La rete per “viaggiare” insieme

La rete per “viaggiare” insieme

Da circa una settimana ho pubblicato “I Viaggi di Enzo” e arrivano apprezzamenti e collaborazioni. Mutuando il detto : “da soli si cammina, insieme si va lontano”, oggi voglio dedicarmi a questa riflessione…

La rete

Da circa una settimana ho pubblicato “I Viaggi di Enzo” e arrivano apprezzamenti e collaborazioni. Mutuando il detto : “da soli si cammina, insieme si va lontano”, oggi voglio dedicarmi a questa riflessione. L’obiettivo è di creare comunità…comunità di viaggiatori, di blogger che si “spendono” ogni giorno per far ri-vivere le loro esperienze anche agli altri.

A tal proposito ho creato l’area, non ancora attiva sul mio blog di “Condivisione”…

A tal proposito ho creato l’area, non ancora attiva sul mio blog di “I VOSTRI VIAGGI

Ecco allora che inizio a ringraziare questi nuovi amici-viaggiatori che hanno deciso di fare un percorso “insieme”.

Camper Club Altomilanese

Essendo io un camperista, posseggo un camper Ducato Granduca 64, il primo pensiero va a Giancarlo Amenta amministratore insieme a Nicole Fedeli del Camper Club Altomilanese, animatore di questa pagina fb e coordinatore di tanti soci amanti dell’Open Air.

Segnaliamo il blog del nostro amico Enzo Mari che oggi ci regala un interessante servizio su una splendida località del Biellese
“Oasi Zegna e Bielmonte” .

https://www.iviaggidienzo.blog/oasi-zegna-e-bielmonte-i…/

Il blog di Sabrina

Ringrazio altresì Sabrina Marianacci, giornalista e blogger.

Lei ha avuto una bellissima idea durante il Covid di dedicare un blog alla cucina, che si è trasformato poi nel “Il Blog di Sabrina” dove decisamente curva sui suoi viaggi in Italia ed all’estero e …qualche curiosità.

Lei è stata una delle mie “consigliere”…

Storie di Andrea

Un altro ringraziamento va ad un altro collega Andrea Re, giornalista e blogger che si è specializzato sulla “sua” Rho e racconta puntualmente eventi e  cronaca della città.

Il suo Blog “Storiediandreare” è diventato un riferimento per il territorio.

Infine stiamo per collaborare anche con “Milano curiosa” di Francesco Mezzotera che racconta di aneddoti di Milano perché non si puo’ non parlare di Milano, città accogliente ma meta di milioni di turisti e viaggiatori, ogni anno.

Grazie a Tutti Voi!

Consigli: le isole Borromee sul lago Maggiore. Eccellenza a due passi da casa.  

Consigli: le isole Borromee sul lago Maggiore. Eccellenza a due passi da casa.  

In questa calda estate, a due passi dai noi, ci sono bellezze straordinarie. Tra queste le Isole o meglio, l’Arcipelago delle Isole Borromee. Con le Alpi a cornice e i caratteristici paesi che si affacciano sulle sue sponde, la bellezza del Lago Maggiore è esaltata da queste “perle” del Golfo Borromeo.
Da sempre fonte di ispirazione per letterati, artisti, musicisti e scrittori di tutta Europa che ne fecero meta nell’Ottocento del Grand Tour, i territori del Verbano sono riconosciuti ancora oggi come meta del turismo d’élite. L’arcipelago è composto da: Isola Madre, Isola dei Pescatori e Isola Bella…

Le Isole Borromee: Isola Madre

Il consiglio per visitare le isole è di prendersi una giornata e dedicarsi a tutte e tre.
La prima tappa sarà l’Isola Madre, l’isola più grande delle tre e l’isola più importante del Lago Maggiore. Sull’isola c’è un palazzo cinquecentesco immerso in un magnifico giardino botanico all’inglese che risale alla fine dell’800. Grazie ad un clima favorevole, sull’isola si trovano molte piante esotiche (tra cui molte piante rare, come il famoso cipresso del Kashmir) nonché pavoni bianchi, fagiani dorati e delle buffissime galline dalle piume bianchissime e tutte arruffate. I Giardini sono stati inseriti nella rivista Internazionale Giardini d’Italia! .

Isola Madre: Palazzo Borromeo

Terminata la rilassante visita dei giardini (da cui si gode anche una bella vista sulle sponde del Lago Maggiore e sulle altre isole) entrerete poi a visitare palazzo. Il palazzo risale al 500 e in tutte le sale ci sono dei bellissimi arredi che provengono da diversi altri palazzi e tenute di proprietà della famiglia Borromeo. Molto particolare la ricca collezione dei teatrini per marionette antichi con cui venivano intrattenuti i membri della famiglia e i loro ospiti. La visita dei giardini e del palazzo richiede almeno 1h e mezza, volendo anche di più. Sull’isola ci sono anche un ristorante e un bar.

Isola dei Pescatori

Dall’Isola Madre si va poi sull’Isola dei Pescatori, che è l’unica isola pubblica delle tre ed è anche l’unica abitata stabilmente da una piccola comunità. Quello che doveva essere un antico borgo di pescatori oggi è completamente dedito al turismo ed è pieno di ristoranti, bar e negozi di souvenir o prodotti alimentari. L’isola rimane comunque molto carina ed è perfetta per fare la pausa del pranzo prima di andare su Isola Bella. Tra i tanti ristoranti vi consiglio il Ristorante Verbano, sull’estremità orientale dell’isolotto (è il ristorante dell’hotel omonimo, vedi sotto Dove Mangiare).

Isola Bella

L’Isola Bella è invece famosa per il suo paradisiaco giardino all’italiana con al centro il Teatro Massimo, composto da dieci terrazze che vanno a formare una piramide tronca adornata da statue e fontane; l’impianto scenografico è di rara bellezza!! Il giardino e il palazzo furono voluti dal conte Vitalino Borromeo nel 1650, ma ci vollero ben 4 secoli per trasformare uno scoglio nell’opera magnifica che visitiamo noi oggi. Il palazzo è molto più sontuoso rispetto a quello dell’Isola Madre, con le sale storiche: la Sala del Trono e delle Regine,  la stanza di Napoleone (che fu ospite qui), la Galleria del Generale Berthier e molte altre.

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Oasi Zegna e Bielmonte: i miei luoghi del cuore

Oasi Zegna e Bielmonte: i miei luoghi del cuore

Ho la fortuna di avere la seconda casa ad Andorno Micca (paese natale di Pietro Micca condiviso con Sagliano). Posizione strategica per escursioni naturalistiche e culturali. Ho già raccontato della mia esperienza al Sacromonte di Oropa, oggi vi racconto un’altra esperienza: quella fatta all’Oasi Zegna e della località Bielmonte… dove vengo con Federico e Rebecca da almeno trent’anni. Perché?

Perchè preferisco ritornare nel “mio” rifugio in Valle Cervo?

Perché è un parco-Oasi riconosciuto dal FAI (Fondo Italiano per L’ambiente) ma è anche Patrimonio Unesco per Oasi Forest e Patrimonio Unesco della città di Biella per la creatività. (sono i miei valori!)


Perché l’ha “creata” Ermenelgildo Zegna ed ora lo segue, attraverso una fondazione la figlia. Mi interessano imprenditori mecenati, che hanno restituito quello che la fortuna gli ha donato. Ed Ermenelgildo è un esempio come i nostri Carlo Dell’Acqua o Antonio Bernocchi…ma per fortuna ce ne sono tanti.


Perché è a due passi da casa mia, ma anche da Milano, Torino e Novara.

Perché mi sento a casa ed accolto.

A Bielmonte faccio spesso tappa da Stefano e Marco, (Bar Chalet Bielmonte e Bar della Panoramica) i due bar che mi accolgono principalmente d’inverno e mi coccolano davanti alle loro “stufe”.


D’estate preferisco passare da Elena che ha l’Agrichiosco Alpe Mergosio.

Ma poi se si vuol passeggiare un salto a Bocchetto Sessera dove ci sono infiniti sentieri per apprezzare la bellezza di questa valle Cervo.

Per i più audaci, pista di Mountain Bike, oppure un salto al palazzetto del ghiaccio, d’inverno, oppure ai campetti di basket all’esterno del bar di “Stefano”.

Le relazioni, l’ospitalità

E a proposito di accoglienza.

A Bielmonte faccio spesso tappa da Stefano e Marco, i due bar che mi accolgono principalmente d’inverno e mi coccolano davanti alle loro “stufe


D’estate preferisco Elena che con il marito “malgaro” alle alpe Margosio ti offrono i “loro” prodotti della “loro” malga. Ieri mi/ci hanno proposto i “loro” affettati, ma anche la Toma “invecchiata” con il “loro” yogurt con i “loro” mirtilli…Insomma da provare .  
Il tutto con vista sul Monte Rosa ed in particolare punta Nordest di 4.600 metri…


Per l’occasione ho approfittato del miele “nostrano” prodotto da un apicoltore della valle e “assaggiato” su due tazze di terracotta realizzate da Cinzia che fa parte della scuola delle “terracotte” di Ronco Biellese all’interno dell’Ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese.

Insomma piacere e bellezza in tutti i sensi.

Un po’ di storia dell’Oasi

La località Bielmonte è il cuore dell’Oasi Zegna ed è stata “creata” da Ermenegildo Zegna negli anni Cinquanta, quando la Strada Panoramica raggiunse il punto più alto, a 1500 metri di altitudine.

Le caratteristiche paesaggistiche lo resero luogo ideale per lo sviluppo delle prime strutture dedicate all’accoglienza turistica e degli impianti di risalita; in breve tempo Bielmonte divenne meta prediletta soprattutto per le famiglie, grazie alla felice esposizione al sole e alla splendida vista sulla Pianura Padana. Di recente sono stati sviluppati numerosi itinerari per mountain bike che si estendono fino ad abbracciare il Monte Rosa e l’anfiteatro morenico di Ivrea. Infine, per chi ama scoprire la natura in sella al cavallo, il centro equestre, che si trova nei pressi del Piazzale 2, organizza passeggiate e corsi di equitazione nei mesi estivi.

Per i ragazzi, il rolba run e il palazzetto dello sport offrono l’opportunità di divertirsi in compagnia, con campi da basket e da volley.

Nei mesi invernali il comprensorio sciistico offre 10 km di tracciati per lo sci da discesa, 20 km per lo sci di fondo, una pista da pattinaggio coperta e una fitta rete di sentieri percorribili con le racchette da neve. Nella stagione verde, un’accurata segnaletica accompagna i visitatori attraverso i percorsi per il trekking e il nordic walking.


Per saperne di più

www.oasizegna.com
Per dormire, mangiare e servizi: https://www.oasizegna.com/it/bielmonte-inverno/
e poi Agrichiosco Alpe Margosio  – Elena  – 345 608 6473 (irrinunciabile link https://www.alpibiellesi.eu/agrichiosco-alpe-margosio/)
Ecomuseo della Terra Cotta giorgio.rey@virgilio.it

Estate da ridere a Parabiago

Estate da ridere a Parabiago

Lo sapevi che a Parabiago per tutto il mese di agosto, esiste la rassegna Summer Time che da oltre dieci edizioni rende felice chi resta in città? Ti racconto la prima serata ed il programma…

Un evento di socialità in città.

E c’è di più: la manifestazione accoglie comici di cabaret di fama nazionale: quest’anno a far ridere ci hanno pensato : Nosei, Faiella, Vito e Lauretta.

Il primo sabato 5 agosto a Villa Corvini è toccato “inaugurare a Stefano Nosei: risate intelligenti e argute

La bellezza che pervade il nostro territorio e la lungimiranza di alcuni primi cittadini passano anche da manifestazioni che fanno comunità. Passare una serata d’agosto, per fortuna sabato 5 il caldo era sopportabile, è anche occasione di socialità. Ed io sono grato a chi organizza manifestazioni di questo tipo.

Sabato 5 ci ha pensato Stefano Nosei conosciuto al grande pubblico grazie alle trasmissioni televisive che non si è risparmiato e non ha risparmiato battute sulla situazione attuale partendo e narrando musicalmente le contraddizioni del Belpaese.

Nosei è stato diretto, mai banale con ironia intelligente ha valorizzato, laddove ce ne fosse stato bisogno, l’ironia di un grande come Gaber e in alcuni passaggi musicali, ha cantato De Gregori e di altri grandi cantautori. E poi dedica alle donne come Consoli, Arisa, Elodie.

PROGRAMMA

Ecco il programma per le altre serate d’agosto del Parabiago Summer Time.

Il 12, protagonista della seconda serata sarà Alessandra Faiella, attrice comica soprattutto in ambito teatrale, conosciuta al grande pubblico per svariati programmi televisivi: da Producer, Pippo Chennedy Show e Comici, Zelig e Mai dire Domenica e tanti altri…

I 19 agosto sarà invece la volta di Vito, pseudonimo di Stefano Bicocchi, comico, cabarettista, attore e conduttore televisivo, noto fin dagli anni ’80 per la sua partecipazione, a molti programmi televisivi comici da Via Teulada 66, Lupo solitario, L’araba fenice, Dido… menica, Drive In, Telemeno ecc

A chiudere la rassegna 2023, sabato 26 sarà l’istrionico Claudio Lauretta, già apprezzato a Parabiago che ritorna con un suo nuovo show.
Grazie Parabiago per questa opportunità!

Le foto sono dell’amico e fotografo Beppe Fierro di AsseFocale

Verbania: la città giardino del Lago Maggiore

Verbania: la città giardino del Lago Maggiore

Continuando a proporre consigli, una perla del lago Maggiore, sponda Piemontese, è senza dubbio Verbania. La città è riconosciuta come “Città Giardino” del Lago Maggiore con le sue ville, per la sua eleganza a due passi dalle Isole Borromee…

Varbania: bellezza , natura, arte

La bella città di Verbania sorge sulle sponde settentrionali del lago Maggiore, dal cui toponimo latino, lago verbanus, ha origine proprio il suo nome. Verbania nasce in realtà dall’unione di quattro distinti e antichi centri (Verbania, Suna, Pallanza e Intra), disposti al di qua e al di là del fiume Toce, le cui acque sfociano sul lago antistante.
Le sue Ville, i suoi giardini ne fanno un luogo turistico-culturale apprezzato già dal 1800 dove grandi scrittori scelsero come mete questa “perla” del Maggiore, insieme a Stresa e le Isole Borromee.

Parchi e Giardini

Con i suoi rigogliosi parchi e giardini, nonché ville e altre eleganti testimonianze storiche, Verbania è conosciuta oggi con il nome di “Giardino del lago Maggiore”, una meta straordinariamente piacevole e ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di un angolo incantato sulle suggestive rive del lago Maggiore. Sin dall’Ottocento la cittadina fiorita di Verbania diventa elegante e privilegiata meta per l’élite culturale di tutta Europa, grazie anche alla meravigliosa vista che da qui si apre verso sud incorniciando con estrema grazia e bellezza le isole Borromee e i loro palazzi e giardini incantati.

Cosa vedere a Verbania

I giardini botanici di villa Taranto

La villa, oggi sede della prefettura del Verbano-Cusio-Ossola, porta il nome di un suo antenato, nominato appunto duca di Taranto da Napoleone.
Il giardino della villa situata proprio tra Pallanza e Intra sul promontorio detto della Castagnola. è interamente visitabile e ospita circa un migliaio di piante e un immenso patrimonio botanico di oltre 20 mila differenti specie e varietà vegetali

Villa Giulia e i suoi Giardini

Tra gli altri affascinanti giardini di Verbania è senza dubbio da menzionare quello della splendida villa Giulia, che oggi rappresenta il parco pubblico cittadino. Costruita verso la fine dell’Ottocento in stile neoclassico sulle rive del lago Maggiore, villa Giulia colpisce per il suo stile semplice ma al tempo stesso monumentale, arricchito da preziosi materiali quali marmo di Carrara, marmo rosso di Verona e granito rosa di Baveno. Nel corso del Novecento diventa prima casa di cura poi casinò cittadino, una discoteca, fino a diventare spazio comunale per mostre ed eventi.

Vila San Remigio

La particolarità di quest’ultimo, rifugio negli anni di personalità come Gabriele D’Annunzio e Umberto Boccioni, che qui ritrasse il compositore italiano Ferruccio Busoni, è quello di essere suddiviso in stanze, secondo la moda e gli stili dell’epoca, e così si possono riconoscere, attraversandoli, un giardino all’italiana, uno all’inglese, un altro medievale, un bosco e un frutteto, tutti sapientemente armonizzati tra loro. Ognuno di essi a un tema: le Ore, la Letizia, la Mestizia, le Memorie e, infine, il giardino dei Sospiri,

Gallery (un ringraziamento particolare a Sergio Banfi Photographer ed amico!)

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