Successo ai “Manieri Aperti” 2024, sebbene Giove Pluvio. Guida per caso

Successo ai “Manieri Aperti” 2024, sebbene Giove Pluvio. Guida per caso

La pioggia non ha fermato l’iniziativa “Manieri Aperti” organizzata dalla Fondazione Palio di Legnano, in collaborazione con il Collegio dei Capitani e delle Contrade e l’Amministrazione Comunale per fare un viaggio nel medioevo nei manieri delle otto contrade del Palio di legnano. Quest’anno, ho seguito la manifestazione sui “trenini”. E li sono/siamo diventati “Guida” per caso…Ma vi spiego sotto (Grazie a Vittorio Crespi per le foto)…

La scelta vincente dei Trenini
In tanti, provenienti anche da fuori Legnano, come Nerviano, Rescaldina, Busto Garolfo, Varese, Milano e perfino da Cremona (genitori a Legnano), hanno goduto delle belle iniziative per il tempo libero e culturali, messe a disposizione delle diverse contrade nelle loro “case”, ovvero i Manieri . Ma l’intuizione che ha “salvato” e colorato la città a seguito del maltempo, sono stati “I Trenini” messi a disposizione dalla Fondazione Palio di Legnano.
Un altro passo o “prova” verso una Legnano Turistica dove al centro, e perchè no, questa volta ci sono i Manieri!

Tour manieri in trenino

Ecco in ordine di percorrenza dei trenini per i due giri: quello lungo e l’altro “breve” con partenza ed arrivo al Castello di Legnano, accolti dal Consigliere della Fondazione, Alberto Romanò e dagli studenti dell’IS Carlo Dell’Acqua indirizzo turistico. (Contrada La Flora, Maniero via Ciro Menotti, Contrada San Bernardino, Maniero via Somalia, Contrada San Martino, Maniero via XXIX Maggio, Contrada Sant’Ambrogio, Maniero via Madonna delle Grazie  Contrada San Domenico, Maniero via Nino Bixio, Contrada San Magno, Maniero via Berchet, Contrada Legnarello, Maniero via Dante, Contrada Sant’Erasmo, Maniero via Canazza.)

“Guida” per caso

Ho volutamente desiderato mettermi i panni del cittadino e ho fatto il percorso dei Trenini per due motivi: la pioggia avrebbe creato problemi a parcheggiare in prossimità della “casa” delle otto sorelle , poi, non ultimo, volevo sentire le emozioni dal vivo dei partecipanti. E così è stato. In più a bordo del trenino “esterno” ho avuto il piacere di colloquiare con il capitano non reggente della contrada di San Domenico, Alessandro Bondioli.
E qui, in men che non si dica siamo diventati due “guide” a disposizione dei “viaggiatori-turisti-cittadini”. E la cosa che mi/ci ha fatto piacere è i genitori, saggiamente, hanno portato con loro i bambini. Terreno fertile per me ai quali mi sono rivolto con simpatia ed ironia raccontando della battaglia di Legnano, delle opere del Previati conservate al castello Visconteo, delle spade, di Ariberto d’Intimiano, della Croce e immancabilmente, delle otto contrade da dove da li a poco, sarebbero giunti aggiungendo i colori e le iniziative in corso. Sotto gli occhi della “apprendista” cicerone del 4° anno dell’indirizzo Turistico

Contrada la Flora
Ogni anno non puo’ mancare la festa del pane e il tradizionale, mercato degli Ambulanti di Forte dei marmi. (sono arrivati a legnano proprio grazie alla Contrada Sovrana) . Sebbene il maltempo, tante persone sono scese a questa “fermata-maniero), essendo la Prima del giro “esterno”.
All’interno del Cascinone una mostra di abiti ed armi e una mostra di fotografie dei Manieri che hanno accolto la Contrada nel corso del tempo. Significativo, nel pomeriggio, l’omaggio all’amico Gigi Vacca, rappresentante degli ambulanti del mercato di Legnano recentemente scomparso, con una targa a ricordo consegnata alla figlia.

Contrada San Bernardino

Alla Contrada San Bernardino, la giornata del 1° Maggio è un vero viaggio indietro nel tempo con l’iniziativa “4 passi nel Medioevo” e i visitatori, grandi e piccoli, hanno potuto immergersi nella vita di Contrada e nelle attività quotidiane delle persone che abitavano il Medioevo.
Un altra iniziativa apprezzata dai visitatori l’accampamento dei cavalieri all’interno del parco di via Abruzzi, della compagnia degli Arcieri del Martello. Ed ancora stand con i “giochi medioevali” e dimostrazioni di Falconeria. Nutrito anche l’appetito con le griglie che hanno “lavorato” per tutta la giornata. 

Contrada San Martino

A San Martino il maltempo fa cambiare i programmi. Prevista la festa di Primavera che per motivi precedenti è stata ridotta. Inoltre era prevista l’inaugurazione del nuovo Maniero e la giornata Medioevale anch’essa ridotta. Ma le occasioni di conoscere il maniero e le iniziative culturali non sono mancate. Inoltre la Contrada ha accolto i visitatori all’interno del “nuovo” Maniero servendo un pranzo a tema. Aperta anche la mostra museale in Maniero.

Contrada Sant’Ambrogio

Grazie ad un momento di apertura del tempo, la contrada giallo-verde ha coinvolto in attività sportive: dal crossfit, al risveglio muscolare, al pilates. In Contrada poi, grazie alla disponibilità delle donne della Commissione Costumi si è aperta la mostra dei costumi con l’esposizione degli abiti dei personaggi principali della sfilata, tra queste: la Medichessa Trotula de Ruggiero, il cavaliere, il Teologo, il Filosofo e il Giurista, il capo degli armati e la monaca Ildegarda di Bingen. I bimbi invece, sono stati invitati al laboratorio “suoniamo il tamburo”.

Contrada di San Domenico

Programma mantenuto al Maniero di via Nino Bixio: bancarelle di Arti & Mestieri, battesimi di Contrada e combattimenti medioevali . Aperto anche il Museo di Contrada dove è stata allestita una mostra dedicata ai mantelli di Capitani e Castellane per sottolineare l’eleganza, la tradizione e la loro evoluzione stilistica nel corso dei decenni. Nel pomeriggio spettacoli itineranti di arte visiva, danza, giocoleria, magia, ed arti di strada .

Contrada san Magno
Al Maniero di via Berchet al Primo Maggio è di tradizione la “Grigliata del 1° Maggio”, un must della Contrada “Nobile”, l’evento che segna l’apertura del mese più atteso da tutti i Contradaioli.

All’interno del Maniero sono stati poi premiati i bimbi che hanno partecipato al progetto del Collegio dei Capitani “I Disegni del Palio” ed è stata allestita la mostra degli abiti dei piccoli sfilanti.


Rinviata invece, causa maltempo la premiazione della 1^ edizione del Premio Barbara Costa in memoria della Castellana non reggente (appuntamento a domenica 5 maggio).

Contrada Legnarello

Il Maniero di via Dante, vincitore del palio A.D. 2023, nella giornata del Primo Maggio ha raccontato tante storie di quelle che bisogna sfogliare gli album per ricordarle tutte, a parlare erano infatti le fotografie dei vecchi Manieri di Contrada. Anche le donne della Commissione Costumi si sono date da fare per tramandare la passione per il ricamo e la realizzazione di un abito da sfilata. Nel pomeriggio anche i battesimi dei piccoli di Contrada e la premiazione dei disegni che hanno partecipato al concorso del Collegio dei Capitani, oltre alla consegna del distintivo a quelli che hanno partecipato al manuale del “Giovane Contradaiolo”.

Contrada di Sant’Erasmo

Un percorso a ritroso nel tempo anche per la Contrada del Corvo che al Maniero di via Canazza ha esposto gli abiti di sfilata d’antan, tornando indietro fino a quando era in uso il velluto… Allestito per l’occasione anche un laboratorio di ricamo. In cortile invece, la premiazione dei bimbi che hanno partecipato al disegno del concorso del Collegio dei Capitani e quello organizzato dalla Contrada per disegnare delle etichette dei vini, oltre alle griglie accese. In strada il 77esimo Mercatino di Contrada.

Un weekend a Tutto Palio a Legnano

Un weekend a Tutto Palio a Legnano

Il weekend appena passato ha visto tanti eventi e manifestazioni con un unico comun denominatore: Il Palio di Legnano. Venerdi 26, inaugurazione della Mostra “nel segno di Hayez, in serata il Concerto della “Fanfara nazionale dei carabinieri”. Sabato Traslazione della Croce dalla contrada vincitrice, Legnarello, in Basilica San Magno e domenica 28, Le corse di addestramento che hanno visto sul terreno del Mari, i fantini e cavalli del Palio di Siena, “provare” per le seconde sessioni di addestramento, in vista del viaggio finale del 26 maggio 2024, giorno ufficiale delle gare allo stadio Mari. Il tutto sotto il cappello della Fondazione Palio(Foto a cura di Sergio Banfi e Vittorio Crespi)…

Intervento Elena Lissoni

Nel segno di Hayez

Le celebrazioni per il Centenario non potevano non iniziare nel migliore dei modi con due eventi nella serata di venerdi 26: Nel segno di Hayez nella gremita Sala Stemmi e il Concerto della Fanfara dei Carabinieri Battiglione Lombardia al Teatro Tirinnanzi. Per il primo evento ovvero la presentazione della tela: “I Consoli milanesi che lacerano e calpestano il decreto del Barbarossa” corredata da documenti dell’Archivio Storico della Fondazione Palio, tanta attenzione con due protagonisti d’eccellenza, Elena Lissoni, nota storica che ha già presentato a Legnano altre bellezze e Alessio Palmieri Marinoni.

Identità, passione comunità contro la tirannia

La Storica Elena Lissoni, ha legato il capolavoro su tela (117 x 86) del 1859 alla identità di un popolo che si andava formando. La tela rappresenta un richiamo alla passione, al rinascimento alla voglia di Unità, ma anche alle varie fasi che portarono allo scontro con Federico Barbarossa”.
Alessio Palmieri Marinoni, ha legato il capo-lavoro alle vicende di Legnano, della lotta dei Comuni contro l’Impero, dove “antico, moderno e contemporaneo si legano al DNA di Legnano e del suo Palio, evento identitario di tutta la città. Presenti in sala tutte le autorità paliesche a partire dal vice della Fondazione Palio Luca Roveda, dal Sindaco Radice, Il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci e il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle contrade Raffaele Bonito, il presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi.

Concerto della Fanfara dei Carabinieri del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia”

Altro evento altisonante, che dà l’avvio alle celebrazioni del palio di Legnano, nell’anno del centenario di Legnano Città,  è stato il Concerto della Fanfara dei Carabinieri del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia”, per ripercorrere, questa volta dal punto di vista musicale, i brani che rappresentano al meglio l’identità lombarda e quella di Legnano in sintonia con il Palio. L’evento voluto dalla Fondazione Palio di Legnano, ha visto sul palco del teatro Tirinnanzi le autorità Paliesche al gran completo. Da tutti è emersa la voglia di far diventare il Palio una delle eccellenza della città e, a maggior ragione, per i festeggiamenti di legnano città (1924-2024). Questi due eventi di apertura delle celebrazioni per il Palio di Legnano, mi riempiono di orgoglio perché ho il piacere di vivere in una bella realtà circondata da tanta Bellezza!

Traslazione della Croce

Altro evento del weekend, la Traslazione della Croce, prima cerimonia ufficiale, del Palio 2024. Dopo vari tentennamenti causa maltempo, si è deciso di optare con la manifestazione all’esterno di piazza San Magno. In una piazza gremita dai contradaioli delle otto sorelle con la “rispettata” contrada Legnarello vittoriosa nel palio A.D. 2023, si è dato vita alla manifestazione di trasferimento della Croce di Ariberto d’Intimiano nella basilica di san Magno dove sarà conservata fino alla nuova contrada vincente del Palio di legnano A.D. 2024. Ad accoglierla, in piazza, per la prima volta don Domenico Alonge, che per l’occasione ha preso il posto di Monsignor Angelo Cairati, accanto a lui i Magistrati del Palio il Sindaco e Supremo Magistrato Lorenzo Radice, il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Raffaele Bonito, il Presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, e il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci, alla sua prima cerimonia di rito in piazza e che prima dell’inizio della manifestazione ha ricevuto dal Supremo Magistrato la spilla. Al Capitano della Contrada Legnarello è stata consegnata la Banda della Vittoria per l’anno 2023. Successivamente l’emissione del bando da parte del Supremo Magistrato consegnato ai Gran priori delle 8 contrade.

Le corse di addestramento 2^ sessione: il parere del Gran Maestro Raffaele Bonito

Domenica 30 aprile scorso si è svolta allo stadio Mari, la seconda riunione delle corse di addestramento del Palio di Legnano.
In seguito una sintesi di entrambe le sessioni del 14 e 28 aprile da parte del Gran Maestro Raffaele Bonito. “Siamo soddisfatti pienamente della sessione del 14. Il tempo incerto, ha creato qualche criticità alle prove di ieri 28 aprile..
Ora avanti tutta verso la Provaccia del 24 maggio e poi il Palio del 26″.
(vedi videointervista)

Intervista al Gm del Collegio dei Capitani e delle contrade, Raffaele Bonito

Dello stesso avviso anche Cristiano Poretti, capitano non reggente della contrada la Flora.

“Purtroppo la mancanza di alcuni fantini, di diversi cavalli papabili per correre il Palio e le condizioni atmosferiche non proprio idilliache hanno un po’ ridotto il valore della giornata però qualche indicazione importante ne è sicuramente scaturita.Come dicevamo contrade come Legnarello, San Bernardino, San Magno (ad eccezione di Zlatan montato alla grande da Valter Pusceddu) e Sant’Erasmo non hanno portato i loro cavalli di punta, evidentemente ormai sicuri delle scelte fatte e non bisognosi di ulteriori prove. Dalle altre Contrade ci si aspettavano conferme e miglioramenti visto che in pratica hanno riportato i cavalli proposti alle corse del 14 aprile.

Per quanto riguarda La Flora e San Domenico sicuramente una giornata positiva dove i cavalli su cui si dice puntino hanno fatto vedere cose molto più interessanti rispetto alla prima uscita.

Sostanziale equilibrio di giudizio per Sant’Ambrogio rispetto a 15 giorni fa, mentre un passo indietro San Martino dopo le 2 corse di ieri.
Una nota di merito per i fantini che disputeranno la Provaccia, con le vittorie di Fabbri (La Flora), Bincoletto (San Bernardino ?) ed i buoni piazzamenti di Putzu (Legnarello) e Farnetani (San Magno) e Mula (Sant’Ambrogio)

Un viaggio a “Mythos – Fantastiche creature” a Torino pensando a Legnano

Un viaggio a “Mythos – Fantastiche creature” a Torino pensando a Legnano

Ho/abbiamo visitato la Mostra: “Mythos – Fantastiche creature” alle Ghiacciaie di Torino. E qui il collegamento va a Legnano, Lo sapevi che all’interno del castello Visconteo esiste una Ghiacciaia? e qualcuno suggerisce di farne…eventi…come a Torino…

La Mostra – Le Ghiacciaie

Ho visitato la Mostra : “Mythos – Fantastiche creature” all’interno delle Ghiacciaie del Mercato Centrale di Torino con Donatella, che ama i Miti, la bibliografia di Harry Potter, i Miti del passato reinterpretati in chiave fantastica.

Ebbene la mostra ci/mi ha permesso di esplorare antiche divinità, creature leggendarie e mitologiche che hanno popolato le leggende del passato e non solo.

Le creature, di dimensione naturale, sono ambientate all’interno di scenografie con videoproiezioni e schermi che trasportano in mondi fantastici. L’esperienza che vale la pena di vivere, mi ha fatto venire in mente le ghiacciaie di Legnano.
Lo sapete che anche a Legnano al castello Visconteo ne esiste una? E appena ho fatto il post della visita a Torino, una follower ed amica, A.C. mi ha suggerito: perché non utilizzare anche le nostre per…eventi?. Giro la proposta…

La Mostra “Mythos – Fantastiche creature”

La Mostra è un “viaggio” nei miti del passato, di creature fantastiche accompagnati dal sempre sorridente e malconcio Professor Blackblood, creaturologo d’indiscussa esperienza perfino fra i babbani, tra le più incredibili e antiche Creature Magiche che vivono nel folto della Foresta Proibita.

All’interno delle ghiacciaie siamo stati accolti da un enorme drago che ci ha accompagnato e fatto scoprire 30 incredibili soggetti mitologici a grandezza naturale, dal Centauro all’incredibile resurrezione dell’araba fenice,

La mostra offre una panoramica straordinaria su creature mitologiche provenienti da diverse tradizioni e culture.
Con dettagliate scenografie, abbiamo scoperto esseri straordinari come Anubi, il dio egizio dalle sembianze di un cane, il Diavolo con le sue molteplici incarnazioni nelle leggende e il mitico Dracula, figura leggendaria del folklore e non solo.

Perché la mostra va vista

Penso che la mostra vale la pena di visitare perché ha anche l’obiettivo didattico di far conoscere personaggi fantastici, ma anche, secondo la/le leggende su personaggi realmente vissuti che poi sono stati trasferiti in progetti cinematografici.
Da un lato miti Egizi, o dell’Antica Grecia oppure degli Atzechi e del rito del “sacrificio “ verso gli Dei. Oppure Miti tra fantasia e realtà.
E’ il caso del Conte Dracula, la cui famiglia, è realmente vissuta in Romania. Nella mostra vengono citati la genealogia e dei “fatti” che venivano raccontati in quegli anni o successivamente da scrittori. Il conte Dracula compare per la prima volta nel romanzo di Bram Stoker (1897), all’inizio del quale accoglie il giovane avvocato Jonathan Harker nel suo castello. Col passare dei giorni, Dracula tiene Harker in uno stato di prigionia nel suo castello, e l’avvocato, in un crescendo allucinato di orrori e agghiaccianti rivelazioni, scoprirà la sua spaventosa identità, dopo aver rischiato di venire ucciso dalle concubine del vampiro.
Alla Mostra questo si evince…
Poi giro in città per vie e monumenti. Torino merita…

La scoperta della chiesa di Santa Maria Maggiore nel Centro Storico di Sirmione

La scoperta della chiesa di Santa Maria Maggiore nel Centro Storico di Sirmione

Dopo giorni di pioggia, sentivo/amo il bisogno di sole. Dopo un’analisi delle mete “fattibili”, disdetta a Santa Maria Maggiore per neve, impossibilità della Liguria per traffico, la scelta è caduta su uno dei miei luoghi del cuore: Sirmione. E qui la ri-scoperta della quattrocentesca Santa Maria Maggiore o per i locali, La Chiesa della Neve…

In giro per Sirmione

Ed anche qui, dopo un viaggio estenuante ( pensavo di trovare meno traffico vista la giornata delle celebrazioni del 25 aprile) arriviamo a Sirmione. In modo fortuito, riusciamo a trovare parcheggio (un’impresa!). Tanta gente anche a Ristorante e dopo l’indicazione errata di Google che dava chiuso il nostro “Ma va la”, ripieghiamo su Ristorante 31 cucina pizza caffè” .

Il tempo di una pizza e via lungolago percorro/iamo circa 12 km per il Centro Storico di Sirmione con il bel @castelloScaligero.
(Per la precisione 11,57 km per 16.000 passi. Un successone – vedi foto sotto)

Lungo la strada non puoi non fermarti alla Enoteca del Lugana, Prodotti tipici e “tirare” su un pensierino della bontà locale come i “Capricci di lago”.

La scoperta di Santa Maria Maggiore

Poi tra opere artistiche, le papere ed i cigni in sottofondo, un giro in “barcone”, si giunge al @CastelloScaligero fatto costruire dai Nobili “Della Scala”.

Qui girato un paio di viuzze, si giunge alla bella Chiesa di Santa Maria della Neve/Maggiore ed al suo bel giardino sul retro.
La Chiesa di Santa Maria è la chiesa parrocchiale di Sirmione risalente al quattrocento con affreschi di tutto rispetto risalenti tra il 400 e il 600 della scuola lombardo-veneta.

La storia
La Chiesa fu eretta nel XV secolo, sulle rovine di un’ antica basilica longobarda, dedicata originariamente a San Martino. Molti dei materiali utilizzati nella costruzione dell’edificio sono materiali antichi riutilizzati per la nuova costruzione. Il portico che precede la facciata, ad esempio, fu realizzato nel XVII secolo con cinque colonne marmoree di recupero, originariamente parte di un cimitero adiacente alla chiesa. L’ultima delle colonne del portico è una pietra miliare dedicata all’imperatore Giuliano l’Apostata (IV secondo d.C.). Il campanile, incorporato nella casa di fronte, fu invece ricavato da una torre scaligera. L’interno è a navata unica ed è caratterizzato da diversi affreschi e opere, databili alla stessa epoca della realizzazione della struttura esterna. Alcune opere principali sono: la statua lignea quattrocentesca della Madonna, il coro, S Sebastiano, il polittico della Crocefissione. 
Sul retro della Chiesa, si può trovare un giardino che si affaccia direttamente sul lago. Decorato con statue e un piccolo pozzo, il giardino risulta quasi come un’oasi di pace, immerso nella vegetazione. Sebbene non accessibile, è comunque possibile ammirare questo  luogo suggestivo e il panorama del lago.

Il castello Scaligero e la Leggenda del fantasma
Il Castello Scaligero di Sirmione è una fortificazione sorta dopo la metà del Trecento sulle acque del lago voluta dalla famiglia veronese dei Della Scala, dalla quale prende il nome di “Rocca Scaligera”. Nelle intenzioni e nei progetti di Cansignorio e di Antonio II Della Scala, essa doveva fungere da postazione difensiva per l’intero territorio di Verona…
L’atmosfera di una suggestiva leggenda avvolge il Castello Scaligero di Sirmione: in un tempo passato, secondo un’antica tradizione locale, esso era la dimora di due giovani e nobili sposi, Ebengardo e la sua amata Arice.In una notte di tempesta il cavaliere Elaberto del Feltrino chiese asilo e subito fu conquistato dall’avvenenza di Arice. Deciso ad averla a tutti i costi, Elaberto andò alla sua ricerca e la aggredì, ma Arice lottò con tutte le sue forze ed Elaberto la uccise. In quel momento sopraggiunse Ebengardo che, alla vista della moglie ormai morta, sfoderò la sua arma e la vendicò.

Mirella Cerini non c’è più…

Mirella Cerini non c’è più…

Ho appreso con sgomento della dipartita di Mirella Cerini, sindaca di Castellanza, del suo ultimo “viaggio” nel “suo” comune. Il mio pensiero va alla donna tenacia, intelligente, visionaria che “parlava” anche agli avversari politici e che ha cercato di valorizzare “concretamente” il territorio.
Voglio ricordarla con un pensiero ed una Galleria fotografica (foto di Sempionenews)…

Un ricordo

Ho conosciuto Mirella all’indomani di Expo Milan 2015 ed insieme abbiamo presentato progetti di valorizzazione del territorio, con l’amico comune ed assessore alla cultura, Gianni Bettoni, come l’apertura del Museo Enzo Pagani, al quale eravamo entrambi legati.

Ma anche altri progetti culturali per far conoscere le bellezze del “suo” territorio ai giovani. Ho seguito per Lei e con Lei, alcuni momenti delle celebrazioni di Palazzo Brambilla. Poi, nel mio ruolo di direttore di SempioneNews , l’ho intervistata in diverse occasioni legate allo sport. Il primo approccio nel 2017 in occasione della Coppa del Mondo di Scherma, e poi nel 2018 durante la Coppa Cadetti, nazionale di Scherma, sempre nel “suo” Palazzetto. E poi ancora con i Knight, i campi estivi, con Il parco Altomilanese...
Ancora a Eventi in Jazz, Jazz all’Università (nella “Tua” Liuc), Donne°incanto

La Tragedia: il suo ultimo viaggio

Eri il “sale” durante le Conferenze stampa: i tuoi contributi “stimolanti” e “decisi” trasmessi sempre con il sorriso sulle labbra, erano , per noi giornalisti, modello di coerenza anche nella diversità di pensiero.


Ma da Te ci si puo’ aspettare di tutto: sei andata via ancora con la Fascia tricolore, nel “Tuo” Palazzo Brambilla a pochi minuti dalla celebrazione , con i Tuoi concittadini, della festa della Liberazione, la Festa della Libertà. Un esempio di dedizione!

Mi rattrista che non ci sei più. Ma sono orgoglioso di averTi conosciuto e fatto un “percorso” insieme a Te. Grazie Mirella, grazie per la Tua dedizione.

Che la terra Ti sia lieve. R.i.P

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