Ho visitato il Museo Officina Rancilio 1926 durante la settimana dei Musei d’Impresa perché insieme al Museo Fratelli Cozzi, il neo-Museo “Spazio Longo” fa parte della triade dei musei d’impresa a disposizione della comunità. In particolare le scolaresche, ma non solo…Anzi per le festività Natalizie la mia proposta è di fare una visita, magari a rotazione tra i diversi musei, perché la visita di ciascuno merita e resterete soddisfatti, come è successo a me…
Officina Rancilio 1926
Ho avuto il piacere di partecipare all’inaugurazione nel 2010 dell’OFFICINA RANCILIO 1926 e di aver partecipato a tanti eventi che il museo propone: da quelli culturali, a quelli sportivi (ricordo il museo come quartier generale della Rancilio Cup e non solo. L’Officina è un museo di proprietà della famiglia Rancilio, uno spazio culturale nato con lo scopo di far conoscere, conservare e valorizzare il patrimonio storico, la collezione e l’archivio fotografico dell’azienda e della famiglia.
Il museo è stato il primo museo italiano del settore delle macchine per caffè voluto fortemente dalla famiglia per valorizzare il suo patrimonio e metterlo a disposizione in primis della città di Parabiago ma anche di tutti.
Cosa c’è da vedere
Il patrimonio del museo oggi comprende: settanta macchine storiche prodotte da Rancilio dal 1927 al 1980 e venti macinini vintage, un archivio storico di immagini e documenti che raccontano la storia della famiglia e dell’azienda, l’evoluzione della pubblicità di Rancilio, le immagini storiche delle macchine per caffè, le fotografie degli eventi sportivi organizzati e sponsorizzati da Rancilio. La sede espositiva, di circa 150 mq, è situata nel centro di Parabiago, in Via Galeazzi 18-22, nello stesso luogo in cui nel 1926 Roberto Rancilio aprì la sua prima officina meccanica con il nome di “Officina Rancilio”. Da quell’officina è uscita l’anno seguente la prima macchina per caffè da bar a marchio Rancilio: la Regina.
Il Museo è sede di mostre temporanee e propone percorsi didattici per le scuole di diverso grado, ospita inoltre convegni, incontri e conferenze di diverse associazioni locali.
Fa parte di Museimpresa (Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa promossa da Assolombarda e Confindustria), Museo City, Musei Design Lombardia, Abbonamento Musei ed è parte dell’Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago.
LA STORIA
La storia di Rancilio inizia in una piccola officina meccanica, nel cuore di Parabiago. Roberto Rancilio è un giovane operaio che decide di aprire la propria officina meccanica e avviare la produzione di una macchina di nuovissima invenzione: la macchina per caffè istantanea.
Ideata e brevettata nel 1901 da Bezzera, la macchina istantanea da bar era una novità assoluta e forse anche una sfida. Roberto Rancilio decide di staccarsi completamente dalla produzione tradizionale della zona, famosa per le ditte di calzature, e di cimentarsi in un’impresa insolita.
Roberto Rancilio parte, dunque con questa sua nuova produzione nel 1927 e realizza la sua prima macchina: la Regina.
Ne realizzerà molte e di diverso tipo, le macchine istantanee a struttura verticale e le macchine con il nuovo sistema a leva, fino al 1956 anno della sua morte.
Dopo di lui i tre figli continuano il lavoro nella ditta di famiglia che, sotto la loro gestione, lascia sempre più l’aspetto artigianale per diventare un’azienda di impianto moderno.
Francesco, Antonietto e Romano continueranno l’impresa del padre e non si risparmieranno nel lavoro, riuscendo a portare la produzione ad un livello ancora superiore e rendendo il marchio Rancilio un nome famoso in tutto il mercato internazionale.
Oggi il nome Rancilio è famoso in tutto il mondo come sinonimo di un buon caffè espresso italiano.
LO SPAZIO
Allo Spazio Rancilio mi son sentito sempre a mio agio permettendomi di fare un viaggio nella storie e nelle eccellenze del territorio. Muri, pareti e luoghi custodiscono gelosamente sogni, tradizione e maestria. Uno spazio elegante e moderno, curato in ogni dettaglio.
Le macchine della collezione sono distribuite su ripiani appoggiate su cavalletti che vogliono richiamare l’originario spazio da officina di questo luogo.
La parete centrale, che accoglie i visitatori, mostra la storia, le tappe salienti della vita di Roberto Rancilio(racchiuse in colorati cerchi color arancione) e della sua famiglia, in una lunga linea temporale che attraversa tutto il secolo scorso. Il colore dominante dello spazio è l’arancione, un omaggio alla Z8, macchina storica della collezione Rancilio, prodotta in collaborazione con il famoso designer Marco Zanuso e che è stata l’ultima macchina prodotta nel vecchio stabilimento, prima del trasferimento dell’azienda nell’attuale sede a Villastanza. La Z8 è stato il simbolo del passaggio da una cultura aziendale artigianale a una moderna e internazionale, e infatti è stata la più venduta all’estero. La struttura è versatile e ben si presta all’organizzazione di diverse attività: visite didattiche, eventi, convegni, outdoor in un ambiente intimo, ricercato e di socialità per la comunità .
INFORMAZIONI E CONTATTI
Il museo è aperto tutti i giorni da Lunedì a Venerdì dalle 9 alle 13.
Per una visita guidata è necessario prenotare e concordare giorno ed orario.
Dopo la “prima” al Welcome Hotel, sala esposizione gremita anche a Camper Legnano per la “seconda” di “Avventure on the road: alla scoperta dell’Europa in camper(e moto)” nel pomeriggio del 14, un pomeriggio tra cultura, socialità e buon cibo (castagne, vin brulè e non solo)….
Il Pomeriggio a Camper Legnano Trattandosi di avventure il nuovo libro di Enzo Mari scritto con la collega-giornalista Maura Giunta , non poteva essere che un’avventura nel luogo deputato, ovvero la location inedita dove i camper sono di casa. Infatti Nicole e Matteo Mascetti, i giovani proprietari della struttura che affonda le radici da Garage Roma, hanno accolto con piacere la proposta di essere coinvolti nel libro con la “presentazione”, “consigli utili (capitolo 11) e poi di creare un momento culturale e di socialità mettendo a disposizione la “sala esposizioni” dove camperisti, ma non solo, e tanti ospiti a stento son riusciti ad entrare. Il pomeriggio, alla presenza anche di Vittorio Borsani A.D. del Gruppo Ceriani, coinvolto anche lui nella prefazione del libro ed ai consigli sulla parte motore, ha visto diversi momenti. L’intervento di Nicole che ha presentato la “giovane” realtà, la presentazione, il contributo di Matteo, per la parte “cellula” del camper, la presentazione del libro, il firmacopie accolti dalla “dolcezza” delle bontà di Cristian che insieme a Matteo di Acumè (altra giovane realtà in piazza del popolo di Legnano) hanno fatto assaggiare le bontà ovvero castagne, dolci fatti in casa, vin brulè, panettone con il brindisi benaugurante che ha chiuso il bel pomeriggio.
La presentazione di “Avventure”
La presentazione ha visto il duo Mari-Giunta dialogare sul libro. Come i due hanno sempre affermato: “il libro non è un diario, non un glossario, non un manuale”, ma tante domande che partiti da quella principale: “siamo Turisti o viaggiatori” mutuato da “Il The nel deserto” di Bertolucci, ha fornito risposte. Non possiamo “spoilerare” troppo… La presentazione ha coinvolto il concetto di libertà, di autonomia, di economicità di sostenibilità intrinseca in un “camperista” dove Enzo si è messo a nudo (in tutti i sensi…) Enzo, punzecchiato da Maura ha “attraversato” i momenti della solitudine, che: “ sono quelli che ti fanno “crescere”, indagare dentro di te e migliorarTi”, ha affermato il protagonista delle avventure. Avventure, che partite dal 2002 hanno visto la scoperta dell’Europa in Camper e moto con la famiglia ovvero Donatella, ed i figli Federico, Rebecca e gli immancabili cani che si sono succeduti fino all’inseparabile “Aramais”, ma anche cavie, uccelli ecc. Poi i recenti viaggi in camper in “coppia” dove si scoprono in due le bellezze che ci circondano cambiando ancora i punti di vista. E poi i consigli dati da professionisti come Matteo(per la parte cellula) di Camper Legnano, Vittorio(per la parte motore) e Luca Roveda(per la parte assicurativa). I viaggiatori comunque vengono catapultati, nell’avventura grazie al Qr code che collegandosi al cel permette di inquadrare e di usufruire delle Gallerie fotografiche scattate da Enzo. E poi l’aspetto solidale, rafforzato anche da “I Legnanesi” in video: parte del ricavato sarà destinato alla Castoro Sport di legnano. Ma non si puo’ dire proprio tutto…
Le prossime date e i servizi (off line e on line”)
La presentazione di ““Avventure on the road: alla scoperta dell’Europa in camper (e moto)” segue due canali: quelle on site in varie location e collegamenti on line con particolar riferimento alle piattaforme più affermate, da Amazon, Feltrinelli Giunti ecc.
In locale dopo l’”Anteprima” a Bookcity a Milano in preview, accolto da una “nicchia” di appassionati, la “prima” al Welcome Hotel ha visto il “lancio” dell’opera scritta a quattro mani con Maura Giunta e Enzo Mari che ha coinvolto il pubblico di lettori, amici, autorità con il “regalo” musicale di Giuseppe Calini, “Me car Legnan” in blues con il figlio , l’emergente Marco ieri, 14 dicembre, pomeriggio “Porte aperte” a Camper Legnano. E’ possibile acquistare il Regalo Solidale di Natale (una parte del ricavato alla castoro Sport) presso: LaNuova Terra, Via Giolitti, Feltrinelli via Palestro, Ubik Legnano, Corso Italia. Grazieeeeeeeeeeeee
Galleria fotografica a cura di Dario Croci che ringrazio pubblicamente
Cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio “Neglia” al Tirinnanzi di Legnano, occasione per sugellare il gemellaggio tra la città natia e quella di adozione di Francesco Paolo Neglia. I due sindaci, Lorenzo Radice e Maurizio del Pietro, pronti, come lo sono gli sponsors come Reale MutuaAssicurazioni a dimostrazione che attraverso la musica, in questo caso, del pianista Chen Linxi e il basso ucraino Volodymyr Morozov le due comunità si avvicinano…(foto di Sergio Banfi)
La serata L’occasione della XXXVI edizione del Concorso internazionale premio “Neglia” intitolato a Francesco Paolo Neglia – dalla sua città natale, Enna nella sua città di adozione, Legnano – si è rivelata eccellente per due motivi: l’imminente realizzazione del gemellaggio tra le due comunità e le ottime interpretazioni del primo premiato al piano, il cinese Chen Linxi e dell’ucraino Machmaninoff per il canto. “Esprimo la mia soddisfazione , in quest’anno del Centenario di questo evento-cerimonia per la visita in città del mio collega Maurizio Del Pietro, sindaco della cittadina siciliana che sancisce uno scambio culturale e non solo per le due comunità”. Queste le parole del sindaco legnanese Lorenzo radice. Dello stesso avviso le parole del collega: “Siamo una cittadina “anomala” in Sicilia: posizionati a circa 1000 metri sul mare, abbiamo il fenomeno della criminalità tra i più bassi del territorio. Questo processo del gemellaggio rafforzato anche grazie ai tanti che si sono prodigati “ Il sindaco ennese si riferiva a Laura Fusaro che ha scritto del Maestro Neglia, agli operatori economici ed ai rispettivi uffici. Il mio orgoglio di Legnanese sale e rafforza la mia identità “Dovunque è Legnano”.
La musica: i vincitori
Eccellenti le note e la musica dei due vincitori del Premio: il pianista cinese Chen Linxi e il basso ucraino Volodymyr Morozov – primi classificati nelle rispettive sezioni alla XXXVI edizione del Concorso internazionale.
Chen Linxi si è esibito in un’atmosfera a lume di candela intitolato con un repertorio impegnativo ma comprensibile per la sua dolcezza , bellezza e incanto sulle note di Chopin op 10, n.1 , Rachmaninoff – variazioni du Corelli op.42 e Liszt da Venezia a napoli tarantella s. 162 n.3.
Il collega soprano lirico Volodymyr Morozov, ci ha estasiati, accompagnato al piano con il Maestro Scinaldi in Giuseppe Verdi – Don Carlo e da “I Vespri siciliani, Amilcare Ponchielli in “Si morir ella de” ed infine Tchaikovsky in Bagoslosloclyayu vas lesa .
Insomma opere di un certo livello che hanno avuto il bis con il soprano giapponese Chinatsu Hatano, con la nota aria Là ci darem la mano dal Don Giovanni di Mozart, accompagnati al piano dal Maestro Scinaldi.
La rete la rete è uno dei miei obiettivi, ma anche dell’amministrazione comunale. Piu’ volte mi son trovato d’accordo con il sindaco, con il presidente di Confcommercio Paolo Ferrè: Legnano sa lavorare in rete e quando la città chiama, gli operatori economici arrivano. E’ il caso di Claudia Minesi che attraverso la sua realtà economica Reale Mutua Assicurazioni e Banca Reale è stata vicino all’evento. “Serata straordinaria. Il mio desiderio è di portare a Legnano, insieme ad una mia amica soprano, un concorso di eccellenze canore, perché la musica avvicina e crea comunità” . E devo dire che grazie alla musica le due città di sono conosciute. Il gruppo di Enna ha passato l’intera giornata a visitare le nostre bellezze accompagnati anche dall’Assessore alla cultura Guido Bragato. Ma non finisce qui. In me e tanti colleghi presenti in sala, la voglia di visitare Enna e qualcuno la Sicilia, è cresciuta.
Galleria a cura di Sergio Banfi al quale vanno i miei ringraziamenti)
Avevo già accennato in qualità di past docente dell’importanza dello sport per gli studenti: la Pista di Pattinaggio Legnano Ice Park ne è un esempio. Complice il bel tempo ho visitato la pista di Arlan e Laura Zanfretta ed ho osservato tanti studenti di diversi Istituti legnanesi e non solo che fanno didattica, ma anche sport all’aria aperta. Mi dicono i giovani gestori: “Arrivano anche da Rho, ma anche da Busto Arsizio. Una realtà che unisce diverse città…Ecco cosa dicono studenti e prof…
La pista di pattinaggio per i giovani studenti
Ho visitato ilVillaggio Legnano Ice park, anche dopo apertura. Ho notato con piacere il sold out in un giorno feriale della “matinee” dedicata agi studenti delle scuole del territorio, complice anche il bel tempo. La pista, inclusa all’interno del villaggio, è un’appendice delle strutture scolastiche per fare “educazione fisica” sul campo, open air. E mi riferisco proprio al progetto didattico che ne deriva. Le varie scuole, fanno un vero e proprio progetto didattico di durata biennale o addirittura quinquennale con al centro la didattica verso sport invernali, con il coinvolgimento e la soddisfazione di tutti. Come lo sono i ragazzi che abbiamo intervistato e come lo sono i docenti(giovani!). Ma la soddisfazione è anche espressa nelle parole di Arlan e Laura, che tra una frittella, una cioccolata, coccolano i giovani ospiti. “Siamo soddisfatti di vedere le scuole qui. Il progetto nato oltre 10 anni fa , sta dando i frutti. I giovani, ad un prezzo “calmierato” passano due ore all’aria aperta, fanno sport, socializzano e si divertono, studiando”.
Le classi
L’altro giorno ho “toccato” con mano le affermazioni di Arlan e Laura: ho appurato che in diversi momenti ed in modo ordinati, sono entrati sulla pista di pattinaggio i “ragazzi” dell’Istituto Superiore “Carlo Dell’Acqua”. I ragazzi delle classi terze e quarte accompagnati dai prof di Educazione motoria, i giovanissimi Sara, Domenico e Sergio , hanno eseguito alcuni esercizi e poi sulla pista. “siamo soddisfatti che qui riusciamo a fare un po’ di preisciistica, li prepariamo per gli sport invernali, come lo sci, parente prossimo del pattinaggio”, intervengono cosi all’unisono. Parallelemente si sono preparati igli studenti della classe quarta FS Liceo scientifico accompagnati dalla loro prof, che hanno seguito lo stesso rituale. Anche qui, sia prof sia ragazzi soddisfatti. “Per noi è un momento didattico, ma anche di divertimento e di relax. Riusciamo a fare cose belle non chiusi tra quattro mure”, si congedano gli studenti. E si spostano all’area “casetta” accoglienza dove mamma Elisa e Laura, preparano le buone frittelle e cioccolata calda…
La Pista di pattinaggio x le scuole e non solo
La pista più lunga della Provincia di Milano, si presta, per questa caratteristica sia ad eventi sia a momenti tipici delle discipline invernali dedicati alle scuole. Circa gli eventi uno di questi è l’Arrivo di Babbo Natale il giorno della natività, oppure il Capodanno on Ice al 31 dicembre con brindisi benaugurante e per finire La Befana sui pattini all’Epifania… Insomma eventi nell’evento. Poi per chi fa discipline invernali come pattini sul ghiaccio è possibile allenarsi con personale attento e preparato. Inoltre per gli studenti e le scolaresche è possibile fare attività fisica direttamente open air come quelle raccontate a fianco da prof e studenti. La pista di pattinaggio sarà aperta nei giorni feriali dalle ore 15.30 alle ore 19.30 e dalle 21.00 alle 22.30; sabato, domenica, festivi e prefestivi dalle ore 10.30 alle ore 13.00, dalle 15.00 alle 19.30 e dalle 21 alle 23.30. Tariffe: biglietto ridotto 10 euro fino a 60 min Biglietto intero 15 euro fino a 60 minuti Ulteriori informazioni presso l’attrazione o clicca qui
Non vi è luogo al mondo dove sin dalle origini dell’uomo l’idea di presenze soprannaturali sia andata di pari passo con precise cadenze stagionali e ricorrenze come il giorno dei morti o il capodanno, alimentando dicerie e leggende. E Baldini indaga su queste leggende…
” Fantasmi e luoghi stregati in Romagna. Tra mito, leggenda e cronaca”
A definire una parte dell’argomento concorre” “Fantasmi e luoghi stregati in Romagna. Tra mito, leggenda e cronaca” di Eraldo Baldini (Società Editrice il Ponte Vecchio, pp.151, Euro 13).
A tale proposito nel 1818, rivolto ai cittadini, il forlivese Michele Placucci scrive “ Stare bene attenti nel recitare il Credo all’atto di battezzare il bambino, perché sbagliando qualche parola si ritiene che, fatto adulto, sia sottoposto a vedere ombre, sentire spiriti, o altro”.
Di leggenda in leggenda, nel solatio paese, per dirla alla Pascoli, durante le ricorrenze manistiche si proibiva alle donne di lasciare sui dispensatoi matasse di filo in quanto si riteneva che le anime dei morti potessero trovarvi ricetto, poiché nell’atto del filare è simbolizzata la possibilità di una nuova vita.
Arricchite da testimonianze che comprendono un arco temporale di alcuni secoli, il testo cadenza momenti d’ottuso timore, ad altri pervasi da divertenti aneddoti messi in atto da buontemponi, il cui unico scopo era quello di alimentare la credulità altrui per trarne divertimento.
La tradizione romagnola
A registrare una secolare tradizione (quasi tremila anni) in merito a fantasmi e spiriti illustri è la città di Ravenna dove eccheggia il mistero degli ultimi canti del Paradiso di Dante, rimasti occultati in una parte segreta dove abitava. La bassa Romagna non è da meno.
A pochi chilometri da Alfonsine, in un territorio delimitato dal fiume Reno, si trova la casa del Diavolo. La leggenda narra di un bellissimo giovane trucidato dalle truppe veneziane che avevano risalito il fiume e che dopo la morte non aveva mai abbandonato il vigneto del suo podere.
Di colori forti è intrisa la figura di Caterina Sforza, Signora di Imola e Contessa di Forlì, vissuta tra Quattrocento e Cinquecento. Alla fine del suo dominio si ritrasse a Piancaldoli in una torre ridotta a colombaia. Dice la leggenda che sovente di notte la si vedeva, bella e terribile, lanciare nel buio strali infuocati.
Avvincente per tensione narrativa e ricchezza bibliografica, il libro di Baldini risulta utile a quanti volessero, percorrendo le trame delle leggende, lontani dal Rutilio balneare, scoprire le bellezze interne della Romagna.
Mauro Bianchini
Eraldo Baldini – “Fantasmi e luoghi stregati di Romagna” – Società Editrice il Ponte Vecchio, pp.151, Euro 13.