San Bartolomeo al Mare, la nostra meta, offre tante escursioni nella bellezza. Dopo una visita in paese, abbiamo scoperto Cervo, uno dei Borghi più Belli d’Italia ( ed è proprio vero!) con i suoi caruggi, gli anfratti, i panorami a picco sul mare. Un “presepe” “abbarbicato” sulla collina, che con le Chiese di San Giovanni Battista, San Nicola ed il Castello Clavesana mi/ci hanno fatto fare un “tuffo” nel medioevo, e non solo. E poi i localini, i bar ed i ristoranti panoramici fanno il resto. Da vedere…

San Bartolomeo a Mare
Abbiamo deciso di passare qualche giorno a San Bartolomeo. Il motivo: “ricaricarci” dopo il “grigio” degli ultimi giorni di febbraio a Legnano .
L’altro motivo è che a San Bartolomeo alcuni campeggi sono aperti tutto l’anno. E’ il caso del #campingrosa che ospita tanti stranieri.
Qui è stato un piacere soggiornare perché a due passi dal mare (ne avevamo voglia), è possibile fare passeggiate sulla promenade che collega da un lato #cervo e dall’altra con #dianomarina (e Castello) E ne abbiamo approfittato.
Il mare limpido, i frangiflutti, la sabbia composta da “sassolini” (non invadenti!|), i localini affacciati sul lungomare ne fanno una stazione balneare di tutto rilievo. Ma non solo… abbiamo scoperto anche due eccellenze culturali: la Basilica di Santa Maria della Rovere e la mini-zona archeologica adiacente a questa chiesa costruita su un tempio Paleocristiano ed ora adibita a funzioni religiose.
Gli scavi archeologici non sono ben visibili, ma danno il senso dell’importanza di questo luogo, a ridosso del nostro campeggio, fin dai tempi…
Cervo
A due chilometri da San Bartolomeo a Mare, il Borgo dei Borghi d’Italia: Cervo. Cervo è un paesino “abbarbicato” sulla collina che domina verso Genova, il Golfo Dianese in provincia di #imperia.
Il nome mi ha incuriosito subito.
Perché? Perchè ho/abbiamo una seconda casa a San Giuseppe di Casto di Andorno Micca nella Valle Cervo (perché bagnata dal fiume Cervo) . E quindi la curiosità ha avuto la meglio ben restituita da tanta bellezza.
In primis il paesino abbarbicato su uno sperone a picco sul Golfo. (fino a capo Cervo) ti accoglie . Ti rimangono dentro il borgo medioevale tra viuzze e caruggi, dove si sono insediati tanti artigiani, creativi, gallerie artistiche/culturali ed altrettanti B/B . I cervesi che avevano “intuito” in passato l’importanza strategica di vivere sullo “sperone“, per difendersi grazie anche al Castello Clavesana ed ora hanno capito l’importanza di aprirsi al Turismo.
Inoltre ho trovato i “Cervesi” molto disponibili, aperti e pronti a raccontare aneddoti sulla loro storia e le belle chiese ma anche i localini. Io consiglio #barmediterraneo nel piazzale/terrazza della Chiesa dei “Corallini” di #cervo e “Serafino”, ristorante a picco sul mare…


Chiesa di San Giovanni Battista o dei Corallini
La chiesa è stata progettata da Gio Batta Marvaldi, che l’ha iniziata a costruire nel 1686 lasciando poi il testimone al figlio Giacomo Filippo. I lavori sono terminati solo nel 1734. Una vera famiglia di architetti che hanno lavorato per più di cento anni in Liguria e Cervo è il loro capolavoro.
Il campanile invece è stato disegnato dal pittore Francesco Carrega di Porto Maurizio e costruito più tardi, nella seconda metà del Settecento. Nonostante questo, come puoi vedere, si inserisce perfettamente accanto alla chiesa.
La facciata è leggermente concava: sembra quasi voler accogliere i fedeli o forse abbracciare il mare e i naviganti.
In alto ci salutano le statue di San Giovanni Battista, al centro, Sant’Erasmo, a sinistra, e Sant’Antonio da Padova, sulla destra.
Entrando nella chiesa il colpo d’occhio è spettacolare grazie alla profusione di stucchi, marmi pregiati e sculture, e ad un altare di rara eleganza con il tabernacolo con marmi e alabastri fioriti.
Basilica di Santa Maria della Rovere
Incastonato nella cornice del Golfo Dianese nel Ponente Ligure, il Santuario di Nostra Signora della Rovere, si erge nell’antico e caratteristico Borgo Medievale della Rovere, sopra il #campingrosa .
Eretto nel 1300 circa, sulla Via della Costa della Via Francigena sul Cammino di Santiago dell’antico asse Roma-Santiago de Compostela, fu meta di pellegrinaggi dei Fedeli fin da tempi antichissimi, tant’è che a testimonianza vi sono sono dei resti romanici di “mansio romana” ossia di un luogo destinato alla sosta di truppe e cavalli databili al III-IV secolo D.C., a poca distanza dal Santuario stesso.
Il pellegrinaggio dei Fedeli assume contorni prodigiosi nel corso dei secoli, poichè le Cronache del 1600 narrano dell’Apparizione della Madonna, la quale apparve da una finestra del campanile del Santuario e, da allora, molteplici sono le guarigione miracolose agl’infermi, avvenute ed autenticate.


























































