I viaggi di Enzo in camper. La Orotava e Puerto de la Cruz vicine ma cosi diverse

I viaggi di Enzo in camper. La Orotava e Puerto de la Cruz vicine ma cosi diverse

Scendendo dal Teide, ho potuto osservare la Valle dell’Orotava che degrada dolcemente a mare e subito a destra, Puerto de la Cruz. Due realtà, cosi vicine ma cosi diverse. La Orotava rimasta legata alla sua storia, Puerto città turistica…

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La Orotava

Situata nel nord dell’isola di Tenerife, è una delle più antiche città delle isole Canarie.

Fondata nei primi anni del XVI secolo, una volta conclusasi la conquista spagnola.

La città mantiene vivo un ricco patrimonio di architettura, giardini e tradizioni.

Il paese prende il nome dalla grande valle del Taoro, che condivide con Los Realejos e Puerto de la Cruz. Si tratta di una porta d’ingresso al Parco Nazionale del Teide, con il suo vulcano alto 3.718 metri.

Ho avuto il piacere di ri-scoprirla dopo il mio primo viaggio a Tenerife, insieme a Puerto, scendendo, questa volta dal “Gigante buono, con “D’Artagnan” il mio scooter…

A passeggio per luoghi da film e il Corpus Christi

Cittadina dalla lunga storia, La Orotava custodisce edifici religiosi e sociali di grande importanza.

È possibile visitare la Chiesa della Concepción, costruita nel XVIII secolo, diverse case signorili di famiglie di antico lignaggio e la Casa de Los Balcones, costruita nel 1632, con un balcone e un patio in legno intagliato.
La città, accogliente per lo shopping e le terrazze, ospita la festa annuale del Corpus Domini, in cui le principali vie e piazze sono ricoperte da tappeti fatti con fiori.

La Orotava verso il futuro: città slow

Il comune di La Orotava, di 44 mila abitanti è l’unico delle Canarie nelle lista dei 12 paesi spagnoli slow che risponde ai criteri di città slow secondo il maestro conosciuto in Italia Carlo Petrini.

Essa possiede alta qualità di vita tra residenti e turisti senza differenze, promozione di prodotti agricoli di qualità salutari quanto più possibile a km zero, cura e protezione del patrimonio storico esposto e di quello naturalistico la rendono città slow


Per questo, in concomitanza della mia visita a Tenerife, si è svolto il convegno “la Orotava” Città Slow organizzata con l’Università de la Laguna. L’obiettivo è di far diventare e conoscere, attraverso finanziamenti della U.E., Città Slow. Auguri!

Puerto de la Cruz:

Puerto de la Cruz si trova sulla costa nord di Tenerife. E’ una cittadina molto frequentata dai turisti, ed ha la particolarità di essere sede di tanti grandi alberghi, cosa strana alle Canarie ed in particolare al “Nord” dove per lo più gli alloggi sono appartamenti o piccole pensioni. Nacque originariamente come villaggio di pescatori, e successivamente divenne il porto per la vicina città.

Nel XVII secolo si sviluppò come porto più importante della costa nord di Tenerife, utilizzato per esportare canna da zucchero e vino dalla vicina Valle de La Orotava.

Nel corso del tempo la città acquisì un’identità separata e finalmente ottenne una totale autonomia comunale nel 1808.

Alla fine del XIX secolo le élite britanniche cominciarono a visitare Puerto de la Cruz.

A partire dal Secondo Dopoguerra, il turismo di massa raggiunse Puerto Cruz, e da allora è stato l’introito più importante dell’economia della città.

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Piscine-Lago Martianez

Molti di voi, sanno quanto ci tengo per le “Piscine” (vedi articolo). Uno degli esempi è il Lago Martianez., inaugurato Il 30 aprile 1977 e realizzato dall’artista di Lanzarote, Cesar Manrique.
Si tratta di un complesso di piscine di acqua di mare con un museo all’aperto.
All’interno del perimetro del Lago Martianez si trovano diverse piscine e attrazioni, tra queste possiamo citare il Monumento al Mar o a las Olas, ossia il monumento al mare o alle onde, che rappresenta onde solide e statiche di calcestruzzo e il Geyser, progettato da Cesar Manrique con l’idea di essere una scultura d’acqua. Inoltre si può ammirare Las Raíces Al Cielo, in cui alcuni alberi di eucalipto sono stati “piantati” a testa in giù per far vedere ai visitatori parti degli alberi spesso ignorate.
Alla fine del bagno, un salto a trovare il mio nuovo amico canario Jose’ ed assaggiare le sue bontà canarie nella sua Terrassa Martini-Sunset.

Nella zona:

A due passi da Puerto de la Cruz, Loro Parque: si tratta di un enorme zoo che ospita animali come pappagalli, pinguini, delfini, balene, leoni marini e molto altro ancora. Giardino Botanico presenta una vasta selezione di alberi e arbusti tropicali. Giardini Sitio Liter: si tratta di un grazioso giardino in stile inglese all’interno di un palazzo del XVIII secolo. Presenta una grande collezione di orchidee con alberi di bonsai e un esemplare di albero di drago. Parco acquatico Risco Bello: questo grazioso giardino presenta numerosi laghetti con abbondante avifauna.

Un primo bilancio della mia esperienza

Con questa pubblicazione ho finito il mio primo viaggio in camper dell’Isola di Tenerife: In due mesi ho visitato le città, le frazioni, le “piscine”, le chiese più rinomate ed importanti della capitale delle canarie.
Vi rimando agli articoli pubblicati.
Farò un bilancio al mio rientro in Italia, ma assicuro fin da subito, che in questi 60 gg, ho apprezzato la bellezza di questa isola, l’umanità, il clima…ma anche altro…Stay Tuned…
Grazie a Voi per la fiducia…

I viaggi di Enzo in camper. Il Teide il “gigante” buono. La mia esperienza in moto

I viaggi di Enzo in camper. Il Teide il “gigante” buono. La mia esperienza in moto

Sono stato al Teide, giovedi 23 novembre. Il Teide, Patrimonio Unesco dal 2007, è la montagna, vulcano, più alta della Spagna, e delle isole canarie con il suoi 3.718 metri di altezza. Io ho fatto l’esperienza in scooter, con il mio “D’Artagnan” e mi sono fermato a “soli” 2.500 metri perché il vento, sebbene la giornata fosse bellissima, mi ha “bloccato”. Vi racconto…

Il Teide

Sono stato sulla montagna, vulcano, riferimento delle isole Canarie e “attrattore” turistico e naturalistico di tutta la Spagna. Alto 3.718 metri  rappresenta una meta per molti turisti che arrivano da ogni parte del mondo.

Ma anche di studiosi e ricercatori grazie all’Osservatorio situato a circa 2500 metri che ho visitato dall’esterno.

Ci sono molti scienziati italiani nella stazione. Sempre a questa altezza ci sono il Centro visite-accoglienza, i ristoranti e negozi di souvenir, la biglietteria della Funivia dove si raggiungono i 3.200 metri.

Perché per raggiungere la sommità, ovvero gli ultimi 500 metri, c’’è bisogno di un visto che viene rilasciato dalle autorità del parco del Teide almeno due mesi dalla richiesta…

Qui mi son fermato perché è iniziato a soffiare un vento forte e gelido…

Il Parco del Teide….

Il Parco nazionale del Teide è il più grande delle Canarie e una tappa d’obbligo per tutti i visitatori di Tenerife. Questo parco naturale è un vero tesoro geologico in cui vulcani, crateri, camini e colate laviche danno vita a un’impressionante gamma di colori e forme. Ospita paesaggi unici che circondano l’impressionante sagoma del vulcano, che si erge maestoso a 3718 metri di altezza. Il Parco nazionale del Teide è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2007. A seconda del periodo dell’anno e persino dell’ora del giorno, ha un aspetto molto diverso. Ai suoi piedi si trova un mare di rocce vulcaniche così recenti che l’erosione non ha avuto ancora il tempo di trasformare, e che forma un ampio catalogo di forme e materiali vulcanici contenuti nel grande anfiteatro definito dalla parete di Las Cañadas. Mi ha proprio impressionato perché la parete si estende per 25 chilometri e raggiunge un’altezza di 600 metri nella zona conosciuta come Guajara, il punto più alto.

L’accoglienza: l’Osservatorio Astronomico

Dopo aver osservato le pareti di Las Cañadas, mi sono trasferito nelle strutture di accoglienza. Un po’ perché, ho fatto la strada della Esperanza, dove mi sono “infilato” da La laguna, nei boschi che salivano pian piano verso il “Gigante” buono. Qui abeti, pini si sono presentati alla mia vista e mi sono trovato avvolto nella foresta del Parco Nazionale grazie alla bellissima strada. . E’ straordinario perché avevo lasciato il caldo di Bajamar, per “abbarbicarmi” con il mio “D’Artagnan” e , sebbene ben coperto, raggiunto i 2200/2500 , altezza Osservatorio Astronomico, il vento è aumentato e mi sono riparato sotto le sue strutture. Qui, è  vietato l’ingresso senza prenotazioni. Ma il mio orgoglio è cresciuto leggendo dopo, che all’Osservatorio “Sono state osservate le comete più importanti degli ultimi anni, compresa la collisione della cometa P/Shoemaker-Levy con Giove, ed è stata ricavata la mappa a grande scala del centro della Via Lattea”.

Accoglienza:  Centro visitatori El Portillo

Ho raggiunto il Centro dopo la sosta all’Osservatorio.

Qui bella accoglienza e visita alla mostra sul “Teide” con attraversamento del corridoio “lavico” ti porta tra diversi pannelli, visione del film in italiano,

Il Gigante non sempre buono Guayota, il malvagio abitante delle viscere di Echeyde (il nome con il quale i Guanci chiamavano il Vulcano che vuol dire malvagio a causa del fuoco che eruttava nelle varie eruzioni) . 

Una delle caratteristiche del Centro visitatori di El Portillo è che si integra perfettamente con il paesaggio vulcanico.

Il centro ospita anche un giardino botanico in cui è possibile osservare oltre il 75% delle specie vegetali del parco, tra cui i famosi “tajinastes”.

Accoglienza : Il Centro visitatori Funivia Teide(Teide legend)

Con il passare del tempo, e pensando ai visitatori interessati a conoscere le peculiarità del Parco nazionale del Teide, gli impianti della stazione base della Funivia sono migliorati, incorporando servizi sempre più interessanti, fino a diventare un vero e proprio Centro visitatori ai piedi del vulcano e una tappa d’obbligo in qualsiasi giorno dell’anno: il Centro visitatori della Funivia.

Oltre al negozio di souvenir già presente, con interessanti articoli di artigianato canario, e ai servizi di ristorazione, con ottime viste panoramiche sul Parco nazionale e prodotti locali dal sapore tipicamente isolano, si aggiunge la mostra “Scienza e leggenda” di Teide Legend; un’esposizione che ruota attorno alla leggenda di Guayota, l’abitante delle viscere di Echeyde (il Teide), in cui viene raccontata la più importante eruzione vulcanica di Tenerife, avvenuta oltre mille anni fa, dal punto di vista della leggenda guanche e della scienza.

La mia esperienza

Certamente per motivi di praticità lo scooter o la moto, sono perfetti per salire al Teide.
Aspetti positivi: facilità di manovra, stop-and-go per le osservazioni, “costo contenuto” carburanti, possibilità di fare cammini e sentieri per i diversi “Mirador “(Belvedere della Piana di Ucanca, Belvedere di Los Roques de García, Belvedere di Tabonal Negro e Las Cañadas).
Aspetti negativi:
forse è ancora meglio “salire” in macchina perché alle variazioni metereologiche repentine, si è piu’ protetti. Altro aspetto: Il prezzo alto della Funivia…
Ma su tutto vince l’aria tersa, che ti ripaga ampiamente degli sforzi.

Poi la soddisfazione maggiore è aver assaggiato le bontà Canarie ed internazionali, al Papillon dove dei bravi camerieri/e, mi hanno “rifocillato” e “riscaldato” in tutti i “sensi”…

Legnano: un grave lutto mi ha colpito. Mio suocero Luciano non c’è più

Legnano: un grave lutto mi ha colpito. Mio suocero Luciano non c’è più

Un grave lutto mi ha colpito. Mio suocero Luciano Bernardi non c’è più…Purtroppo la malattia è peggiorata nell’arco di un mese e mezzo e si è portato via Luciano. Sono rientrato a “volo” da Tenerife, per stare vicino alla famiglia ovvero alle figlie Donatella e mia cognata Mariangela…Un doveroso omaggio all’uomo, padre e suocero…

L’evento…
La malattia brutta diagnosticata quattro anni fa…ma poi “ripresa” …fino ad ottobre scorso…

E dopo un mese e mezzo di lotte, trasferimenti tra pronto soccorso, casa, ospedale di Legnano e poi Cuggiono, mio suocero Luciano Bernardi, per tutti il “Sig. Luciano”, non c’è l’ha fatta.


L’impegno di Donatella e poi della sorella Mariangela, non sono stati sufficienti.

Ora riposa in pace.

Per chi volesse dare l’ultimo saluto, i funerali si terranno martedi 28 novembre alle ore 15
Santuario Madonna delle Grazie
Corso Magenta- Legnano (Mi)

Chi era: l’uomo
Luciano, classe 1934, avrebbe compiuto 90 anni tra poco. Un uomo semplice ma di grandi visioni.
Orfano del padre, partito da Roma per Milano, dopo aver frequentato le scuole tecniche di saldatore, si è trasferito  a Milano per inserirsi con successo , nel settore edile. Dapprima saldatore delle fondazioni nei cantieri edili, poi  gruista.
Ha lavorato per circa 36 anni alla CMB. Ha seguito e collaborato per molti insediamenti edili  a Milano e poi in provincia. Divenendo ben presto un riferimento per la cooperativa C.M. B. ora CMB Building di Carpi. Luciano ha dato un contributo alla realizzazione della prima metropolitana milanese, la linea Rossa MM1, il primo centro commerciale a Milano, il “Bonola”. E poi grandi residence e condomini in tutta la provincia di Milano, ed il destino, lo ha fatto operare anche a Legnano.

I percorsi


In C.M.B. si è formato ed è cresciuto. Ha imparato attraverso l’osservazione ed il “buttarsi” anche a fare l’idraulico, l’elettricista che ha poi utilizzato nell’attività autonoma.

Il lungo lavoro per C.M.B. gli è valso l’attestazione di “lavoratore fedele” con una cerimonia di consegna con festeggiamenti, prima della agognata pensione.
Pensione che godrà con Carla, sua moglie nella loro casa a Milano.

Poi subito dopo la pensione si trasferisce/ono a Biella. Qui sarà apprezzato anche dai “piemontesi”. Perché Luciano è di compagnia e non nega il saluto a nessuno!

Purtroppo a Biella, Carla viene a mancare. E dopo qualche riflessione, decidiamo, insieme a tutta la famiglia il trasferimento a Legnano in via Guerciotti, nella casa che fu dei miei genitori (Alfredo e Cecilia legatissimi a mio suocero, e viceversa).

La socialità e il papà

Uomo affabile, e anche a Legnano, Luciano diventa amico di tutti. Soprannominato “il Sig. Luciano” era stimato e amato, in primis dai miei collaboratori di allora, i colleghi di Assesempione e poi di Sempione News.(la casa era adiacente all’ufficio di via Guerciotti) .
E poi da tutto il condominio de “I Bardi” nonché dai negozianti delle vie adiacenti a partire da Guzzetti , l’alimentare che lo aveva preso nelle sue grazie, poi dal Bar Bianchi, dove era sovente soffermarsi la mattina per fare colazione ed assaggiare le buone focacce!  

E’ diventato il nonno di tutti in pochissimo tempo.
E la gioia più grande arriva da mio figlio Federico, che con Ilenia, a luglio gli/ci hanno donato Ricky diventando “Nonno bis”.

E facendo un passo indietro, dal racconto di Donatella e Mariangela, emerge che era un papà “instancabile” ed era disposto a giocare anche al ritorno dal pesante lavoro(a cavalluccio con le bimbe in groppa…)

Il mio rapporto con Luciano

Con lui ho avuto in rapporto sempre diretto. Ho sempre apprezzato il suo “ingegno” che ha messo a disposizione aiutandomi nel lavori per la casa in montagna a Biella e poi qui a Legnano. Ma anche nei lavori legati agli impianti elettrici nei precedenti uffici di Via Guerciotti e poi in quello di Corso Italia.

Mi mancherà.

Come manca a tutti noi. Ma sono sereno perché grazie alla mia famiglia, sebbene fossi a 3500 di distanza nell’ultimo periodo, l’ho sentito sempre vicino. Grazie a Donatella, a Federico e Ilenia, a Rebecca e Giulia e poi Mariangela ed Essam che mi hanno permesso di vivere con serenità questa esperienza, interessandosi loro di Luciano.

Io l’ho amato in vita coinvolgendolo in ogni evento, in ogni momento della “mia” famiglia, ferie comprese.
La mia serenità cresce ancor di più con l’arrivo di Ricky, al quale, inevitabilmente si è legato in vita. Ora lo porterà con se, in qualche luogo lassù e lo presenterà a Nonna Carla e sarà anche lei, Nonna bis!

Ciao Luciano 

Un pezzo di Oasi Zegna in piazza Duomo a Milano

Un pezzo di Oasi Zegna in piazza Duomo a Milano

Le aiuole di piazza Duomo sotto la tutela del Gruppo Zegna. Scompariranno dalla piazza Bananeti e Palme. Avendo casa a Andorno Micca, comune alle falde dell’Oasi, sono orgoglioso di questa scelta…

La mia soddisfazione

Da Milano, Piazza Duomo, parte il progetto che prevede la creazione di nuove Oasi Zegna nel mondo.

Zegna sarà partner ufficiale del Comune di Milano per la riprogettazione e la cura delle aiuole di Piazza Duomo per i prossimi tre anni. 

Il Gruppo ha lavorato con un gruppo di esperti botanici e paesaggisti per portare a Milano alcuni degli elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna nel rispetto della biodiversità e dell’ecosistema.

La mia soddisfazione è grande perché ho la mia casa “relax” ad Andorno Micca in provincia di Biella a ridosso dell’Oasi.

All’Oasi hanno imparato a sciare i miei figli, all’oasi facciamo trekking, qui passiamo il Ponte di Capodanno.

Insomma è uno dei miei luoghi del cuore e di relax…

La scelta

Cambia l’aiuola di piazza del Duomo: dopo palme e banani, arrivano canfore, rododendri e fiori bianchi di filelfo dalle alpi biellesi. La nuova sponsorizzazione dello spazio verde nella piazza centrale di Milano sarà firmata da Zegna, che si è aggiudicato il progetto..
La nuova piantumazione, verrà ufficialmente presentata al Salone del Mobile del 2024
Le specie verranno ripiantumate presso Oasi Zegna a fine ciclo e garantiranno la creazione di un habitat favorevole alle farfalle e agli insetti impollinatori.

Il Progetto
Il progetto vincitore prevede di portare alcuni elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna, il territorio di circa 100 km quadrati, situato nelle alpi biellesi, voluto da Ermenegildo Zegna negli anni ’30 del Novecento.

Le aiuole saranno ridisegnate per promuovere il rapporto tra persone e natura, ispirandosi al dipinto di Dino Buzzati del 1957: la piazza, nell’illustrazione del grande scrittore e giornalista, era trasformata in un paesaggio alpino, le guglie della cattedrale in cime di montagna e la pavimentazione in prateria.

Addio alle Palme di Beppe Sala

“Palme addio”, ha scritto il sindaco di Milano Beppe Sala su Instagram: “Oasi Zegna gestirà quello spazio verde per i prossimi tre anni.

Le nuove aiuole saranno caratterizzate da una struttura di base permanente composta da quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età.

Tra questi troveranno posto, a rotazione, rododendri dall’autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Le specie si alterneranno nel rispetto delle diverse stagionalità e con una ripiantumazione in Oasi Zegna (nel Biellese) a fine ciclo.

I viaggi di Enzo in Camper. Parco Rurale di Anaga: biodiversità a due passi dalla città…

I viaggi di Enzo in Camper. Parco Rurale di Anaga: biodiversità a due passi dalla città…

Ho visitato il Parco Rurale di Anaga, nel Nord di Tenerife. Mi sono fermato al Centro Accoglienza di Cruz del Carmen e grazie a Ophelia, ho visitato la mostra ed avuto news. Lo sapevate che è il parco rurale più studiato d’Europa? Arrivano anche tanti studenti extraeuropei grazie alla collaborazione con l’Università de la Laguna…E poi qualche curiosità…

Il Parco Rurale di Anaga

Uno dei motivi del mio trasferimento al Nord era di vedere e scoprire anche la parte verde di Tenerife. Dopo la scoperta di alcune delle bellezze della parte Sud. (vedi articoli precedenti).

Il Parco Rurale di Anaga, il Teide, oppure la distesa verde di La Orotava-Puerto erano tra gli obiettivi. Mercoledi 23 novembre 2023 ho visitato Il Parco Rurale di Anaga.

Il Parco, è una vasta area naturale protetta che si trova nel nord-est dell’isola di Tenerife ed è dichiarata Riserva della Biosfera. Il parco copre 14.418 ettari e si estende tra tre comuni: Santa Cruz, La Laguna e Tegueste, ovvero la “penisola”.

In totale, il Parco Rurale rappresenta il 7,9% dell’isola di Tenerife.

La sua altezza massima la raggiunge con il picco Cruz de Taborno di 1.024 metri di altitudine…

Cosa si trova?

Grazie alla gentilezza di Ophelia del Centro visitatori Cruz del Carmen, sonoriuscito ad avere news in due direzioni. Alla mostra “stabile” in corso nella struttura grazie alla quale ho avuto idea della Flora e della Fauna e dei popoli presenti. Poi ho voluto “provare” e sempre grazie a Lei, ho fatto i tre percorsi consigliati “sense”. Successivamente mi son portato fino a Las Mercedes, un paesino che si distende sul parco. Tutto il parco è disseminato di insediamenti umani che istituiscono un armonioso e bel paesaggio rurale. A questo va aggiunto il valore culturale derivante dall’utilizzo dell’area dagli aborigeni. Più di 2.000 persone, discendenti dei “Guanci”, vivono attualmente nei 26 centri abitati del parco. La ripida orografia e le difficoltà per raggiungere queste aree hanno contribuito al mantenimento di una singolare forma di insediamento umano nel territorio che fornisce un prezioso patrimonio culturale. Nei primi secoli, dopo la conquista, fiorirono città come Taganana, con un’economia di esportazione di prodotti come la canna da zucchero e il vino. Purtroppo questa estate un vasto incendio ha ridotto la bellezza di questa preziosità, esempio di biodiversità.

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La Flora

Il clima particolare della zona rende possibile l’esistenza di uno dei campioni più importanti di laurisilva al mondo (un tipo di foresta nativa di più di 40 milioni di anni), ora conservato solo nelle isole Canarie, Madera e alcune isole delle Azzorre.

E’ una risorsa molto importante, dal momento che la sua massa fitta forestale trattiene l’umidità, ricaricando così le falde acquifere (depositi naturali di acqua sull’isola).

La Fauna

La fauna predominante è costituita da invertebrati, ma anche gli uccelli abbondano. In realtà il parco è stato dichiarato zona di protezione speciale per gli uccelli.

La mia esperienza:
Ho voluto “provare” e sempre grazie a Lei, ho fatto i tre percorsi consigliati “sense” live A, B, C e poi mi son portato fino a Las Mercedes, un paesino che si distende sul parco. (la salita meno piacevole!)


I primi tre percorsi sono relativamente facili.

Ci si addentra attraverso l’ingresso principale fronte Centro, dove tra l’altro, c’è la piccola (pechina) Chiesa di Cruz Carmen (chiusa, purtroppo per lavori. Come anche il ristorante difronte. Non bello!)

Mi sono rifatto, comunque con l’osservazione del panorama alla Pico de l’Ingles, il punto più alto e panoramico del parco, dove in modo evidente ho potuto osservare Santa Cruz, La Laguna-San Cristobal e Tegeste…adagiata sul parco.

Incontri

La mia esperienza è stata ricca. Ho incontrato delle ragazze provenienti dalla Polonia, Anita e Susanna, con le quali, con il mio inglese-spagnolo “maccheronico”, abbiamo conversato sulla bellezza con inevitabili “transfer” in Italia ed in Polonia. Con particolare riferimento alle nostre e loro montagne.

Poi ho incontrato un gruppo di studenti inglesi provenienti dall’Università di Southampton dipartimento Geografia. Qui, in modo inaspettato, ho conosciuto Luca di Roma che studia li, il quale è stato un ottimo “facilitatore” e mi ha raccontato di quanto fosse importante il parco per gli studi sulla biodiverstià in Europa ed anche fuori.
Infine, Giacomo, un “commerciante” ambulante, ma per me, un grande uomo di marketing. La sua strategia. Ti offre un biscotto “canario” fatto dalla moglie e poi…come fai a non comprare altre leccornie? E alla fine, si esibisce nella sua specialità: cantare per amore e passione…io aggiungo anche per “business”!!!

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