Premiato a Roma Matteo Beretta e Simona Lauri per ”I Colori dell’Anima tra Arte e Diplomazia”

Premiato a Roma Matteo Beretta e Simona Lauri per ”I Colori dell’Anima tra Arte e Diplomazia”

L’Ambasciatore della Bulgaria a Roma, S.E. Todor Stoyanov, all’interno del progetto Doc Italy I Colori dell’Anima tra Arte e Diplomazia” ha premiato, Matteo Beretta e Simona Lauri de “Il Pasticcione” di San Vittore Olona per Il Pane Rosa Mon Amour, il pane che “avvicina” i popoli. Premiato anche il Miele Varesino dell’apicoltore Gervasini. Due eccellenze che valorizzano il nostro territorio. Ecco il racconto…

Il mio rapporto con Matteo Beretta de il Pasticcione

Ho conosciuto Matteo Beretta, durante la mia esperienza a San Vittore Olona, circa 15 anni fa prima come direttore del quotidiano on line www.Assesempione.info e poi come direttore di www.Sempionenews.it.
Grazie all’associazione dei commercianti di San Vittore Olona, ho scoperto la sua voglia di “crescere” di “fare” e di “intraprendere”. Con il gruppo capitanato da Luigini Poli del Gruppo Poli, Dunia dell’agenzia viaggi  “I cinque Mulini” e di Alessandro Lattuada dell’omonima boutique, ne abbiamo fatte… per rendere “Attrattivo” il paese. Con Matteo in particolare abbiamo collaborato per Arte Panettone, realizzato video per valorizzare la sua attività e le bontà che “produceva”. E poi eventi come partner della corsa “Cinquemulini”, “Summer Night”, la “Fiera di Settembre” e tanto altro.
Sapere che è stato “premiato” con un riconoscimento dall’Ambasciata della Bulgaria con “Il Pane Rosa Mon Amour” inventato e realizzato insieme al Maestro panettiere Simona Lauri, mi riempie il cuore e rafforza la mia tesi, ovvero “fare” per passione e sono convinto, come Matteo ci dimostra, che i risultati verranno (il mio monito versus le nuove generazioni!)

Il Progetto”I Colori dell’Anima tra Arte e Diplomazia”

I Colori dell’Anima TRA ARTE E DIPLOMAZIA, progetto a cura della Pres. Doc Italy Tiziana Sirna, il Presidente dei Cavalieri di San Silvestro Mons. Luigi Casolini di Sersale, dell’Avv. Domenico Naccari Pres. Della Fondazione CRE, del Maestro Marco Orlandi e del Cons. Fabrizio Santori, Vice Presidente della Commissione Roma Capitale, nasce dalla consapevolezza della centralità di Roma in ambito internazionale e dall’esigenza di dare un messaggio chiaro di unione, condivisione e collaborazione tra le Nazioni in un momento drammatico segnato da inaccettabili guerre che stanno cambiando il quadro socio politico mondiale.  La manifestazione si è svolta il 17 giugno 2024 nella meravigliosa cornice dell’Ambasciata della Bulgaria a Roma; grazie alla collaborazione tra DOC Italy e l’Ambasciata di Bulgaria a Roma, l’ambasciatore S.E. Todor Stoyanov ha aperto le porte dell’Ambasciata e ha ospitato l’Italia e le sue Eccellenze.

Il Legame-rete tra Italia e Bulgaria

DOC Italy ha omaggiato l’Ambasciatore e tutti i suoi ospiti  con un tour tra i loro “Sapori e Saperi” con piatti della tradizione bulgara sapientemente eseguiti dagli Ambasciatori  del Gusto DOC Italy con prodotti di nicchia e unici.

Un evento incontro con due grandi protagoniste, Bulgaria e Italia con una storia che si intreccia sin dall’epoca dei Romani che oltre ai colori della bandiera condividono 144 anni di relazioni diplomatiche, di amicizia, di rapporti commerciali di tutela del Patrimonio Culturale ed artistico; di legami creatisi nel corso della seconda metà dell’800 che costituiscono ancora oggi un simbolo delle relazioni fra i due Stati. Doc Italy ha fatto vivere ai Diplomatici ospiti dell’esclusivo evento la Terra di Bulgaria, la Storia Bulgara, i Profumi Bulgari attraverso i suoi piatti e i suoi rappresentanti

La collaborazione tra Matteo e Laura

A rappresentare l’Eccellenza della panificazione italiana con il “Pane di Tipo 1 con latte fermentato”, denominato  “Rosa Mon Amour” c’era Simona Lauri di Varese,  nonché Maestra Lievitista Ambasciatore del Gusto DOC Italy, panificatore artigiano e nipote d’arte, laurea in Scienze e Tecnologie  Alimentari, docente, giudice in campionati nazionali e mondiali di pane, grandi lievitati e pizza,  vanto della panificazione italiana e varesina, vincitrice di premi e riconoscimenti sia nazionali sia internazionali. 

Simona Lauri ha omaggiato l’Ambasciatore con una composizione  di pane Rosa Mon Amour , pensato e creato appositamente per l’occasione da lei e da Matteo Beretta de “Il Pasticcione” di S. Vittore Olona (MI) in segno di condivisione di arte, tradizioni, cultura, scienza, passione e anima  tra i due popoli. Matteo, ha mosso i primi passi con papà Pietro frequentando corsi formativi e realizzando il passaggio generazionale finalizzato, tra l’altro, a creare continuità ed identità tra le generazioni.

Il Pane Rosa Mon Amour

Il Pane italo-bulgaro Rosa Mon Amour nasce dalla necessità di coniugare sia il colore e la forma della Rosa Bulgara o Rosa Damascena sia l’aroma estratto proprio dai petali della preziosissima varietà, tipica della Valle della Rose in Bulgaria, (la cui fioritura è proprio tra metà maggio e giugno!), con il L. bulgaricus, tanto conosciuto per le sue proprietà probiotiche nel settore caseario (yogurt, latti fermentati, ecc.) quanto sconosciuto proprio per la sua origine bulgara, ma soprattutto con l’arte tradizionale millenaria  della panificazione italiana, attraverso le mani sapienti di due grandi eccellenze artigianali  di Varese e di S. Olona (MI). Tale intensità sensoriale non poteva non trovare un abbinamento per contrasto, sapientemente calibrato, con un’altra specialità di Varese, anch’essa presente in Ambasciata Bulgara; il miele millefiori dell’Apicoltura Gervasini.  Il profilo sensoriale di quel particolare miele millefiori di Velate, dalla nota vegetale, floreale, canforata, lievemente legnosa e amara del tiglio/castagno era in perfetta armonia con le note dolci, acidule, floreali del pane Rosa Mon Amour.

Il Museo Gianni Rodari: “fantastica storia” dello scrittore di Omegna

Il Museo Gianni Rodari: “fantastica storia” dello scrittore di Omegna

Ho visitato il Museo Gianni Rodari in occasione del mio viaggio/soggiorno/vacanza sul Lago d’Orta e complice il brutto tempo di questa estate, ho approfittato per “scoprire”, la “fantastica storia” dello scrittore di Omegna. Ebbene si: questo museo racconta le storie del territorio, storie per adulti e piccini, scritte con passione dal giornalista e per me uno dei pedagogisti più illuminati del secolo scorso…

La mia esperienza

Come accennato ho visitato il Museo Gianni Rodari in occasione del mio viaggio/soggiorno/vacanza sul Lago d’Orta e complice il brutto tempo di questa estate del 2024, ho approfittato per “scoprire”,la “fantastica storia” dello scrittore di Omegna. La scoperta è stata al di sopra delle aspettative. Qui in uno spazio contenuto, mi sono addentrato nelle opere dello scrittore-giornalista, nelle sue intuizioni ,a anche nelle sue teorie che stanno dietro la moderna pedagogia. Ho scoperto la temporalità, la cadenza, la creatività anche attraverso il collegamento a questi luoghi, alle sue ispirazioni “fantastiche” conseguenti.
Straordinarie poi le “macchine intelligenti” poste al primo piano. Qui in un moderno data base, ovvero magazzini delle storie, magazzini delle conoscenze, si possono creare storie seguendo percosri differenziati, scambiando i protagonisti (ora il lupo, ora il gatto, ora personaggi da inventare, per avere il fine che più ci piace…E scusate se è poco! (per un uomo vissuto il secolo scorso!)

L’Edificio

Il Museo Rodari sorge nel cuore del centro storico di Omegna e si raggiunge percorrendo una piccola via in salita; in salita come la Nigoglia, il torrente che attraversa il paese e costituisce uno dei simboli identitari del Cusio. Non a caso, la prima sala del Museo è concepita per accogliere il pubblico e contestualizzare il territorio: il visitatore si trova davanti ad un portale ad archi che richiama i portici omegnesi e ad una proiezione della Nigoglia che si sviluppa in altezza e ci ricorda il famoso motto rodariano:
“La Nigoia la va in su 
e la legg la fouma nu.”

L’ edificio di proprietà comunale, è a pochi passi dal Municipio e dalla casa natale dello scrittore per favorire un percorso che dal Museo conduca il visitatore alla scoperta di Omegna.

Il fabbricato , originariamente dei primi anni del sec XXIX°, è stato interamente ristrutturato nel 2022 utilizzando in modo massiciio la Multimedialità e per favorire la creazione di ambienti senza ostacoli adatti alla destinazione museale. Lo consiglio a grandi e piccini.

Il Museo – le stanze

Il Museo è piccolo ed è incastonato nelle viuzze della città.  Mutuando il detto: botte piccola, vino buono…Si sviluppa su due piani ed in ogni piano ci sono due sale. All’ingresso accoglienza perfetta di…che ci introduce. Ma il bello del Museo è l’interattività. Fin da subito, nella prima sala spazio ai “luoghi” rodariani, ovvero una mappa interattiva dove si presentano in modalità multimediale, le eccellenze del lago d’Orta, con Isola San Giulio, Pettenasco, Omegna, luoghi a me cari. E parlando di Omegna sempre giu, cè un’attenzione a questa città-località tra l’industriale e turismo. Ci sono, sempre in modo interattivo, le industrie dei “casalinghi”. Lo sapevate che la prima Moka è stata “inventata qui? E’ la Bialetti che la produce, oppure le rubinetterie, oppure casalinghi…
Al secondo piano spazio alle opere di “Gianni”, mi viene da chiamarlo cosi per i miei past ruoli di docente e ora di giornalista. Qui , sfogliando una libreria elettro-multimediale, è possibile “sfogliare” i suoi racconti. Infine la stanza del “fare”. Qui ho visto attive tre/quattro “macchine” intelligenti. Altro che A.I.? Qui i ragazzi, ma anche gli adulti possono “creare” storie utilizzando data base manuali. Ne ho provate tre. E cosa dire del “telefono” racconta storie in diverse lingue con codice? Altro che Podcast!

In giro per Omegna
Il monumento più rappresentativo, oltre il Museo Rodari è la Collegiata di Sant’Ambrogio. La costruzione della chiesa risale al Medioevo e presenta una sovrapposizione di più stili all’originario impianto romanico. Bello il campanile. L’interno è a tre navate, con diverse cappelle, la più importante delle quali contiene il Polittico di Fermo Stella da Caravaggio. Da segnalare anche la Cappella del Carmine, con la statua della Madonna ed ai suoi lati le statue di Sant’Ambrogio e Sant’Antonio. Nella chiesa sono conservate anche le reliquie di San Vito Martire, trasportate da Roma ad Omegna nel 1611 dal Vescovo Bescapè.. Di epoca medievale, fu costruita intorno all’XI secolo ed è quanto resta delle cinque porte che si aprivano sulle mura di Omegna in età medioevale: la porta Maggiore, la Salera, la Segnara, la Castello e la Valle, oggi detta “Romana”. Chiaramente il Museo Rodari e poi il centro storico tutto da “assaporare a piedi. Fuori città segnalo, a due passi il Centro Sportivo a Bagnera con una bella Oasi e a due passi Il paese dei gatti a Brolo (vedi link). Noi abbiamo pranzato al Matisse e sia l’accoglienza, sia la vista mozzafiato sul lago, insieme all’ accoglianza del personale, ci hanno ripagati!

Un successo il viaggio “Suoni nelle Fabbriche”: la rete, il territorio, i virtuosismi

Un successo il viaggio “Suoni nelle Fabbriche”: la rete, il territorio, i virtuosismi

Dopo il lancio , le attese sono state rispettate al primo concerto: “Uno stradivari per la Gente – Suoni nelle Fabbriche” e rispettati anche i “valori” sottesi. Rete tra pubblico/privato(Wiz Chemicals), rete tra orchestre, la valorizzazione delle periferie con un concerto in una fabbrica a Dairago, e poi i virtuosismi della nostra eccellenza territoriale che ci riempie di orgoglio, il Sanvittorese Lorenzo Meraviglia diretto magistralmente dal maestro Mauro Benaglia dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano. Il Maestro, altra eccellenza, che ha donato ai circa 490 intervenuti, emozioni Stra-ordinarie( link alla diretta streaming di Wiz Chemicals)…E poi servizi su TG3 Lombardia ore 14 e tg24. Ma andiamo con ordine…

Esecuzione di Ciaikowsky op 35 per violino del Maestro Lorenzo Meraviglia

La mia emozione al concerto

Ho avuto il piacere di aver ascoltato anche in altre occasioni, il Coro e Orchestra dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano, eccellenza che ha suonato in mezza Europa e non solo, Ma ieri il Maestro Mauro Benaglia con i suoi 36 orchestrali ed il Best-collaboratore-amico, Lorenzo Meraviglia, si è/sono superato/i. E l’emozione, il coinvolgimento è arrivato a me ed agli 489 invitati. Invitati istituzionali e, per la maggior parte, dipendenti della Wiz Chemicals ed i loro familiari, che hanno seguito con passione, coinvolgimento fino ad alzarsi e battere le mani diretti dal Maestro nel brano di chiusura(Inno d’Italia). Già dal primo brano, si è capito subito che era una serata straordinaria a partire dal programma scelto per emozionare e arrivare a Tutti. Da Mozart, a Rossini, Verdi, Ciaikowsky il fine: avvicinare tutti alla musica “colta”. Ma poi le emozioni sono cresciute quando ad affiancare l’Accademia è arrivato il Coro Ars Nova di Cerro Maggiore.
Per non parlare dell’esecuzione del Maestro Meraviglia che  mi ha costretto a “registrare” la sua esecuzione durata 20 MINUTI da SOLISTA, con il violino OMOBONO-STRADIVARI del 1730 (uno dei 13 esistenti al mondo!!! E per finire i bis, tris da Gugliemo Tell, all’Inno d’Italia(vi lascio all’esecuzione).

La Musica-I suoni nella Fabbrica

Tra le righe ho già trasmesso le emozioni ed il coinvolgimento non solo mio. A partire dalla scelta dei brani e dalle esecuzioni. Ha aperto la serata il Maestro Mauro Benaglia con una bravissima “narratrice” che ci ha introdotto dei vari brani. La prima esecuzione, impeccabile, dell’Orchestra Accademia Concertante d’Archi di Milano con Wolfang Amadeus Mozart opera n. 40 per “arrivare” a Tutti e “rompere” il ghiaccio. Uno straordinario Giacomo Puccini nel Gugliemo Tell, Overture erroneamente definito “la cavalleria Rusticana”.
Verdi l’ho apprezzato per due motivi: per la scelta di “O Signore dal Tetto natio” e “Va pensiero” ma soprattutto per il coinvolgimento del Coro Ars Nova di Cerro Maggiore. Questa è vera Rete! E parlando di rete, cosa dire della STRA-ORDINARIA esecuzione del maestro collaboratore amico di Mauro Benaglia ( ed anche mio. Lo seguo da quando era giovanissimo ed alle prime esecuzioni-esibizioni), Lorenzo Meraviglia? Lorenzo, è stato al “di sopra”. Ha suonato per ben 19, 45 minuti! Vi assicuro che non volevo smettere di fermare la videocamera e ho registrato tutto (sui social non si puo’ superare un minuto, ma ho desistito ugualmente!)
(per chi volesse seguire la diretta clicca qui) Mentre servizio di TG3 Lombardia ore 14 clicca qui e tg24 )

Esecuzione Accademia Concertante d’Archi di Milano – Mozart Sinfonia n. 40 –
Esecuzione “Va pensiero” di G. Verdi – Accademia Concertante d’Archi di Milano

Il Concerto perché?

Il concerto aveva tanti obiettivi e conteneva in se’ tante novità. Come ho accennato nel lancio sempre su questo blog. Uno dei primi: portare la musica nelle fabbriche per far incontrare due realtà che magari non avrebbero altro modo di confrontarsi. Si è partiti con la Wiz Chemicals di Dairago. E questo è un altro valore a me caro: aver portato la musica “colta” a Dairago. In questo caso si coinvolge il territorio e le istituzioni come affermato dall’Intervento del Sindaco Rolfi. Altro elemento : fare rete. Si evince dall’incipit: la Fondazione Ticino Olona ideatrice dell’iniziativa, insieme alle fabbriche coinvolte(falegnameria di Matteo Magugliani, CMG, Costruzioni Meccaniche Giani, Ex-Industrie Elettriche e Wiz Chemicals) , ai comuni coinvolti (Dairago, Castano, Legnano, Marcallo con Casone), mira ad AVVICINARE il mondo del lavoro, il mondo “del fare”. Un valore “forte”, espresso in serata più volte da Salvatore Forte, presidente della Fondazione Ticino Olona, da Marcello Mazzoleni, presidente della Fondazione x Leggere e il padrone di casa, Guido Azario di Wiz Chemicals con la sindaca Paola Rolfi.

I racconti
I racconti della serata sono stati realizzati in anteprima del Concerto. (vi invito a vedere sul mio canale Youtube de “I viaggi di Enzo” altri video).
In anteprima Guido Azario, visibilmente distrutto per il grave lutto della perdita della suocera-mamma, ed ha affermato: “Quando Salvatore mi ha coinvolto, ho accettato subito senza pensarci su due volte. L’iniziativa di portare la Musica nelle Fabbriche ha convinto sia me sia i miei tre figli coinvolti nell’azienda per i valori che l’iniziativa contiene anche e soprattutto per i nostri dipendenti”. Sulla stessa linea Salvatore Forte, presidente della Fondazione Ticino Olona: “Quando ho presentato l’iniziativa a Guido non ha esitato ad approvare, sapendo a cosa andava incontro. In men che non si dica ha trasformato la sua fabbrica con i suoi cestelli a fare da “scenografia” , che a detta del maestro Benaglia, ha un’acustica adeguata e che renderà la serata Stra-Ordinaria, proprio nell’Etmologia della parola!. ( E cosi è stato!). Parole di supporto all’iniziativa sono giunte dalla sindaca di Dairago, Paola Rolfi che ha dichiarato : “anche i nostri territori vengono valorizzati”. Ha chiuso il “racconto introduttivo, il presidente di Fondazione x Leggere di Abbiategrasso Marcello Mazzoleni che ha chiosato ” A Forte non si puo’ dire di no. Appena pronto il progetto ci siamo attivati subito per diffondere  e creare cultura sul nostro territorio”. Ed ora la parola alla musica!

Gli ospiti

Non mi capita spesso , nel mio nuovo ruolo di Giornalista-Blogger di citare Ospiti o Istituzioni. Ma per l’evento “Uno Stradivari tra le gente – Suoni nelle Fabbriche” mi permetto, anche per rafforzare l’autorevolezza della manifestazione e del lavoro svolto tra la Fondazione e la Wiz ( il pres Forte l’ha dichiarato in apertura serata). I politici presenti sono stati i sindaci ed assessori del territorio. A partire dal Sindaco di Dairago, Paola Rolfi, dal suo vice, Gatti, dai sindaci dei Comuni coinvolti per gli altri concerti ovvero Castano, Marcallo e Legnano(presente l’Assessore alla Cultura Guido-Bragato). Poi il mondo delle Associazioni di Volontariato a partire dai Rotary Club del territorio (presenti i presidenti del Castellanza, Bu.Ga.le, del Rotary Parchi Alto Milanese), nonché alcuni rappresentati dei Lions Club del territorio. E poi le associazioni di Categoria. A partire da Confcommercio, Confartigianato, Confindustria. In questo caso presente il presidente Maurizio Carminati e signora, Giuseppe Scarpa past presidente, il presidente Fondazione Famiglia Legnanese Giuseppe Colombo Claudia Minesi e tanti altri (ricordo che Guido è stato presidente del Rotary Castellanza-Bu.Ga.le e attivo in Confindustria con ruoli di rappresentanza nel settore della chimica).
Infine un ringraziamento va fatto a Tutto lo staff della Fondazione Ticino Olona con particolar riferimento alla segretaria Anna Poretti.

Esecuzione Inno di Mameli – Accademia Concertante d’Archi con coinvolgimento pubblico
Mostre: “Demopretoni/ Un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica” di Tono Zancanaro

Mostre: “Demopretoni/ Un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica” di Tono Zancanaro

Continua il contributo di Mauro Bianchini che dalla sua Romagna manda contributi per chi è alla ricerca di Mostre particolari che valgono un “viaggio”. Sto parlando di : “Demopretoni/ Un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica” di Tono Zancanaro in corso a Longiano (FC)…

Erotismo e sessualità

La raffigurazione dell’erotismo e della sessualità espressa nelle più distinte discipline artistiche è stata fatta passare per secoli, in maggior misura, dalla porta di servizio.

Gli apprezzamenti associati all’autorevolezza o meno degli artisti  passavano dai salotti ai pubblici riconoscimenti.

Del resto in una nazione pervasa di parrocchie, prima si deve passare dal confessionale.

In peculiare misura anche le opere di Tono Zancanaro appartenenti al ciclo Demopretoni hanno avuto una diffusione limitata causa “l’aggravante” di avere inserito nelle sue tavole personaggi appartenenti a contesti politici e religiosi.

La Mostra “Demopretoni/ Un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica”

A rendere omaggio a uno dei disegnatori e incisori tra i più significativi del Novecento concorre “Demopretoni/ Un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica” inserita nel circuito della Biennale del Disegno di Rimini, a cura di Flaminio Balestra, Manlio Gaddi dell’archivio storico Tono Zancanaro e Guido Bartorelli storico dell’arte, in corso presso il Castello Malatestiano di Longiano.

Realizzati tra il 1945 e il 1947 i disegni, al di là dell’esplicita raffigurazione, esprimono l’insofferenza e il disincanto dell’autore nei confronti dei prodromi che all’epoca delineavano la nascente Repubblica.

Nel tratto, allo stesso tempo lieve e avvolgente che caratterizza le opere di Zancanaro, si scorgono i sanguigni tumulti della carne, la licenziosa appropriazione dei corpi altrui, la protervia di chi si concede in  privato ciò che rinnega in pubblico.

Con cadenza simile a fogli di diario Zancanaro tutto avviluppa tra ironia, dissacrazione e estatica leggerezza. Nel continuo tumulto di dissolvimento e concretezza le forme si avviluppano in una ragnatela esistenziale dove pare impraticabile alcuna possibilità di redenzione.

Tono Zancanaro – “Demopretoni/ Un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica” – Longiano (FC).Piazza Malatestiana 1. Fino al 28 luglio 2024. Orario: da martedì a domenica 10-12/15-19.

Al via il 1° Concerto “Uno Stradivari per la Gente – Suoni nelle Fabbriche”: un viaggio nella musica con il Maestro Lorenzo Meraviglia

Al via il 1° Concerto “Uno Stradivari per la Gente – Suoni nelle Fabbriche”: un viaggio nella musica con il Maestro Lorenzo Meraviglia

Con molto piacere ho partecipato alla Conferenza stampa de “Uno Stradivari per la Gente” – Suoni nelle Fabbriche” per presentare il primo dei 4 concerti, che si terrà il 22 giugno nella “Fabbrica” Wiz Chemicals diretto dal maestro Marco Benaglia dell’ l’Accademia Concertante d’Archi di Milano e l’esibizione del Maestro Lorenzo Meraviglia con il violino Omobono Stradivari del 1730 (ho avuto il piacere di vederlo a 30 cm! Emozionante) che ci farà viaggiare nel tempo . E mutuando le parole riprese dal Presidente Salvatore Forte : la cultura ha un ruolo preminente in ogni cosa, che bisogna guardare all’uomo perché nessuno sforzo durerà nel tempo se non si eleverà l’animo umano, che le armi segrete sono i libri, i corsi culturali, i concerti, le mostre, i dibattiti (che lui spesso ospitava nella sua fabbrica)…

Esibizione in Wiz Chemicals del Maestro Lorenzo Meraviglia

I Community days: Il progetto “Uno Stradivari per la Gente” – Suoni nelle Fabbriche

Conosco Salvatore Forte da circa 30 anni. Ho avuto il piacere di averlo come mio “Preside” oggi si direbbe Dirigente e ho scelto di collaborare con lui dal 2000 all’I.S. dell’Acqua anche grazie alle sue “vision”. Poi l’ho re-incontrato come presidente della Fondazione Ticino Olona con entrambi ruoli diversi: lui presidente della Fondazione territoriale a creare “comunità per la “coesione sociale” , io nel ruolo di direttore di Sempionenews. Ebbene le sue visioni ci portarono a creare, insieme, il Corso di Giornalismo Glocal, dedicato a giovani giornalisti che volevano mettersi in gioco. E Salvatore, come mi permetto e mi permette di chiamarlo, ne ha fatte tante. Da Donne in°canto a Civil week, fino a Community days dove lo spirito è sempre lo stesso. Dopo l’edizione dello scorso anno, ecco la novità, Unica, di carattere nazionale, di portare la cultura” (in questo caso la musica), nelle Fabbriche con il progetto “Uno Stradivari per la Gente” – Suoni nelle Fabbriche”. Mi piace perché coinvolge i luoghi di lavoro, perché le fabbriche sono il luogo dove si fa comunità, perché si fa rete, perché collaborano Pubblico/privato. Ma soprattutto perché si porta la “Musica a TUTTI”.

Il progetto “Uno Stradivari per la Gente

La scelta della musica come strumento di cultura nacque dal fortunato incontro con l’Accademia Concertante d’Archi di Milano, diretta dal Maestro Mauro Benaglia, e dalla presenza di un violino Stradivari suonato dal Maestro Lorenzo Meraviglia, astro nascente del nostro territorio. La scelta di una location fece poi conoscere Fondazione per Leggere, eccellente realtà culturale con sede ad Abbiategrasso, presieduta da Marcello Mazzoleni.

L’anno scorso si sono tenuti quattro concerti in luoghi di prestigio (l’Abbazia di Morimondo, la Villa Corvini di Parabiago, il Palazzo Stampa di Abbiategrasso e la Chiesa di San Rocco a Cuggiono) che coinvolsero un pubblico vasto e affezionato.

Il progetto “Uno Stradivari per la Gente” – Suoni nelle Fabbriche

La modalità diversa è stata l’idea di portare la musica nelle fabbriche per far incontrare due realtà che magari non avrebbero altro modo di confrontarsi. Portarla poi in paesi anche di periferia ci è sembrata una iniziativa con un alto valore sociale per un territorio come il nostro.

L’iniziativa mira inoltre ad avvicinare alla Fondazione il mondo del lavoro (grazie alla sensibilità e alla disponibilità degli imprenditori coinvolti) e quanti, pur non avendo bisogno di noi, potrebbero diventare donatori e sostenere i progetti che approviamo.

E così Il 22 giugno p.v. si terrà il primo dei quattro appuntamenti di quest’anno che porteranno la musica eccellente nelle fabbriche eccellenti del nostro territorio. Uno dei 13 violini Omobono Stradivari del 1730, ancora attivi in tutto il mondo, suonerà all’interno della WIZ chemicals di Dairago.

I Partners…a partire dalla Wiz Chemicals

La WIZ chemicals è una azienda italiana nata nel 1983, di proprietà di Guido Azario, imprenditore “visionario” nonchè socio del Rotary Club Castellanza- Bu.Ga.Le,  che produce additivi chimici per l’industria dei laminati decorativi. Esporta quasi il 90% della sua produzione in tutto il mondo ed è attualmente la più importante azienda del settore. Azario è aiutato da circa 40 collaboratori tra i quali anche i suoi tre figli.

Quando gli è stato presentato il progetto, come afferma nel video, si è fatto subito “convincere”. Convinzione estesa anche dalla riconfermata sindaca di Dairago, Paola Rolfi, e dall’Assessore alla Cultura, Nicolò Gatti.   
Gli atri 3 concerti in programma si svolgeranno tra settembre e ottobre: uno sarà a Marcallo con Casone presso la falegnameria di Matteo Magugliani, un altro a Castano Primo presso la CMG, Costruzioni Meccaniche Giani, azienda leader mondiale nella costruzione di fibre ottiche e tubi in acciaio che attraversano l’oceano; infine, non con uno ma con due Stradivari, si terrà un concerto in una fabbrica di Legnano, nei capannoni delle ex Industrie Elettriche, per festeggiare il centenario di Legnano diventata Città nel 1924.

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