Rho. Dopo i restauri, sabato 25 novembre con una grande festa, riapre villa Burba.

Rho. Dopo i restauri, sabato 25 novembre con una grande festa, riapre villa Burba.

Continua la collaborazione con alcuni blogger-amici all’interno dello spazio “Viaggiare è condividere- I vostri viaggi”” . Oggi tocca ad Andrea Re, creatore e gestore del blog “Storie di Andrea Re”, che mi/ci ha “regalato” questo prezioso contributo. Sebbene a 3500 km di distanza, sono molto legato a Rho ed a Villa Burba in particolare e non potevo perdere questa “preziosità”. .. Proprio un anno fa ho presentato qui il mio libro: “Una vita in corsa con la passione dentro” edito da “La Memoria del Mondo” alla presenza del Sindaco Orlandi e dell’Assessore Valentina Giro. Ma iniziamo insieme ad Andrea questo nuovo viaggio: “Burba, Bellezza Ritrovata” …verso il futuro…

Una giornata di attività per bambini, concerti e mostre.

Affreschi, dipinti, alberi centenari: Villa Burba, dimora nobiliare del 1600, trova nuova luce grazie agli interventi di restauro delle sale e del giardino storico, realizzati con fondi PNRR e con il contributo  di Regione Lombardia nell’ambito del bando “Piano Lombardia 2021 – 2022”. Per celebrare la fine dei lavori, il prossimo 25 novembre Villa Burba sarà teatro di convegni, laboratori e occasioni di festa.

Burba, Bellezza Ritrovata

Burba, Bellezza Ritrovata” sarà il tema della giornata: accompagnati dagli studenti ciceroni dell’IT Mattei, i visitatori potranno conoscere la storia della villa e apprezzare il frutto degli investimenti, che ammontano complessivamente a oltre 2 milioni di euro.

Nelle sale restaurate si potranno ammirare architetture illusionistiche, scorci di paesaggi e decorazioni tardo barocche di grande suggestione, oltre ai pregevoli cassettoni del soffitto, valorizzati grazie al nuovo impianto di illuminazione. Le sale sono state allestite con nuovi arredi e impreziosite dalla collezione di quadri del Comune di Rho, che raccoglie opere antiche e autori contemporanei. Un’attenzione particolare è stata dedicata a migliorare l’accessibilità alla villa, con la rimozione di barriere architettoniche in diversi punti.

Il lavori nel parco

I lavori nel parco hanno restituito l’impostazione a giardino inglese dell’800, con ampie radure e scorci pittoreschi in cui si distinguono diverse piante monumentali di oltre 100 anni. Sono stati riqualificati gli arredi esterni e gli specchi d’acqua: fontane e laghetto ora avranno nuovi giochi d’acqua e saranno più efficienti dal punto di vista ambientale utilizzando acqua non potabile. Una parte significativa di investimento è stata dedicata alla rimozione delle scritte vandaliche lungo tutto il muro di cinta interno ed esterno, ora ripulito e messo in sicurezza.

“Riscoprire la Burba: passato, presente e futuro”

Un momento di approfondimento per conoscere meglio il progetto complessivo è previsto alle ore 16 con una tavola rotonda dal titolo “Riscoprire la Burba: passato, presente e futuro” alla presenza del sindaco Andrea Orlandi insieme alle assessore Emiliana Brognoli e Valentina Giro, e ad architetti, restauratori e funzionari che hanno seguito il progetto in questi mesi. L’impegno dell’amministrazione comunale punta a una valorizzazione del più importante bene culturale pubblico della città, luogo di cultura vivace grazie alla biblioteca e alle numerose attività che si svolgono nelle sale seicentesche.

Attività educative e ludiche

La giornata prevede attività per bambini, concerti e mostre in collaborazione con numerose associazioni del territorio. Le visite guidate sono ad accesso libero con partenze ogni 20 minuti.

La Burba è un importante luogo di aggregazione per le famiglie, a cui sono dedicati diversi laboratori sia nelle sale che nel giardino: letture animate, dimostrazioni con cani guida, land art e un percorso alla scoperta dei segreti degli alberi, a partire dalle 10.30, su prenotazione al Tourist Infopoint.


Infine…

La giornata prevede inoltre due appuntamenti con il bel canto: alle 17.30 un concerto dedicato al periodo barocco e alle 21 un galà lirico dedicato alla “Divina” Maria Callas.

In mostra, oltre alla quadreria antica, le incorporazioni in plexiglass di Piero Airaghi, le fotografie di Giacomo Ciccarelli sugli stereotipi di genere, e la mostra sulla deportazione delle donne a Ravensbruck.

Non mancheranno le proposte culinarie al Bar Bistrot della villa, dove sarà possibile gustare, su prenotazione, pranzo, aperitivo e cena a base di piatti stagionali, come polenta, verze e costine. 

Storie di Andrea Re
web site: https://storiediandreare.blogspot.com/

Ringrazio Andrea Re per questo contributo e gli amici di Sempione News per alcune foto. Grazie!

I viaggi di Enzo in Camper. Le piscine naturali di Tenerife: oasi e funzionalità per la balneabilità

I viaggi di Enzo in Camper. Le piscine naturali di Tenerife: oasi e funzionalità per la balneabilità

La natura fa il suo, l’uomo il resto. E’ questa la sintesi delle piscine naturali a Tenerife. Io ho visitato e fatto il bagno in alcune di queste oasi dove in alcuni casi ci sono dei veri e propri stabilimenti, come a Puerto, con Le Martianez o quelle di Bajamar,
in altri casi più naturali come Jover, Alcalà, Guimar…Vi invito a seguirmi…

Le Piscine/Piscinas Natural

Avevo già “goduto” delle piscine nel mio recente viaggio di febbraio/marzo 2023.

In quel caso fu la curiosità a spingermi. Ora, spostandomi a Nord, è diventata una necessità.

Mi spiego meglio: nella parte Nord dell’Isola, l’Oceano Atlantico batte forte e si infrange, con le sue onde spumeggianti, contro gli scogli “vulcanici”. In questo caso, per uno che come me, che si è prefisso di fare il bagno tutti i giorni, era un problema.

Allora le Piscine, piscinas naturali come le chiamano a Tenerife, sono state la soluzione.

L’uomo ha circoscritto, attraverso interventi non invadenti, queste “pozze” , vedi Jover. In altri casi ha aggiunto costruendo dei veri e propri parchi acquatici. E’ il caso di Puerto oppure di Bayamar

Le piscinas/lago Martianez di Puerto de la Cruz

Il complesso di Lago Martiánez è uno dei luoghi simbolo di Puerto de la Cruz e una delle principali attrazioni di Tenerife. Dichiarato di interesse culturale e patrimonio storico con la categoria di giardino storico Questa bellezza paesaggistica, artificiale, è stata realizzata con pietra vulcanica,
E’ stata progettata dall’artista di Lanzarote, César Manrique. Si tratta di un complesso di circa 100.000 metri quadrati, formato da un lago artificiale centrale attorno al quale ci sono 7 piscine, giardini, solarium, terrazze, bar, ristoranti, centri culturali, ecc.

Questo complesso ricreativo che si trova a Puerto de la Cruz, nel nord dell’isola di Tenerife, offre una splendida vista sul mare e verso il Teide.

Piscine Bajamar

Le Piscine di BajaMar si trovano nella frazione di Bajamar del comune di San Cristobal de la Laguna e ha ben tre piscine naturali, due per adulti ed una per i più piccini con docce e spogliatoi.

L’acqua entra nelle piscine attraverso una botola che filtra le alghe, motivo per cui è così trasparente e al tempo stesso salutare. Le due piscine per adulti vanno dagli 1,50 ai 1,80 metri.
Bajamar mi è piaciuto anche perché c’è una vera piscina naturale creata a ridosso delle tre, ovvero un anfratto che attraverso delle “tribune”, o “agorà”, forma un’area con sabbia, e non scogli, dove è anche possibile “distendersi” e fare il bagno o nuotare in sicurezza. A ridosso della “spiaggia” c’è un chiringhito/baracchino, ma anche bar e ristoranti prestigiosi dove mangiare il “pescado” fresco.
Io ho mangiato al Cofradia Restaurant e… ci torno

Le piscine di Jover

Se Bayamar è piccola, Jover è proprio un gruppetto di case di pescatori, dove si sono aggiunte della case/appartamenti di tipo “vacazionali”.
Qui a a due passi da Tejina ed a 10 km da Bajamar, ho scoperto le Piscine, o meglio la “piscina” natural. La prima dove a occhio nudo, si vede il lavoro non invadente dell’uomo. E’ possibile vedere il percorso , che attraverso cunicoli, dall’Oceano entra l’acqua e cosi si alimenta l’unica “piscina”.
A latere c’è un’altra piscina “aperta” per i più esperti, dove è possibile tuffarsi e fare il bagno in sicurezza. Ma restiamo sugli scogli…

Ma non solo…Segnalo alcune anche al Sud…

Esistono Piscine naturali anche al Sud di Tenerife. Chiaramente vengono utilizzate di meno, perchè fortunatamente il sud possiede spiagge di sabbia e approdi/accessi facili per fare i bagni nell’Oceano Atlantico.

Ne segnalo alcune: quelle di Guimar, che ho visitato durante l’escursione alle Piramidi, oppure le  Piscine Naturali di Alcalá o meglio conosciute come il Charco de La Jaquita durante la mia visita a Los Gigantes (anche qui c’è qualcosa).

 Poi ci sono quelle di Guía de Isora sulla sulla costa di Guía de Isora , Charco de Golete, la piscina naturale Los Abrigos ovvero in località costiera di Los Abrigos da El Médano si arriva al Charco di Los Abrigos, un’altra delle piscine naturali meravigliose di Tenerife , Infine la Piscina Naturale di La Caletilla , a Candelaria.

Comunque un buon equilibrio per ritrovare/rsi in un’oasi di relax, ma anche funzionale per l’economia del posto…

I viaggi di Enzo in Camper. San Cristobal la città coloniale Patrimonio Unesco

I viaggi di Enzo in Camper. San Cristobal la città coloniale Patrimonio Unesco

Ho visitato San Cristobal de la Laguna, per brevità San Cristobal, con la mia amica Antonietta ed il fidato Martin. Ne avevo sentito parlare, ma è stata una scoperta straordinaria con un tuffo nel passato. Ve la racconto…

La bellezza diffusa anche nelle strade

Molti di voi, sanno quanto ci tengo ai Patrimonio Unesco. Oggi ho visitato San Cristobal ed il titolo ricevuto nel 1999, è davvero meritato.
La città coloniale ha strade che conservano il tracciato di una città del XVI secolo, dimore storiche color pastello e portici in pietra vulcanica, cortili interni con balconate in legno, accoglienti negozi e ristoranti, persone cordiali con un accento che affascina, un’atmosfera vivace e universitaria…Tra l’altro ho visitato la città nel pieno della preparazione e l’attesa per il Natale, la Navitad in spagnolo e l’atmosfera è  di dolce/simpatica attesa, anche se mi fa un po’ strano (Natale con il caldo!)
Chiaramente luminarie a “bomba”!

Sono tante le bellezze di San Cristóbal de La Laguna, modello di costruzione di diverse città dell’America Latina a forma di stelle. Io /noi l’abbiamo visitata di domenica e qualche eccellenza non era disponibile, come la Chiesa de la Concezion, ma ci siamo rifatti con la Cattedrale de nostra Signora…

San Cristobal Patrimonio mondiale dal 1999

San Cristobal, Patrimonio Unesco, si ispira, per la costruzione, ad un tracciato della città traendo ispirazione dalle carte nautiche. Infatti, la mappa di San Cristóbal può essere letta come una “mappa stellare” ed è stata il modello predecessore sud americane. Oggi, questa sorta di essenza coloniale rimane intatta.
Io/noi abbiamo fatto , non sapendolo, un percorso Turistico predefinito. Dopo aver parcheggiato al Parking di piazza del Cristo, abbiamo seguito calle de San Agustín, dove sorgono la Casa Salazar, l’antico Convento di San Agustín e il Palazzo di Lercaro dove risiede il Museo di Storia di tenerife. Da non dimenticare due tappe imperdibili: la Cattedrale de Nostra Senora (l’unica di Tenerife e che contiene una copia della Madonna de Candelaria) e la chiesa della Concepción.

La cattedrale di San Cristóbal de La Laguna

Nel 1818, a causa dell’isolamento, la diocesi Nivariense del vescovado delle Canarie adotta come sede la chiesa dei Remedios, che si converte così in cattedrale.

La cattedrale de nostra Signora, fu edificata su un eremo del 1511. Nel 1515 si cominciò a costruire una chiesa in stile mudéjar. Nel XVII secolo, concretamente nel 1618, il vescovo Antonio Carrionero fece costruire la torre del tempio e, nel XVIII secolo, vennero edificate all’interno diverse cappelle.

L’edificio attuale, in stile neogotico, venne realizzato tra il 1904 e il 1915, e Presenta tre navate con volte a crociera. Nel 1916 si costruì la torre destra. La facciata è una ricostruzione del 1825, in stile neoclassico

Prima parrocchia di Tenerife. l’Iglesia de la Concepción

L’ubicazione della chiesa primitiva fu decisa dal governatore “Adelantado” dopo la celebrazione della festa del Corpus Domini nel 1496. Nei secoli seguenti fu sottoposta a interventi di ampliamento e rimaneggiamenti. La ristrutturazione più importante è del XVIII secolo, su progetto dell’architetto Diego Nicolás Eduardo.

È stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1948. Presenta tre navate, con archi a tutto sesto e decorazione a cassettoni in stile mudejar

Costruita nel 1511 ha la torre seicentesca come suo elemento più rappresentativo. All’interno ci sono opere di Luján Pérez, Fernando Estévez, Cristobal Hernández de Quintana è una bella fonte battesimale dell’epoca dei conquistatores

Palazzi e musei

Passeggiando per il centro, al numero 16 c’è Casa Montañés, costruita nel 1746 e subito dopo Casa Lercaro, che prende il nome da una famiglia genovese che si stabili sull’isola. Oggi è sede del Museo di storia di Tenerife con dei bellissimi interni in cui prevale il legno. All’interno c’è un bel percorso tra ‘evoluzione civile, militare e religiosa dell’isola di Tenerife. Il museo è aperto tutti i giorni, dalle 09:00 alle 19:00. Chiuso il lunedì.

Visto, che siamo in attesa del Natale, bello il presepio seicentesco esposto in una delle ultime sale.

Al numero 28 di Calle Nava y Grimón c’è Casa Salazar, un fine esempio dell’architettura barocca delle Isole Canarie. Colpiscono i gargoiles uguali a quelli presenti nelle culture messicane prima della colonizzazione.

Ma il tempo vola e sono già le 17…in tempo per fare un salto alla vicina BayaMar per osservare il tramonto tra le piscine naturali e poi ri-tornare ala nuova casa @agrocampInvernaredito…

I Viaggi di Enzo in Camper. La scelta di Tenerife è anche Economica. Parola di Luca e Adriana

I Viaggi di Enzo in Camper. La scelta di Tenerife è anche Economica. Parola di Luca e Adriana

Abbiamo intervistato per la rubrica “Quelli che vivono alle Canarie”, Luca e Adriana , una giovane coppia, con due figli Luana e Manuel ospiti al @campingnauta, che sono giunti a Tenerife, da Bologna, per capire circa un’eventuale trasferimento definitivo. Ora sono in camper…anche perché…è la soluzione più “economica”. Questa motivazione mi è piaciuta e loro ci diranno perché…

LUCA E ADRIANA,  COME MAI QUI A TENERIFE? Inizia Luca: “Siamo ri-tornati a Tenerife per le particolari condizioni climatiche. Qui il clima è mite ed è sempre primavera, ma in alcuni momenti, come ad ottobre, è anche estate.

Siamo qui per “indagare” su un’eventuale ipotesi di trasferimento. Noi abbiamo un’attività di lavoratori dipendenti e non possiamo rischiare. Vogliamo essere sicuri di quello che stiamo facendo.

Rincara la dose Adriana: “Abbiamo due figli , Luana e Manuel , che credono molto in noi, rispettivamente di 18 e 20 anni e vogliamo anche capire se ci sono condizioni lavorative per loro. Sono entrambi diplomati nel settore Turistico e Tenerife è nel pieno sviluppo turistico. Per ora siamo qui in camper…

A TAL PROPOSITO, COME MAI QUESTA SCELTA?

Inizia Luca, ma Adriana annuisce. “Siamo stati qui qualche anno fa e ci siamo innamorati del posto. Purtroppo in Italia si dice molto di Tenerife, ma nessuno ti aggiorna che qui c’è stata una “lievitazione” dei prezzi. Trovare casa in affitto è un’impresa e quando si trova, i prezzi, in alcuni casi, sono quasi raddoppiati rispetto a qualche anno fa.

Non parliamo poi di comprare. Per questi motivi, abbiamo scelto di arrivare in camper. Purtroppo il camper in Italia, per motivi lavorativi, lo si usa un mese all’anno. Allora anziché vederlo ammuffire, abbiamo deciso di utilizzarlo e trasferirci “temporaneamente” qui al @campingnauta.

Per ora è come avere una seconda casa…Poi si vedrà., conclude Luca.
“Io ho solo qualche problema di “riservatezza”. Ora è arrivata anche Luana ed in tre…
aggiunge Adriana seguita dalla figlia . In più c’è il problema dei trasferimenti verso le zone In., concludono all’unisono,

PRIMA ABBIAMO PARLATO DI ASPETTI NEGATIVI, ED I POSITIVI?

Certo ci sono anche vantaggi…E tra questi, chiosa Luca, “ci sono vantaggi economici. Mi spiego meglio. Qui , visto le temperature, non si accendono i riscaldamenti. Ed anche se in camper, non si usa il gas per riscaldarsi. Rapportato per 12 mesi…Rappresenta una bella fetta di un stipendio. Poi qui le autostrade non si pagano. Chiaramente c’è una sola possibilità ovvero la TF!, per chi vive al Sud, ed a volte è molto trafficata…ma comunque non si paga.

Qui c’è uno sviluppo turistico che potrebbe far inserire i nostri due figli. E quindi altre entrate o almeno riduzione di costi. E poi, l’iva è al 7 %. Cio’ vuol dire che i prezzi, necessariamente sono più bassi. Le sigarette costano, come la benzina, quasi la metà dell’Italia. E poi ci sono i supporti del Governo dell’Isola se si volesse intraprendere…

E QUINDI?

Quindi questi vantaggi economici fanno la differenza.

Se dovessimo sommare questi plus, raggiungiamo, ed io l’ho fatto analiticamente già da Bologna, circa diecimila euro annui.

Sapete cosa vuol dire? E cosa vuol dire per una famiglia di quattro persone come la nostra.

Qui Adriana sostiene le tesi di Luca ed aggiunge : “Noi siamo nel settore dei servizi ambientali per una grande realtà bolognese.

Con queste condizioni, stiamo immaginando di trasferirci per ora “periodicamente” e valutare anche la possibilità di “creare” una nostra realtà. In fondo Luca ha 44 anni ed io appena 39”…

I MIEI AUGURI…RAGAZZI!

Ed io auguro ai nuovi amici, Luca, Adriana ed ai loro figli che sono molto uniti, che questa ipotesi si possa realizzare. E ne sono convinto perché Luca in particolare, è molto determinato. Sono felice di aver incontrato questi “ragazzi” e di aver avuto una sintesi chiara economica dei vantaggi economici di una scelta simile.
E devo dire la verità, in modo cosi analitico, nessuno me l’aveva mai fatto. Ringrazio Luca,  e lo propongo come “consulente” del Ministero economico di Tenerife.

Buona vida ai vostri progetti/sogni e come ha detto Nelson Mandela ““Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.”

I Viaggi di Enzo in Camper. Santa Cruz de Tenerife: la stupenda “capitale” delle Canarie

I Viaggi di Enzo in Camper. Santa Cruz de Tenerife: la stupenda “capitale” delle Canarie

Ho ri-visitato la “capitale” delle Canarie dopo la manifestazione di sabato 2 novembre Rebellion Cientifica. E dopo la prima visita a febbraio l’ho apprezzata ancora di più. Il mio obiettivo è di ri-passarci con maggiore calma, visto che ora sono al Nord… I motivi? …

L’Auditorio

Sono riuscito a vedere a volo alcune eccellenze dopo la manifestazione(vedi link articolo). Anche perché la stessa è finita in piazza di Spagna. E da li è partito il mio mini-tour. Ho approfittato di fare un salto al vicino Auditorio, la struttura a vela realizzata da dall’archistar Santiago Calatrava (Vedi art di Valencia con le sue opere)  e completato nel 2003. Si trova sul lungomare di Los Llanos, tra il Parco Marino e il porto, e può ospitare fino a mille e 616 persone nella sala principale coronata da una cupola oltre ai 422 posti della sala della musica da camera. Lo sapete che qui fanno concerti anche la mattina? In particolare di domenica fanno quella che in Italia chiamiamo “La matinee”. Sono rientrato ad osservare la struttura da dentro e vi assicuro merita. In più all’interno, ovvero nell’atrio, c’è un ottimo ristorante-bar- Qui ho pranzato e preso un buon caffè “pechigno” ovvero “espresso”. Poi mi sono avviato verso l’esterno per riscoprire l’arte a cielo aperto, ovvero la scogliera adiacente con i disegni di tutti gli artisti del mondo. Un vero museo a cielo aperto dedicato a musicisti, cantanti classici e moderni…da vedere

A due passi il Castillo de San Juan…
Il Castello di San Juan Bautista, conosciuto anche come il Castello Nero, si trova sul lungomare di Santa Cruz de Tenerife vicino all’Auditorio de Tenerife.

Costruito nel 1644 su progetto dell’ingegnere militare Leonardo Torriani sul fianco meridionale della capitale dell’isola, nell’area conosciuta come Caleta de los Negros,

Il Castillo è costituito da una torre circolare in pietra basaltica con pareti con feritoie. La struttura ha un diametro di 30 metri e un’altezza di 8 con mura spesse 2 metri e mezzo. L’accesso al castello è protetto da un piccolo fossato.

Ogni anno nel mese di luglio si svolge vicino al castello la Ricreazione delle Gesta del 25 luglio che ricorda il fallito tentativo dell’ammiraglio inglese Horatio Nelson di invadere la città e dell’arcipelago. –

Il museo di Belle Arti

Il Museo di Belle Arti di Santa Cruz de Tenerife, diviso in quattordici sale, espone principalmente opere pittoriche dove spicca una vasta collezione di dipinti fiamminghi del XVI secolo.

Tra le sue opere più importanti troviamo il Trittico di Nava e Grimon del pittore fiammingo Pieter Coecke, San Andrés di José Rivera e Orfeo di Bueghel.

Molto interessanti anche le opere dei pittori delle isole Canarie come Gaspar de Quevedo, Cristóbal Hernández e Quintana y González Méndez.

Il Museo, reso possibile grazie a diverse collezioni private e fondi, è ospitato in un edificio classicista del 1929 e presenta lungo la facciata numerose colonne e 10 busti di persone illustri dell’isola.

Santa Cruz è anche Playa e natura

Con ben 58 chilometri di coste cittadine, Santa Cruz custodisce alcune delle spiagge più famose dell’isola tra cui Playa Teresitas, una grande spiaggia di sabbia dorata fatta arrivare dal Marocco(deserto del Sahara) circondata da palme, Playa Las Gaviotas, Playa Los Llanos, Playa de Anaga, le 2 spiagge Tabaiba e il Parco Marittimo Cesar Manrique.

Per gli amanti della natura da segnalare, ma li visiterò a breve, il Parco di Anaga, il Parco Saddleback, il Parco del Downs, Sosa Rosa Park e il Parque Garcia Sanabria. Da non perdere la vicina città di San Cristobal de La Laguna, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Ed io, conoscendo la passione per le città Patrimonio Unesco, farò di sicuro una tappa…

it_IT