali a Tenerife. Io ho visitato e fatto il bagno in alcune di queste oasi dove in alcuni casi ci sono dei veri e propri stabilimenti, come a Puerto, con Le Martianez o quelle di Bajamar,
in altri casi più naturali come Jover, Alcalà, Guimar…Vi invito a seguirmi…

Le Piscine/Piscinas Natural

Avevo già “goduto” delle piscine nel mio recente viaggio di febbraio/marzo 2023.

In quel caso fu la curiosità a spingermi. Ora, spostandomi a Nord, è diventata una necessità.

Mi spiego meglio: nella parte Nord dell’Isola, l’Oceano Atlantico batte forte e si infrange, con le sue onde spumeggianti, contro gli scogli “vulcanici”. In questo caso, per uno che come me, che si è prefisso di fare il bagno tutti i giorni, era un problema.

Allora le Piscine, piscinas naturali come le chiamano a Tenerife, sono state la soluzione.

L’uomo ha circoscritto, attraverso interventi non invadenti, queste “pozze” , vedi Jover. In altri casi ha aggiunto costruendo dei veri e propri parchi acquatici. E’ il caso di Puerto oppure di Bayamar

Le piscinas/lago Martianez di Puerto de la Cruz

Il complesso di Lago Martiánez è uno dei luoghi simbolo di Puerto de la Cruz e una delle principali attrazioni di Tenerife. Dichiarato di interesse culturale e patrimonio storico con la categoria di giardino storico Questa bellezza paesaggistica, artificiale, è stata realizzata con pietra vulcanica,
E’ stata progettata dall’artista di Lanzarote, César Manrique. Si tratta di un complesso di circa 100.000 metri quadrati, formato da un lago artificiale centrale attorno al quale ci sono 7 piscine, giardini, solarium, terrazze, bar, ristoranti, centri culturali, ecc.

Questo complesso ricreativo che si trova a Puerto de la Cruz, nel nord dell’isola di Tenerife, offre una splendida vista sul mare e verso il Teide.

Piscine Bajamar

Le Piscine di BajaMar si trovano nella frazione di Bajamar del comune di San Cristobal de la Laguna e ha ben tre piscine naturali, due per adulti ed una per i più piccini con docce e spogliatoi.

L’acqua entra nelle piscine attraverso una botola che filtra le alghe, motivo per cui è così trasparente e al tempo stesso salutare. Le due piscine per adulti vanno dagli 1,50 ai 1,80 metri.
Bajamar mi è piaciuto anche perché c’è una vera piscina naturale creata a ridosso delle tre, ovvero un anfratto che attraverso delle “tribune”, o “agorà”, forma un’area con sabbia, e non scogli, dove è anche possibile “distendersi” e fare il bagno o nuotare in sicurezza. A ridosso della “spiaggia” c’è un chiringhito/baracchino, ma anche bar e ristoranti prestigiosi dove mangiare il “pescado” fresco.
Io ho mangiato al Cofradia Restaurant e… ci torno

Le piscine di Jover

Se Bayamar è piccola, Jover è proprio un gruppetto di case di pescatori, dove si sono aggiunte della case/appartamenti di tipo “vacazionali”.
Qui a a due passi da Tejina ed a 10 km da Bajamar, ho scoperto le Piscine, o meglio la “piscina” natural. La prima dove a occhio nudo, si vede il lavoro non invadente dell’uomo. E’ possibile vedere il percorso , che attraverso cunicoli, dall’Oceano entra l’acqua e cosi si alimenta l’unica “piscina”.
A latere c’è un’altra piscina “aperta” per i più esperti, dove è possibile tuffarsi e fare il bagno in sicurezza. Ma restiamo sugli scogli…

Ma non solo…Segnalo alcune anche al Sud…

Esistono Piscine naturali anche al Sud di Tenerife. Chiaramente vengono utilizzate di meno, perchè fortunatamente il sud possiede spiagge di sabbia e approdi/accessi facili per fare i bagni nell’Oceano Atlantico.

Ne segnalo alcune: quelle di Guimar, che ho visitato durante l’escursione alle Piramidi, oppure le  Piscine Naturali di Alcalá o meglio conosciute come il Charco de La Jaquita durante la mia visita a Los Gigantes (anche qui c’è qualcosa).

 Poi ci sono quelle di Guía de Isora sulla sulla costa di Guía de Isora , Charco de Golete, la piscina naturale Los Abrigos ovvero in località costiera di Los Abrigos da El Médano si arriva al Charco di Los Abrigos, un’altra delle piscine naturali meravigliose di Tenerife , Infine la Piscina Naturale di La Caletilla , a Candelaria.

Comunque un buon equilibrio per ritrovare/rsi in un’oasi di relax, ma anche funzionale per l’economia del posto…

I viaggi di Enzo in Camper. San Cristobal la città coloniale Patrimonio Unesco

I viaggi di Enzo in Camper. San Cristobal la città coloniale Patrimonio Unesco

Ho visitato San Cristobal de la Laguna, per brevità San Cristobal, con la mia amica Antonietta ed il fidato Martin. Ne avevo sentito parlare, ma è stata una scoperta straordinaria con un tuffo nel passato. Ve la racconto…

La bellezza diffusa anche nelle strade

Molti di voi, sanno quanto ci tengo ai Patrimonio Unesco. Oggi ho visitato San Cristobal ed il titolo ricevuto nel 1999, è davvero meritato.
La città coloniale ha strade che conservano il tracciato di una città del XVI secolo, dimore storiche color pastello e portici in pietra vulcanica, cortili interni con balconate in legno, accoglienti negozi e ristoranti, persone cordiali con un accento che affascina, un’atmosfera vivace e universitaria…Tra l’altro ho visitato la città nel pieno della preparazione e l’attesa per il Natale, la Navitad in spagnolo e l’atmosfera è  di dolce/simpatica attesa, anche se mi fa un po’ strano (Natale con il caldo!)
Chiaramente luminarie a “bomba”!

Sono tante le bellezze di San Cristóbal de La Laguna, modello di costruzione di diverse città dell’America Latina a forma di stelle. Io /noi l’abbiamo visitata di domenica e qualche eccellenza non era disponibile, come la Chiesa de la Concezion, ma ci siamo rifatti con la Cattedrale de nostra Signora…

San Cristobal Patrimonio mondiale dal 1999

San Cristobal, Patrimonio Unesco, si ispira, per la costruzione, ad un tracciato della città traendo ispirazione dalle carte nautiche. Infatti, la mappa di San Cristóbal può essere letta come una “mappa stellare” ed è stata il modello predecessore sud americane. Oggi, questa sorta di essenza coloniale rimane intatta.
Io/noi abbiamo fatto , non sapendolo, un percorso Turistico predefinito. Dopo aver parcheggiato al Parking di piazza del Cristo, abbiamo seguito calle de San Agustín, dove sorgono la Casa Salazar, l’antico Convento di San Agustín e il Palazzo di Lercaro dove risiede il Museo di Storia di tenerife. Da non dimenticare due tappe imperdibili: la Cattedrale de Nostra Senora (l’unica di Tenerife e che contiene una copia della Madonna de Candelaria) e la chiesa della Concepción.

La cattedrale di San Cristóbal de La Laguna

Nel 1818, a causa dell’isolamento, la diocesi Nivariense del vescovado delle Canarie adotta come sede la chiesa dei Remedios, che si converte così in cattedrale.

La cattedrale de nostra Signora, fu edificata su un eremo del 1511. Nel 1515 si cominciò a costruire una chiesa in stile mudéjar. Nel XVII secolo, concretamente nel 1618, il vescovo Antonio Carrionero fece costruire la torre del tempio e, nel XVIII secolo, vennero edificate all’interno diverse cappelle.

L’edificio attuale, in stile neogotico, venne realizzato tra il 1904 e il 1915, e Presenta tre navate con volte a crociera. Nel 1916 si costruì la torre destra. La facciata è una ricostruzione del 1825, in stile neoclassico

Prima parrocchia di Tenerife. l’Iglesia de la Concepción

L’ubicazione della chiesa primitiva fu decisa dal governatore “Adelantado” dopo la celebrazione della festa del Corpus Domini nel 1496. Nei secoli seguenti fu sottoposta a interventi di ampliamento e rimaneggiamenti. La ristrutturazione più importante è del XVIII secolo, su progetto dell’architetto Diego Nicolás Eduardo.

È stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1948. Presenta tre navate, con archi a tutto sesto e decorazione a cassettoni in stile mudejar

Costruita nel 1511 ha la torre seicentesca come suo elemento più rappresentativo. All’interno ci sono opere di Luján Pérez, Fernando Estévez, Cristobal Hernández de Quintana è una bella fonte battesimale dell’epoca dei conquistatores

Palazzi e musei

Passeggiando per il centro, al numero 16 c’è Casa Montañés, costruita nel 1746 e subito dopo Casa Lercaro, che prende il nome da una famiglia genovese che si stabili sull’isola. Oggi è sede del Museo di storia di Tenerife con dei bellissimi interni in cui prevale il legno. All’interno c’è un bel percorso tra ‘evoluzione civile, militare e religiosa dell’isola di Tenerife. Il museo è aperto tutti i giorni, dalle 09:00 alle 19:00. Chiuso il lunedì.

Visto, che siamo in attesa del Natale, bello il presepio seicentesco esposto in una delle ultime sale.

Al numero 28 di Calle Nava y Grimón c’è Casa Salazar, un fine esempio dell’architettura barocca delle Isole Canarie. Colpiscono i gargoiles uguali a quelli presenti nelle culture messicane prima della colonizzazione.

Ma il tempo vola e sono già le 17…in tempo per fare un salto alla vicina BayaMar per osservare il tramonto tra le piscine naturali e poi ri-tornare ala nuova casa @agrocampInvernaredito…

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