I viaggi di Enzo in camper. Verso Nord: la scoperta di Icod, del Drago e…

I viaggi di Enzo in camper. Verso Nord: la scoperta di Icod, del Drago e…

Come anticipato, mi sto spostando verso il Nord di Tenerife alla scoperta di altre eccellenze. E con molto piacere voglio condividere con Voi, la scoperta di Santiago del Teide per raggiungere Icod, cittadina originale abbarbicata sulla punta della penisola, con il suo bel Parco del Drago dove sono/siamo diretti. Lo sapevate che qui c’è la dracema piu antica dell’isola? Ha oltre 1000 anni!…E non solo…

Parco del “Drago”

Dopo aver scoperto la zona di Tenerife con le sue eccellenze, mi sto portando verso Nord. Poiché sono molto interessato alla parte naturale dell’isola, ho puntato a Icod de Los Vinos, non solo per il buon vino, ma anche per la visita alla cittadina ed in particolare al Parco del “Drago” che rappresenta un richiamo internazionale.


E’ considerato monumento nazionale vivente. Perché? Perché all’interno, ma la zona è ricca, contiene la Dracaena Draco Canariensis, ovvero il Drago di Icod.

Si tratta del cosiddetto drago millenario, al quale si attribuisce un’età superiore agli 1000 anni. È il gioiello di questo parco ed il simbolo di Tenerife

Caratteristiche del “Drago

Il drago di Icod ha oltre 1000 anni (c’è una indicazione che lo data addirittura tra 1000 e 2000 anni!) .

Misura 18 metri di altezza e il suo tronco ha un perimetro di 20 metri.

Il drago è situato all’interno del parco omonimo dove esistono altri “draghi” ma non della stessa età. Il parco contiene anche specie viventi “autoctone” come cardi, bananeti, Tabaibas percorribili attraverso sentieri e giardini.

Vivere storia e tradizioni nella natura

Nel parco in cui si trova si può anche vedere una rappresentazione di una sepoltura tradizionale degli antichi aborigeni di Tenerife e diverse mostre su usanze che ancora resistono sull’isola.

Il parco conta ha anche una zona per ‘picnic’ per goderne tutta la giornata.

Io , con la ia amica Antonietta ed il Fido Martin, abbiamo optato per “La casa del Drago”, una struttura-ristorante di alto livello con il “drago” in casa…. In effetti lo spazio, che contiene anche un’area shop, confina con esso (vista privilegiata anche dall’alto).

Cmq abbiamo mangiato cibo “canario” con un gallo, per niente “timido” che ha fatto visita ai commensali e si è fatto immortalare …davanti allo specchio!(vedi foto sotto)

La bella Icod de los Vinos

Uscendo dal parco del Drago, si incontrano i giardini pubblici di Icod riconoscibili da un inconfondibile colore azzurro. Qui nella vicina piazza della Chiesa di San Marco, si trovano altri interessanti esemplari botanici senza trascurare la bellezza della chiesa.

Poi si attraversa la bella cittadina di Icod, nota per il buon vino e le vigne.
La cittadina si trova a circa 300 mt sul livello del mare e gode delle influenze climatiche dell’atlantico.

Il centro è a ciottoli e le case, abbarbicate, sanno di influenze spagnole con i caratteristici “ballatoi” su strada, che ne fanno una esclusiva.

Santiago del Teide

Per raggiungere Icod bisogna attraversare una cittadina “fresca” ovvero Santiago del Teide posta a circa mille metri di altezza e che diventa un punto di partenza per trekking organizzati o semplicemente incontri di comunità, come quella colombiana o “canaria”.

Da Santiago si parte anche per raggiungere il Teide (per quelli esperti). La cittadina, mi ha impressionato per il suo volto religioso e l’attenzione alla cultura ed identità del popolo Guanche (o Guanci in italiano).


La chiesa di San Fernando è il riferimento della comunità, ma anche un’attrattore turistico interessante che insieme alle belle installazioni moderne e alle Statue di Guanci, rappresentano una tappa obbligata.

Tenerife non solo città Turistiche…ma…

Insomma Tenerife ha anche delle piccole cittadine a due passi dalle “super” urbanizzate mete Turistiche che val la pena scoprire per osservare il “vero” spirito “canario” e dei “Guanci”. (come espresso in una recente manifestazione a Santa Cruz Rebelion Cientifica per la difesa dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile che ha richiamato circa un migliaio di manifestanti canari e non)…

I viaggi di Enzo in camper. Verso Nord…la scoperta di Los Gigantes

I viaggi di Enzo in camper. Verso Nord…la scoperta di Los Gigantes

Mi sto spostando verso Nord dell’Isola di Tenerife, ma non posso non fare tappa a Los Gigantes. Perché? Perché mi ricordano Etretat , Le falesie francesi che ho visitato quest’estate. Ma non solo. Ve lo spiego…seguitemi

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Le Falesie di Los Gigantes. Un pensiero a Etretat

Il primo mese di permanenza a Tenerefe è andato e la voglia di scoperta continua.

Sto programmando escursioni-scoperte-visite verso Nord di Tenerife, quella che viene considerata la parte meno assolata.

Ecco che una sosta a Los Gigantes è tappa obbligata. Perché mi ricorda le Falesie di Etretat (vedi post) .

Le altezze sono simili, chiaramente cambia il paesaggio. In Francia molto verde, meno urbanizzato, più segnaletica. Ma qui, c’è dell’altro…

Los Gigantes

Prima di tutto il nero-scuro delle rocce . Qui sono di origine vulcanica ed il contrasto con il blu del mare è una vera magia.

Mentre a Etretat le scogliere sono di origine carsica, che danno  anche il senso del bianco, del relax, insieme al verde rigoglioso e ben distribuito.

Qui a Los Gigantese c’è un valore aggiuntivo, però: il nero delle rocce enfatizza il blu del mare…

Los Gigantes e il Parco Rurale del Teno

Entrando nel merito, le falesie di Los Gigantes si trovano nell’estremo ovest dell’isola, tra i comuni di Buenavista del Norte e Santiago del Teide.

Queste immense pareti di roccia vulcanica si ergono all’interno del Parco Rurale di Teno e formano uno dei paesaggi più famosi di Tenerife.

Una visita imprescindibile dell’isola. Le scogliere, come ad Etretat si possono osservare sia dall’alto, sia dal basso raggiungendo il comune di Tamaimo.


I Guanci

I guanci, gli aborigeni dell’isola delle Canarie, si riferivano a Los Gigantes come la “muraglia dell’inferno”, poiché credevano che le scogliere rappresentassero la fine del mondo.

Inoltre, la forma ripida della montagna, che ricorda delle figure umane, non faceva altro che rafforzare quest’idea. 

Infatti, dovunque, sia a Los Gigantes, sia a Santiago del Teide, si ammirano statue di Guanci a protezione o a superare “paure” ataviche…

Caratteristiche

Queste impressionanti pareti verticali a strapiombo nell’oceano, hanno una altezza variabile che va dai 300 metri fino ai 600 metri d’altezza. Stessa altezza delle falesie di Etretat.

I fondali marini ai piedi delle scogliere di Los Gigantes raggiungono invece i 30 metri di profondità, permettendo a diverse specie marine in via di estinzione (le aquile pescatrici e le tartarughe di grandi dimensioni, ad esempio), di svilupparsi senza rischi Infine, i fondali ospitano una grande biodiversità: alghe calcaree, corallo nero, spugne e molto altro.

Insomma, vi consiglio una tappa, vale veramente la pena.
Anche perché le falesie di Los Gigantes ti /Ci mettono in gioco e ti/ci fanno sentire piccoli rispetto a questa immensità, in tutti i sensi…

I Viaggi di Enzo in Camper. Intervista a Joost e Maaike per “Quelli che vivono alle Canarie”

I Viaggi di Enzo in Camper. Intervista a Joost e Maaike per “Quelli che vivono alle Canarie”

Oggi pubblichiamo, nella rubrica “Quelli che vivono alle Canarie”, l’ intervista a Joost e Maaike  , due ragazzi Olandesi, che hanno fatto una bella esperienza. In bici sono partiti dall’Olanda e via barca a Vela sono approdati qui a Tenerife dopo diverse tappe. Ma facciamocelo raccontare da loro…

Perché le Canarie e Tenerife in particolare?

Risponde Joost:  Siamo venuti alle Canarie perché potevamo avere un passaggio con dei nostri amici e speriamo di riuscire ad esplorare le Canarie perché non siamo mai stati qui. Ci piacerebbe anche andare dalle Canarie al sud America, e ora è la stagione nella quale tutte le barche a vela vengono dall”Europa qui e poi attraversano l’oceano Atlantico fino ad arrivare nel sud America o ai Caraibi quindi ci piacerebbe provare ed esplorare anche quel versante

Aggiunge Maaike : Ci piace molto questa esperienza in bici: siamo sempre all’aperto, siamo a contatto con la natura e con gli altri. Tutto cio’ è stupendo. , Esiste qualche difficoltà: devi fare affidamento su Te stessa, sulla Tua forza, sui tuoi muscoli. Non ti accomodi su una macchina con carburante e confort ma sei praticamente solo tu, la tua bici  e il tuo corpo nella natura

Cosa avete visto sulla barca

Maaike: Sulla barca abbiamo visto molti delfini, due volte le balene e una volta, durante la notte, ho addirittura avvistato uno squalo e un pesce volante.

È emozionante esplorare l’oceano e vedere costantemente questo blu intorno a te.
E’ un sentimento bellissimo.

Perché qui in bici? Siete stati anche in Italia?

in Olanda quasi tutti usano la bicicletta quindi siamo abituati a questa cosa ma non tutti lo fanno ‘allenandosi’ veramente, è proprio parte della cultura olandese. Ma per noi era molto importante riuscire a viaggiare in un modo più sostenibile. Ed e’ anche per questo che abbiamo scelto di venire alle isole con la barca a vela e la bici

Abbiamo fatto anche avventura in bicicletta in Italia. Partendo dal Marocco siamo passati per Barcellona e siamo poi arrivati a Civitavecchia, e poi in bici da Civitavecchia fino a Roma e quindi da Roma alla Toscana e così via. Anche l’Italia ha dei bellissimi paesaggi, che si possono fare in bici.
Ma gli automobilisti non si prendono troppa cura dei ciclisti …sono pazzi, guidano veramente veloce. Sono un pericolo per noi ciclisti. Bisogna fare molta attenzione.

Però ne vale la pena!

.

Quanti giorni avete per questa vacanza?

Ormai giriamo da oltre un anno, Da Settembre 2022 che giriamo. Siamo stati a Santiago de Compostela con la bici e poi portogallo, Andalusia,  fino al Marocco, per tre mesi, e poi siamo risaliti per Barcellona, arrivati a Civitavecchia, e poi risaliti l’italia per tornare nei paesi bassi per l’estate, e dopo l’estate siamo scesi di nuovo da casa nostra alla Spagna. Dopodiché abbiamo preso la barca a vela direzione Canarie e ora siamo qui. Quattordici mesi.

Cosa ricordi di questo viaggio e in particolare di Tenerife?

Non abbiamo ancora esplorato Tenerife, siamo arrivati in barca a vela e siamo andati direttamente all’Isola de La Gomera.


Ora siamo appena tornati da lì. Non abbiamo ancora visto niente di Tenerife se non le parti più turistiche( troppe affollate)


Vogliamo esplorare la parte più naturale, che ci piace di più.

Oltre alla Gomera, vorremmo andare anche al Teide, al Fierro e le isole più Naturalistiche.

Congedo

Ci congediamo da Maaike e Joost ed un pensiero misto di soddisfazione e tristezza mi pervade. Questa bella storia di due ragazzi, “avanti”, visionari che concretamente vogliono cambiare il mondo: la bici, la barca a vela, la scoperta degli altri,. Ma anche un sentimento di tristezza: doverli “lasciare” andare “dispiace!
…Perchè? Perche nel breve tempo che ci siamo conosciuti, siamo entrati in sintonia, son riuscito a parlare con loro in inglese(?) durante la frugale cena che ho preparato il giorno prima della loro partenza (Insalata con “ricotta ” italiana e un pezzo di formaggio “parmigiano-reggiano” che non manca mai nel mio frigo (insieme a pummarola ecc…)…
Insieme alla “mia” Guida “L’Altomilanese ed I Capolavori del 500 Lombardo” edito dal Touring Club Italiano. Cosi un po’ del nostro territorio va in giro per il mondo!

E allora…Buon vento, buona vida ragazzi

PS: un ringraziamento particolare a Rebecca Mari che mi ha aiutato nelle Traduzioni. Grazie!

I viaggi di Enzo. Il lungo viaggio dell’enoteca Longo:  Quarant’anni… e non sentirli

I viaggi di Enzo. Il lungo viaggio dell’enoteca Longo: Quarant’anni… e non sentirli

Quaranta anni e…non sentirli. Sabato scorso festeggiamenti ufficiali nella sede di via Lega a Legnano per il 40° dell’Enoteca Longo. Sebbene fossi a Tenerife, non posso non esprimere la mia gioia per questo evento, ben descritto dai colleghi di Sempione News. Ma la cosa che mi ha colpito di più sono state le belle parole di Paola, nel descrivere questa bella storia di papà Consiglio

L’evento: il 40° dell’Enoteca Longo

Sabato 28 ottobre, festeggiamenti nella sede della Enoteca Longo per i “primi” quarant’anni.
Presenti i figli Paola, Osvaldo e Giovanni con i nipoti Andrea, Cecilia e Giulia, le due generazioni che hanno seguito le orme di papà Consiglio. Ospite d’eccezione Mario Pojer, enologo e uno dei più grandi vigneron del nostro Paese, che oltre a presentare i suoi vini, si è trasformato in animatore-culinario-culturale con lo show: taglio della bottiglia con una Piuma…Si, proprio una piuma…Per non ripetermi vi invio al link dei colleghi di Sempione News (https://www.sempionenews.it/territorio/ecco-come-stappare-una-bottiglia-di-vino-con-una-piuma-video/?cn-reloaded=1  ) che hanno concesso anche qualche foto e ringrazio con stima)…

Dedica di Paola e dei fratelli a Papà Consiglio

La cosa che mi ha impressionato di più sono state le belle parole di Paola, che con i Fratelli Giovanni ed Osvaldo, ed ora i nipoti Andrea, Cecilia e Giulia gestiscono questa importante realtà e che si sta preparando per la Regalistica Natalizia, dove sono leader a livello mondiale.

Paola, scrive…

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Oggi un grande uomo avrebbe compiuto 92 anni. Buon compleanno papy

La storia di Consiglio Longo è simile a quella di tanti immigrati che alla fine degli anni quaranta sono arrivati, nel legnanese e in tutta la Lombardia, in punta di piedi, senza molto pretendere e integrandosi perfettamente nel giro di pochissimo con gli abitanti e le abitudini locali.

A contraddistinguere la sua storia è stato il vino. Consiglio arrivava dalla Puglia, precisamente da Tuglie un piccolo comune vicinissimo a Gallipoli, il famoso Salento una zona da sempre vocata alla produzione di vino.

Quelli dei “Trani”

Erano quelli gli anni dei “Trani” le osterie milanesi che così si chiamavano perché vendevano appunto il vino di Trani. 

Arrivato a Legnano nel 1947, fu subito assunto come cantiniere nella centralissima e storica Osteria Dante Enrico. Consiglio di osterie ne ha girate tante, poi la sua passione e competenza del vino si sono trasferite nel commercio. Prima al servizio delle aziende presenti in zona poi, dopo essersi sposato con la legnanese Carla, compie il “grande passo” si mette in proprio, aprendo nel 1961 una piccola fiaschetteria-osteria a San Giorgio su Legnano. 

enoteca tutti e tre

Lo sviluppo

La capacità imprenditoriale lo ha portato nel giro di pochi anni a costruire una cantina con un magazzino dove si produceva vino (l’uva arrivava dalla Puglia in cassette) e si imbottigliava. Il vino era proposto in fiaschi e bottiglioni, come si usava allora, e veniva venduto a circoli, bar e ovviamente ai privati. 

A dar man forte alla piccola azienda sono presto entrati i giovanissimi figli, siamo alla fine degli anni Settanta, l’attività cresceva il nome Longo incominciava a farsi largo nel panorama degli imbottigliatori e qui il grande merito di Consiglio: quello di assecondare i figli che intuivano che il vino sarebbe diventata un’altra cosa, completamente diversa. 

Oggi…il Futuro…

Fu così che nel 1983 nasce l’Enoteca Longo, ma da qui in poi è storia nota. Una vita semplice, di un piccolo imprenditore capace e intuitivo che ha lasciato spazio ai figli di procedere nella strada da lui avviata nel mondo del vino, ma di lasciarli cambiare completamente direzione. Una mossa rivelatasi vincente…

Auguri per altri…

enoteca-longo
Halloween di Sabrina…un “venerdi da paura” . Un’esperienza da Brivido a Gardaland

Halloween di Sabrina…un “venerdi da paura” . Un’esperienza da Brivido a Gardaland

Continua la collaborazione con “Il blog di Sabrina. Dopo l’esperienza in Baviera, Sabrina ci ha arricchito di una nuova esperienza: “un Venerdi da paura” a Gardaland…Ma facciamocelo raccontare da Lei…

Un venerdi…ops sabato da paura

Io sono andata sabato, il parco era aperto dalle 10 alle 20, quindi per la prima volta sono
riuscita a rimanere fino a chiusura e vedere il parco con il buio, ancora più magico! Ventimila
kili di zucche, lapidi, ragnatele e mostruose creature rendevano i viali del Parco un luogo
ricco di fascino all’interno del quale scovare le innumerevoli novità a tema: dalla postazione
make-up utile per assomigliare al mostro preferito, alla mostro band itinerante fino al “Trick
or Treat, la caccia all’ultimo dolcetto”.

Le mie due attrazioni…a Gardaland

Allora, devo dire che la mia gita è partita con l’obiettivo di salire su due attrazioni che non
avevo ancora provato, ovvero “Jumanji the adventure” e “Jumanji the labirinth”. Il grosso
problema era la grande affluenza di persone presente quel giorno, ma devo dire che sono
stata abbastanza fortunata.

La mattina ho saltato l’orario di apertura alle dieci presentandomi alle dieci e mezza, evitando così le code di apertura ai tornelli.

Le code per le attrazioni invece scorrevano più velocemente di quanto pensassi. Quindi mi posso ritenere soddisfatta delle attrazioni che sono riuscita a fare. Le attrazioni di Jumanji sono riuscita farle una la mattina e il labirinto per fortuna l’ho fatto al tramonto godendomi un’atmosfera ancora più
magica.

Vi lascio qui sotto le foto senza spoilerarvi troppo.

Jumnji gardaland

Magic Halloween di Gardaland

Come sempre il Magic Halloween di Gardaland colpisce molto, tutto il parco decorato, i
ristoranti tematizzano i loro menù, e la sera poi acquista una magia speciale… molti gli
spettacoli a cui partecipare, e le parate da vedere.
Una bella esperienza da passare in compagnia di amici!
Adoro questo periodo per andare a Gardaland… poi con la giornata “caldina” di sabato abbiamo potuto fare le attrazioni d’acqua senza problemi.

Suggerimenti

L’atmosfera è sempre magica e quest’anno lo spettacolo principale è davvero bello.

Dovute considerazioni: tantissima gente ama questo periodo dell’anno e anche molti stranieri arrivano a visitare il parco.

Le code sono molto lunghe quindi dovete mettere in conto di portare pazienza, io ovviamente sono una fifona… quindi oblivion e quel tipo di attrazioni le evito, ma le code che ho fatto io scorrevano abbastanza rapidamente, anche senza salta fila.


Se anche voi siete innamorati di Halloween, vi consiglio vivamente di provare l’esperienza a Gardaland in questo periodo!


Sabrina Marianacci

Il blog di Sabrina

Jumnji gardaland
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