Il mio viaggio in camper Tenerife: prima escursione a la Montagna Roja

Il mio viaggio in camper Tenerife: prima escursione a la Montagna Roja

Dopo le operazioni di sbarco della Traversata Huelva- Tenerife (vedi articolo) , non vedevo l’ora di “tuffarmi” nelle dolci e non sempre calde acque dele isole canarie e di Tenerife in particolare. Da Santa Cruz, in men di mezz’ora sono arrivato al Camping La Montagna Roja , un’oasi naturale di biodiversità sorta su un vulcano. Vi racconto

Arrivo a El Medano – La montagna Roja

La voglia di rivedere i miei luoghi preferiti, era tanta. tra questi, El-Medano, una parte di Tenerife non urbanizzatissima e con agganciata la Montagna Roja.
Dal mio ultimo viaggio di un anno fa, era una delle mie mete preferite e dal planning, avevo prenotato al camping adiacente, che si chiama proprio “Camping la Montana Roja” (sulla n la cetiglia…che faccio fatica a trovare sulla tastiera!)

La Montaña Roja

Si tratta di un’area di 166 ettari ricco di sabbia inorganica e di zone umide dove è possibile osservare uccelli protetti come il curioso fratino. Ieri, sebbene un po’ afoso, ho sentito l’aria fresca del mare mentre ammiri il vulcano di Montaña Roja, che con i suoi 171 metri di altezza è il risultato di un’eruzione litoranea, che rimase irrimediabilmente unito all’isola tramite una lingua di materiali vulcanici.

Non mi sono trattenuto dalla sensazione della prima escursione, pucciando i piedi in mare, fare un “bagno” beneaugurante, e salire il primo pezzo della Montaña . Da qui ho osservato il tramonto e poi relax al restaurant de la Montaña. Dove ho iniziato a mangiare “canario” lasciandomi andare ad una insalaja de la Montaña Roja.

Seguitemi per altre escursioni

La traversata in camper per Tenerife: emozionante, stancante, socializzante

La traversata in camper per Tenerife: emozionante, stancante, socializzante

Avevo gia’ accennato alla difficoltà che mi aspettava per raggiungere Tenerife in Camper e via mare. Nessuna affermazione non poteva non risultare cosi vera. Pero’ bisogna anche “ingegnarsi”. Ed io ho trovato la “quadra”. Il segreto? Seguimi e te lo racconto…

Da Huelva a Tenerife 36 ore di viaggio via mare

Da Huelva a Tenerife via mare , con camper a bordo e cane a seguito, il bellissimo Martin, sono complessivamente 36 ore. Ebbene cosa fare in tutto questo tempo? Quali i valori? La mia “medicina”? Fermarsi e fare un planning.
Ho diviso il percorso-attesa in momenti, tappe. Quelle istituzionali e quelle sociali e la scommessa è stata vinta…

Momenti Istituzionali di “convivenza”

Per le tappe-momenti istituzionali, senza dubbio, il momento delle scadenze “mangiarecce”, ovveo colazione, pranzo e cena sono stati al primo posto. Ragionevolmente gli stessi orari nostri dell’Italia, ma quando sei a bordo della Fred-Olsen, ma vale anche per le altre compagnie, non sai mai a che “fuso” ci si riferisce. Cmq ho rischiato di arrivare tardi, perché l’ appetito non era pronto ed altre volte in anticipo.

Da notare che la Fred non è proprio una nave da crociera e grazie a Travellgum, ho superato qualche momento iniziale “non gradevole”.

Ebbene questo mi/ci ha permesso di sfidare il tempo-la noia.
Ricordo che essendo nell’Oceano non c’è Internet (non che io sia un navigatore “smodato” ma in questo contesto, sarebbe stato comodo.

I miei nuovi amici a 4zampe e “umani al seguito”

L’elemento che mi ha permesso di superare i “vuoti” di tarda mattinata o tardo pomeriggio, sono stati i ns amici a 4zampe. Grazie a Martin, obbligato a stazionare al ponte della “pipi”, siamo stati fortunati versus il contatore del tempo.

Ebbene qui ho conosciuto e “socializzato” a dir poco con 30 cani. Martin era la vedetta ed io “agganciavo”, compresa qualche signora…(non andiamo oltre!).

In tutti i casi ho conosciuto due “banditi” di razza incerta , Tarzan e Ulisse” ed un terzo un simil “caccia” raccolti da due ragazze francesi-corse, che ho scoperto, con il mio francese “maccheronico” erano state alle falesie dei Etratat. E qui aggancio bottone.

Ma non solo…

Poi la cagnetta di una nuova amica “vigevanese” che si è fermata a Las Palmas di Tenerife insieme ad una ragazza portoghese il cui levriero voleva stare in braccio per forza…
Insomma i miei cari amici a 4 zampe, hanno reso la “traversata” a dir poco gradevole.Poi ho conosciuto un volpino “Felix”, nome di fantasia di un signore inglese.

Poi altri due mastini di un ragazzo italiano, molto buoni, ma “incazzosi” con i loro simili.

Poi la cagnetta di una nuova amica “vigevanese” che si è fermata a Las Palmas di Tenerife insieme ad una ragazza portoghese il cui levriero voleva stare in braccio per forza…


Insomma i miei cari amici a 4 zampe, hanno reso la “traversata” a dir poco gradevole.

Un po’ di lavoro a “casa-vacanza”

Poi la parte istituzionale.

Nel mio planning, avevo immaginato di sistemare dei nuovi impegni che mi sono stati affidati, come la nuova direzione dei numeri del Carroccio”.

Questa è una rivista realizzata dal Collegio dei Capitani e che racconta il succedersi degli impegni per la la nostra grande manifestazione del Palio di Legnano, dove il Collegio dei Capitani e delle Contrade è parte attiva e fondamentale, insieme alle altre istituzioni Paliesche.

Ho messo giu’ un planning con il quale mi relazionerò con il Gran Maestro Raffele Bonito ed il vice Tiziano Biaggi il responsabile comunicazione Davide Fuscetto e Gigi Dell’Acqua e la nuova Redazione (a tutti auguro buon lavoro,, me compreso!).

Infine, la socialità con i passeggeri.
Ho conosciuto in questa traversata tanti nuovi “amici” stranieri. A volte non capivo fino in fondo le risposte, ma il senso si. Ho conosciuto una persona che ha lasciato tutto in Italia e si è trasferita a Tenerife, la mia amica Antonietta. Un altro amico, Loris, che ha lasciato tutta l’attività in Veneto, per trasferirsi prima in Austria e poi a Tenerife dove si sta interessando ed aprendo un’attività immobiliare. Stesso metodo per Omar che ha deciso, ormai 10 anni fa, di trasferirsi con il papà da Valenza Po’, paese degli orafi, per aprire una gioielleria con laboratorio ad Adeje…
Insoma tanti imprenditori, persone che vogliono “mettersi” in gioco dal punto di vista professionale. Ma io ritengo, che vogliono mettersi in gioco anche dal punto di vista umano, della scoperta, del viaggio, di fare nuove avventure e conoscenze che ti fanno affermare, come dice Pablo Neruda, “Confesso che ho vissuto”.
Questo è il bello del viaggio!

I Viaggi di Enzo in camper in Spagna. Siviglia; la città araba in Europa.

I Viaggi di Enzo in camper in Spagna. Siviglia; la città araba in Europa.

Prima di realizzare la “traversata” oceanica per le Isole Canarie, tappa a Siviglia ( e Dos Hermanes città universitaria) .
La percezione che si ha in Spagna, ma in particolar modo a Siviglia, è di essere catapultato in una città araba. Le sue vie movimentate, il centro con il palazzo reale, le chiese e le facciate dei palazzi moresche mi hanno fatto “sognare”.
Ora venite con me che ve la racconto…

Un elenco di bellezze

Non voglio fare un mero elenco, ma molti di questi luoghi hanno ispirato anche registi e abbiamo visto film che sono la memoria storica e ci hanno fatto sognare. Ne elenco qualcuno:
Star Wars: Episode II – Attack of the Clones (2002, George Lucas), Lawrence of Arabia (1962, David Lean), Kingdom of Heaven (2005, Ridley Scott)

La fama di Siviglia è anche ben altro. I luoghi che sono riuscito a visitare , in mezza giornata, vanno diritti al cuore e mi hanno fatto “sognare”.
Sto parlando della Cattedrale La Giralda, dove riposano le reliquie di Cristoforo Colombo , il Real Alcázar, la Torre del Oro, il quartiere di Triana
Questi luoghi avvicinano i continenti: l’Africa è più vicina all’Europa. E Siviglia, si mostra per quel passato dove per anni i musulmani hanno condiviso la terra con gli Spagnoli, fino poi a guerre che hanno portato alla disfatta con l’insediamento definitivo degli spagnoli. Ma il fascino, l’architettura, gli odori ed i colori non si cancelleranno mai.

La cattedrale di Siviglia

La Cattedrale di Siviglia ha 10 porte, ma di solito si entra da quella principale: la Puerta de la Asunción.

Una volta entrati, fate una piacevole passeggiata intorno alla pala d’altare principale di 400 metri quadrati e alla tomba di Cristoforo Colombo, che qui è stato sepolto con tutti gli onori.


Ah dimenticavo: purtroppo le chiese , in Spagna,si pagano.

Il biglietto d’ingresso costa circa 11€, anche se è più interessante acquistare insieme le visite alla Cattedrale, alla Giralda e all’Alcázar di Siviglia (circa 45€).

Real Alcazar

Oltre le ampie mura di cinta del Real Alcazar di Siviglia si nasconde un luogo magico e dalla straordinaria bellezza. E’ proprio qui che i reali di Spagna vissero per più di mille anni.
Pensa che ancora oggi si trovano degli appartamenti regolarmente utilizzati dalla famiglia reale quando visita la città.

Il Palazzo Reale è un’affascinante ed inusuale sovrapposizione di stili architettonici che hanno trasformato l’antico forte, eretto nel 720 d.C. sotto la dominazione araba, in un trionfo dell’arte mudéjar. Con questo termine, ci si riferisce allo stile tipico andaluso in cui l’arte islamica incontra il gusto occidentale.

Il Real Alcazar è stato dichiarato inoltre Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. E voi che mi seguite, sapete quando io ci tengo ai Patrimoni.
Oggi, ultimo giorno in Spagna Continentale, domani partenza per la Spagna Insulare ed in particolare per le Isole canarie…Continuate a seguirmi…

C’è una ragazza che vive con un branco di cinghiali: la storia di Andrea Valentina Gussoni

C’è una ragazza che vive con un branco di cinghiali: la storia di Andrea Valentina Gussoni

In un mondo sempre più distante dalla natura, emergono figure straordinarie che dedicano la loro vita allo studio degli animali selvatici. Shaun Ellis, che ha vissuto con i lupi, Jane Goodall, che ha rivoluzionato la nostra comprensione degli scimpanzé, e ora, in un inaspettato proseguimento di questa tradizione, una giovane ricercatrice e archeologa italiana, Andrea Valentina Gussoni, è stata accolta in un branco di cinghiali.

La storia di Valentina.

Osservando e interagendo con gli esemplari salvati in un rifugio per animali selvatici, Andrea ha imparato i loro comportamenti, le sfumature dei loro movimenti e, soprattutto, ha iniziato a decifrare la loro comunicazione, fino a essere incredibilmente riconosciuta da essi come parte integrante del branco.

Ma ciò che rende davvero straordinaria questa storia, è il modo in cui Andrea ha deciso di condividere queste esperienze.

Andrea ha aperto un canale YouTube per documentare il lavoro nei rifugi, nelle riserve e nei parchi zoologici in tutto il mondo, che si occupano di salvare gli animali in difficoltà e prendersi cura di quelli a rischio di estinzione.

In questo, è in costante contatto con organizzazioni internazionali come il CITES, parte dell’attività dell’ONU per la salvaguardia delle specie minacciate di estinzione, e l’EAZA, associazione europea degli zoo e acquari, per promuovere la cooperazione per la conservazione e tutela delle specie animali.

Il suo canale, che potete trovare qui: https://youtube.com/@andreaadventureawaits, è solo l’inizio di un viaggio affascinante alla scoperta del mondo animale. Nel suo primo video, Andrea condivide le sue straordinarie scoperte e avventure con i cinghiali.

Ci siamo messi in contatto con lei per scoprire di più su questi animali, di cui spesso ci viene presentata un’immagine spaventosa. Le abbiamo chiesto perché ha fatto questo video sui cinghiali:

«Perché per prima mi sono sorpresa di chi sono davvero i cinghiali, e volevo condividerlo con tutti. I cinghiali generalmente non sono animali feroci, ma hanno un’indole combattiva e un’incredibile forza fisica. Se si sentono minacciati, in pericolo, e senza vie di fuga possono attaccare. Ed è tra le cose che vedrete nel documentario», ci ha riferito Andrea.

I viaggi di Enzo in camper: i fuochi della festa della comunità Valenciana. Esperienza emozionante

I viaggi di Enzo in camper: i fuochi della festa della comunità Valenciana. Esperienza emozionante

Come anticipato nella visita a Valencia, mi sono imbattuto nella festa della Comunità Valenciana. La conoscete?

I-viaggi-di-enzo-festa-valenciana-e-cattedrale-8

La storia della festa

Mentre visitavo il Centro delle Arti e della Scienza di Calatrava, (vedi articolo), mi sono imbattuto in questa emozionante Fiesta. Circa un milione di persone per le strade di Valencia per identificarsi in questo valore sentito dalla comunità. E chiedendo, l’emozione è stata toccante anche per me.

La Festa della Comunità Valenciana si celebra a Valencia il 9 ottobre di ogni anno. La città trascorre una giornata all’insegna del divertimento e segue alcuni riti secolari. I festeggiamenti nel giorno di San Dionisio ricordano due eventi storici: l’indipendenza di Valencia dal dominio arabo e la nascita della Comunità Valenciana.

Le origini

Le origini della Festa della Comunità Valenciana risalgono al Medioevo. Per festeggiare il primo centenario della cacciata dei Mori avvenuta nel 1238, a Valencia si svolse una processione nel giorno di San Dionisio. Da allora, eccetto alcune brevi sospensioni, la città ha sempre festeggiato il 9 ottobre, che dal 1982 ricorda l’istituzione della Comunità Valenciana

I fuochi

La cosa che mi ha stupito di più, oltre alla quantità di cittadini-valenciani, sono stati i fuochi pirotecnici (avete visto il post su Instagram? effettuati in centro e la sera precedente nei giardini del Turia . Inutile dire che i fuochi sono realizzati da imprese specializzate che si contendono anche il premio per chi non fa “flop” ovvero la miccia non scoppia!

Dalle 12 del mattino e fino alle 15 fuochi artificiali “diurni”. Un’emoziona che mi rimbomba nella mente. E l’attesa dei valenciani era al pari di un evento straordinario: come la vittoria ad un campionato mondiale di qualsiasi disciplina.

Ci tenevo a socializzare con Voi, questa esperienza, che mi ricorda il festival dei fuochi pirotecnici che si tengono, ma di sera, sul ns territorio (VCO). Appena la rete me lo permetterà, cerco di caricare i video.

I-viaggi-di-enzo-festa-valenciana-e-cattedrale-9
it_IT