Concerto solidale di @massimopriviero sabato 9 novembre 2024, al @teatrotirinnanzi insieme al @rotary_parchialtomilanese per “avvicinarsi” ai giovani attraverso il progetto D(Mi)Racconto una storia. Per l’occasione Priviero presenta il suo nuovo cd “Dario di una vita” e sul palco del #teatrotirinnanzi saliranno due giovani musicisti…Posti ancora disponibili…
Il Progetto (mi) Racconto una storia
Sono vicino al Rotary Club Altomilanese da un po’ di anni e da “cugino” Lion partecipo a diverse serate e da giornalista ho seguito diversi eventi solidali. Non potevo non sentirmi vicino a questa ultima iniziativa organizzata dal presidente Vincenzo Saitta Salanitri.
Il presidente in conferenza stampa, alla presenza del Sindaco Lorenzo Radice e dell’artista rock d’autore tra i più importanti italiani Massimo Priviero, ha introdotto i “services” del Club che si riunisce a Cerro e che tra i soci vede anche diversi amici. Tra i progetti realizzati ho seguito ad esempio quelli rivolti ai ragazzi come Progetto Mentoring, Screening visivo, Operazioni Carriere, Gavioli Film Festival, Progetto Bullismo, BA Classica. Bersi la vita, Legalità e cultura dell’etica oltre ai corsi specifici dedicati alle nuove generazioni. In tale contesto si inserisce il progetto “(Mi) racconto una storia” previsto il 9 novembre in occasione del concerto di Massimo Priviero che, per l’uscita del suo nuovo album intitolato “Diario di vita”, ha scelto la splendida cornice del teatro Tirinnanzi di Legnano per iniziare il tour 2024/25. Tra l’altro Massimo ha deciso di vivere anche a Legnano!
Obiettivo del progetto (Mi)Racconto una storia
Scopo del progetto è rendere “capaci” gli adolescenti di comunicare secondo modalità assertive, empatiche ed efficaci; acquisire tali competenze è un life-skill fondamentale. Partendo da un laboratorio di scrittura creativa, gli adolescenti vengono guidati all’espressione, attraverso lo strumento del teatro, di tutto quello che si vorrebbe ma non si riesce a comunicare. La scelta dell’artista non è casuale: Massimo Priviero, che presenterà il Cd nei testi delle sue canzoni parla di pace, di armonia, di condivisione di ideali – temi fondamentali nelle azioni di Rotary International – canta di obiettivi ambiziosi talvolta fin troppo audaci che il cantautore traduce nella canzone Il mio nome è pace in “SONO IL SOGNO CHE NON MUORE MAI”. Nella presentazione del brano ABBI FORZA, le parole del cantautore rimandano all’intento del progetto in parte finanziato dai ricavi del concerto: aiutare i ragazzi a darsi le risposte che da soli non trovano in modo da evitar loro di vivere momenti di difficoltà e di impotenza talmente grande da non renderli più capaci di apprezzare la vita; affiancarli nel processo di significazione non solo degli eventi che avvengono fuori da loro, ma anche delle emozioni, pensieri e sentimenti che sentono dentro di loro.
Le dichiarazioni di Massimo Priviero e del sindaco Radice
Massimo nella intervista esclusiva afferma: “Tante delle cose che ho scritto e che scrivo si portano dietro questa necessità: potreste chiamarla bisogno di forza di vivere …come se alzandoti al mattino tu realizzassi il conflitto e la difficoltà dell’anima tua rispetto a come gira il mondo che hai davanti; per questa semplice ragione hai la necessità di mettere quella che qui chiamo forza dentro alla tua vita, consapevole della tua fragilità ma anche del fatto che sei tu quello che disegna il più possibile il tuo destino. Inoltre ho scritto e pubblicato il cd per “arrivare” ai giovani. Mi son detto: quale futuro diamo ai giovani? Il problema del lavoro come lo affrontiamo? E forte del fatto che mio figlio vive a Londra perché qui non c’erano possibilità, la mia attenzione è tutta su di loro. Al concerto di sabato, avrò il piacere di esibirmi con due giovanissimi”. Ecco, per me, un esempio concreto di “comunicazione” e passaggio generazionale.
Parole a supporto anche da parte del sindaco di Legnano, Lorenzo radice che ha concluso la conferenza: “Ringrazio il Rotary Parchi e Massimo primiero per l’assoluta pregnanza e attualità nel cercare di dare risposta, in una dimensione etica, alle difficoltà dei più giovani nell’affrontare la vita e le sue sfide, in una società che sempre più li mette sotto pressione, schiacciati dal peso di una vita fatta sempre più di prestazioni e sempre meno di emozioni”.
Gallery