Ebbene anche i grandi si “stupiscono” visitando Etretat. E’ quello che è successo a me alla scoperta di questo borgo eccellenza della Normandia. Le stradine strette in stile alsaziane, i colori intensi, i sapori che ti “catturano”, insieme all’eccellenza delle “falesie” ne fanno un luogo unico.
Etretat: non solo Falesie
Stamani abbiamo visitato Etretat partendo dal campeggio di Abijune: un giro in centro, il bagno nell’Atlantico (tutti dicevano freddo…ma vi assicuro è stato stimolante e “rigenerante” e per niente “proibitivo”) , la chiesa Notre Dame de la Garde sulla falesia d’Amont (“detta della Roc”) , e una visita a volo fin sulla terrazza della falesia dell’Elefante (abbiamo deciso di percorrerla all’incontrario in questi giorni)…
Ci siamo imbattuti subito alla Clos de Lupin, ovvero la casa di Lupin visitabile anche di domenica ma con alcune limitazioni (compreso nn fotografare dall’interno).
E poi un giro in centro tra le viuzze con odori e sapori riconducibili al luogo: ristoranti dove si mangiamo i Mules ovvero le cozze in tutte le forme-salse: alla marinara, alla camarghese perfino allo zola…
E poi arrivi sulla panoramica del lungomare di Etretat una terrazza che guarda alle falesie di Amont (La Roc) e la falesia piu’ fotografata ovvero la “falesia dell’Elefante”. (vedi foto a sx) …
Bagnetto nell’Atlantique (non freddo per niente!) e poi via in trenino turistico alla Chapelle . (purtroppo non visitabile per lavori) dove ho avuto un incontro ravvicinato con un gabbiamo (aveva proprio fame!)…
E poi la meraviglia: le falesie di Arval e Elefante
La Chapelle Notre-Dame de la Garde si trova in cima alla famosa falesia D’Amont a due passi dai pittoreschi giardini di Ètretat. La sua posizione scenografica la rende un incanto per ogni amante della natura e dei paesaggi spettacolari.
Le grandi scogliere di gesso di Ètretat sono uno degli emblemi della costa della Normandie. I suoi paesaggi sono diventati famosi nel XIX secolo grazie a romanzi e dipinti di pittori Impressionisti come Monet che l’hanno commemorata. E’ presente persino nalle avventure del ladro Arsenio Lupin!
Davanti alla cappella, a circa 30 metri dal bordo della scogliera c’è una splendida panchina panoramica: il luogo perfetto per godersi un tramonto sul mare. Purtroppo in alta stagione questa “panchina dell’amore” è spesso super affollata tanto che in certi orari è impossibile sia sedersi che scattare una foto ricordo, ma le viste restano ugualmente un incanto.
Le falesie di Arval (detta dell’Elefante) e l’Augulle de l’Ago
La Falesie d’Aval è uno dei punti più sublimi della Costa di Alabastro: la sua roccia candida, che contrasta con il blu del mare, si tinge di magnifici colori a seconda dei diversi momenti della giornata. Al tramonto il panorama è eccezionale, così come la sera, quando viene sapientemente illuminato. Salendo una lunga scalinata che parte dal lungo mare di Etretat, siamo arrivati in cima alla scogliera, con una stupenda terrazza panoramicae qui imoagabile la vista de la Porte d’Aval, il famoso arco naturale descritto da Maupassant come un elefante che beve nel mare, frutto di secolari fenomeni di erosione. A pochi metri dall’arco, si trova l’Aiguille de la Falaise d’Aval, detto l’Ago. Questa formazione rocciosa, isolata e lontana dalla scogliera, misura oltre 55 metri di altezza e per molto tempo ha solleticato la fantasia degli scrittori come Maurice Leblanc: nei suoi romanzi sul ladro Lupin racconta che l’ago sarebbe cavo e racchiuderebbe il segreto dei re di Francia. In realtà, questa insolita distanza si spiega con l’erosione da parte degli elementi che, nel corso dei secoli, ha portato al crollo e al collasso in mare dell’arco in pietra, che prima collegava la roccia con la terra ferma. –
Gallery di scorci di Etretat: le falesie d’Arval e l’Elefante. La Chapelle Notre Dame de La Garde