Ho avuto l’occasione, all’interno della presentazione del corso di degustazione “Dalla Vigna al Calice” organizzato dall’Enoteca Longo presso Radio Delta International di partecipare all’intervista di Rudy Neri all’amica Paola Longo. Un’esperienza interessante che rappresenta un “viaggio” nel mondo del vino alla scoperta dei sapori e colori dei territori vicini e lontani da noi…Io non “spoilero” il corso, ma voglio fare con voi alcune osservazioni. Seguitemi, Ve le racconto…
Esperienza a Radio Delta International con Paola Longo
Ho partecipato ad uno dei primi corsi di degustazione del vino organizzato, qualche anno fa, dai Fratelli Longo, cosi era conosciuta l’Enoteca Longo a Legnano, in Famiglia Legnanese. Allora faceva “figo” “sapere” di vino anche per fare bella figura con …l’altro sesso! A distanza di qualche anno sono stato invitato a Radio delta International per approfondire questo mondo, ma soprattutto per collegare il corso all’esperienza del viaggio. Si è proprio cosi. Guardando il programma e gli obiettivi del corso; “corso aperto a chiunque voglia appassionarsi al vino, scoprire i segreti di territori e vigneti, imparare le regole per degustare e abbinare. Cinque incontri della durata di due ore, perfetti per avvicinarsi al magnifico mondo del vino con relatori proveniente da Tutta Italia, ovvero docenti, produttori ed enotecnici, il collegamento ai viaggi mi viene facile.
In primis, perchè Il corso “viaggia” in maniera “glocal” prendendo in esame l’esperienza di questi relatori provenienti da Tutta Italia, come ribadito da Paola, che “arrivano” a Legnano. E subito la prima considerazione: il corso si tiene in “locale”, a Legnano, ma coinvolge professionisti provenienti da Tutta Italia. Da qui il termine Globale
Visione Glocal
Questa occasione mi da la possibilità per dire altre due cose. La prima che ho fatto mia questa visione Glocal!. Nel senso che nel mio giro in queste zone della Francia, esiste una forte “identità” ed una forte propensione a fare “Rete”. In trasmissione mi son confrontato bene con Paola che lo scorso anno ha visitato per “lavoro” ma anche per “piacere” le stesse zone (Champagne, Bourgogne, Bordeaux). Mi è capitato, dopo aver visitato una cantina a Chablis, ma anche in Normandia per acquisti in negozi, che il responsabile/commerciante mi chiedesse se avessi visitato un’altra cantina/negozio della “rete” o facente parte delle “strade del vino”. … Da noi impensabile. Questo è dovuto al forte “campanilismo” tutto italico!…anche se le cose stanno cambiando…E Paola che è vicepresidente delle “Donne del vino”, l’associazione che coinvolge circa 1100 donne in tutta Italia, queste cose le stanno portando avanti.
Marketing Glocal
Da qui la seconda osservazione: i Francesi sanno “vendere” bene le “loro” cose. Qui Paola è concorde con me. Il vino è uno dei prodotti dove “investono” molto e sono stati, e forse lo sono ancora, maestri della comunicazione. Un esempio sia sull’autostrada, sia su strade secondarie o nelle città, la segnaletica di quella o questa zona del vino, è ampliamente valorizzata in tutti i modi.
Questa ultima osservazione nasce dal fatto, che dalla mia esperienza, i “cugini “ d’oltralpe, sono bravi a far riconoscere e ad inserire i beni Culturali (castelli, monumenti e chiese) nei Patrimoni Unesco! Ed ora sono diventati cosi bravi, che inseriscono intere zone del vino, in modo da far diventare attrattivo quel territorio. (L’esempio italiano delle zone/aree Patrimonio Unesco è la zona del Monferrato-Astigiano, Valdobbiadene-Conegliano, ed ora si appresta a diventarla la zona del Chianti) ).
Fuori Casello
Un’altra osservazione fatta in trasmissione, partendo dal corso, è che ogni viaggio ha bisogno di “conoscenza-Informazione-comunicazione”. Cosi oltre ai contenuti del corso, mi ha fatto piacere collegare il viaggio ad un prodotto “esclusivo” dell’Enoteca Longo: la guida “Fuori Casello”, giunta alla XVII edizione. Perché la collego a “I viaggi di Enzo”? perché è uno strumento “agile” e “pratico” per chi viaggia per affari o per vacanze, dove vengono segnalati i ristoranti e le trattorie a due passi dai caselli autostradali! ( e da questa edizione anche info Eno_turistiche). Un servizio insostituibile perché oltre ad essere digitale è anche in formato “cartaceo” (la vecchia e cara “carta”, che si puo’ “spulciare”, “pasticciare” con appunti ed anche… “regalare”! )
“Magazzino” Longo a San Giorgio su Legnano
Infine, il collegamento alla realtà locale-estesa dei Fratelli Longo. A due passi da Legnano, esiste “la Fabbrica dei regali”, preferisco chiamarla cosi ispirandomi alla “fabbrica del cioccolato”, di Tim Burton, dove ogni anno vengono spediti da San Giorgio su Legnano, circa 400.000 di pacchi-regalo-aziendali in tutto il mondo. Per tre mesi, a partire da settembre, Il “magazzino”, cosi preferiscono chiamarlo nella Longo Family, invia i nostri prodotti “culinari” dove il vino fa la parte da leone, in tutti i paesi della Ue ed Extra Eu.
Il Made in Italy
I nostri prodotti che implicano la nostra capacità del saper fare, del made in Italy, della nostra cultura “viaggiano” per accrescere la nostra posizione (in alcuni settori “dominante”)…aumentare il nostro export e..aumentare l’occupazione.
Ed io aggiungo, creare socialità e creare Comunità…”Glocal”!
Ho avuto il piacere di visitare Bergamo per l’anno della Capitale della Cultura 2023, insieme a Brescia. Mi/ci impegniamo a visitare anche la “Leonessa” prossimamente. I motivi? E’ vicina a Milano, è Patrimonio Unesco per le Mura Venete nella città Alta e …chiudeva la mostra di Vivian Suter e l’installazione di Whiteread, consigliatami da mia figlia Rebecca. Poi ho “scoperto” nuovi termini e tanto altro…Seguitemi, vi racconto…
Bergamo-Brescia capitale della cultura 2023
La visita a Bergamo è stato un piacevole ri-torno alla città del Tiepolo, che si è fatta ancora più bella per l’occasione della capitale della cultura insieme a Brescia. anno 2023.
Oltre alla distanza breve, al riconoscimento di città Patrimonio Unesco per le Mura veneziane, dell’arte diffusa, non mi/ci è dispiaciuta anche la logistica: da Legnano si raggiunge comodamente in 45 minuti, utilizzando l’autostrada, circonvallazione e parcheggi (tanti) nell’area dello sport della città ovvero zona Stadio-Palazzetto-Lazzaretto.
Da qui, ho diviso la visita giornaliera, potete seguire questa strutturazione se vi va: dedicare mezza giornata all’arte museale e poi nel pomeriggio visita alla città Alta, ovvero visita Open Air ed alla spiritualità…
La zona dei Museiper Bergamo- Brescia – La mostra di Vivian Suter I Musei son concentrati in via San Tommaso ( e da li’ a dx si sale dalla scalinata Boca per raggiungere la Città Alta seconda tappa della giornata) . Prima visita il GAMeC (museo d’arte moderna) per visitare la Mostra, che chiude oggi, 17 settembre) HOME di Vivian Suter(Buenos Aires, 1949) e Rachel Whiteread (Londra, 1963). Due artiste agli antipodi, tanto per le origini quanto per le soluzioni formali adottate: se la prima propone un immaginario complesso, un’indagine tra immaginari del sud del mondo. Qui Suter espone decine di tele dalle cromie sgargianti che affollano la sala espositiva, sovrapponendosi, scontrandosi, esplorandosi a vicenda; al centro, anch’essa travolta dall’impetuosità del colore, l’elementare struttura di una casa, quella che Vivian Suter ha scelto come propria abitazione e studio, sulle sponde del lago Atitlán in Guatemala .
L’Installazione di Whiteread
Discorso opposto il minimalismo marmoreo della seconda , Whiteread , che disarma lo spettatore con l’installazione al palazzo della Ragione in centro Città Alta contornata da “strappi” delle varie chiese bergamasche afferenti il 1200 fino al 1500. L’elemento della sedia, archetipo del design e dell’arte concettuale, viene manipolato dall’artista: le sedute in marmo disseminate nell’ambiente medievale non sono altro, in realtà, che la materializzazione dello spazio racchiuso fra le quattro gambe di due diversi modelli di sedie. Ciò che è vuoto diventa pieno e viceversa, come spesso accade nella pratica artistica di Whiteread. Poi il Tour prosegue nelle nuove sale della “Impermanente”, sempre al GameC, altra mostra “irriverente” con alcuni grandi a partire da Fontana e poi nell’ultima con Balla, Chagall e Kandisky.
Academia di Carrara
Un salto alla “dirimpettaia Accademia di Carrara con la mostra permanente “rinnovata” per l’occasione della Capitale della Cultura, presenta oltre trecento opere con capolavori di Pisanello, Mantegna, Bellini, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni e altri maestri della pittura italiana. La visita è un vero viaggio nella storia dell’arte che si snoda lungo un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento alla fine dell’Ottocento. L’Accademia Carrara, fondata nel 1796 da Giacomo Carrara, è considerata il museo del collezionismo italiano e una raccolta a livello europeo. Il nuovo percorso espositivo, rinnovato nel 2023, presenta oltre trecento opere con capolavori di Pisanello, Mantegna, Bellini, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni e altri maestri della pittura italiana. La visita è un vero viaggio nella storia dell’arte che si snoda lungo un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento alla fine dell’Ottocento.
Tappa culinaria
Finito il “giro” culturale al chiuso , anche perché a Legnano, abbiamo lasciato la pioggia, ci siamo meritato il pranzo.
La scelta non casuale, è caduta su “La bottega del Gusto” gestito da due “simpatiche ed “invogliatrici” Ostesse, che ci hanno proposto i “casoncelli” bergamaschi ; una bontà fatta in casa con carne, amaretti e bacon…e ottimo vino delle valli, e non solo.
Essendo lo spazio un “bazar” del gusto come si fa a non acquistare prodotti locali a “ricordo” come la birra dell’Accademia Carrara, “Arlecchino” che è la maschera per eccellenza bergamasca nelle opere di Goldoni?…
La corsarola e lo Scorlazzino
E poi, a piedi” per “smaltire, su per la salita de la boca ( a Bergamo la chiamano “Lo Scorlazzino”), siamo sbucati alle Mura venete, riconosciute Patrimonio Unesco dal 2017, ed in particolare alla “Porta San Giacomo” con il bel Convento dal quale c’è un panorama particolare delle Valli bergamasche. Da li’, continuando la salita, si entra nel borgo. Da qui alcune fontane, scorci mozzafiato, stradine ci hanno condotto prima alla piazza del mercato, attraversando il lavatorio (molto fotografato), alla Torre del Gombito (attuale sede dell’Ufficio del Turismo), per raggiungere la “Corsarola” la stradina piena di botteghe e negozi storici (primeggiamo quelli del cibo), e arrivare in Piazza Vecchia, il salotto buono di Bergamo, reso ancora più bello con l’installazione verde-verticale.
Li conoscevi questi termini? Scorlazzino o Scorlazzone (scalinata per raggiungere Città Alta), Corsarola (viuzze –caruggi in genovese), i Casoncelli di Bergamo .
Piazza Vecchia il salotto buono della città
Nel salotto, ovvero Piazza Vecchia, dovunque ti giri, c’è bellezza, un’emozione unica che è valsa la “salita” a piedi.
Su Piazza Vecchia si affacciano:
la Biblioteca Angelo Maj dalla bianca facciata
il vecchio Palazzo del Podestà
il Campanone, la torre che ogni sera alle 22 batte i 100 rintocchi che segnalavano in passato la chiusura delle porte della città
il Palazzo della Ragione
Noi ci siamo fermati, dopo la visita al Palazzo della Ragione e vista l’installazione di Witheread, gustato un ottimo gelato, ci siamo “crogiolati” al sole, prima di fare il Tour Spirituale.
La spiritualità a Bergamo
Ci siamo poi spostati sui luoghi della spiritualita, partendo da:
il “retro” di Palazzo della Ragione (un tempo era la facciata principale)
la Cattedrale di Bergamo (o Duomo), con la sua facciata bianca ed elegante
il piccolo Battistero in marmi policromi (un tempo si trovava all’interno della Basilica)
la Basilica di Santa Maria Maggiore con l’interno straordinario, composto da arazzi e stucchi pregevoli, anche se la facciata vera e propria non emerge:
la splendida Cappella Colleoni: con la cupola affrescata dal Tiepolo, riposano le spoglie del famoso condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni. Personaggio controverso e dall’ego molto sviluppato, verso la fine del XV secolo decise di occupare la sacrestia della Basilica di Santa Maria Maggiore per realizzare la propria cappella mortuaria. Dappertutto il simbolo della famiglia tre paia di testicoli! Lo sapevi?
Insomma una giornata ricca ed intensa che ci ha proprio soddisfatti. Mi auguro di avervi trasmesso la passione per questa città, in passato forse “trascurata” e che il riconoscimento ha ri-portato alla giusta dignità. Bergamo, vi aspetta, l’evento si chiude a dicembre 2023!
Dopo la festa dello Sport di domenica scorsa a Legnano, dove ho partecipato e c’erano tanti ospiti, esplode in questo we l’attenzione verso lo sport nell’altomilanese. Si inizia venerdi 15 settembre a Legnano, con la Stralegnanese by Night organizzata dalla US Legnanese, in allegato alcune note in caso di maltempo. Sabato 16, invece toccava a Busto Arsizio con la Festa dello Sport – Uno sport per tutti, ma a causa del maltempo previsto, è stata rinviata a sabato 23. Chiude domenica Parabiago con La festa dello Sport, che prevede, tra l’altro, l’inaugurazione del monumento a Libero Ferrario e a Rho, “Dai un pugno alla violenza” con Ring Rooster..Seguitemi
Un weekend ricco di sport
Dopo la festa dello Sport di domenica scorsa a Legnano, esplode in questo we l’attenzione verso lo sport nell’altomilanese.
La mia considerazione ritorna: abbiamo un gran territorio accogliente con tante iniziative a favore dei cittadini per una maggiore socialità e per fare comunità. Dopo i festival questo we attenzione allo sport con tante iniziative “dedicate”. Si inizia venerdi 15 settembre con la Stralegnanese by Night organizzata dalla US Legnanese (che in conferenza stampa ha presentato anche la 104^ Coppa Bernocchi che si correrà il 2 ottobre e prevede la partecipazione di ciclisti di fama mondiale) ), Si corre anche in caso di Maltempo!
Sabato invece tocca a Busto Arsizio con la Festa dello Sport – Uno sport per tutti. Chiude domenica Parabiago con La festa dello Sport, che prevede, tra l’altro, l’inaugurazione del monumento a Libero Ferrario e a Rho, “Dai un pugno alla violenza” con Ring Rooster…
Stralegnaneseby Night
La StraLegnanese by night 2023 è una gara non competitiva, occasione per i runners del territorio di mettersi in gioco. Essa coinvolge circa 1200 atleti tra professionisti, amanti della corsa che prevede anche un circuiti per i bambini.
Stralegnaneseby Night: info e percorso
Appuntamento alle ore 20 di venerdì 15 settembre . Ci sarà un percorso breve dedicato ai bambini con inizio alle 19. Quota d’iscrizione € 15,00 (dai 5 ai 12 anni: gratuita) La corsa verrà effettuata con qualsiasi condizione atmosferica, salvo disposizioni da parte delle Autorità. La quota di iscrizione non è rimborsabile (Con l’iscrizione, il partecipante riceverà il pacco StraLegnanese by Night con chip, informazioni utili, programmi, i gadget degli sponsor.
Sette i chilometri di un percorso che si snoderà tra le vie di Legnano.
Partenza dal castello Visconteo di viale Toselli, per proseguire lungo via San Michele del Carso, via XX Settembre, via Venegoni, piazza Monumento, Corso Italia, largo Tosi, via Gilardelli, piazza Carroccio, via Milano, via Santa Caterina, viale Gorizia, via Macello, via Ratti, corso Magenta ed arrivare infine all’arrivo posto sempre in viale Toselli.
Busto Arsizio. Festa dello Sport Sabato 23 A CAUSA DELLE AVVERSE CONDIZIONI METEOROLOGICHE L’INIZIATIVA “BUSTO: SPORT PER TUTTI” E’ STATA RINVIATA A SABATO 23 SETTEMBRE. Confermateci durante la Stralegnanese by night dal presidente Ghisellini.
Lo sport è di tutti
La festa lanciata dall’Assb con l’assessorato allo Sport di Busto Arsizio e il patrocinio del Coni lombardo, si realizzerà Il 16 settembre dalle 15 alle 19. E’ un grande ritorno dell’evento “Lo sport è di tutti”, dopo il successo dello scorso anno. Una manifestazione che colora il centro storico di tante energie e storie. Sono oltre 60 le società sportive cittadine iscritte che saranno a disposizione dei cittadini per info e dimostrazioni.
Una grande festa dello sport» l’ha definita la presidente di ASSB Cinzia Ghisellini, Al suo fianco, protagonista del simbolico “taglio del nastro” in piazza San Giovanni, l’assessore allo sport Maurizio Artusa, insieme alla presidente del consiglio comunale Laura Rogora e al consigliere comunale Simone Orsi.
Festa dello sport a Parabiago (Domenica 17)
La stagione delle attività sportive rivolte ai ragazzi in Città sta per iniziare e, come ogni anno, la Festa dello Sport diventa un momento di condivisione presentazione e iscrizione per tutti gli appassionati delle diverse discipline.
Domenica 17 settembre, la Festa dello Sport verrà inaugurata con un evento istituzionale eccezionale che ricorda il parabiaghese campione del mondo di ciclismo su strada, Libero Ferrario: alle 14.15, infatti, verrà inaugurata presso l’incrocio via Sant’Ambrogio/via del Riale, l’opera d’arte realizzata da Ugo Spiazzi, – in collaborazione con Maura Bianchi e Silvia Reboni -, vincitori del concorso nazionale promosso dal comune nel corso del 2023.
A Rho “Un pugno alla violenza” Domenica 17
Non è una festa, nemmeno un festival, ma mi sta molto a cuore, quest’evento “Un pugno alla Violenza” evento che prevede la collaborazione del Comune di Rho e la soc. Francis Boxing Team
Un evento patrocinato dal Comune di Rho e in collaborazione con l’associazione sportiva Francis Boxing Team, che vedrà una serie di appuntamenti a favore di cause sociali, atte alla forte sensibilizzazione del No alla Violenza.
Domenica 17 settembre l’iniziativa si concluderà con un incontro pugilistico dalle ore 18 alle 24 circa, che vedrà gli atleti dell’associazione sportiva Francis Boxing Team in match di alto livello su un ring, dai bimbi a pugili professionisti, nel parcheggio del Centro.
Ho sentito alcuni ragazzi del liceo Galilei nel primo giorno di scuola. Inizia per loro un viaggio lungo un anno. Tra buoni propositi: studiare volta per volta per raggiungere la meta( metaforicamente parlando), essere attenti in classe e, per alcuni, concentrarsi per la maturità e qualche criticità . Allora mi viene in mente la poesia di Walt Whitman “O Capitano! mio Capitano!”…
Inizia il viaggio “scolastico”…
Oggi, 12 settembre, inizia il nuovo anno scolastico per 7 milioni di studenti Italiani, di cui 1.300.000 in Lombardia e circa 500000 a Milano e Provincia. Da ex-docente e giornalista, non potevo mancare a questo appuntamento ed ho intervistato alcuni studenti del liceo Galilei che dopo il viaggio delle vacanze (gettonata quest’anno la Puglia, ma anche la Montagna), iniziano il viaggio “scolastico”.
Sono con Emma, Daniela, Giorgia e Miranda del 2 anno del liceo scientifico Galilei Galilei e oggi , primo giorno di scuola mi ha fatto piacere intervistarle. Sto immaginando questo giorno come un viaggio che dura un anno con traguardi, tappe (positive e negative) per raggiungere l’obiettivo della promozione alla classe successiva!.
Lo stesso discorso con toni diversi, vale anche per Edoardo, Marco e Caterina della terza e per Francesca e Martina della classe quinta.
Il viaggio scolastico per gli studenti
A loro ho chiesto di questo viaggio scolastico. Con molto piacere le ragazze hanno le idee chiare e mi “confidano” che non vedevano l’ora di ritornare a scuola e di abbracciare le proprie compagne/i. Qualcuna è andata oltre affermando che durante le vacanze c’erano dei “vuoti”, mentre a scuola questi vuoti non ci sono. In più, quando chiedo della strategia da mettere in atto per arrivare alla meta, sia essa la promozione, per le ragazze dalla prima alla quarta, sia, per le ragazze di quinta i mezzi per fare una buona “maturità” , tutte mi dicono “Studiare volta per volta” .
Infine, per quanto riguarda la “curiosità”, tutte mi dicono che vogliono acquisire quest’anno nuove competenze per affrontare l’anno successivo nel migliore dei modi…
Organizzazione dello studio
E proprio il tema delle “abbuffate” segna qualche differenza tra le ragazze: c’è chi le materie non piacevoli tende a “lasciarle” indietro a vantaggio di quelle verso le quali si sente più portata. C’è chi invece afferma , come Miranda, che bisogna dare lo stesso peso a tutte…
Circa le ore di impegno, si parla di costanza. Comunque, tra le quattro ragazze, c’è chi costantemente studia tre ore al giorno tutti i giorni!. Forse proprio qui sta la soluzione per arrivare alla meta e fare un sereno viaggio!…
Conclusioni .
In sintesi sono rimasto stupito, da ex-docente, di queste risposte ben argomentate . In questo giorno di buoni propositi tanta è stata la voglia di ri-tornare a scuola, fare questo nuovo viaggio mettendosi subito al lavoro da parte degli studenti. Dal punto di vista strategico : evitare “abbuffate”, studiare di volta in volta per raggiungere la meta, essere guidati dai docenti (tutti hanno manifestato il piacere di rivederli!).
E purtroppo, la criticità piu’ importante, da parte dei ragazzi, è proprio la mancanza di tutti i docenti di ruolo…ma questa è un’altra storia…un altro viaggio!
Allora mi ritorna in mente la poesia di Whiteman: Oh capitano, Oh capitano” scritta alla morte di Lincoln:
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è terminato; la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato; vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,..
Abbiamo fatto parecchi viaggi in camper in Francia, forse il decimo, ma quello di quest’anno, è stato il più soddisfacente…perché? Perché la Francia è toujours belle…ma non solo…
Potrebbe essere facile dare una risposta, visto che alcuni di voi ci hanno seguito sui social nelle varie tappe pubblicate su “i viaggi di Enzo.blog” (ben 15 tappe e tutte impegnative…), ma è stata un’avventura che è andata oltre…
Il viaggio in Francia…Perchè?
Prima di tutto, la ri-scoperta di tanti Siti Patrimonio Unesco. Come dico in qualche riflessione lungo le tappe, la Francia ne ha di siti culturali, al pari dell’Italia, ma sa “venderli” bene!. Io/noi sono/siamo andati su alcuni “mirati”, come ad esempio Le Mont Saint Michel. Altri siti però, sono arrivati attraverso ricerche web, oppure indicazioni stradali. Ebbene si…I vecchi (poverini!) e “superati” cartelloni stradali funzionano ancora! Almeno per me…per Noi, Donatella ed Aramis incluso. Sull’autostrata (autoroute) ma soprattutto sulle provinciali e statali, le indicazioni e le “enfatizzazione” ci hanno spinto a “deviare”. E poi il detto: “dai siamo già qui…che ci costa…chissà quando ri-torneremo…” vince sempre.
I castelli della Loria: Chateaux de Blois
E cosi abbiamo scoperto qualche castello meno blasonato, come Blois (di solito tutti vanno alla reggia-Chateaux di Versailles, ecc), ma qui ho ritrovato le orme dei Borboni..
In questo Castello ci sono stati/passati almeno 8 regine e tanti Re. Tra questi i Re anche la dinastia dei Borboni. Ricordo, che da buon campano quale sono io, i Borboni hanno dominato il regno delle due Sicilie per secoli, dando splendore all’allora capitale Napoli. Non posso non citare Ferdinando di Borbone, che prima della dominazione dei subentrati Francesi, diede per circa 400 anni splendore a Napoli ed al Sud, (è ritornato il “campanilismo “campano…!)
Investire in cultura (sempre…toujour…)
E poi, la corsa e la promozione a far visitare luoghi Patrimonio Unesco materiali ed “immateriali”. Ad esempio per quanto riguarda gli “immateriali” le “deviazioni” ti spingono a visitare le zone vicino ad Auxerre, dove c’è la produzione dei Vini Bourgogne. Ma anche luoghi di arti e mestieri (i francesi sono molto bravi ad enfatizzare le “arti manuali”). E poi la quantità (industriale) di Gallerie d’arte. Da noi ce ne sono e concentrati nelle città grandi/medie, ma vedere tante Gallerie ad Auxerre, Honfleur, Clermont Ferrand, che sono piccole cittadine, mai me lo sarei aspettato…
Le considerazioni a questa prima osservazione: LA CULTURA IN FRANCIA “VALE”, SI FANNO TANTI INVESTIMENTI E NON ESISTE GRANDE DIFFERENZA TRA LA GRANDE CITTA’ E LA CITTADINA “SPERDUTA. Abbiamo ancora tanto da lavorare (ed imparare!)…Ma ce la faremo…
Piccolo è bello (sempre…toujour…)
E poi i luoghi che abbiamo visitato…Abbiamo escluso le grandi città, Parigi, Bourdeaux, Marsiglia per concentrarci sulle middle-city: Lione (una scoperta Tappa 2), la stessa Clermont Ferrand (Tappa 14) per non parlare di Orleans(tappa 4) e per finire alle “perle” di Honfleur (tappa 5 e 6)…Tutti luoghi Patrimonio Unesco per questa o quell’opera, dove il riconoscimento mondiale diventa “attrattore”…
Chiaramente portiamo a casa, ricchezza e consolidamento culturale, in questo caso, ma anche ricchezza naturale e benessere fisico.
E parlando di natura, mi ri-tornano in mente e nel cuore, le serate ad Etretat, ad Antifer a Tours (passeggiate sulla Loira o il Chen) oppure le giornate “terse” e abbaglianti ad Honfleur o agli stessi Chateaux (Chateaux di Blois, Chateaux di Amboise)…
Le falesie de la Normandie
E poi la “sosta” alle falesie, una settimana circa, che era il mio/nostro obiettivo dichiarato del viaggio!.
Qui è stato come immergersi nella natura e nel rispetto di essa.
A piedi, ripeto a piedi, abbiamo scoperte le “falesie” da nord a Sud di Etretat. (tappe dalla 7 alla tappa 11).
Un luogo magico che “sprigiona” bellezza pura e che ha ispirato i grandi Monet e Guy de Montpassant!
Da li sopra è tutta magia…
Non ci sono limiti…e ti rendi conto di quanto siamo piccoli, rispetto all’immenso…
Stessa sensazione provata alle Porte La Manne e Port de la Courtine dove ad Antifer partendo dal faro, raggiuto in bici, e da qui a piedi, abbiamo percorso il sentiero che ci ha portato a La Plage e poi al Pertuiset…Altra esperienza toccante.
Insomma tutta la cotè de Arbatre (Costa d’Alabastro) ce la porteremo sempre dentro di noi!…Aramis compreso.
La cuisene Francaises
E poi la cuisine e le bontà del Nord, Normandie e Bretagne, ma anche della Loira, dove spiccano le Ostriche (bisogna assaggiarle nelle loro piccole boutique)!), le cozze (Mules) in tutte le salse…è il caso di dire. Noi le abbiamo mangiate al Camembert, alle cipolle, alla marinara, al sidro. (per i francesi Cidro).
Ed a proposito di bibite il Sidro (bevanda-vino emblema della Normandie estratta dalle mele) è stato il nostro fil rouge, insieme al Calvados (acquavite di cidro diffuso in questa zona e non solo) …mentre nel Centro della Francia a Chalis (Loira, Lione) ci siamo “imbattuti” nel Bourgogne…molto più intenso ed alcoolico del Sidro (provare per credere!).
E poi i Formaggi ( quelli francesi sono morbidi e buonissimi)…
Ma …Io “tifo” per quelli italiani…più stagionati…
Qualche criticità…ma…
Chiaramente non tutto è stato sempre bello: qualche incomprensione con i “cugini” c’è stata…Si è acuita al ritorno quando, vedi tappa 15 dovevamo ritornare il Italia. Qui la comunicazione è stata insufficiente e grazie a “ Luciano”, mio suocero che era in Italia, abbiamo saputo della deviazione per il Mont-Blanc rispetto al Traforo del Frejus previsto (avevano comunicato che le auto ed i camper potevano passare dal Frejus, invece non era cosi per i camper oltre i sei metri…e il mio/nostro camper è di 6,75 metri!).
E poi i prezzi. La Francia non è allineata con l’Italia sul valore dell’Euro!. I prezzi sono “mediamente” più alti di circa il 40%! Per non parlare del caffè, la bevanda più umile, che si attesta sui 2 euro e 50 cent! E per noi italiani…fa male alla pancia ed…alla tasca!
In sintesi, è stato un bel viaggio che consiglio a tutti!( anche al mio peggior nemico! Cit.) Perché la Francia offre ancora molto, e al di là di qualche incomprensione, è un gran paese…ed è toujours belle. Au Revoir