Si è acceso il Natale: da Tenerife all’Altomilanese

Si è acceso il Natale: da Tenerife all’Altomilanese

Accensione di alberi, musica, piste di ghiaccio da Tenerife a Legnano, passando da Rho e non solo. Sono ri-tornato da qualche giorno da Tenerife e sebbene nel paese canario facesse ancora caldo(23-29 gradi), il Natale, per me, è partito proprio da li. Poi nell’Altomilanese. Qui. nel weekend tante iniziative per accogliere il Natale 2023…

Assaggio di Natale a San Cristobal – Tenerife

Il 25 novembre e precisamente a San Cristobal de la Laguna di Tenerife, ho partecipato alla notte bianca (noche blanco 2023).

In concomitanza della grande festa, con musica, sfilate pre-carnevalesche ho appreso che gli spagnoli, sentono molto il Natale, anche dal punto di vista religioso. E per le stradine di San Cristobal, non si è badato a spese sulle luminarie, sulla musica, sugli eventi.

L’occasione della notte blanca è stata anche quella di accendere gli alberi di Natale e le straordinarie luminarie. Si calcola che ci siano state circa 100.000 persone in città(molti turisti) . Basti pensare che ci sono stati tre concerti con big “canari” e “nazionali” ubicati  nella piazza Concepcion, piazza della Catedral, e piazza del Cristo con Alberi e luminarie mozzafiato. Poi gli immancabili fuochi. E questo non è che l’antipasto…

Natale a Legnano

Poi ritorno a Legnano e nel weekend mi sono concentrato su Legnano e Rho, ma tante sono state le iniziative sui comuni limitrofi.

A Legnano, Una scia di Luci ha portato la magia del Natale, grazie alla collaborazione dell‘Amministrazione comunale, e del Distretto del Commercio e il contributo di attività commerciali.  Nella sera di sabato 2 gli alunni delle scuole primarie Barbara Melzi e Mazzini,hanno collaborato all’accensione dell’albero situato in piazza San Magno con l’assessore alla cultura Guido Bragato intonando , grazie alla Scuola Paganini , canti natalizi. Tante iniziative a Parabiago con l’Accensione dell’albero, a Cerro Maggiore festeggia il Natale con “La via del Natale” … che conduce al Villaggio. A Rescaldina il Natale partita ieri la VI edizione di Le vie del natale”. Infine a San Giorgio  Tirar Tardi a San Giorgio” fa accendere il Natale.

Accensione luci e albero a Rho

A Rho, programma simile. Sabato accensione albero che ha illuminato Piazza San Vittore da parte dell’amministrazione Comunale, che insieme al Distretto del Commercio hanno voluto “illuminarho”. Il risultato è stato una cornice davvero magica, in puro e classico spirito natalizio, con tante luci attorno e in lontananza.

Qui un simpatico Babbo Natale (ricordiamo la prematura scomparsa del Babbo Natale storico Rhodense Raffaele Marano) ha regalato un selfie, caramelle ed abbracci. sia a bambini, ma anche ad adulti.

La giornata è stata animata da numerose attrazioni quali il “laboratorio MIMOstro” e il “laboratorio stelle di Natale” a cura del progetto “Impronte Stellari”.

E poi…Una sfilata in costume con Babbo Natale sul trono a cura di Associazione Palio di Rho.

La golosa merenda con cioccolata e alberelli di frolla, i canti di Natale del Coro di Voci Bianche “Giulio Rusconi”, e infine, appunto, l’accensione delle luminari e dell’ albero di Natale… 

Piste di Pattinaggio a Legnano, Rho…

A Legnano è arrivata anche l’attesissima pista di pattinaggio, di Arlan e Laura Zanfretta che resterà in città fino a gennaio 2024 con eventi particolari.

Quest’anno i proprietari si dicono soddisfatti di aver montato a Legnano, la pista di pattinaggio più lunga della Lombardia.

Anche qui inaugurazione da parte dell’Assessore alla cultura Guido Bragato. In tanti hanno partecipato alla prima, sia grandi sia bambini.

Ricordo che la pista viene usata anche dalle scuole superiori della città per attività sportive Open air.

Piste di pattinaggio, non di questa lunghezza, anche a Rho, Busto Arsizio…

Non ci resta che attendere con lo stupore dei bambini verso queste luci: che il Natale porti pace in noi, nei paesi martoriati dalla guerra Ucraina e Palestina…Questo è il mio Augurio!

I Viaggi di Enzo in camper. Per “Quelli che vivono alle Canarie”, Fabio: il lavoro dalla natura

I Viaggi di Enzo in camper. Per “Quelli che vivono alle Canarie”, Fabio: il lavoro dalla natura

Uno degli ultimi incontri-interviste prima della prematura partenza dovuta al lutto che mi ha colpito, è stato quello/a con Fabio che ho conosciuto all’@AgrocampInvernaderito di Tejina, Un ragazzo di 35 anni, nato a Pisa, che collabora con il camping e che sta realizzando il suo sogno: creare opportunità di lavoro dalla natura. Ed insieme a due amiche hanno creato la “Finca Terramare”. Vi racconto questa bella storia che mi ha colpito non poco…

Fabio da quando tempo vivi qui, al Nord?

Sono circa 3 anni che vado e torno da Tenerife. Sono arrivato qui con la mia ex-compagna per una vacanza.

Ce ne siamo innamorati ed io in particolare…
Siamo arrivati nella zona Nord: qui la natura è ancora “impattante”. Era il periodo del Covid, quindi 2020. Finita la vacanza dovevamo fare una scelta per il rientro: restare o partire. Con la mia ragazza abbiamo deciso che lei rientrasse, mentre io volevo fare questa esperienza, e sono rimasto qui. In quel periodo ho avuto il piacere di conoscere una sig.ra Colombiana che aveva la finca “Jamundi”, ubicata qui vicino. (uscita dall’Agrocamp). Con lei ci siamo accordati per Vitto e alloggio in cambio di ore lavoro.

E Perché proprio a Nord?

Come dicevo questa zona è molto genuina.

Siamo a Nord dell’isola di Tenerife, in provincia di San Cristobal de la Laguna, a Tejina.

Questa zona aveva ed ha ancora con una spiccata vocazione agricola-naturalistica.

Siamo vicini al parco di Anaga. Il Teide, non è lontano da qui.

Infine, qui non c’è molta urbanizzazione, rispetto al Sud e se cerchi serenità, qui la trovi.
Ma io cercavo anche una soluzione in equilibrio tra me e la natura. E penso di aver trovato questo equilibrio.

percorso 4 parco anaga fuori ive

Continuando la storia, dopo cosa è successo?

Ritornando alla storia, a cavallo del Covid, tra il 2021 e  2022, ho iniziato a cercare una soluzione “definitiva”, visto che, purtroppo, avevamo deciso di separarci con la mia ragazza in uno dei miei ritorni a casa. Ho cercato sempre esperienze di “scambio”  qui a Tenerife. Dopo l’esperienza con Jamundi, conosco la famiglia Francisco proprietari dell’Agro Camp Invernaderito. Loro mi accolgono e dopo un periodo di Scambio volontario, ci accordiamo per un contratto di lavoro retribuito. Inoltre, loro, mi permettono anche di fare “stagioni” a pagamento in Europa.

Ad esempio, mi sono “fatto”  la stagione della vendemmia in Francia e l’anno dopo raccolta di frutti in Svizzera.
Le risorse economiche raccolte…le ho accantonate per il mio progetto che era ed è mio sogno…

Mi spieghi il tuo “progetto”?

Il mio progetto, essendo io un amante di agricoltura ( NdR: Fabio è laureato in Scienze Turistiche), è di dedicarmi alla natura ed in particolare all’agricoltura non “intensiva”!
Ecco che grazie all’incontro con due ragazze con le quali abbiamo la stessa “vision” ovvero utilizzare la natura senza “sfruttarla”, progettiamo di mettere su una Finca, la finca che si chiama “FINCA TERRAMARE”.
Qui abbiamo deciso di usare la tecnica della “permacolture” ovvero coltivare in uno stesso spazio diversi prodotti agricoli in modo che si crea un circolo di “ mutuosoccorso”, dove ciascuna pianta/frutto ni nutre dei nutrienti dell’altra. Cosi si evita di usare concimi chimici ed i prodotti sono veri natural. Inoltre abbiamo deciso di coltivare e di “donare solo quello che necessitiamo. Evitare sprechi fin dall’origine. Circa le risorse umane, vogliamo applicare ad altri, la nostra esperienza. Accogliere ragazzi come lavoro volontario in cambio di vitto-alloggio. Se la cosa funziona, passiamo all’assunzione tramite contratto…

Conclusioni
Mi fermo qui.

Questa storia merita di essere raccontata perché Fabio mi ha trasmesso dei veri valori.

Mi ha fatto “immergere” in un luogo, in un tempo dove il rispetto per la natura è massimo.

E trovare persone che nel 2023 fanno scelte simili, meritano attenzione e rispetto. Prima di tutto per “madre” natura che , purtroppo, noi cittadini altamente “urbanizzati” non vediamo più, abituati come siamo ad avere “tutto” e subito( non rispetto dei cicli naturali delle stagioni, agricoltura intensiva, uso massiccio di frigoriferi).

E Fabio, mi/ci ha ricordato che si puo’ fare…
basta crederci…
Come ha affermato Shimon Peres  Se vuoi beneficiare dei doni della natura devi adattarti ai suoi bisogni, alle sue regole e tempi.

I viaggi di Enzo in camper. La Orotava e Puerto de la Cruz vicine ma cosi diverse

I viaggi di Enzo in camper. La Orotava e Puerto de la Cruz vicine ma cosi diverse

Scendendo dal Teide, ho potuto osservare la Valle dell’Orotava che degrada dolcemente a mare e subito a destra, Puerto de la Cruz. Due realtà, cosi vicine ma cosi diverse. La Orotava rimasta legata alla sua storia, Puerto città turistica…

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La Orotava

Situata nel nord dell’isola di Tenerife, è una delle più antiche città delle isole Canarie.

Fondata nei primi anni del XVI secolo, una volta conclusasi la conquista spagnola.

La città mantiene vivo un ricco patrimonio di architettura, giardini e tradizioni.

Il paese prende il nome dalla grande valle del Taoro, che condivide con Los Realejos e Puerto de la Cruz. Si tratta di una porta d’ingresso al Parco Nazionale del Teide, con il suo vulcano alto 3.718 metri.

Ho avuto il piacere di ri-scoprirla dopo il mio primo viaggio a Tenerife, insieme a Puerto, scendendo, questa volta dal “Gigante buono, con “D’Artagnan” il mio scooter…

A passeggio per luoghi da film e il Corpus Christi

Cittadina dalla lunga storia, La Orotava custodisce edifici religiosi e sociali di grande importanza.

È possibile visitare la Chiesa della Concepción, costruita nel XVIII secolo, diverse case signorili di famiglie di antico lignaggio e la Casa de Los Balcones, costruita nel 1632, con un balcone e un patio in legno intagliato.
La città, accogliente per lo shopping e le terrazze, ospita la festa annuale del Corpus Domini, in cui le principali vie e piazze sono ricoperte da tappeti fatti con fiori.

La Orotava verso il futuro: città slow

Il comune di La Orotava, di 44 mila abitanti è l’unico delle Canarie nelle lista dei 12 paesi spagnoli slow che risponde ai criteri di città slow secondo il maestro conosciuto in Italia Carlo Petrini.

Essa possiede alta qualità di vita tra residenti e turisti senza differenze, promozione di prodotti agricoli di qualità salutari quanto più possibile a km zero, cura e protezione del patrimonio storico esposto e di quello naturalistico la rendono città slow


Per questo, in concomitanza della mia visita a Tenerife, si è svolto il convegno “la Orotava” Città Slow organizzata con l’Università de la Laguna. L’obiettivo è di far diventare e conoscere, attraverso finanziamenti della U.E., Città Slow. Auguri!

Puerto de la Cruz:

Puerto de la Cruz si trova sulla costa nord di Tenerife. E’ una cittadina molto frequentata dai turisti, ed ha la particolarità di essere sede di tanti grandi alberghi, cosa strana alle Canarie ed in particolare al “Nord” dove per lo più gli alloggi sono appartamenti o piccole pensioni. Nacque originariamente come villaggio di pescatori, e successivamente divenne il porto per la vicina città.

Nel XVII secolo si sviluppò come porto più importante della costa nord di Tenerife, utilizzato per esportare canna da zucchero e vino dalla vicina Valle de La Orotava.

Nel corso del tempo la città acquisì un’identità separata e finalmente ottenne una totale autonomia comunale nel 1808.

Alla fine del XIX secolo le élite britanniche cominciarono a visitare Puerto de la Cruz.

A partire dal Secondo Dopoguerra, il turismo di massa raggiunse Puerto Cruz, e da allora è stato l’introito più importante dell’economia della città.

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Piscine-Lago Martianez

Molti di voi, sanno quanto ci tengo per le “Piscine” (vedi articolo). Uno degli esempi è il Lago Martianez., inaugurato Il 30 aprile 1977 e realizzato dall’artista di Lanzarote, Cesar Manrique.
Si tratta di un complesso di piscine di acqua di mare con un museo all’aperto.
All’interno del perimetro del Lago Martianez si trovano diverse piscine e attrazioni, tra queste possiamo citare il Monumento al Mar o a las Olas, ossia il monumento al mare o alle onde, che rappresenta onde solide e statiche di calcestruzzo e il Geyser, progettato da Cesar Manrique con l’idea di essere una scultura d’acqua. Inoltre si può ammirare Las Raíces Al Cielo, in cui alcuni alberi di eucalipto sono stati “piantati” a testa in giù per far vedere ai visitatori parti degli alberi spesso ignorate.
Alla fine del bagno, un salto a trovare il mio nuovo amico canario Jose’ ed assaggiare le sue bontà canarie nella sua Terrassa Martini-Sunset.

Nella zona:

A due passi da Puerto de la Cruz, Loro Parque: si tratta di un enorme zoo che ospita animali come pappagalli, pinguini, delfini, balene, leoni marini e molto altro ancora. Giardino Botanico presenta una vasta selezione di alberi e arbusti tropicali. Giardini Sitio Liter: si tratta di un grazioso giardino in stile inglese all’interno di un palazzo del XVIII secolo. Presenta una grande collezione di orchidee con alberi di bonsai e un esemplare di albero di drago. Parco acquatico Risco Bello: questo grazioso giardino presenta numerosi laghetti con abbondante avifauna.

Un primo bilancio della mia esperienza

Con questa pubblicazione ho finito il mio primo viaggio in camper dell’Isola di Tenerife: In due mesi ho visitato le città, le frazioni, le “piscine”, le chiese più rinomate ed importanti della capitale delle canarie.
Vi rimando agli articoli pubblicati.
Farò un bilancio al mio rientro in Italia, ma assicuro fin da subito, che in questi 60 gg, ho apprezzato la bellezza di questa isola, l’umanità, il clima…ma anche altro…Stay Tuned…
Grazie a Voi per la fiducia…

I viaggi di Enzo in camper. Il Teide il “gigante” buono. La mia esperienza in moto

I viaggi di Enzo in camper. Il Teide il “gigante” buono. La mia esperienza in moto

Sono stato al Teide, giovedi 23 novembre. Il Teide, Patrimonio Unesco dal 2007, è la montagna, vulcano, più alta della Spagna, e delle isole canarie con il suoi 3.718 metri di altezza. Io ho fatto l’esperienza in scooter, con il mio “D’Artagnan” e mi sono fermato a “soli” 2.500 metri perché il vento, sebbene la giornata fosse bellissima, mi ha “bloccato”. Vi racconto…

Il Teide

Sono stato sulla montagna, vulcano, riferimento delle isole Canarie e “attrattore” turistico e naturalistico di tutta la Spagna. Alto 3.718 metri  rappresenta una meta per molti turisti che arrivano da ogni parte del mondo.

Ma anche di studiosi e ricercatori grazie all’Osservatorio situato a circa 2500 metri che ho visitato dall’esterno.

Ci sono molti scienziati italiani nella stazione. Sempre a questa altezza ci sono il Centro visite-accoglienza, i ristoranti e negozi di souvenir, la biglietteria della Funivia dove si raggiungono i 3.200 metri.

Perché per raggiungere la sommità, ovvero gli ultimi 500 metri, c’’è bisogno di un visto che viene rilasciato dalle autorità del parco del Teide almeno due mesi dalla richiesta…

Qui mi son fermato perché è iniziato a soffiare un vento forte e gelido…

Il Parco del Teide….

Il Parco nazionale del Teide è il più grande delle Canarie e una tappa d’obbligo per tutti i visitatori di Tenerife. Questo parco naturale è un vero tesoro geologico in cui vulcani, crateri, camini e colate laviche danno vita a un’impressionante gamma di colori e forme. Ospita paesaggi unici che circondano l’impressionante sagoma del vulcano, che si erge maestoso a 3718 metri di altezza. Il Parco nazionale del Teide è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2007. A seconda del periodo dell’anno e persino dell’ora del giorno, ha un aspetto molto diverso. Ai suoi piedi si trova un mare di rocce vulcaniche così recenti che l’erosione non ha avuto ancora il tempo di trasformare, e che forma un ampio catalogo di forme e materiali vulcanici contenuti nel grande anfiteatro definito dalla parete di Las Cañadas. Mi ha proprio impressionato perché la parete si estende per 25 chilometri e raggiunge un’altezza di 600 metri nella zona conosciuta come Guajara, il punto più alto.

L’accoglienza: l’Osservatorio Astronomico

Dopo aver osservato le pareti di Las Cañadas, mi sono trasferito nelle strutture di accoglienza. Un po’ perché, ho fatto la strada della Esperanza, dove mi sono “infilato” da La laguna, nei boschi che salivano pian piano verso il “Gigante” buono. Qui abeti, pini si sono presentati alla mia vista e mi sono trovato avvolto nella foresta del Parco Nazionale grazie alla bellissima strada. . E’ straordinario perché avevo lasciato il caldo di Bajamar, per “abbarbicarmi” con il mio “D’Artagnan” e , sebbene ben coperto, raggiunto i 2200/2500 , altezza Osservatorio Astronomico, il vento è aumentato e mi sono riparato sotto le sue strutture. Qui, è  vietato l’ingresso senza prenotazioni. Ma il mio orgoglio è cresciuto leggendo dopo, che all’Osservatorio “Sono state osservate le comete più importanti degli ultimi anni, compresa la collisione della cometa P/Shoemaker-Levy con Giove, ed è stata ricavata la mappa a grande scala del centro della Via Lattea”.

Accoglienza:  Centro visitatori El Portillo

Ho raggiunto il Centro dopo la sosta all’Osservatorio.

Qui bella accoglienza e visita alla mostra sul “Teide” con attraversamento del corridoio “lavico” ti porta tra diversi pannelli, visione del film in italiano,

Il Gigante non sempre buono Guayota, il malvagio abitante delle viscere di Echeyde (il nome con il quale i Guanci chiamavano il Vulcano che vuol dire malvagio a causa del fuoco che eruttava nelle varie eruzioni) . 

Una delle caratteristiche del Centro visitatori di El Portillo è che si integra perfettamente con il paesaggio vulcanico.

Il centro ospita anche un giardino botanico in cui è possibile osservare oltre il 75% delle specie vegetali del parco, tra cui i famosi “tajinastes”.

Accoglienza : Il Centro visitatori Funivia Teide(Teide legend)

Con il passare del tempo, e pensando ai visitatori interessati a conoscere le peculiarità del Parco nazionale del Teide, gli impianti della stazione base della Funivia sono migliorati, incorporando servizi sempre più interessanti, fino a diventare un vero e proprio Centro visitatori ai piedi del vulcano e una tappa d’obbligo in qualsiasi giorno dell’anno: il Centro visitatori della Funivia.

Oltre al negozio di souvenir già presente, con interessanti articoli di artigianato canario, e ai servizi di ristorazione, con ottime viste panoramiche sul Parco nazionale e prodotti locali dal sapore tipicamente isolano, si aggiunge la mostra “Scienza e leggenda” di Teide Legend; un’esposizione che ruota attorno alla leggenda di Guayota, l’abitante delle viscere di Echeyde (il Teide), in cui viene raccontata la più importante eruzione vulcanica di Tenerife, avvenuta oltre mille anni fa, dal punto di vista della leggenda guanche e della scienza.

La mia esperienza

Certamente per motivi di praticità lo scooter o la moto, sono perfetti per salire al Teide.
Aspetti positivi: facilità di manovra, stop-and-go per le osservazioni, “costo contenuto” carburanti, possibilità di fare cammini e sentieri per i diversi “Mirador “(Belvedere della Piana di Ucanca, Belvedere di Los Roques de García, Belvedere di Tabonal Negro e Las Cañadas).
Aspetti negativi:
forse è ancora meglio “salire” in macchina perché alle variazioni metereologiche repentine, si è piu’ protetti. Altro aspetto: Il prezzo alto della Funivia…
Ma su tutto vince l’aria tersa, che ti ripaga ampiamente degli sforzi.

Poi la soddisfazione maggiore è aver assaggiato le bontà Canarie ed internazionali, al Papillon dove dei bravi camerieri/e, mi hanno “rifocillato” e “riscaldato” in tutti i “sensi”…

Legnano: un grave lutto mi ha colpito. Mio suocero Luciano non c’è più

Legnano: un grave lutto mi ha colpito. Mio suocero Luciano non c’è più

Un grave lutto mi ha colpito. Mio suocero Luciano Bernardi non c’è più…Purtroppo la malattia è peggiorata nell’arco di un mese e mezzo e si è portato via Luciano. Sono rientrato a “volo” da Tenerife, per stare vicino alla famiglia ovvero alle figlie Donatella e mia cognata Mariangela…Un doveroso omaggio all’uomo, padre e suocero…

L’evento…
La malattia brutta diagnosticata quattro anni fa…ma poi “ripresa” …fino ad ottobre scorso…

E dopo un mese e mezzo di lotte, trasferimenti tra pronto soccorso, casa, ospedale di Legnano e poi Cuggiono, mio suocero Luciano Bernardi, per tutti il “Sig. Luciano”, non c’è l’ha fatta.


L’impegno di Donatella e poi della sorella Mariangela, non sono stati sufficienti.

Ora riposa in pace.

Per chi volesse dare l’ultimo saluto, i funerali si terranno martedi 28 novembre alle ore 15
Santuario Madonna delle Grazie
Corso Magenta- Legnano (Mi)

Chi era: l’uomo
Luciano, classe 1934, avrebbe compiuto 90 anni tra poco. Un uomo semplice ma di grandi visioni.
Orfano del padre, partito da Roma per Milano, dopo aver frequentato le scuole tecniche di saldatore, si è trasferito  a Milano per inserirsi con successo , nel settore edile. Dapprima saldatore delle fondazioni nei cantieri edili, poi  gruista.
Ha lavorato per circa 36 anni alla CMB. Ha seguito e collaborato per molti insediamenti edili  a Milano e poi in provincia. Divenendo ben presto un riferimento per la cooperativa C.M. B. ora CMB Building di Carpi. Luciano ha dato un contributo alla realizzazione della prima metropolitana milanese, la linea Rossa MM1, il primo centro commerciale a Milano, il “Bonola”. E poi grandi residence e condomini in tutta la provincia di Milano, ed il destino, lo ha fatto operare anche a Legnano.

I percorsi


In C.M.B. si è formato ed è cresciuto. Ha imparato attraverso l’osservazione ed il “buttarsi” anche a fare l’idraulico, l’elettricista che ha poi utilizzato nell’attività autonoma.

Il lungo lavoro per C.M.B. gli è valso l’attestazione di “lavoratore fedele” con una cerimonia di consegna con festeggiamenti, prima della agognata pensione.
Pensione che godrà con Carla, sua moglie nella loro casa a Milano.

Poi subito dopo la pensione si trasferisce/ono a Biella. Qui sarà apprezzato anche dai “piemontesi”. Perché Luciano è di compagnia e non nega il saluto a nessuno!

Purtroppo a Biella, Carla viene a mancare. E dopo qualche riflessione, decidiamo, insieme a tutta la famiglia il trasferimento a Legnano in via Guerciotti, nella casa che fu dei miei genitori (Alfredo e Cecilia legatissimi a mio suocero, e viceversa).

La socialità e il papà

Uomo affabile, e anche a Legnano, Luciano diventa amico di tutti. Soprannominato “il Sig. Luciano” era stimato e amato, in primis dai miei collaboratori di allora, i colleghi di Assesempione e poi di Sempione News.(la casa era adiacente all’ufficio di via Guerciotti) .
E poi da tutto il condominio de “I Bardi” nonché dai negozianti delle vie adiacenti a partire da Guzzetti , l’alimentare che lo aveva preso nelle sue grazie, poi dal Bar Bianchi, dove era sovente soffermarsi la mattina per fare colazione ed assaggiare le buone focacce!  

E’ diventato il nonno di tutti in pochissimo tempo.
E la gioia più grande arriva da mio figlio Federico, che con Ilenia, a luglio gli/ci hanno donato Ricky diventando “Nonno bis”.

E facendo un passo indietro, dal racconto di Donatella e Mariangela, emerge che era un papà “instancabile” ed era disposto a giocare anche al ritorno dal pesante lavoro(a cavalluccio con le bimbe in groppa…)

Il mio rapporto con Luciano

Con lui ho avuto in rapporto sempre diretto. Ho sempre apprezzato il suo “ingegno” che ha messo a disposizione aiutandomi nel lavori per la casa in montagna a Biella e poi qui a Legnano. Ma anche nei lavori legati agli impianti elettrici nei precedenti uffici di Via Guerciotti e poi in quello di Corso Italia.

Mi mancherà.

Come manca a tutti noi. Ma sono sereno perché grazie alla mia famiglia, sebbene fossi a 3500 di distanza nell’ultimo periodo, l’ho sentito sempre vicino. Grazie a Donatella, a Federico e Ilenia, a Rebecca e Giulia e poi Mariangela ed Essam che mi hanno permesso di vivere con serenità questa esperienza, interessandosi loro di Luciano.

Io l’ho amato in vita coinvolgendolo in ogni evento, in ogni momento della “mia” famiglia, ferie comprese.
La mia serenità cresce ancor di più con l’arrivo di Ricky, al quale, inevitabilmente si è legato in vita. Ora lo porterà con se, in qualche luogo lassù e lo presenterà a Nonna Carla e sarà anche lei, Nonna bis!

Ciao Luciano 

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