Busti Grandi è grande anche nella solidarietà

Busti Grandi è grande anche nella solidarietà

Il nostro territorio è pervaso di bellezza…La bellezza si realizza anche in eventi o azioni che creano benessere alla comunità. La solidarietà, la socialità sono dei valori per me imprescindibili che creano valore. Ieri ho partecipato ad una di queste. “Aperitivo in Viola” Seguitemi e vi racconto della bellezza della solidarietà… perchè “Donare” fa star bene prima di tutto a chi dona”.

Busto Arsizio (Varese) – Lo sapevate quante associazioni solidali-culturali esistono a Busto?  Superiamo i 100. Tra queste c’è anche Starbene di Matteo Toia. E l’altra sera ha organizzato l’evento solidale, a favore di Valentina alla “Zero” Garden “Aperitivo in viola” Si parla poco della solidarietà, ma senza avremmo un mondo “EGOISTA” e non riusciremmo ad affrontare problemi sociali complessi.

 “Aperitivo in viola” è la sintesi di questo mio pensiero : momento sociale con un ottimo aperitivo, ma anche culturale dove ci sono stati momenti toccanti.  

Perché ho partecipato e bisogna partecipare?
1 l’iniziativa è stata a favore di Viola, una ragazza di 13 anni che in seguito a una frattura del femore durante un saggio di danza, ha scoperto una grave malattia ed ora è in cura all’Istituro dei Tumori di Milano
2 ieri c’erano tante associazioni ed anche il Comune di Busto Arsizio. Tra queste Starbene, Panathlon Malpensa, Croce Rossa e in massa Lilt di Busto Arsizio;

3 sociale: ho avuto il piacere di salutare tanti amici o persone che non vedevo da un po’. Ad esempio Paola Magugliani, Marco Lovati, Alessandro Castiglioni, Paolo Bignamini che segue il figlio Riccardo nel progetto musicale.

Sinergie: Accademia della danza, “Scuola Arte Danza Olgiate” con la direttrice Antonella e Jazz Delivery. Le ragazze di Accademia si sono esibite per Viola ed il gruppo musicale Jazz delivery, giovanissimi amici di famiglia vicini a Viola

Bellezza: Manuela Carnini, nota artista e medico di Busto, che presenta le sue opere in giro per il mondo, ha dedicato una sua opera a Viola…utilizzando i colori del blu e viola. A fine opera, ha coinvolto bambine e bambine che hanno prodotto anche loro un disegno che sarà recapitato a Viola.

Sito Lilt Busto Arsizio. https://legatumorivarese.it/

San Maurizio al Monastero Maggiore: la Cappella Sistina della Lombardia

San Maurizio al Monastero Maggiore: la Cappella Sistina della Lombardia

Lo sapevi che anche a Milano esiste una Chiesa che è considerata “La Cappella Sistina della Lombardia“? Sto parlando della Chiesa a due passi dal cenacolo in corso magenta: San Maurizio al Monastero. Io l’ho visitata e te la presento.

San Maurizio al Monastero Maggiore

La Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, conosciuta anche come la Cappella Sistina di Milano. In corso Magenta è incastonata e nascosta tra palazzi maestosi e appariscenti, c’è la chiesa apparentemente anonima, tanto che la sua sobria e grigia facciata quasi sfugge ad un occhio un po’ distratto… ma quanta bellezza e splendore racchiude al suo interno! Entrate con noi, e lasciatevi incantare dai mille colori che ne ricoprono interamente le pareti, narrandoci storie sconosciute, da scoprire una dopo l’altra…

lo sapevi che tra gli artisti ad affrescarla ci sono stati i piemontesi Bernardino e Aurelio Luini. Bernardino ha affrescato anche la Basilica di San Magno a Legnano e realizzato opere anche al santuario di Saronno a due passi da noi.

San Maurizio al Monastero Maggiore: uno scrigno del Rinascimento lombardo

Questa è quella che si dice una visita guidata da non perdere, perché il piccolo gioiello che ammireremo in questa occasione è tra i più sconosciuti di Milano, ma non per questo meno ricco di fascino o magia.

Storie bibliche, affascinanti vicende e personaggi misteriosi: questo e molto altro ci racconteranno i preziosi affreschi della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore. Qui, dove un tempo si riunivano le monache per la preghiera, i milanesi e i turisti rimangono ora affascinati di fronte alla ricca presenza delle opere d’arte di Bernardino Luini e di altri importanti maestri del Rinascimento lombardo.

Il capolavoro di Bernardino Luini a San Maurizio

La Chiesa di  San Maurizio è un gioiello incastonato fra i palazzi di corso Magenta appartenente al complesso architettonico del Monastero di San Maurizio, ossia il Monastero Maggiore delle Benedettine, un tempo il più importante convento femminile di Milano.
La Chiesa di San Maurizio nasconde infatti diversi capolavori della storia dell’arte italiana, opera dei più famosi pittori lombardi del XVI secolo. Il più importante è senza dubbio quello di Bernardo Luini (noto come Bernardino) che, seguace di Leonardo da Vinci, tra il 1522 e il 1529 affrescò la cappella Besozzi in cui si trova il celebre ciclo di Santa Caterina d’Alessandria: leggenda vuole che il maestro, dipingendo la scena della decapitazione della Santa, le abbia dato il volto della Contessa di Challant, famosa “vedova allegra” della Milano del XVI secolo.

Curiosando per la Chiesa, la guida ha raccontato anche dell’Arca di Noè di Aurelio Luini: un dipinto sorprendente, un vero e proprio trattato zoologico ricco di dettagli, che raffigura con splendida attenzione giraffe, tigri e unicorni, tutti in fila per imbarcarsi sull’Arca.

La Foppa di San Vittore Olona

La Foppa di San Vittore Olona

Sapevi che a due passi da Legnano e a confine con Canegrate esiste uno scrigno di biodiversità? E’ la Foppa di San Vittore Olona è un esempio di gestione condivisa per la rinaturalizzazione delle aree perifluviale del fiume Olona.

Uno scrigno di biodiversità creata dall’uomo

Quest’area si trova vicino al fiume Olona e veniva regolarmente allagata in maniera naturale. Ora è un elemento fondamentale per la biodiversità locale. Rappresenta anche un posto caro a molti cittadini, al punto che la Foppa è stata inserita nei “Luoghi del cuore” del Fondo Ambiente Italiano (FAI).

La lanca

E’ proprio il FAI a specificare che la presenza di uno stagno nei pressi del fiume Olona ha origini antichissime. Secondo l’ente, il fondo è parte di un antico alveo del fiume e storicamente l’area raccoglieva l’acqua che irrigava le marcite. La Foppa era chiamata anche “Lanca della Marchesa”, come si può leggere su alcuni documenti risalenti all’Ottocento.

Nel corso dei secoli quest’area è cambiata molto. In passato aveva una superficie più estesa rispetto a quella odierna e sulla riva era presente un canneto. Oggi la Foppa è alimentata sempre dall’acqua che viene dal fiume Olona tramite la roggia Bellona e la roggia Selvatica. Questo specchio d’acqua e le aree verdi circostanti ospitano una ricca biodiversità di fauna e flora.

Il ripristino della Foppa

La riqualificazione della Foppa inizia nel 2009 grazie ad un lavoro svolto insieme dal Comune di San Vittore Olona, il Consorzio Fiume Olona, il Parco dei Mulini e l’associazione Olona Viva, i cui volontari hanno reso possibile il ritorno di tante specie di volatili dopo che questi ultimi l’avevano abbandonata. Fondamentale fu l’impulso e il sostegno dell’ex assessore e storico Giacomo Agrati.

In breve tempo la Foppa è tornata ad essere uno scrigno di biodiversità. La Lipu ha avvistato oltre 90 specie di uccelli in quest’area, dove è stato esteso il divieto di caccia per proteggere i volatili stabili e quelli migratori. Aree come quella della Foppa sono di fondamentale importanza per le specie migratrici. Queste ultime percorrono due volte l’anno migliaia e migliaia di chilometri per coprire il percorso che separa i siti di riproduzione da quelli per svernare. In un viaggio così lungo, un luogo in più dove poter sostare e rifocillarsi può fare la differenza tra la vita e la morte.

Santa Messa sul Carroccio: emozione tra sacro e profano

Santa Messa sul Carroccio: emozione tra sacro e profano

Una delle iniziative più importanti del Palio di Legnano è la celebrazione della SS Messa sul Carroccio, con la toccante cerimonia del “Volo” delle colombe. Si narra che a seconda della direzione porti bene alla contrada di riferimento.

Lo sapevi che la Santa Messa viene celebrata sul Carroccio? (carro in legno ricostruito che fu utilizzato nella battaglia di Legnano del 1176 narrato nelle opere di Gaetano Previati).

Durante la Santa Messa viene anche realizzata la cerimonia di investitura religiosa dei capitani e realizzata la cerimonia di benedizione dei cavalli e fantini (unica in Italia)! 

Santa Messa sul Carroccio 2023

In una piazza San Magno gremita e colorata dai colori delle otto Contrade del Palio di Legnano, con i Contradaioli riuniti in preghiera attorno al Carroccio, domenica 28 maggio, la giornata del Palio, si è aperta, come da tradizione con la Solenne Santa Messa sul Carroccio.

A rafforzare l’importanza dell’evento, quest’anno è giunto in piazza San Magno anche il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana che ha effettuato la cerimonia di consegna della Rosa Camuna alla Fondazione palio di Legnano al presidente Maria Pia Garavaglia. Oltre a questi presenti come autorità anche il Sindaco di Legnano nonche Supremo magistrato Lorenzo Radice e altri colleghi Sindaci del Territorio e Consiglieri Comunali.

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L’investitura all’interno della SS Messa sul carroccio (A.D. 2023)

Al termine della comunione segue l’Investitura Religiosa dei Capitani del Palio per mano del prevosto della città (Attualmente è rappresentato da Monsignor Cairati). Viene chiamato all’altare il Capitano di Prima nomina: Capitano Alessandro Furlan, della Contrada di San Domenico. Poi i Capitani delle altre otto Contrade.

Benedizione dei fantini e dei cavalli

È seguita poi la benedizione di cavalli e fantini delle otto Contrade:

  • San Martino: fantino Carlo Sanna cavallo Maverik
  • Sant’Ambrogio: fantino Giuseppe Zedde cavallo Andromeda
  • San Domenico: fantino Silvano Mulas cavallo Vai Victis
  • San Bernardino: fantino Gavino Sanna cavallo Biancorosso
  • La Flora: fantino Valter Pusceddu cavallo Tigre
  • Legnarello: fantino Antonio Siri cavallo Woody Woodpecker
  • Sant’Erasmo: fantino Federico Arri cavallo Afrodite
  • San Magno: fantino Dino Pes cavallo Scheggia

In chiusura della Solenne celebrazione, il tradizionale volo di tre colombelle, per mano del Supremo Magistrato e Sindaco Città di Legnano, Lorenzo Radice, del Gran Maestro Raffaele Bonito e del Cavaliere del Carroccio Riccardo Ciapparelli. 

Castello di Legnano, oltre a Previati e Cenobio

Castello di Legnano, oltre a Previati e Cenobio

Oltre al Trittico di Gaetano Previati, lo sai che il Castello Visconteo racchiude atre eccellenze? Esiste uno spazio espositivo dedicato alle Sculture di Ugo Riva che ha donato alla città.

Lo Spazio espositivo contiene anche dei reperti di età romana che ci fanno scoprire ed apprezzare il cibo, ovvero “Peccati di Gola e per chiudere anche la Chiesetta San Giorgio dei Lampugnani con l’opera che da il nome alla stessa: la Chiesetta di San Giorgio.

Le sculture di Ugo Riva

L’installazione dei “Frammenti” unisce alcune sculture (19 pezzi in 13 raggruppamenti) che
nel corso degli anni sono state fuse, rotte, reinterpretate. L’insieme ne è un gioco di spazi
e di vuoti che si susseguono, di forme autonome che divengono nuovo organismo vivente,
nuova opera d’arte.

Riva è un modellatore che recupera la terracotta come elemento
magmatico di una forma: il corpo nel quale le sue figure, i suoi personaggi, interpretano la
fragilità della vita, si rompono in frammenti, ma senza dichiarare la sconfitta, anzi ri-
organizzandosi perché non c’è mai un punto fermo nel nostro percorso esperienziale,
bensì una continua affermazione del mistero.

Peccati di Gola

Un breve percorso che inizia in cucina per concludersi a tavola, che si potrà seguire al
Castello visconteo di Legnano. Nella sala sottostante lo spazio che ospita il trittico della
Battaglia di Legnano di Gaetano Previati è infatti visitabile un’esposizione di stoviglie in
ceramica (ciotole, scodelle, piatti, boccali, ollette) e vetro (coppetta, ansa) d’uso corrente
databili fra XV e XVIII secolo, oltre a elementi architettonici in terracotta (formella,
decorazioni architettoniche) tessuti e oggetti di corredo di sepolture databili tra il VII e il X
secolo.

Gli oggetti esposti provengono da recuperi e scavi effettuati nel Castello e nel
territorio di Legnano a partire dai primi anni del Novecento e fino al decennio 2001 – 2009.
Tutte le teche sono corredate da box di approfondimento in cui si riportano passi di autori
antichi che parlano di ingredienti e ricette, del piacere del cibo ben cucinato e dell’apparato
che rendeva ancor più gradevole quanto presentato in tavola.

Chiesetta di San Giorgio

Nella piccola chiesa di San Giorgio, tuttora consacrata, sono stati recentemente ricollocati
in prossimità dell’altare il paliotto e il tabernacolo in legno dipinto. Sono state inoltre
illustrate le iscrizioni presenti nella sala relative al marchese Carlo Cristoforo Cornaggia
Medici, alla moglie Teresa Sannazzaro e al figlio Marco.

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