A Lanzarote la scoperta del Wingfoil

A Lanzarote la scoperta del Wingfoil

Ho avuto il piacere di conoscere un nuovo sport proprio sulla Playa del Papagajo a Lanzarote, ed oggi l’ho visto praticare anche a Fuerteventura. Il wingfoil. Il grazie lo devo a Augustin il maestro di questo sport che mette insieme windsurf e Kitesurf, il tutto in formato “ridotto”, “portatile”…
Per “Quelli che vivono alle Canarie“, ecco il video – racconto:

Un nuovo sport: il wingfoil

Ho conosciuto il Maestro Augustin della scuola Kaboti surf. Lui è un argentino che vive ed ha investito alle Canarie. (convive ed ha due bambini).

Il maestro ha fondato la scuola Kaboti ed ha portato tante novità. In particolare il WingFoil.

Si tratta di uno sport a metà strada tra il windsurf, il katesurf, ma molto più maneggevole.

In merito ai costi, il maestro ha risposto che i prezzi sono abbordabili, che comunque garantisce che per il corso base, bastano al massimo 5 lezioni.

E possibile fare lezioni di prova ed in base all’esito, decidere successivamente.

Un altro vantaggio: è facile da trasportare.

Ultimo: è adatto a tutte le età. Subito Augustin mi ha invitato a fare una prova…a dimostrazione che vale anche per i “diversamente giovani”…come me!

Alcune considerazione

WingFoil contro WindSurf: 

L’ala non è attaccata alla tavola, ma è comunque controllata dalle tue mani. Molto più facile da installare e trasportare poiché l’ala è gonfiabile!

WingFoil vs Kitsurf: 

Nessuna linea e cavo fastidioso di cui preoccuparsi per la configurazione con una curva di apprendimento molto più rapida.

Per evitare ripensamenti, Augustin invita Italiani e non, a “provare”. Dopo la prova e sentito il parere del maestro, ci si puo’ attivare per sessioni più impegnative.

Il riferimento è Maestro Augustin
Kaboti Surf
Playa del Papagajo / Playa Blanco
Vi aspettiamo!


YAIZA di Lanzarote: un’eccellenza tutta da scoprire

YAIZA di Lanzarote: un’eccellenza tutta da scoprire

Sono arrivato a Lanzarote con l’idea che l’isola fosse piccola, e magari lo è, ma che offriva meno delle altre isole . Mi sono ri-creduto perché ho capito che Lanzarote fa parte del comune di Yaiza, che comunque resta piccino. Quindi essendo piccolo, tutti i siti di interesse e sono tanti, sono raggiungibili in un baleno. Partendo dalla Playa Papagajo, ho scoperto il Monumento dei Los Ajaches, in poco meno di 30 minuti sono stato al Rubicon nel paesino di Femes dove ho scoperto Mararia e la Chiesetta di San Marcial del Rubicon e scendendo a destra Le saline del Janubio…E poi a 40 km, la Fondazione Cesar Manrique. Il tutto in meno di 50 km…scusate se è poco…

La scoperta di Yaiza
Come accennavo, Yaiza è stata la scoperta principale della mia visita a Lanzarote. Perché essendo un comune piccolo, è facile raggiungere le bellezze in pochi minuti.
Parto con la Playa Blanca di Lanzarote. E’ il primo impatto scendendo dal traghetto. Una playa-baja di pescatori che si sono adeguati al turismo ed all’accoglienza. Le case piccole, alcune di origine colonica-canaria, ti fatto sentire di essere in un posto a dimensione uomo.
Qui il paesino ha diverse perpendicolari: quella centrale, con negozi dove è possibile trovare ancora manufatti artigianali. Ma per chi vuole le grandi marche, c’è solo il dubbio della scelta (alcuni negozi di qualità, sono di origine italiana). Poi si scende sulla perpendicolare del “Pasejo”, ovvero la promenade che lambisce il mare limpido. Qui la spiaggetta invita a togliersi di dosso, il freddo, che alcuni turisti si portano addosso. Compreso me ed alcuni amici che ho intervistato . da vedere..

Pico del Rubicon, Femes e San Macial

Di questo ho già scritto. In meno di 20 minuti si arriva sul pico del Rubicon, a circa 600 metri di altezza del comprensorio delle Ajaches. Questa realtà montuosa di origine vulcanica, ha creato diversi insediamenti, uno di questi Femes. Conosciuto per essere rifugio in passato dalle incursioni pirate, oggi è un luogo di relax ma anche ricco di storia. Dopo quella di Mararia, ecco la bella chiesetta di San Macial. Si tratta di una costruzione del XVII secolo (anno 1630) che sostituì il primitivo eremo-cattedrale delle isole che si trovava nella zona costiera conosciuta come Rubicón e che fu demolito dai corsari inglesi nel 1593. Chiesa ad unica navata con arco trionfale che dà accesso al presbiterio, dove sono ospitate le due pale d’altare e una nicchia centrale dove è collocata l’immagine del Santo Patrono. All’esterno sono visibili i vari corpi che si sono aggiunti nel corso dei secoli: il corpo principale dell’eremo, presbiterio e sagrestia, oltre alle due porte con arco semicircolare, ricavate nel tufo rosso del luogo, che risaltano sulla candore delle pareti.
Sulla facciata è presente una targa scolpita in pietra che ricorda il passaggio e il soggiorno del vescovo Don Pedro Manuel Dávila y Cárdenas (febbraio 1733).

San Macial femes

Monumento naturale di Los Ajaches

Si tratta di un massiccio montuoso fiancheggiato a sud da una pianura pietrosa, dove l’erosione ha modellato, nel corso di diversi milioni di anni di azione continua, un paesaggio di morbidi rilievi. Gli Ajaches sono costituiti da alcuni dei materiali basaltici più antichi dell’isola, con alcuni affioramenti trachitici a sud e manifestazioni eruttive più recenti nella Montaña Bermeja. La sua storia geologica è direttamente collegata a quella di Lanzarote, poiché alla base del massiccio di Los Ajaches si trovano le lave della sottozona più antiche dell’isola, con 15,5 milioni di anni.
L’area protetta comprende spiagge fossili, che emergono sul fianco orientale del massiccio, e spiagge attive sulla costa meridionale.
Ed io ho avuto la fortuna di insediarmi in questa oasi naturale. Da qui ho già mandato video e foto e vi assicuro che la mattina essere svegliato da sterne o falchi pescatori o da gabbiani, ti cambia la vita.
A poco da qui, altre eccellenze, come
Il Parco Nazionale di Timanfaya, Le saline del Janubio che purtroppo non riuscirò a visitare…

Anche Lanzarote meta di compleanni. L’esperienza di Miura e Camilla. Tattoo, NO GRAZIE!

Anche Lanzarote meta di compleanni. L’esperienza di Miura e Camilla. Tattoo, NO GRAZIE!

Per “Quelli che vivono alle Canarie”, ho “avvistato” e “intervistato” due belle ragazze, Miura e Camilla di Rimini. Mi hanno incuriosito subito perchè, a parte per la loro bellezza, per lo stile italiano, ma e soprattutto per non aver “TATUAGGI”. …Mi sono avvicinato ed ecco la storia che mi hanno raccontato…

Perché siete qui a Lanzarote?

Si fa coraggio subito Miura, il cui secondo nome è Valentina.

Siamo qui per festeggiare il mio compleanno, e visto che mi chiamo anche Valentina, per festeggiare, postumo, San Valentino.

Volevamo un posto tranquillo ed abbiamo scelto Lanzarote e non il “caos” di Tenerife.

Io sono una performer, collaboro con il “Cocorico”, faccio la modella e mi interesso di Turismo. Quindi, avevo l’esigenza di “staccare”  e qui si sta proprio bene.

Camilla aggiunge: “Ho finito la sessione di esami di febbraio del corso di Digital web a San Marino ed avevo l’esigenza di “ricaricarmi”, stare al sole e passare un po’ di tempo con una delle miei migliori amiche. Dopo il liceo Turistico, siamo rimaste solo noi due a frequentarci. E non ho voluto perdere l’occasione, appena Miura, me l’ha proposto

Dove siete ubicate?

Siamo ad Arrefice, la capitale dell’isola di Lanzarote. Appena giunte, come tutti, abbiamo noleggiato la macchina per essere “autonome”.

Quindi abbiamo girato un po di luoghi, diverse playa e ci è piaciuto Playa Blanca. Qui è tutto più tranquillo anche rispetto alla relativa tranquilla città.

Siamo in un albergo-ostello per giovani e condividiamo alcuni spazi comuni. Il prezzo estremamente conveniente! Questo ci sta aiutando anche a gestirci.

Abbiamo 21 anni e abbiamo voglia di crescere, di fare esperienze, ma non le cerchiamo in modo spasmodico. Siamo qui per “rilassarci” e vogliamo mettere ordine alla vita frenetica che facciamo a Rimini, chi verso serate, performance, sfilate e chi con l’impegno costante dell’Università…Siamo qui anche per “rivedere” i nostri rapporti “sentimentali”, rispettivamente. I ragazzi, a volte deludono…

Non entro nello specifico, ma ritorno al motivo dell’avvicinamento: Come mai non avete Tuatuaggi?

All’unisono affermano: Ci piacciamo cosi. Abbiamo un “nostro” corpo che non necessita di essere “marchiato”. Riusciamo ad esprimerci per quello che siamo. E vogliamo continuare ad essere cosi.
Camilla, interviene mettendo un po’ della sua esperienza digital: i tuatuaggi”, purtroppo sono e penso che sono stati frutto di moda. Di emulazione ed a volte qualcuno ha esagerato. Nel ripspetto di tutti, non è possibile scrivere sul nostro corpo frasi intere, occupare tutti gli spazi liberi…E poi a volte si va oltre. Capisco chi si tatua un simbolo in modo “discreto”, ma in alcuni casi si eccede.
Quindi, entrambe chiosano: la bellezza è amarsi, prendersi cura del proprio corpo.
Miura, conclude: Nella mia professione di modella, un bel viso, un corpo longilineo, un corpo non tatuato fa la differenza. L’importante è distinguersi rispetto all’uguaglianza di modelli imposti, anche nella bellezza!
E per essere due ragazze di 21 anni, scusate se è poco. ..
Grazie ragazze…

Lo sapevate che a Lanzarote esiste il passo del Rubicone? E li che è nato “Mararia” best seller canario…

Lo sapevate che a Lanzarote esiste il passo del Rubicone? E li che è nato “Mararia” best seller canario…

Appena arrivato a Lanzarote, ho girovagato alla ricerca del camping “Papagajo” e per la mia curiosità. Mi sono imbattuto, sbagliando strada, sul “pico” del Rubicon. Questa scoperta mi ha fatto impazzire: anche qui il Rubicone? E poi l’ha attraversato Cesare, ne hanno parlato scrittori ed ora anche qui…E poi la bella scoperta di Mararia…

La/le scoperte: Rubicon e Mararia

Appena giunto a @Lanzarote mi sono attivato alla ricerca del @campingpapagajo”, unico sull’isola e chiaramente delle sue rinomate spiagge.
Dopo vari tentativi, fatti anche all’Oficina del Turismo, scopro che è chiuso in questo periodo. La curiosità per queste spiagge mi porta alla loro ricerca. Mi imbatto lungo una superstrada e, colpa mia, mi inerpico su una salita. In cuor mio penso che mi farà circumnavigare quello che io chiamo “deserto”, per trovare la tanto desiderata baia. Non è cosi.
Mi trovo davanti al Rubicon in località Femes. L’emozione è tanta, perché il mio pensiero va al nostro Rubicone, quando tra il 10 e l’11 gennaio del 49 a. C. Gaio Giulio Cesare guidò le sue truppe nello storico passaggio del Rubicone, che sanci l’espansione dell’impero romano. Ne hanno parlato scrittori, condottieri e trovarmelo qui…mi inorgoglisce. Anzi qui a Femes, hanno dedicato molto al passo: una Marina, una baya, con le sue Playa, più di un albergo
E poi mi imbatto, nella bella piazzetta, dove sembra che il tempo si sia fermato, in “Mararia…

Chi è Mararia?

Mararia che primeggia nella piazzetta della chiesa è una donna bellissima alla quale è dedicata la statua che ha dato luce al romanzo “canario” di  canario Rafael Arozarena  e pubblicato nel 1973. Mararía è considerata un’opera classica della letteratura canaria.L’ispirazione dell’autore venne a Femés , Lanzarote , dove lavorava presso la compagnia telefonica, dopo aver visto una vecchia e aver appreso della leggenda che circolava nella città sulla sua bellezza giovanile. Sono passato in biblio e ho preso una copia. Peccato che è in spagnolo…

Mararía è una bellissima giovane donna che, facendo innamorare tutti di lei, è caduta nella sfortuna. Rafael la descrive come una vecchia, andando a ritroso nel tempo, fino alla gioventù. Mararia ha avuto quasi tutti gli uomini del paese, però ora la incolpano, perché da queste unioni nascono storie , disgrazie fino al punto che viene uccisa…ma lei vaga nell’ombra e gira ancora in paese.
Qui un’altra analogia, me la permettete? Il riferimento è a Fabrizio De Andrè in “Bocca di Rosa”, una lirica che tocca gli stessi argomenti..

Il Paesino di Femes al passo del Rubicon

Il piccolo villaggio di Femés, conosciuto soprattutto per gli itinerari che attraversano il Parco Naturale Los Ajaches e per il ristorante Balcón de Femés, nome che deriva dalla vista panoramica del locale che guarda verso il sud di Lanzarote, è un comune che risulta nascosto alla vista, a causa della strada ripida che sale dalla costa fino all’altopiano, ma grazie a questo fatto ha conservato finora il carattere ed il fascino incontaminato delle Canarie.
Ho avuto il piacere di sostare al Balcón de Femés, che non si può non scorgere visto che si trova proprio a sinistra del punto panoramico principale in direzione di Playa Blanca, vanta una vista incredibile, dato che la terrazza si affaccia direttamente sull’estremità meridionale dell’isola. A due passi si trova la più pittoresca Casa Emiliano, un ottimo ristorante per pranzare in una calda giornata estiva, visto che data l’altitudine di Femés qui la temperatura dell’aria è sempre più fresca.
Ringrazio il bibliotecario della Biblioteca di Yaiza, Francisco Ramon, per la gentilezza e accoglienza. (Utilizzo wi e 220!)

Tre trasferimenti in due giorni alla scoperta delle altre isole canarie

Tre trasferimenti in due giorni alla scoperta delle altre isole canarie

La voglia di scoprire, la voglia di confrontarmi con altre culture, la voglia di viaggiare ha fatto si che in due giorni, facessi la traversata in nave con Camper e il Fedele “D’Artagnan” . Da Santa Cruz de Tenerife a Las Palmas de Gran Canaria. Poi la sera passaggio tra Gran Canaria a Fuerteventura, poi da Fuerte a Lanzarote alla Playa Bianca. Per poter fare questa “pazzia” ho usato due compagnie di navigazione diverse: Fred Olsen e Armas…

Le Traversate

La voglia di scoprire nuovi territori, sebbene le canarie geomorfologicamente hanno tutte origini vulcaniche, ha fatto si che in due giorni mi trasferissi su tre isole diverse.

In questo progetto, ho variato anche il percorso: mi dirigo più a Nord, ovvero arrivo a Lanzarote, da dove sto scrivendo, e poi a ritroso ritorno a Gran Canaria per imbarcarmi per il trasferimento definitivo sul continente, ovvero Helva-Siviglia.


Parto da Sant Cruz dopo aver seguito , la domenica, code di carnevale , perchè ufficialmente il “Carnaval” qui dura un mese. (vedi articolo). Mi sono fermato al parcheggio dell’Auditorio, l’opera architettonica di Calatrava, che è sempre un piacere ri-vedere. (vedi articolo)

Dopo Las Palmas de Gran Canaria, Fuerteventura

Di Fuerteventura ne avevo sentito parlare molto e molto bene . Per il suo clima, per le sue spiagge con la sabbia che arriva direttamente dal Marocco (da qui è vicinissimo).

Ed ecco che con l’altra compagnia, ovvero Armas, mi sono imbarcato da Gran Canaria e dopo sei ore, arrivo a Puerto del Rosario per dirigermi verso Corralejo. ( il record delle tre traversate in due giorni è dovuto anche al cambio di compagnia, altrimenti sarei stato in ballo almeno tre/quattro giorni).

Allora per prima cosa sceso dalla nave, sono andato al parco Nazionale delle Dune a Coralejo.
E delle cose dette , è tutto vero.
Ho fatto un giro all’alba, ed appena il sole ha riscaldato un po’, un tuffo nelle calde acque, l’ho fatto. (pensavo fosse più freddo!)
E’ il mio benvenuto ai posti che visito. Anche se a volte il “Could” si fa sentire.

Lanzarote…il mio nuovo paradiso

Complice la chiusura del @campeggiopapagajo, ho avuto la fortuna di andare al parco natural del Papagajo, dove in modo “rocambolesco”, mi sono “sistemato”.

Ho fatto un giretto e ho visto già delle cose belle. Casualmente ho raggiunto il “pico” del Rubicon. (ne parlerò prossimamente perchè c’è una bella storia dietro). Mi ha fatto piacere che anche qui c’è il passo del Rubicone che abbiamo anche a Lecco. Per la verità qui, oltre a dedicare un passo, hanno dedicato una baya con tanto di alberghi, vie e dediche varie!

Ora sono qui in questo posto incantevole, che mi ricordano tante le falesie della Bretagne, EtretaIl mio viaggio in Camper -Visita alla Falesia D’Aval – Etretat), e mentre scrivo ospite dell’Officina del Turismo , mi sto trasferendo a Playa Blanca. Un posticino carinissimo, dove approfitterò per “assaggiare” le bontà canarie e concedermi, come al solito, un tuffo anche in questa bella baya-Playa Blanca.
Ringrazio di cuore Cristina y Jasmin dell l’ufficio del Turismo di Playa Blanca- Lanzarote per l’accoglienza.
Oficina Turismo de Playa Blanca
oficinaturismo@yaiza.org …Gracias

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