Il mio viaggio in camper: dalla Sacra di San Michele, fino a Mont Saint Michel (tappa 12)

27 Ago 2023

Dopo aver lasciato le Havre la nostra tappa dichiarata era Mont Saint Michel. Perchè c’ero stato con i miei figli quando erano piccoli, ero curioso di vedere il gioco delle maree, e perchè con Donatella e Aramis avevamo visitato la Sacra di San Michele ad Avigliana (fa parte del circuito dei percorsi di San Michele)… ma anche per tanto altro!

La tappa di le Havre non ci ha entusiasmato più di tanto se non per il fatto che la città dal 2005 è Patrimonio Unesco (questa dei Patrimoni è un mio cruccio!)… Ecco che puntare su Mont Saint Michel voleva essere più soddisfacente ed appagante.

In primis ci sono già stato con la mia famiglia qualche qualche annetto fa…ed ero curioso di vedere i cambiamenti. Ed oggi, abbiamo sfidato prima l’acqua, all’andata e poi, al ritorno il vento ed a piedi abbiamo raggiunto la meta…
Ma i motivi e le curiosità sono davvero tanti…

Le Maree

Lo sapevi che Mont Saint Michel rappresenta il luogo delle maree più alte d’Europa? Si parla di 15 metri!!! Inoltre sebbene abbiano costruito una diga per evitare esondazioni, ad orari particolari del giorno, il fenomeno delle maree si replica dalle 18,07 circa fino alle 19. E grazie ad un progetto Europeo , il tutto viene ricondotto nel letto “artificiale” grazie alla diga non “impattante”. Infine è stata costruita una strada dove si evita il blocco del passaggio verso l’abbazia in quegli orari e grazie ad un servizio efficiente di bus “bicondotti” (poichè non è possibile invertire il senso di marcia, ogni bus ha due “cabine” di manovra!…da vedere) si puo’ raggiungere il Monte fino alle 01,30 di notte. Noi il pulmann non l’abbiamo utilizzato ma immagino l’esperienza intrigrante…).

Saint Michel Patrimonio Mondiale Unesco dal 1979

E poi Saint Michel è stato uno dei primi Patrimonio Unesco. E questa riconoscimento se lo merita tutto. Attraversando le stradine, si sente la Storia che “permea”.

1300 anni di storia

A proposito di Storia, questo sito costruito nel 708 d.c. è stato realizzato in un periodo di 1300 anni utilizzando diversi stili e diverse generazioni di lavoratori.

L’idea fu ispirata da un sogno? Lo sapevi? Il vescovo Aubert di Avranches fu visitato nei suoi sogni dall’Arcangelo Michel. L’arcangelo lo incaricò di costruire una chiesa sull’isola rocciosa situata alla foce del fiume Couesnon. Il vescovo dopo la seconda annunciazione, inizio’ a costruire la struttura che si ispira ad una gerarchia feudale

La costruzione del Mont Saint Michael rappresenta la gerarchia feudale praticata all’epoca. Dio è, ovviamente, in cima, seguito dall’abbazia e il monastero. Le grandi sale sono costruite al di sotto di questo e poi vengono i negozi e le abitazioni. Quasi al di fuori delle mura, si trovano le abitazioni dei pescatori e dei contadini. Lo sapevi che sull’isola ci fu anche una prigione? E che gli inglesi non furono mai capaci di conquistarla?

Le fortificazioni e le onde di marea resero impossibile agli inglesi conquistare Mont Saint Michel durante la guerra dei Cento Anni. L’abbazia resistette all’assedio per trent’anni e la sua strenua difesa contro l’Inghilterra ispirò personaggi come Giovanna d’Arco.

Mont Saint Michel è un luogo di pellegrinaggio

Mont Saint Michel è noto per essere una destinazione turistica ma è anche un luogo di pellegrinaggio molto importante. Dal X secolo, molti pellegrini arrivavano all’abbazia passando per vie pericolose e le sabbie che coprivano la baia con la bassa marea. Senza il ponte che collegava la terraferma e l’isola, era un’avventura rischiosa attraversare la baia perché c’erano anche molti depositi di sabbie mobili nella zona. E questa caratteristica ha ispirato anche produzione di film e serie TV. (Ispirazione per Delitto a Mont Saint Michel, oppure ispirazione di “Rapunzel – L’intreccio della torre” o ispirazione per Minas Tirith, la capitale di Gondor nel Signore degli Anelli.)

Io, Donatella ed Aramis tutte queste sensazioni le abbiamo sentite sia nella parte spirituale (la chiesa dà una carica spirituale), ma anche e soprattutto nella parte storica…ma anche in quella culinaria. Non siamo riusciti ad assaggiare l’agneau de pré-salé, l’agnello di palude salmastra allevato nella baia del monastero perché abbiamo visitato il Monte di domenica e veramente è stato impossibile prenotare o entrare in alcuni ristoranti consigliati. Abbiamo curvato da restaurant St. Pierre a base sempre di prodotti tipici di formaggio ovvero il Camembert di Normandia , assaggiato questa volta liscio e poi con le cozze a parte (les Mules)), accompagnato da cidro questa volta de Normandie e dalle “teurgoule” il dessert a base di riso al latte e cannella…per la deliza del palato di Donatella!

Prossima tappa la città di Tours –  S T A Y   T U N E D!

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