Filosofarti 2024. Un viaggio di 20 anni tra filosofia, arte, cultura

Filosofarti 2024. Un viaggio di 20 anni tra filosofia, arte, cultura

Compie 20 anni il Festival Filosofarti (2004 -2024) ideato e gestito da Cristina Boracchi presentato il 18 gennaio 2024 al teatro delle Arti di Gallarate. Quest’anno il focus è “Visibile/Invisibile“. L’ho seguito da circa 20 anni e non potevo mancare a questo appuntamento. Vi invito a mettere in agenda i tanti appuntamenti (dal 17 febbraio al 17 marzo 2024)…

Non solo Filosofia…ma anche Rete Culturale

Alla presentazione di Filosofarti 2024, Cristina Boracchi con diversi assessori del territorio, ha trasmesso l’importanza di questo festival.

Filosofarti non è solo di Filosofia, anzi nel tempo si è aperto a tutte le diverse forme espressive: dalle lectio Magistralis, a mostre, ad eventi musicali e dalle ultime edizioni anche con il Teatro.
In questa ottica, agli immancabili “amici” filosofi e afecionados Massimo Cacciari, Gherardo Colombo, Enzo Bianchi, Carlo Sini, si affiancano quest’anno: Ambra Angiolini, Cochi Ponzoni, ma anche Daniele Cassioli, e Maura Gancitano. Solo per citarne alcuni .


Segnalo che ci sono 80 eventi disseminati in circa 10 comuni.

Capofila Gallarate, ma anche Busto Arsizio come location, fino a Varese presenti con i loro rappresentanti Mazzetti (Gallarate), Blumetti (Besnate), Orlando (samarate), Benetazzo (Villa Cortese) con il partner di sempre ovvero La Fondazione del Varesotto rappresentata da Carlo Massironi.
Questo mi fa dire che FilosofarTi, crea “rete”, si apre a nuovi comuni e diventa un riferimento nazionale di Filosofia, cultura “contaminata” a 360°…

SacroMonte di Varese

L’indotto di Filosofarti
Oltre alla “rete” culturale, un tema a me caro è l’indotto per il territorio che si crea con questi eventi.
In primis la visibilità. L’accennavo prima, dal 17 febbraio al 17 marzo, grazie all’evento, per un mese la nostra zona sarà un riferimento di livello Nazionale ( ed anche Internazionale).
Poi l’aspetto “accoglienza” e “Turismo”. Molti ospiti-relatori soggiorneranno nei nostri alberghi e ristornati. Ma non solo, Molti eventi sono collocati nel week-end, ed in passato (cosi mi ha raccontato la direttrice), pernottavano almeno per un weekend . Inoltre la nostra provincia ha diversi siti patrimonio Unesco, ben quattro, e sono mete di alcuni degli ospiti-spettatori di Filosofarti. (A dx il Sacromonte)
Infine l’acquisizione di conoscenza. Alcuni studenti-sono Steward ed Hostess per l’evento grazie al progetto PCTO Orientamento Scuola-lavoro indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione con gli Istituti scolastici del territorio . Questo è un altro valore aggiunto per i ragazzi-studenti  nella direzione della crescita e conoscenza oltre che di acquisizione di competenze trasversali (lingue, relazionali ecc…)

Tappe e programma completo

Gli appuntamenti sono in calendario dall’17 febbraio al 17 marzo(una anteprima l’11 febbraio) . La rassegna si svolgerà a Gallarate. Ma passerà anche da Busto Arsizio – che fra le novità propone il Museo del Tessile come location – oltre a Samarate e Besnate. Per questa edizione si aggiungono Castiglione Olona e Villa Cortese, Tradate e Gazzada Schianno…fino a Varese.
Ecco i nomi dei big. Ai già citati si aggiungono Daniele Cassioli, Maura Gancitano. Poi Miguel Benasayag e Marta Morazzini. Fino a Massimo Fini e Donatella Di Cesare e per il teatro Ambra Angiolini e Cochi Pozzoli.
Per ulteriori info vai su Filosofarti 2024

Omaggio a Don Alberto Dell’Orto e Luciana Treccia Zaro

Vent’anni di Filosofarti e meritano un’edizione speciale ed un’attenzione particolare. Il festival, dalle parole della direttrice Cristina Boracchi , “ è una presenza costante sul territorio. Si articola e dialoga con numerose realtà culturali, con enti e associazioni, oltre che con amministrazioni culturali”.

Per l’occasione è stato realizzato anche un libretto speciale. Una raccolta di frasi, pensieri e autografi dei “personaggi celebri che sono passati a Filosofarti”.

Si tratta di un omaggio a due punti di riferimento del festival: don Alberto Dell’Orto (che ho avuto il piacere di conoscere) e Luciana Treccia Zaro.(Foto Sempionenews e La Prealpina) .
Grande spazio è dedicato al tema di quest’anno:  Visibile/Invisibile. “Vorremo squarciare lo sguardo dell’apparenza per entrare nella realtà più profonda della vita. Alla ricerca della verità che ci circonda e che spesso è occultata da troppe apparenze” , ha chiosato la direttrice Boracchi. Mi associo pienamente…

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Le dighe del Panperduto tra storia, ingegno e…turismo

Le dighe del Panperduto tra storia, ingegno e…turismo

Ho ri-visitato Le Dighe del Panperduto, progettate dall’Ing. Villoresi, oasi tra tecnologia, storia, natura e cultura dove l’acqua la fa da padrona. Lo sapevate che grazie a questa/e opere di canalizzazione, la Lombardia è tra le prime regioni agricole d’Italia…Seguitemi…

La mia visita a Panperduto

Ieri, domenica 14 gennaio ho visitato la/le dighe del Panperduto a due passi da casa. Infatti in 30 minuti da Legnano , si arriva in questa Oasi. Oasi di verde, e “azzurra” dove l’acqua la fa da padrona anche per fini di canalizzazione-irrigazione. Infatti durante Expo Milano 2015 ho avuto il piacere di portare ospiti e autorità. Perché? Perché qui c’e il Museo delle Acque Italo-Svizzere (ricordo che la diga arriva dal Ticino, lago Maggiore, montagne svizzere), Il Giardino dei Giochi d’Acqua (uno dei primi in Italia) , la storia e poi il Turismo sostenibile-domestico. Infatti questa oasi naturalistica incastonata tra Lombardia e Piemonte, grazie alle convenzioni con Navigli Lombardi, è utilizzata anche per la navigazione Turistica. Ho avuto il piacere di accompagnare con Turismo Sempione, la mia associazione Turistico culturale a fare i percorsi delle Ville delle Delizie (ancora attive a partire da marzo 2024), ho avuto il piacere di fare il Tour della darsena fino a San Cristoforo. Questo, oltre all’aspetto idraulico, potrebbe essere la nuova scommessa ovvero “spingere” verso un turismo sostenibile che sfrutta le vie d’Acqua milanesi, pensate da Leonardo Da Vinci e che crei nuove opportunità ed indotto. (ieri mi è dispiaciuto vedere chiuso l’Ostello Panperduto), ma abbiamo virato sul ristorantecountry Canottieri 6…)

L’acqua – Storia

Giungendo in questo luogo si rimane incantati: l’acqua è la protagonista assoluta, se ne percepisce la maestosità e la potenza; lo sguardo viene attratto dalla complessità dei percorsi da essa compiuti fra l’ambiente fluviale e le opere di derivazione e canalizzazione. Qui l’ingegno umano è riuscito a domare l’acqua costruendo uno degli snodi idraulici più importanti della Lombardia, dove parte delle acque dal fiume Ticino vengono deviate per formare due importantissimi canali: il Villoresi, utilizzato per l’irrigazione e il canale Industriale, fondamentale per la produzione di energia. La diga del Panperduto sul Ticino e le opere ad essa collegate vennero inaugurate nel 1884 dal progetto di Eugenio Villoresi, solo dopo molti anni di studi e di varianti. Il canale, che qui nasce e che ancora oggi porta il nome del suo illustre progettista, ha trasformato completamente il territorio e le attività ad esso collegato, rendendo fertile una terra poco produttiva e diventando fondamentale nell’economia agricola della campagna a nord di Milano. Pochi anni dopo, all’inizio del ‘900, grazie ai progressi ottenuti nella produzione e distribuzione di energia elettrica, venne inaugurato anche il canale Industriale; esso si forma dallo stesso snodo idraulico del Canale Villoresi e viene utilizzato tutt’ora per alimentare diverse centrali idroelettriche presenti lungo il suo corso. La diga del Panperduto e tutto il complesso sistema idrico che qui si sviluppa sono rimasti quasi immutati dalla loro nascita e continuano ancora oggi a ricoprire un ruolo fondamentale sia nell’economia che nella cultura del territorio in cui sono inseriti.

Museo e Giardino dei Giochi d’Acqua

Il Panperduto è un museo a cielo aperto!
Il Museo delle Acque Italo Svizzere si integra perfettamente con l’ambiente e il territorio circostante. Quando aperto, si potrà cogliere l’essenzialità dell’acqua per la vita umana e naturale, riconoscendo il valore della sua multifunzionalità come elemento primario per l’agricoltura, l’alimentazione, il paesaggio e per la produzione di energia elettrica. Posto al centro dell’isola di Confurto, l’antico edificio, un tempo destinato alle attrezzature per la manutenzione, è stato ristrutturato secondo elevati standard di risparmio energetico e sostenibilità ambientale pur mantenendo le caratteristiche tipologiche e costruttive originarie.

A fianco del museo sorge il “Giardino dei Giochi d’acqua”, uno spazio gioco per comprendere e sperimentare il movimento e la potenza dell’acqua. Una vasca di accumulo permette il funzionamento dei giochi d’acqua: installazioni viti di Archimede, mulini, canaline, paratoie e pompe permetteranno ai bambini (ma anche agli adulti) di apprendere la forza idrodinamica e cinetica delle acque.
Per ulteriori info: www.panperduto.it



Elio Germano al Tirinnanzi  nel “Paradiso XXXIII”, magnifica interpretazione nella “contemplazione”

Elio Germano al Tirinnanzi  nel “Paradiso XXXIII”, magnifica interpretazione nella “contemplazione”

Magnifica interpretazione di Elio Germano al Teatro Tirinnanzi, semi vuoto, che comunque nulla ha tolto alla rappresentazione di “Paradiso XXXIII”, anche grazie alle musiche ed effetti di Teho Teardo. Il viaggio di Dante verso la contemplazione. L’evento mi da’ l’opportunità di esprimere il mio pensiero …

Paradiso XXXIII Elio Germano – Musiche di Teho Teardo.

Paradiso XXXIII

Contemplare. Contemplare la bellezza, contemplare l’Universo, contemplare Beatrice, contemplare- raccontare “la somma meraviglia”.  Forse si può fare solo questo, davanti ad una bellezza così elevata e misteriosa da far apparire piccoli, limitati, inadeguati ogni parola, ogni linguaggio, ogni raffigurazione umana… È il sentimento che prova Dante Alighieri nel XXXIII canto del Paradiso, al cospetto di Dio, dell’eterno, dell’indicibile. Ma il poeta non può tacere quel mistero, deve provare a dire l’indicibile, a raccontare l’irraccontabile . E inizia il viaggio verso la contemplazione, percepita dalla magnifica e decisa interpretazione di Elio Germano alla rappresentazione di “Paradiso Canto XXXIII”. Le emozioni ed il coinvolgimento sono stati rafforzati grazie alle musiche e agli effetti “psicadelici” e a volte accecanti, di Teho Teardo, compositore e sound designer. Insieme alle note di Laura Bisceglia al violoncello e Ambra Chiara Michelangeli al violino e l’ottima regia di Ferrari-Helbaeck, Il gruppo capitanato da Germano, ha convinto i pochi spettatori in sala del teatro.

Rispetto per i cittadini-spettatori

Partendo dalla considerazione precedente, spiace vedere il teatro Tirinnanzi semi –vuoto. La causa deriva dall’assegnazione della stagione 2023-2024, e non solo. Senza entrare nelle polemiche dell’assegnazione del contratto biennale tra le due società di gestione dell’enterteinment (ne hanno già parlato bene i quotidiani locali a partire da Il Giorno, Legnano News, Malpensa 24, Sempione News), con il risultato evidente di allontanare spettatori dal teatro e dagli eventi culturali. Dispiace che una città come Legnano non possa usufruire di uno spazio culturale “certo”, “alternativo”  con una programmazione univoca e che tenga conto della voglia di cultura che esiste in città, con particolare riferimento anche agli abbonati. Insieme alla mia amica Rosella, ed atri amici amanti di teatro, auspichiamo che questa annosa vicenda possa essere risolta per il bene del teatro, per il bene del gestore, per il bene degli spettatori, per il bene della cultura…e , non ultimo, per il bene della città.

“Campaccio 2024”: bilancio positivo per presenza e indotto

“Campaccio 2024”: bilancio positivo per presenza e indotto

Alle spalle la 67^ edizione del Campaccio 2024 – World Athletics Cross Country Tour (livello gold): bilancio positivo per la presenza dei campioni africani e non solo, ma anche per tanti italiani che hanno portato indotto nella ricettività a nell’accoglienza dell’Altomilanese. Per la cronaca ha vinto Daniel Simiu Ebenyo per gli uomini e per le donne Francine Niyomukunzi con alle spalle le italiane Battocletti e Selva. Lo sapevate dell’indotto di queste manifestazioni sportive?...

Il Campaccio occasione di visibilità ed indotto

Grazie alla collaborazione tra US Sangiorgese, l’organizzatore della manifestazione , il Campaccio, la corsa campestre  World Athletics Cross Country Tour, rappresenta un’occasione di visibilità dell’intero Altomilanese. Infatti la corsa è stata trasmessa, da Sky Sport Max (ch. 205) con il commento di Nicola Roggero e Stefano Baldini.

Inoltre grazie alla società sportiva e agli operatori commerciali, tutto esaurito negli alberghi della rete di albergatori , “La Milano che conviene”, la rete che annovera circa 10 alberghi della zona con valutazioni simili anche nella ristorazione con riferimento alla rete “I Ristoranti del buongusto”.
(Foto a cura di Asse Focale sito ufficiale )

INDOTTO, ACCOGLIENZA E RICETTIVITA’

Luigino Poli, del Gruppo Poli  insieme alla presidente del MCC, Lia Libutti si ritengono soddisfatti dei risultati e “spronano” a crescere ancora di più gli operatori. “Noi dobbiamo dare un valore aggiunto ai nostri ospiti anche sui servizi, come facciamo da anni sui prezzi, per avere ulteriori “ritorni” dalle iniziative sportive. Le occupazioni delle camere sono state mediamente l’80%, ma possiamo ancora crescere”. Invito raccolto anche da altre strutture. Tra questi Maurizio Castoldi dell’Hotel 2c di Legnano che ha affermato “attraverso i social abbiamo avuto un ottima occupazione. Ben vengano queste manifestazioni”.

LA STORIA

La U.S. Sangiorgese ha compiuto 100 anni nel 2022, Il Campaccio compie ormai 67 edizioni ininterrotte, tutte in tempo di pace e che pace sia sempre corollario dello sport sui prati di San Giorgio su Legnano.
Quanti campioni e campionati italiani sono passati dal Campaccio non si riesce nemmeno a contare. Ci sono passati un Campionato Europeo memorabile nel 2006, ci passa ogni anno ormai il World Athletics Gold Level Cross Country Tour, ci è arrivata persino la World Athletics Heritage Plaque nel 2023… Sulle casacche di US Sangiorgese nel frattempo erano state appuntate tre stelle, sono tre stelle al merito del CONI: nel ’76 quella di bronzo, nell’83 quella d’argento, nell’88 quella d’oro.
“Campasc” nel dialetto locale vuol dire appunto campo squinternato, accidentato: era il 10 marzo 1957 quando il Mossiere (invero un personaggio d’eccezione) Adolfo Consolini, discobolo olimpionico a Londra ’48 e triplice primatista mondiale, diede il via al primo Campaccio. E poi gli anni ’20 del XXI secolo sono quelli dell’allargamento a progetti di valenza sociale, in primis con la partnership in tema di “parità di genere” con European Athletics. “

EDIZIONE 2024 UOMINI

Per la cronaca i campione mondiali sul campo ovvero sul “Campaccio” sono arrivati e come sempre gli africani si sono distinti. Bene anche, per le donne, le Italiane, Battocletti e Selve. Entrando nel merito Daniel Simiu Ebenyo, con un tempo di 0:29:16 ha vinto il Campaccio 2024, Seconda posizione per Oscar Chelimo, terzo Yves Nimubona.

CAMPACCIO DONNE

Alle loro spalle il rwandese Yves Nimubona (US Quercia) e i due burundesi Celestin Ndikumana (ASD Atl Futura Roma) e Egide Ntakarutimana (Atl. Casone Noceto). Più staccato l’azzurro Iliass Aouani (GS Fiamme Azzurre).
Per le donne al primo posto l’atleta del Burundi, Niyomukunzi Francine con il tempo di 0:19: 42; e dietro due atlete italiane sul podio Nadia Battocletti con 0:19: 46 e Giovanna Selva con il tempo di 0:20:31.

“Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente”,la denuncia…da Biella e Legnano

“Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente”,la denuncia…da Biella e Legnano

L’impegno di artisti contemporanei per la denuncia e la sensibilizzazione arriva anche a Biella. Ho visitato la mostra a Palazzo Gromo-Ferraro “Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente”. Una mostra coinvolgente, dirompente, irriverente che ti fa riflettere. Grazie a Banksy,, Jago, Tv Boy ma anche altri artisti, esci con la voglia di “migliorare” la nostra società…come è successo a Legnano al Corteo dei Magi all’oratorio dell’Olmina…Seguitemi…

Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente

Oggi ho partecipato alla mostra “Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente“. Tre artisti principali ma anche altri…controcorrente. dal un lato da Liu Bolin a David LaChapelle, da Takashi Murakami a Mr. Brainwash, a Obey . E poi gli italiani Angelo AccardiLAIKA, Marco LodolaMaPoLaurina PaperinaPAU, Andrea Ravo Mattoni, Rizek e Giuseppe Veneziano. che mi hanno colpito. Circa 90 opere, suddivise tra i due palazzi , con l‘obiettivo di scuotere le coscienze, suscitare indignazione e commozione, sfidando i canoni convenzionali dell’arte.
Curata da Piernicola Maria Di Iorio, la rassegna propone un’affascinante narrativa “controcorrente”. Ci parla di vita, di morte, di ingiustizia sociale, di guerre, ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica o anche con un deciso tono di attacco

Banksy la denuncia con l’innocenza
Mi hanno colpito tutti, ma Banksy, l’inglese di Bristol, lo inseguivo da un po’ e Palazzo Ferrero è stato il luogo adatto ad accoglierlo. .Dopo il video-presentazione di impatto “Immersive Banksy”, si entra nelle opere con l’installazione “welcome”. Poi la sana ironia del bacio tra agenti, Queen Vic, tutto il ciclo sulla Pace, Bomb Love (o meglio contro la Guerra), Because I’m worthless  e poi Girl with baloon, (dove c’è uno spazio dedicato ai selfie)

Probabilmente lo street artist più controverso al mondo, con le sue opere Banksy ha creato una sottocultura a sé stante. Carica di una visione dirompente e densa di tenaci dichiarazioni politiche è capace di generare nuovi impatti ideali e simbolici in diverse città di tutto il mondo provocando punti di vista alternativi incoraggiando una nuova rivoluzione nel mondo dell’arte.

La denuncia di …speranza a Legnano
Sono ri-tornato da Biella a Legnano ed ho appreso, grazie ai media locali (LegnanoNews e Sempionenews), che alcune opere di Banksy sono state inserite nell’evento Adorazione dei Re Magi all’Oratorio dell’Olmina con il contributo della contrada Legnarello. La mia gioia è immensa.

Ecco cosa scrivono: ” «Un pensiero quest’anno non poteva non andare alla martoriata Terra Santa – aggiungono dalla parrocchia -, dove terrore e guerra hanno portato morte e distruzione e il Natale a Betlemme è stato festeggiato in toni ridotti rispetto al solito. Per questo, alcuni teloni rappresentanti opere di Bansky sono stati installati lungo il percorso, per lanciare con l’arte un messaggio di pace e di speranza. Il Signore Gesù sceglie ancora di nascere tra le macerie di questo mondo e un bambino riporta la pace dove gli uomini hanno portato la guerra” (Opere di Banksy: Innaffiatoi, lancio Fiori, Giochi – Foto di LN).

TVBoy
Lo spazio TvBoy installato con effetti scenografici a Palazzo Gromo, ti colpisce per l’impatto. In una sala gialla, le opere “irriverenti” ti “acchiappano” per la loro forza, vigore energia. Al centro una Raffaella Carrà irrefrenabile. A mo di sandwich, sul retro il bacio tra i grandi del calcio: Messi e Ronaldo. Poi il bacio ai tempi del Covid.

Mutuando la grande opera di Hayez,  Love in the time of Covid (2020)  ti rapisce per la sua immediatezza, dove in quel periodo il bacio era una chimera. Ma anche The Fast Supper (2021), l’ultima cena di Cristo realizzata in un MC Donald con Hamburger e patatine ti fa riflettere sul consumismo. Venite avanti (2020) è una denuncia dell’immigrazione, della “falsità” del sistema sul problema dell’immigrazione, poi Contemporary Adam (2021), la barca dei musicisti “attenti” con in prima fila Guccini.

Jago lo scultore che ha “spogliato” Ratzinger

Partendo da Palazzo Gromo Losa, il percorso di mostra è introdotto dall’esposizione delle opere di Jago, giovane scultore italiano che ha raggiunto in pochi anni una fama internazionale. 

Jago utilizza il marmo come materiale nobile, ma tratta temi fondamentali dell’epoca che abita, instaurando un rapporto diretto con il pubblico mediante l’utilizzo di video e dei social network, per condividere il processo produttivo. Qui presenta tra le altre Memoria si sé (2015),Taste of Liberty (2019),una delle sue opere più conosciute Habemus Hominem (2009-2016) e First Baby del 2019 anno in cui, in occasione della missione Beyond dell’ESA (European Space Agency), è il primo artista a inviare una scultura in marmo sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’opera, raffigurante un feto, è tornata sulla Terra a febbraio 2020 sotto la custodia del capo missione, Luca Parmitano.

Artisti contemporanei

Non meno importanti, le opere di altri artisti contemporanei “disseminati” per materiali e forma.

Si passa dalla fotografia, alle nuove arti multimediali, oltre la bomboletta prediletta dai precedenti.
Liu Bolin a David LaChapelle, da Takashi Murakami a Mr. Brainwash, Obey  e Angelo AccardiLAIKA, Marco Lodola, MaPo, Pau, Laurina PaperinaAndrea Ravo Mattoni, Rizek e Giuseppe Veneziano mi/ci fanno riflettere sulla contemporaneità attraverso opere che riprendono anche la nostra fanciullezza in chiave ironica. Ad esempio Topolino che soccombe a Pippo, oppure Biancaneve che ammazza i sette nani di Veneziano.
Due segnalazioni alla fine e inizio della Mostra. Uno spazio dedicato a David LaChapelle, fotografo statunitense entrato nella rosa dei dieci fotografi più importanti al mondo grazie ai suoi scatti surreali,
Le installazioni di Marco Lodola , posizionate all’estermo di Palazzo Gromo . L’artista della luce, espone le sue sculture che uniscono elementi di Pop Art, Arte Povera e Street Art,
A fine mostra vale la pena una sosta allo spazio Palazzo Ferrero Bistrot.

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