“Fantasmi e luoghi stregati in Romagna…”. Le leggende secondo Eraldo Baldini

“Fantasmi e luoghi stregati in Romagna…”. Le leggende secondo Eraldo Baldini

Non vi è luogo al mondo dove sin dalle origini dell’uomo l’idea di presenze soprannaturali sia andata di pari passo con precise cadenze stagionali e ricorrenze come il giorno dei morti o il capodanno, alimentando dicerie e leggende. E Baldini indaga su queste leggende…

” Fantasmi e luoghi stregati in Romagna. Tra mito, leggenda e cronaca”

A definire una parte dell’argomento concorre” “Fantasmi e luoghi stregati in Romagna. Tra mito, leggenda e cronaca” di Eraldo Baldini (Società Editrice il Ponte Vecchio, pp.151, Euro 13).

 A tale proposito nel 1818, rivolto ai cittadini, il forlivese Michele Placucci scrive “ Stare bene attenti nel recitare il Credo all’atto di battezzare il bambino, perché sbagliando qualche parola si ritiene che, fatto adulto, sia sottoposto a vedere ombre, sentire spiriti, o altro”.

Di leggenda in leggenda, nel solatio paese, per dirla alla Pascoli, durante le ricorrenze manistiche si proibiva alle donne di lasciare sui dispensatoi matasse di filo in quanto si riteneva che le anime dei morti potessero trovarvi ricetto, poiché nell’atto del filare è simbolizzata la possibilità di una nuova vita.

Arricchite da testimonianze che comprendono un arco temporale di alcuni secoli, il testo cadenza momenti d’ottuso timore, ad altri pervasi da divertenti aneddoti messi in atto da buontemponi, il cui unico scopo era quello di alimentare la credulità altrui per trarne divertimento.

La tradizione romagnola

A registrare una secolare tradizione  (quasi tremila anni) in merito a fantasmi e spiriti illustri è la città di Ravenna dove eccheggia il mistero degli ultimi canti del Paradiso di Dante, rimasti occultati in una parte segreta dove abitava. La bassa Romagna non è da meno.

A pochi chilometri da Alfonsine, in un territorio delimitato dal fiume Reno, si trova la casa del Diavolo. La leggenda narra di un bellissimo giovane trucidato dalle truppe veneziane che avevano risalito il fiume e che dopo la morte non aveva mai abbandonato il vigneto del suo podere.

Di colori forti è intrisa la figura di Caterina Sforza, Signora di Imola e Contessa di Forlì, vissuta tra Quattrocento e Cinquecento. Alla fine del suo dominio si ritrasse a Piancaldoli in una torre ridotta a colombaia. Dice la leggenda che sovente di notte la si vedeva, bella e terribile, lanciare nel buio strali infuocati.

Avvincente per tensione narrativa e ricchezza bibliografica, il libro di Baldini risulta utile a quanti volessero, percorrendo le trame delle leggende, lontani dal Rutilio balneare, scoprire le bellezze interne della Romagna.

Mauro Bianchini

Eraldo Baldini – “Fantasmi e luoghi stregati di Romagna” –
Società Editrice il Ponte Vecchio, pp.151, Euro 13.

Marco Calini pronto per il grande salto con “Per te”

Marco Calini pronto per il grande salto con “Per te”

I presupposti ci sono tutti: una brava band, il pubblico, i fan il produttore Mike Tacci arrivato da Los Angeles per il lancio di “Per te”. Il videoclip registrato ieri alla scuola Barbara Melzi di Legnano alla quale è molto legato Marco, è stato il palco “originale” per il suo primo CD “Per te”. In primavera disponibile su tutte le piattaforme…In bocca al lupo a Marco Calini Band

Registrazione videoclip

Ieri pomeriggio ho passato un “originale” pomeriggio: alla Barbara Melzi tutto pronto per registrare il video clip “Per te”. Si sono mossi amici, fan e papà Giuseppe per questo evento.

Si per me è un evento perché Marco, che ho visto crescere, lo conosco da 10 anni e per me è “Il capitano”, ha sempre avuto la passione della musica trasmessa dal DNA di papà Giuseppe.

Vederlo ieri insieme a Nikolay Deliyski (chitarra),  Ale Mori (batteria), Fabio Campioli (basso), Thomas Tadini (piano) nel ruolo di leader, di front man, di “caricatore” dei suoi fan, di “gestore” del palco mi ha fatto accapponare la pelle.

In più è arrivato da Los Angeles Mike Tacci, engineers di importanza internazionale, che ha prodotto i “Metallica”, Vasco Rossi, Laura Pausini ecc., mi fa sperare che il progetto “ha le gambe”. Auguri Marco!

Il contenuto di “Per Te”
“Ho scritto “Per Te”, circa un anno fa. E’ un brano dedicato alla bellezza, alle storie di giovani ragazzi come noi. Una bella storia d’amore”.

Non si sbilancia molto Marco Calini, supportato dalla sua band composta da Nikolay Deliyski (chitarra),  Ale Mori (batteria), Fabio Campioli (basso), Thomas Tadini (piano) .

Possiamo dire che questo è il videoclip del brano che sarà inserito nel cd completo l’anno prossimo(e non posso spoilerare troppo!) .

Dietro, oltre ai ragazzi, i “consigli” di papà Giuseppe che è molto conosciuto negli USA.

E la vicinanza si sente al punto che Marco ha contribuito al CD “Colpito al cuore” che lo scorso anno è stato un successo negli States.

E poi se a fianco dei “Calini” arriva anche Mike Tacci, engineers, produttore dei gruppi più famosi al mondo, allora vuol dire che ci siamo.

E Legnano, anche quella giovane, ha voglia di emergere. Quindi cresce in me l’orgoglio di appartenere a questa comunità!

Cosa ne pensa MIKE TACCI

Sotto intervista a Mike Tacci realizzata, in veste di traduttore, da Marco Calini, che ringrazio per “essersi” prestato.
Cosa ne pensi della nuova generazione musicale?
Sono un po’ distante rispetto alla “nuova” musica, sono un po’ più anziano, preferisco ascoltare la nuova “vecchia” musica, come gli “Alice in Chains”, Jerry Cantrell’s new record, “Tool”. Ci sono molte altre band che ascolto ma spesso non ne conosco i nomi.

È stato interessante mixare le mie canzoni?
Si, è stato bello poterti dare alcuni consigli sul come registrare determinati strumenti come le chitarre elettriche, la batteria e la voce. È stata una bella esperienza provare a tirar fuori il miglior suono possibile, è il tuo primo album e sono sicuro che sei cresciuto molto con questo.
Pensi che il mio genere di musica può essere un revival?

Si, sicuramente. In questi anni la storia si sta sempre ripetendo e alle persone manca la musica rock, le grandi band e l’energia che esse ci regalano.
Grazie Mike, Grazie Marco

Investitura Contrada Sant’Ambrogio nel segno della continuità

Investitura Contrada Sant’Ambrogio nel segno della continuità

Investitura bagnata, reggenza “fortunata”. Ho seguito l’investitura , come le altre, per osservare il crescendo di iniziative che si tengono tutto l’anno, e l’investitura è quella alla quale i “contradaioli” tengono molto. E sabato 7 in occasione di Ambrogio Santo, sebbene la pioggia, il popolo giallo verde si è raccolto attorno a Ermenelgildo Pizzo, Mattia Landi e Giulia Sereni, Rosanna Garavaglia e l’unica novità, Bertelli nel ruolo di scudiero per la cerimonia di rito dell’Investitura…

Investitura religiosa

Sabato 7 dicembre nel giorno di Ambrogio Santo ho seguito l’investitura della Contrada di Sant’Ambrogio, nella Basilica della Madonna delle Grazie (in attesa dell’apertura della rinnovata Chiesa storica) che coincide con il “ponte” Ambrosiano.

La pioggia non ha fermato la cerimonia di rito che rientra in quelle ufficiali ed attesa dai contradaioli della contrada giallo-verde, come del resto in tutte le altre “sette” sorelle.

Ha officiato don Patrizio Croci in una suggestiva cerimonia in cui Aurora, Serena e Giorgio, tutti giovanissimi, si sono esibiti al violino (struggente), piano e canto. (don Patrizio ha chiesto dall’altare l’età dei giovani musicisti: tutti compresa tra 15 e 16 anni!. Un vero piacere!) . Toccante la storia del Santo Ambrogio letta dalla Gran Dama Rosanna Garavaglia

La cerimonia

Il suono delle chiarine e IL rullo di tamburo hanno fatto da eco all’inizio della cerimonia dell’investitura della contrada giallo-verde, che ha accompagnato la reggenza per la “promessa” davanti al proprio “popolo” di contrada, ai Magistrati nella persona dell’assessore Monica berna Nasca, in sostituzione del sindaco Radice, il Cavaliere Andrea Monaci, il Gran Maestro Raffaele Bonito e la past Gran Dama di Grazia Magistrale, Valentina Raimondi in sostituzione di Gaia Sansottera.

Si dia ora principio alla solenne promessa al popolo di Contrada“, ha proclamato il Cerimoniere iniziando cosi la cerimonia d’investitura religiosa che ha visto la riconferma del Gran Priore Ermenegildo Pizzo, del Capitano Mattia Landi, della Castellana Giulia Restelli e della Gran Dama Rosanna Garavaglia. 

Di nuova nomina lo Scudiero nella figura di Jacopo Bertelli.

Toccante il saluto alla nuova reggenza che ha generato applausi scoscianti rimbombati in tutta la basilica.

Buon anno paliesco alla reggenza!

Galleria fotografica a cura di Sergio Banfi ai quali i miei ringraziamenti
tag: @contradasant’ambrogio @paliodilegnano @collegiodeicapitani @contradasanmagno #contradasandomenico @contradalaflora @contradalegnarello @famiglialegnanese #legnano #milano @iviaggidienzo #ermenelgildopizzo #mattialandi

Sold out de “I Legnanesi” con “Ricordati il Bonsai” comprensibile anche per “forestieri”

Sold out de “I Legnanesi” con “Ricordati il Bonsai” comprensibile anche per “forestieri”


Da martedi a domenica sold out per la storica compagnia de @ilegnanesi al Teatro Galleria di Legnano. Tanti spettattori e tra questi “forestieri” sia della Lombardia ma anche di fuori. Li ho visti, oltre martedi alla “prima” anche giovedi con una amica venuta apposta di Trieste. Forse anche questo puo’ aiutare ad avere ospiti/turisti: il turismo culturale-teatrale/concertistico…

Sold out de “I legnanesi”
Da martedi 3 dicembre fino a domenica, sold out per @ilegnanesi al @teatrogalleria di #legnano. Questo successo mi “intriga” molto. Dopo la “prima” di martedi 3 ho avuto il piacere di ri-vederli con una nostra amica giunta da Trieste, Stefania, conosciuta questa estate nel nostro giro in camper (Austria-Ungheria, Slovenia e ritorno tappa a Trieste).
Stefania, come noi, è rimasta stupita di questo successo e di come abbia capito tutto sebbene friulana. Ebbene, questo nasce dalla semplicità, dalla spontaneità, ma anche della rielaborazione della coppia Mitia ed Antonio Provasio, che con Chicco Barlocco, rielaborano su un “clichè” standard inventando battute, stereotipizzando il “cortile” lombardo, creando complicità in un crescendo di gag

Insomma se tanti spettatori riempiono I teatri e il successo arriva, vuol dire che la formula è un successo.
Per la cronaca, Stefania nel pomeriggio ha visitato il Castello Visconteo ed ha pernottato al Welcome Hotel per due notti…Questo mi fa ben sperare per le mie visioni di Legnano città per un turismo-sportivo-culturale. Perchè no!(vedi art “Tirem Innanz

“Ricordati il Bonsai”

La Famiglia Colombo (Antonio Provasio/Teresa, Enrico Dalceri/Mabilia e Italo Giglioli/Giovanni) è protagonista , insieme ai personaggi del cortile, del nuovo show pieno di ritmo e risate, in cui il cortile della tradizione lombarda, quest’anno, incontra le tradizioni dell’Estremo Oriente. Il lavoro diviso in due tempi si sviluppa sul prologo, fraintendimento tra “La Carmela” che a seguito del decesso del fu marito (evidenziato dal medaglione portato sempre sul collo con lei) che “attizzata” dalla tecnologia invia per errore una foto della “Teresa” ad un “ricco” proprietario giapponese contattato via Tinder. Da qui nasce l’ambiguità con l’invito di arrivare in terra nipponica dell’intera famiglia Colombo con l’impegno, a secondo dei ruoli e delle funzioni, che alla sua “dipartenza” lascerà tutta l’eredità…ma non sarà cosi semplice perchè si svelerà la verità (l’eredità si di un milione di yen convertito in euro rappresenta meno di seimila euro, non sufficienti nemmeno per il ritorno della mini allegra brigada.
Il messaggio di Antonio a fine spettacolo, prima degli sfarzosi e sempre belli balletti di Enrico (Mabilia) : diffidate della tecnologia, siate voi stessi, ritorniamo alla Famiglia ed alle cose semplici!



“Tirem innanz”: un viaggio alla scoperta di Legnano con i  “Ciceroni” Volontari

“Tirem innanz”: un viaggio alla scoperta di Legnano con i “Ciceroni” Volontari

Domenica all’insegna della storia, della cultura e del “Turismo culturale” domestico con il progetto “Tirem innanz” ideato da Paolo Scheriani. Il Gruppo Ciceroni Volontari legnanesi hanno accompagnato legnanesi, ma anche “forestieri” a passeggiare dal “Monumentale” al Tirinnanzi (biblio) . Una passeggiata che ha avuto successo dopo la “prima” del 24 novembre. Sono soddisfatto che una mia “intuizione” con TurismoSempione ha le “gambe”. Grazie…

Il Progetto “Tirem Innanz”

Con soddisfazione ho apprezzato l’iniziativa “Tirem Innanz” progettata da Paolo Scheriani, direttore artistico del teatro Tirinnanzi, che ha coinvolto il Gruppo Ciceroni Volontari. Il gruppo, capitanato da Giorgio Piccioni insieme agli altri amici-ciceroni Alessandra, Alessia, Eligio, Giulia, Giuliana, Monica, Nicoletta, Sergio e Valentino stanno valorizzando le nostre bellezze locali a 360°.

Domenica 1 dicembre, dopo il successo di domenica 24 novembre, hanno percorso il tratto-progetto “Dal Monumentale al Tirinnanzi” per valorizzare i nostri illustri concittadini che non ci sono più ma anche e soprattutto per narrare la storia industriale della città di Legnano che ha avuto come figli i vari Dell’Acqua, Bernocchi, Dalla Frua, Cantoni, fino a Tosi.

E sono felice perché circa 10 anni fa abbiamo lanciato, con l’associazione TurismoSempione, il seme con il progetto “Me car legnan” che grazie alla giunta Centinaio con l’assessore alla cultura Silvestri abbiamo portato avanti anche nel periodo di Expo-Milan 2015. Grazie Volontari, vi sono grato

Il progetto e la sorpresa “Albe’”

Il progetto è stato cosi apprezzato che in tanti si sono aggregati ed hanno passato un pomeriggio “diverso” , un pomeriggio culturale . E Legnano ha tutte le carte in regola per “investire” anche sul Turismo Culturale ( ed anche sulle piste ciclabili!) .
La prima tappa al Cimitero Monumentale ha visto la presentazione, di tante figure storiche con particolar riferimento alla Cappella della famiglia Tosi. Qui Giorgio Piccioni ha raccontato la storia di famiglia e qella di Franco con aneddoti catturando la curiosità dei presenti che hanno posto anche domande. Finito al monumentale, il gruppo guidati dai ciceroni, hanno raggiunto il teatro Tirinnanzi dove anche qui sono state raccontate la storia del teatro e della famiglia Tirinnanzi. E qui una prima sorpresa: la lettura di una poesia-filastrocca a cura di Maurizio Albè artista de “I legnanesi” che ha letto con passione in dialetto ricevendo convinti applausi. La seconda: la visita alla “piccola” biblioteca del teatro voluta da Paolo Scheriani la settimana scorsa. Bravi!

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