I Viaggi di Enzo in camper in Spagna. Siviglia; la città araba in Europa.

I Viaggi di Enzo in camper in Spagna. Siviglia; la città araba in Europa.

Prima di realizzare la “traversata” oceanica per le Isole Canarie, tappa a Siviglia ( e Dos Hermanes città universitaria) .
La percezione che si ha in Spagna, ma in particolar modo a Siviglia, è di essere catapultato in una città araba. Le sue vie movimentate, il centro con il palazzo reale, le chiese e le facciate dei palazzi moresche mi hanno fatto “sognare”.
Ora venite con me che ve la racconto…

Un elenco di bellezze

Non voglio fare un mero elenco, ma molti di questi luoghi hanno ispirato anche registi e abbiamo visto film che sono la memoria storica e ci hanno fatto sognare. Ne elenco qualcuno:
Star Wars: Episode II – Attack of the Clones (2002, George Lucas), Lawrence of Arabia (1962, David Lean), Kingdom of Heaven (2005, Ridley Scott)

La fama di Siviglia è anche ben altro. I luoghi che sono riuscito a visitare , in mezza giornata, vanno diritti al cuore e mi hanno fatto “sognare”.
Sto parlando della Cattedrale La Giralda, dove riposano le reliquie di Cristoforo Colombo , il Real Alcázar, la Torre del Oro, il quartiere di Triana
Questi luoghi avvicinano i continenti: l’Africa è più vicina all’Europa. E Siviglia, si mostra per quel passato dove per anni i musulmani hanno condiviso la terra con gli Spagnoli, fino poi a guerre che hanno portato alla disfatta con l’insediamento definitivo degli spagnoli. Ma il fascino, l’architettura, gli odori ed i colori non si cancelleranno mai.

La cattedrale di Siviglia

La Cattedrale di Siviglia ha 10 porte, ma di solito si entra da quella principale: la Puerta de la Asunción.

Una volta entrati, fate una piacevole passeggiata intorno alla pala d’altare principale di 400 metri quadrati e alla tomba di Cristoforo Colombo, che qui è stato sepolto con tutti gli onori.


Ah dimenticavo: purtroppo le chiese , in Spagna,si pagano.

Il biglietto d’ingresso costa circa 11€, anche se è più interessante acquistare insieme le visite alla Cattedrale, alla Giralda e all’Alcázar di Siviglia (circa 45€).

Real Alcazar

Oltre le ampie mura di cinta del Real Alcazar di Siviglia si nasconde un luogo magico e dalla straordinaria bellezza. E’ proprio qui che i reali di Spagna vissero per più di mille anni.
Pensa che ancora oggi si trovano degli appartamenti regolarmente utilizzati dalla famiglia reale quando visita la città.

Il Palazzo Reale è un’affascinante ed inusuale sovrapposizione di stili architettonici che hanno trasformato l’antico forte, eretto nel 720 d.C. sotto la dominazione araba, in un trionfo dell’arte mudéjar. Con questo termine, ci si riferisce allo stile tipico andaluso in cui l’arte islamica incontra il gusto occidentale.

Il Real Alcazar è stato dichiarato inoltre Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. E voi che mi seguite, sapete quando io ci tengo ai Patrimoni.
Oggi, ultimo giorno in Spagna Continentale, domani partenza per la Spagna Insulare ed in particolare per le Isole canarie…Continuate a seguirmi…

C’è una ragazza che vive con un branco di cinghiali: la storia di Andrea Valentina Gussoni

C’è una ragazza che vive con un branco di cinghiali: la storia di Andrea Valentina Gussoni

In un mondo sempre più distante dalla natura, emergono figure straordinarie che dedicano la loro vita allo studio degli animali selvatici. Shaun Ellis, che ha vissuto con i lupi, Jane Goodall, che ha rivoluzionato la nostra comprensione degli scimpanzé, e ora, in un inaspettato proseguimento di questa tradizione, una giovane ricercatrice e archeologa italiana, Andrea Valentina Gussoni, è stata accolta in un branco di cinghiali.

La storia di Valentina.

Osservando e interagendo con gli esemplari salvati in un rifugio per animali selvatici, Andrea ha imparato i loro comportamenti, le sfumature dei loro movimenti e, soprattutto, ha iniziato a decifrare la loro comunicazione, fino a essere incredibilmente riconosciuta da essi come parte integrante del branco.

Ma ciò che rende davvero straordinaria questa storia, è il modo in cui Andrea ha deciso di condividere queste esperienze.

Andrea ha aperto un canale YouTube per documentare il lavoro nei rifugi, nelle riserve e nei parchi zoologici in tutto il mondo, che si occupano di salvare gli animali in difficoltà e prendersi cura di quelli a rischio di estinzione.

In questo, è in costante contatto con organizzazioni internazionali come il CITES, parte dell’attività dell’ONU per la salvaguardia delle specie minacciate di estinzione, e l’EAZA, associazione europea degli zoo e acquari, per promuovere la cooperazione per la conservazione e tutela delle specie animali.

Il suo canale, che potete trovare qui: https://youtube.com/@andreaadventureawaits, è solo l’inizio di un viaggio affascinante alla scoperta del mondo animale. Nel suo primo video, Andrea condivide le sue straordinarie scoperte e avventure con i cinghiali.

Ci siamo messi in contatto con lei per scoprire di più su questi animali, di cui spesso ci viene presentata un’immagine spaventosa. Le abbiamo chiesto perché ha fatto questo video sui cinghiali:

«Perché per prima mi sono sorpresa di chi sono davvero i cinghiali, e volevo condividerlo con tutti. I cinghiali generalmente non sono animali feroci, ma hanno un’indole combattiva e un’incredibile forza fisica. Se si sentono minacciati, in pericolo, e senza vie di fuga possono attaccare. Ed è tra le cose che vedrete nel documentario», ci ha riferito Andrea.

I viaggi di Enzo in camper: i fuochi della festa della comunità Valenciana. Esperienza emozionante

I viaggi di Enzo in camper: i fuochi della festa della comunità Valenciana. Esperienza emozionante

Come anticipato nella visita a Valencia, mi sono imbattuto nella festa della Comunità Valenciana. La conoscete?

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La storia della festa

Mentre visitavo il Centro delle Arti e della Scienza di Calatrava, (vedi articolo), mi sono imbattuto in questa emozionante Fiesta. Circa un milione di persone per le strade di Valencia per identificarsi in questo valore sentito dalla comunità. E chiedendo, l’emozione è stata toccante anche per me.

La Festa della Comunità Valenciana si celebra a Valencia il 9 ottobre di ogni anno. La città trascorre una giornata all’insegna del divertimento e segue alcuni riti secolari. I festeggiamenti nel giorno di San Dionisio ricordano due eventi storici: l’indipendenza di Valencia dal dominio arabo e la nascita della Comunità Valenciana.

Le origini

Le origini della Festa della Comunità Valenciana risalgono al Medioevo. Per festeggiare il primo centenario della cacciata dei Mori avvenuta nel 1238, a Valencia si svolse una processione nel giorno di San Dionisio. Da allora, eccetto alcune brevi sospensioni, la città ha sempre festeggiato il 9 ottobre, che dal 1982 ricorda l’istituzione della Comunità Valenciana

I fuochi

La cosa che mi ha stupito di più, oltre alla quantità di cittadini-valenciani, sono stati i fuochi pirotecnici (avete visto il post su Instagram? effettuati in centro e la sera precedente nei giardini del Turia . Inutile dire che i fuochi sono realizzati da imprese specializzate che si contendono anche il premio per chi non fa “flop” ovvero la miccia non scoppia!

Dalle 12 del mattino e fino alle 15 fuochi artificiali “diurni”. Un’emoziona che mi rimbomba nella mente. E l’attesa dei valenciani era al pari di un evento straordinario: come la vittoria ad un campionato mondiale di qualsiasi disciplina.

Ci tenevo a socializzare con Voi, questa esperienza, che mi ricorda il festival dei fuochi pirotecnici che si tengono, ma di sera, sul ns territorio (VCO). Appena la rete me lo permetterà, cerco di caricare i video.

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I viaggi di Enzo in Spagna. Valencia tra innovazione e tradizione

I viaggi di Enzo in Spagna. Valencia tra innovazione e tradizione

Dopo Barcellona, non potevamo non fare tappa a Valencia perché a me/noi piace l’arte moderna, compresa l’architettura e l’arte “antica” con particolar riferimento al medioevo-rinascimento. Ecco che il percorso della visita che propongo va in questa direzione. Visita al Museo delle Scienze e delle Arti, il CAP, e poi alla Cattedrale “gotica” dell’Assunzione dove è conservato il Santo Graal…E poi , oggi, ovvero il 9 ottobre mi sono imbattuto nella Festa della comunità Valenciana, una festa che risale a 800 anni fa e vedeva gli spagnoli vittoriosi contro i Musulmani…vi dico cosa mi ha colpito…

La città della Scienza e delle Arti(C.A.C.)

La citta delle Scienze e delle Arti, è il motivo principale che “muove” milioni di persone a visitare Valencia. Scolaresche da tutta Europa, famiglie, curiosi ed amanti della bellezza si incontrano qui.

E’ un futuristico complesso architettonico che riunisce modernissimi palazzi dalle bizzarre forme dedicati alla divulgazione scientifica e artistica. Una città nella città, bella da vedere nel suo insieme sia di giorno che di notte, che diventa entusiasmante quando si entra all’interno degli edifici e si scoprono le meraviglie del mondo in cui viviamo. Sono sei le aree principali della Città delle Arti e delle Scienze,: l’Hemisfèric, Oceanario e Museo delle Scienze, la Umbracle e due musei ovveo il Palau de les Arts Reina Sofía e Ágora.  

Santiago Calatrava

Mai le arti e le scienze sono state così appassionanti come in questa struttura ideata dal geniale architetto Santiago Calatrava, originario di Valencia, che con le sue innovazioni e la sua creatività ha regalato alla Comunità Valenziana un’opera unica al mondo lunga . due chilometri, su una superficie che un tempo costituiva il letto del fiume Turia. Calatrava è stato Architetto e ingegnere geniale, è autore di iconiche opere in tutto il mondo tra cui il complesso dei giochi olimpici di Atene, il nuovo ponte di Venezia, la stazione Oriente a Lisbona, la Torre de Telecomunicaciones de Montjuïc a Barcellona e il ponte Samuel Becket a Dublino. Regalato si fa per dire, dato l’enorme sforzo economico che la realizzazione di questo complesso ha richiesto. . Passeggiare all’interno di questa città, tra viali alberati, enormi vasche d’acqua e palazzi avanguardisti è un’esperienza assolutamente da non perdere.

La mia esperienza al CaC. .
Oggi, dopo la visita del 2012, ho fatto un’esperienza bellissima. Ve la racconto…
Ho scoperto che il lago artificiale realizzato da Calatrava, ora è fruibile. Mi spiego meglio . Sul laghetto è possibile “navigare” con barchette, sup elettrici, barchette elettriche… E come un bimbo, mi sono lasciato, prima prendere dallo “stupore” e poi ho fatto un giro in barchetta (ho registrato anche dei video con un altro “punto di osservazione). E vi confesso, che mi sono proprio divertito…Anche perché casualmente abbiamo iniziato a prenderci a “remate” con schizzi d’acqua con due stranieri. Una piccola battaglia divertente, che è finita in parità!


La festa della Comunità Valenciana

E poi la seconda esperienza : la giornata della comunità Valenciana. Tornato dal CaC, ho sentito dei fuochi pirotecnici. Sbalordito, abbiamo chiesto: ebbene era la concentrazione di circa 100000 di cittadini che da quasi 800 anni festeggiano la vittoria degli Spagnoli sui Musulmani con fuochi pirotecnici a partire dalle 12.

In effetti, si  celebra l’entrata trionfale del Re Jaime I nella città, mettendo fine al dominio arabo, nel 1238, e si festeggia il giorno della Comunità Valenciana, da quando si approvò lo Statuto di Autonomia.

Vi assicuro, che alle 15 del pome , non avevo mai i fuochi, se non di sera…ed è stato “toccante”

La cattedrale dell’Assunzione- Santo Graal
Ultima la visita della cattedrale dedicata a Giacomo e Assunzione di Maria. Un gioiello gotico, di nascita, ma poi ha avuto le trasformazioni nel tempo, come sempre accade in questi casi.
Lo sapevi che il Santo Graal si trova nella Cattedrale di Valencia? E che ospita una delle opere pittoriche più importanti del primo Rinascimento spagnolo? E che nel suo Museo della Cattedrale si possono trovare dipinti di Maella o Goya?
Costruita su un antico tempio romano che fu poi convertito in moschea, nella Cattedrale di Valencia predomina lo stile gotico, anche se conserva numerosi elementi di epoche diverse, dal romanico al barocco. I lavori dell’attuale pianta sono iniziati nel XIII secolo. Croce latina, deambulatorio e cupola sopra il transetto. Si puo’ salire sul Miguelete o conoscere la storia della Vergine del Buon Parto, ci sono molte curiosità che non puoi perdere.

I viaggi di Enzo in Spagna in Camper. Barcellona. Ospitalità, socialità e creatività

I viaggi di Enzo in Spagna in Camper. Barcellona. Ospitalità, socialità e creatività

Sono/siamo ritornati a Barcellona come anticipato. Barcellona ha il fascino di sempre e l’impressione è che nonostante siamo ad ottobre, resta una meta sempre super gettonata: sempre piena di Turisti da ogni parte del mondo. Perché? Seguimi…

Accoglienza dei Catalani

Siamo stati accolti a Barcellona con il mio nuovo amico a 4Zampe, martin, il Golden retrieval di Antonietta. In ogni parte dove siamo andati, il cane è stato accettato. Inoltre nei luoghi dove non era disponibile, ti portavano loro dell’acqua per lui. Questo fa la differenza. Inoltre noi abbiamo avuto, sia nel Camping Barcelona, sia nei bus di linea e sulla metro, un’accoglienza straordinaria. Tutti ci hanno accolto con il sorriso sulle labbra. E vero anche che è bello, ed io ed i miei soci, essendo di origine campana, attacchiamo subito “bottone”…

UN TOUR ALL’INSEGNA DI GAUDI
E da qui l’altro elemento la socialità, o socializzazione degli spagnoli, ma anche degli stranieri. Come anticipato, Barcellona è zeppa di Turisti di ogni parte dei continenti. Ebbene, sarà stata l’atmosfera, sarà l’accoglienza dei catalani, anche con i “nuovi” viaggiatori, siamo entrati subito in sintonia. Sia nei luoghi di “cultura” a partire da Casa Batllo’, Casa Milà, sia alla Sagrada Famiglia, nel segno di Antoni Gaudi, le “sue” bellezze che siamo riusciti a visitare in un giorno, abbiamo fraternizzato” e socializzato, Martin compreso che ha trovato la sua “fiamma” Candra…

Per quanto riguarda i beni culturali, nel poco tempo a disposizione, abbiamo coniugato la parte moderna “relativa”, con la storia dell’arte e dell’architettura: UN TOUR all’insegna di ANTONI GAUDI.

Immagino che voi sappiate a cosa mi riferisco?

In primis Casa Batllo’. Come non lasciarsi affascinare della creatività di Gaudi. Un pensiero “divergente”, la sinusoidaità (si puo’ dire?), la cura dei particolare, la tecnica dell’elaborazione pittorica, la ricerca partendo dall’arte dei mosaici e poi …cosa non ha tirato fuori. Ricordiamoci che siamo ai primi del novecento! Siamo in piena era del fascismo di Franco e la “censura” era dietro l’angolo. In tutti i sensi!

Casa Milà-Pedrera

Continuando sulla Rambla di via Gracias, a due passi, l’altra opera che richiama turisti da tutto il mondo: Casa Milà Pedrera Nota come La Pedrera (“cava” in catalano), è l’ultima opera civile di Antoni Gaudí, iniziata nel 1906 e completata nel 1912. Sebbene Antoni Gaudí sia noto soprattutto per il suo periodo modernista, quest’opera è considerata “moderna”. Inserita nell’elenco del patrimonio mondiale nel 1984, quest’opera è stata, insieme a Park Güell e Palau Güell, uno dei primi siti dell’era industriale a essere inserito nella lista dei luoghi più eccezionali a livello mondiale. Il soprannome “La Pedrera” deriva dal suo aspetto esterno, che vede un grande utilizzo della pietra, prevalentemente per la progettazione della facciata e dei balconi.

La Sagrada Famiglia
Infine La sagrada Famiglia. Straordinaria opera gotica, in quel di Spagna. Io sono sempre attratto dal Gotico. Hai avete visto le recensioni del mio viaggio in Francia? Sono letteralmente innamorato. Qui si è superato.
Il tempio espiatorio della Sagrada Familia, la cui costruzione iniziò nel 1882, è oggi uno dei tratti distintivi dell’identità di Barcellona, riconosciuto in tutto il mondo e visitato da milioni di persone. La parte costruita da Gaudí è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2005. La Commissione di costruzione spera di completare i lavori nel 2026, quando ricorrerà il centenario della morte di Gaudí…E proprio questo, mi ha creato qualche problema: oggi ci sono delle “integrazioni” che mi hanno messo in crisi. Vedere la Sagrada con gru a tutto spiano, mi ha dato una brutta impressione. Mi sembra di intervenire sul Botticelli, o su Michelangelo o su Da Vinci. Forse sono un purista, ma…Voi cosa ne pensate?

L’arte culinaria Catalana

E con questo dubbio vi lascio dopo aver segnalato ristorantini e “paellerie” su tutte le Ramble. Noi ci siamo fermati da “Paellas e Tapas”, una bontà, abbiamo preso una buona Paella, le “mie” Cozze sempre in ogni parte vada, ed il famoso dolce catalano ai fichi: Tarta-Tartin.
E poi in serata un bagno “digerente” al tramonto a la Playa de Matarò prima di una cena “all’Italiana”.
Seguitemi nelle prossime tappe…

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